Retroclone
Con retroclone si intende nei gioco di ruolo la ricreazione delle regole di un vecchio regolamento non più supportato dal suo editore, in special modo vecchie edizioni di Dungeons & Dragons. Questo è generalmente reso possibile dai termini della Open Game License (OGL) e del System Reference Document (SRD), che permettono l'uso della terminologia proprietaria di Dungeons & Dragons, che in caso contrario potrebbe configurare una violazione del copyright[1]. Per motivi legali queste regole non possono comunque utilizzare il nome del gioco originale e dei marchi commerciali a lui associati, ma il loro intento è di ricreare un'esperienza di gioco simile a quella delle vecchie edizioni.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La possibilità di licenziare prodotti compatibili con Dungeons & Dragons sotto i termini dell'OGL e della SRD volute da Ryan Dancey per la pubblicazione di Dungeons & Dragons 3.0 nel 2000 permise ad alcuni editori, come per esempio la Necromancer Games e la Troll Lord Games, di pubblicare avventure che pur compatibili con D&D 3.0 erano indirizzate come stile ai fan delle precedenti edizioni del regolamento[2]. Il passo successivo lo compì la Troll Lord Games pubblicando Castle & Crusades (2004) un gioco di ruolo che utilizzava il d20 System per riprodurre lo stile di gioco dei regolamenti degli anni settanta e ottanta, pur utilizzando delle meccaniche unificate[2].
Matt Finch (poi sostituito da Stuart Marshall), che aveva partecipato alla stesura del Player Handbook per Castle & Crusades, iniziò la stesura di OSRIC, un regolamento che emulava specificamente l'Advanced Dungeons & Dragons, piuttosto che cercare genericamente di ricreare lo stile di gioco dell'epoca[2]. Legalmente questo è possibile perché negli Stati Uniti le regole di un gioco non sono soggette a copyright, lo è solo la loro "presentazione artistica", quindi è possibile ricreare le regole sottostanti a un gioco usando una presentazione e terminologia diversa da quelle originali[3][4]. L'interesse suscitato da questa pubblicazione spinse anche altri a sviluppare progetti simili, per esempio Labyrinth Lord, un retroclone di Dungeons & Dragons Basic Set (l'edizione di Tom Moldway del 1981–1982) e Swords & Wizardry (2008) di David Finch che riproduceva il Dungeons & Dragons originale (1974) di Gary Gygax e Dave Arneson[2]. A inizio 2009 fu rilasciata la seconda edizione di OSRIC.
Questi giochi hanno dato vita a un movimento definito "Old School Renaissance" (o anche "Old School Revival") dalla prima parte del nome di OSRIC (in cui però significa "Old School Reference") che si è diffuso principalmente per passaparola online su forum e blog[2]. Sebbene questo movimento sia partito dai nostalgici delle vecchi edizioni di D&D, sono anche comparsi a partire dal 2007 dei retrocloni di altri giochi di ruolo fuori produzione; inoltre sono stati pubblicati altri giochi che, pur non essendo retrocloni, si ispirano stilisticamente ai vecchi regolamenti, per esempio Lamentations of the Flame Princess e Dungeon Crawl Classics[2].
Con il crescere della sua diffusione le pubblicazioni amatoriali si sono trasformate in pubblicazioni professionali; uno stand del movimento OSR è presente alla Gen Con dal 2011 in rappresentanza di una serie di compagnie che aderiscono alla sua idea che sono arrivate ad influenzare anche l'edizione 5.0 di Dungeons & Dragons, la quale riprende in diversi punti le vecchie edizioni[5].
Lista di retrocloni
[modifica | modifica wikitesto]Basati su D&D
[modifica | modifica wikitesto]- OSRIC
- Abbreviazione di Old School Reference and Index Compilation ("raccolta di indici e documenti della vecchia scuola") è un retroclone di Advanced Dungeons and Dragons. La prima edizione curata inizialmente da Matthew Finch e completata da Stuart Marshall è stata pubblicata nel 2006. Una seconda edizione è stata pubblicata nel 2008. Le regole sono scaricabili gratuitamente dal sito del gioco in formato PDF. Nel giugno 2009 una copia in copertina rigida delle regole è stata resa disponibile attraverso il servizio di stampa a richiesta Lulu.com.
- Labyrinth Lord
- Scritto da Daniel Proctor e pubblicato dalla Goblinoid Games. Emula le regole del Basic ed Expert set di Dungeons & Dragons curati da Tom Moldway. La prima edizione è stata pubblicata nel 2007, una seconda edizione nel 2009.[4] A differenza dell'originale che permette solo di arrivare fino al 14º livello, è possibile avanzare fino al 20º livello. È scaricabile gratuitamente online o disponibile in stampa a richiesta attraverso Lulu.com .
