Rapinatore bambino
Rapinatore bambino | |
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Titolo originale | Baby Buggy Bunny |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1954 |
Durata | 7 min |
Rapporto | 1,37:1 |
Genere | animazione, commedia |
Regia | Chuck Jones |
Sceneggiatura | Michael Maltese |
Produttore | Edward Selzer |
Casa di produzione | Warner Bros. Cartoons |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. |
Montaggio | Treg Brown |
Musiche | Milt Franklyn |
Animatori | Abe Levitow, Lloyd Vaughan, Ken Harris, Ben Washam |
Sfondi | Philip DeGuard |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
Ridoppiaggio (2003)
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Rapinatore bambino (Baby Buggy Bunny) è un film del 1954 diretto da Chuck Jones. È un cortometraggio d'animazione della serie Merrie Melodies, uscito negli Stati Uniti il 18 dicembre 1954.[1] Dal 1999 viene distribuito col titolo Il rapinatore bambino.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Faccia d'angelo Finster (alias Harry il corto), un rapinatore trentacinquenne affetto da nanismo, rapina una banca vestito con un cappotto e dei trampoli, quindi elude la polizia vestendosi da neonato ed entrando in una carrozzina. La refurtiva però finisce accidentalmente nella tana di Bugs Bunny, e Finster decide di farsi adottare per riaverla. Bugs si prende cura di Finster sebbene sia sempre più disorientato dai suoi comportamenti violenti e dai suoi tentativi di scappare con i soldi. Nel momento in cui scopre che Finster si rade, è tatuato e fuma il sigaro, Bugs vede in televisione un breve servizio sulla rapina in banca con una foto di Finster che ne è il principale sospettato; tutto questo fa finalmente capire a Bugs cosa sta realmente succedendo, così il coniglio si mette a maltrattare Finster per poi consegnarlo alla polizia. Finster viene rinchiuso in una gabbia a misura di bambino nella prigione di Stato e, mentre urla di essere innocente, Bugs appare alla finestra dicendogli che 99 anni passano in fretta.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Edizione italiana
[modifica | modifica wikitesto]Il corto arrivò in Italia direttamente in televisione, venendo trasmesso su Rete 1 il 18 dicembre 1978.[2] Il doppiaggio fu eseguito dalla Mops Film e diretto da Willy Moser; in questa edizione fu aggiunta una battuta di Finster assente in originale, e i suoi soprannomi vengono mantenuti in inglese (Baby-Face Finster e Ant Hill Harry). Nel 2003 il corto fu ridoppiato per la televisione dalla Time Out Cin.ca, sotto la direzione di Massimo Giuliani su dialoghi di Susanna e Leonardo Piferi.
Edizioni home video
[modifica | modifica wikitesto]Laserdisc
[modifica | modifica wikitesto]- Guffaw and Order: Looney Tunes Fight Crime (1994)
DVD e Blu-ray Disc
[modifica | modifica wikitesto]Il corto fu pubblicato in DVD-Video in America del Nord nel primo disco della raccolta Looney Tunes Golden Collection: Volume 2 (intitolato Bugs Bunny Masterpieces) distribuita il 2 novembre 2004, dove è visibile anche con la colonna internazionale;[3] il DVD fu pubblicato in Italia il 16 marzo 2005 nella collana Looney Tunes Collection, col titolo Bugs Bunny: Volume 2.[4] Fu poi incluso nel primo disco della raccolta DVD Looney Tunes Spotlight Collection Volume 6, uscita in America del Nord il 21 ottobre 2008.[5] Infine fu incluso, nuovamente con la colonna internazionale, nel primo disco della raccolta Blu-ray Disc Bugs Bunny 80th Anniversary Collection, uscita in America del Nord il 1º dicembre 2020.[6]
Influenza culturale
[modifica | modifica wikitesto]All'uscita del film del 2006 Quel nano infame furono notate delle similitudini tra quest'ultimo e Rapinatore bambino, poiché anch'esso riprende l'idea di un rapinatore nano che si finge un bambino per recuperare una refurtiva.[7][8] Sebbene una trama simile fosse alla base anche di film precedenti a Rapinatore bambino,[9] lo storico dell'animazione Jerry Beck riportò tre gag di Quel nano infame che erano riprese direttamente dal cartone animato.[10] Il film fu considerato un rip-off del cartone animato anche dai giudici dei Razzie Awards, che gli assegnarono il Razzie Award al peggior remake o rip-off.[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Jerry Beck e Will Friedwald, Looney Tunes and Merrie Melodies: A Complete Illustrated Guide to the Warner Bros. Cartoons, New York, Holt Paperbacks, 1989, p. 268, ISBN 0805008942.
- ^ Radiocorriere TV, anno 55, n. 51, ERI, 1978, p. 214.
- ^ (EN) The Bugs Bunny/Looney Tunes Comedy Hour - The Looney Tunes Golden Collection Volume 2 DVD Information, su tvshowsondvd.com, TV Guide Online. URL consultato l'8 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ USCITE in DVD - Marzo 2005, su tempiodelvideo.com, Focus Video. URL consultato l'8 novembre 2020.
- ^ (EN) Paul Mavis, Looney Tunes: Spotlight Collection, Vol. 6, su dvdtalk.com, 5 novembre 2008. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ (EN) Bryan Kluger, Bugs Bunny 80th Anniversary Collection, su High-Def Digest, Internet Brands, 19 dicembre 2020. URL consultato il 1º gennaio 2021.
- ^ (EN) Jennie Punter, Little Man *½, in The Globe and Mail, 14 luglio 2006. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ (EN) Wayans accused of copying Bugs Bunny, in UPI, 20 luglio 2006. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ (EN) Little Man: How digital cut-and-paste made a mini-Marlon, in Entertainment Weekly, 20 luglio 2006. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ (EN) Jerry Beck, LITTLE MAN = BABY BUGGY BUNNY, su Cartoon Research, Jerry Beck, 16 luglio 2006. URL consultato il 3 gennaio 2021.
- ^ (EN) Lee Margulies, ‘Basic Instinct 2' sweeps the Razzies, in The Los Angeles Times, 25 febbraio 2007. URL consultato il 3 gennaio 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rapinatore bambino, su FilmTv.it, Tiche Italia s.r.l..
- (EN) Rapinatore bambino, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Rapinatore bambino, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Rapinatore bambino, su FilmAffinity.
- (EN) Rapinatore bambino, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Rapinatore bambino, in BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).