Vai al contenuto

Rambo (film)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Rambo
John Rambo (Sylvester Stallone) in una scena del film
Titolo originaleFirst Blood
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1982
Durata93 min
Rapporto2,35:1
Genereazione, avventura, drammatico
RegiaTed Kotcheff
Soggettodal romanzo di David Morrell
SceneggiaturaMichael Kozoll, William Sackheim, Sylvester Stallone
ProduttoreBuzz Feitshans
Produttore esecutivoMario Kassar, Andrew G. Vajna
Casa di produzioneAnabasis N.V., Elcajo Productions
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaAndrew Laszlo
MontaggioJoan E. Chapman
Effetti specialiThomas L. Fisher
MusicheJerry Goldsmith
ScenografiaWolf Kroeger
CostumiTom Bronson
TruccoMichael Westmore
StoryboardWilliam Stout
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Rambo (First Blood) è un film del 1982 diretto da Ted Kotcheff.

La pellicola, con protagonista Sylvester Stallone, è l'adattamento cinematografico del romanzo del 1972 Primo sangue (First Blood) scritto da David Morrell.

John Rambo è un veterano della guerra del Vietnam che ha fatto parte di un'unità d'élite delle United States Army Special Forces e ha ricevuto la Medal of Honor. Tornato negli Stati Uniti, si reca nei pressi di Hope, nello stato di Washington, per andare a trovare uno dei suoi amici d'unità, Delmar Berry, ma la madre di Berry gli riferirà che purtroppo Delmar è morto di cancro a causa dell'esposizione all'Agente Arancio in Vietnam; Rambo si rende conto di essere ormai l'ultimo membro vivente del gruppo. Poco dopo cerca di entrare nella stessa cittadina di Hope per mangiare qualcosa prima di ripartire, ma l'arrogante sceriffo Will Teasle interpreta i lunghi capelli spettinati e la giacca dell'esercito di Rambo come prova che egli è un vagabondo, e gli proibisce l'accesso alla cittadina, portandolo alla periferia della città. Rambo però, consapevole dell'ingiustizia che sta subendo, ritorna provocatoriamente verso Hope e quindi Teasle lo arresta per vagabondaggio.

Alla stazione di polizia, Rambo tace e si rifiuta di collaborare con gli agenti. Gli agenti, guidati dal vice di Teasle, Arthur Galt, compiono varie azioni di brutalità poliziesca, causando a Rambo dei terribili flashback delle sue torture in Vietnam. Così il reduce si ribella e, dopo aver picchiato Teasle, Galt e gli altri poliziotti, evade dalla centrale rubando una moto a un passante, con la quale fugge sulle montagne vicine, dando il via a una caccia all'uomo da parte della polizia locale. Vedendo Rambo da un elicottero, Galt ignora l'ordine dello sceriffo di riportarlo vivo e tenta di sparargli. Rambo, spalle al muro e sotto il fuoco, getta un sasso sull'elicottero e, facendolo inclinare, provoca la caduta di Galt, che si sfracella sulle rocce sottostanti.

Rambo esce allo scoperto e cerca di convincere i poliziotti che la morte di Galt non è colpa sua, ma loro gli sparano, facendolo fuggire nel bosco. Teasle, rabbioso per la morte dell'amico ed in cerca di vendetta, tenta di catturare Rambo insieme agli agenti, ma l'esperto militare li neutralizza rapidamente con tecniche di guerriglia e trappole. Nel caos, Rambo isola Teasle, puntandogli un coltello alla gola, lo avverte che avrebbe potuto ucciderli tutti e gli concede un'ultima occasione di lasciarlo stare.

Tornato in città, Teasle chiama la Polizia di Stato e la Guardia Nazionale, facendo montare un campo base appena fuori dai boschi. Mentre si discute su come procedere, arriva al campo l'ex comandante di Rambo, il colonnello Samuel Trautman, che spiega come Rambo non sia un civile qualunque, ma un esperto militare di altissimo livello: Trautman è stato inviato a Hope dall'esercito proprio per "salvare" la polizia e la Guardia Nazionale dal Berretto Verde, consigliando loro di lasciarlo andare e di tornare a cercarlo una volta che la situazione si sarà calmata, dato che confidare sulla superiorità numerica causerà solo altre vittime. Teasle, tuttavia, è determinato a procedere, anche se concede al colonnello di aiutarli facendogli chiamare Rambo via radio. Sentendo la voce di Trautman, Rambo risponde, lasciandosi così individuare.