- Spellcraft & Swordplay
- Pubblicato nel 2008 dalla Elf Lair Game e scritto da Jason Vey, un autore che aveva già lavorato professionalmente su All Flesh Must Be Eaten, Nightbane e Castles & Crusades ricrea l'edizione originale di Dungeons & Dragons di Gary Gygax e Dave Arneson pubblicata nel 1974, compreso l'utilizzo del sistema di combattimento derivato da Chainmail, piuttosto che quello basato sul d20 che è diventato rapidamente lo standard di D&D[6]. Il gioco è disponibile in stampa a richiesta, una versione gratuita definita basic che permette di giocare fino al 3º livello, è stata rilasciata online nel 2011.
- Swords & Wizardry
- Pubblicato dalla Mythmere Games nel 2008 e scritto da Matthew Finch è anch'esso un clone del Dungeons & Dragons del 1984. Una versione gratuita è scaricabile dal suo sito. Nel 2009 ha vinto l'ENnie Award d'argento per il miglior prodotto gratuito.[7]
- Mazes & Perils RPG
- Scritto da Vincent Florio e pubblicato dalla WG Productions nel 2011 è basato sull'edizione di Dungeons & Dragons del 1977 curata da J. E. Holmes. Una versione gratuita è scaricabile dal sito dell'editore. Nel 2012 è stata pubblicata una revisione delle regole che ha vinto l'ENnie Awards 2013 per il miglior prodotto gratuito[8] A differenza della versione originale, che prevedeva solo i primi tre livelli, permette di avanzare fino al dodicesimo livello.
- BLUEHOLME Prentice Rules
- Scritte da Michael Thomas e pubblicate dalla Dreamscape Design nel 2013, sono anch'esse basate sull'edizione di Dungeons & Dragons del 1977. Le regole sono scaricabili gratuitamente.
- La Marca dell'Est (Aventuras en la Marca del Este)
- Gioco di ruolo pubblicato in Spagna dalla Holocubierta Ediciones e distribuito in Italia dalla Red Glove; è un gioco di ruolo che clona il Dungeons & Dragons Basic Set.
Basati su altri regolamenti
[modifica | modifica wikitesto]- Double Zero
- Scritto da Berin Kinsman è un clone di James Bond 007 (1983) della Victory Games[9].
- 4C System
- È un clone del Marvel Super Heroes game (Jeff Grubb, 1985) della TSR
- GORE
- Acronimo per "Generic Old-school Role-playing Engine" ("Motore di gioco di ruolo vecchia scuola generico") clona il Basic Role-Playing della Chaosium[4].
- Mutant Future
- Scritto da Ryan Denison e Daniel Proctor è una variante di Labyrinth Lord che clona i giochi di ruolo di fantascienza Gamma World e Metamorphosis Alpha della TSR[4].
- ZeFRS
- Acronimo per "Zeb's Fantasy Roleplaying System" ("Il gioco di ruolo fantasy di Zeb") è un clone del Conan RPG (David "Zeb" Cook, 1986) pubblicato dalla TSR[9].
- Four Colors System
- Scritto da Phil Reed è un altro clone del Marvel Super Heroes game[9].
- 8-Bit Dungeon: An Adventure Game of Funny-Shaped Dice
- Scritto da Levi Kornelsen e rilasciato dal 2005 per ricreare come gioco di ruolo il primo videogioco della serie Final Fantasy[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Appelcline 2014, p. 9.
- ^ a b c d e f Appelcline 2014, p. 95.
- ^ (EN) Copyright Registration of Games, su copyright.gov, US Copyright Office. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014).
- ^ a b c d (EN) Allen Varney, Retro-clones, in The Escapist, 27 agosto 2009, p. 1. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2014).
- ^ Appelcline 2014, pp 95-96.
- ^ (EN) James Maliszewski, Review: Spellcraft & Swordplay, su grognardia.blogspot.com. URL consultato il 7 settembre 2014.
- ^ (EN) 2009 Nominees and Winners, su ennie-awards.com, ENWorld. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2012).
- ^ (EN) 2013 ENnie Award Winners, su ennie-awards.com, ENWorld. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2020).
- ^ a b c d (EN) Allen Varney, Retro-clones, in The Escapist, 27 agosto 2009, p. 2. URL consultato il 7 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Shannon Appelcline, Designers & Dragons: The '00s, vol. 4, 2ª ed., Evil Hat Productions, 2014.