La mattina successiva gli uomini della Guardia Nazionale entrano nel bosco e mettono alle strette Rambo all'entrata di una miniera abbandonata. Contro gli ordini di Teasle di aspettare i rinforzi e non fare fuoco, sparano un razzo M72 LAW, facendo crollare l'ingresso ed intrappolando Rambo all'interno della miniera. Con il fuggiasco dato per morto, lo sceriffo rimprovera gli uomini per avergli disobbedito ed ordina loro di affrettarsi a liberare la miniera per recuperare il corpo.

In realtà, Rambo è sopravvissuto e si sposta più in profondità nella miniera, fino ad uscire attraverso un camino di uscita dell'aria; una volta fuori, dirotta un camion della Guardia Nazionale che stava passando ed attraversa, sfondandolo, un posto di blocco stradale, per poi tornare a Hope con l'intento di dar la caccia a Teasle. Tornato a Hope, durante la notte, Rambo, dopo aver distrutto una pompa di benzina con il camion, la incendia causando un'esplosione devastante. Con il dipartimento di polizia ed i pompieri occupati a spegnere l'incendio, Rambo si muove attraverso Hope inosservato e, usando una mitragliatrice M60 presa dal camion, spara alle linee elettriche per interrompere l'illuminazione.

Dopo aver distrutto un'armeria, Rambo vede Teasle, che si è rifiutato nuovamente di dare ascolto a Trautman, sul tetto della stazione di polizia della cittadina, all'interno di cui entra correndo, muovendosi sotto il lucernario, in modo che Teasle riveli la sua posizione. Quindi, spara attraverso il soffitto, forandolo, e ferisce gravemente lo sceriffo, che cade attraverso il lucernario fin sul pavimento della stazione. Appena prima che Rambo possa infliggere il colpo di grazia, Trautman lo ferma e gli spiega che non ha speranza di fuggire vivo. Disperato per la propria situazione, l'ex Berretto Verde si infuria per gli orrori della guerra ed il trattamento ingrato che ha ricevuto una volta tornato a casa, poi scoppia a piangere. Si consegna a Trautman, viene arrestato e portato via dalla stazione di polizia, mentre Teasle viene caricato su di un'ambulanza.

Per la parte di Rambo erano stati considerati inizialmente Tomas Milian, Clint Eastwood, Al Pacino, Robert De Niro, Paul Newman, Nick Nolte, Dustin Hoffman e Michael Douglas. Anche Terence Hill fu un possibile candidato per la parte del protagonista, ma decise di rinunciare, in quanto considerava il ruolo "troppo violento" [1]. Steve McQueen aveva espresso interesse per interpretare Rambo, ma fu costretto a rinunciare al ruolo per problemi di età.[2] Alla fine Sylvester Stallone fu confermato dopo il successo della saga di Rocky.

Stallone, per interpretare Rambo in questo primo film della serie, è stato pagato 3,5 milioni di dollari.[3]

Per il ruolo dello sceriffo Teasle i produttori si avvicinarono a Gene Hackman e Robert Duvall, ma entrambi rifiutarono la parte. Per la parte del Colonnello Trautman, inizialmente erano stati contattati diversi attori come Lee Marvin, che rifiutò subito la parte, e Kirk Douglas, che abbandonò il film perché contrario all'idea della produzione di cambiare il finale del libro. Per la parte, allora, fu ingaggiato Rock Hudson, ma questi dovette rinunciare al film per sottoporsi a un intervento chirurgico al cuore. Infine Richard Crenna fu rapidamente assunto per la parte.

Sceneggiatura

[modifica | modifica wikitesto]

La sceneggiatura fu scritta da Michael Kozoll e William Sackheim, con il contributo di Sylvester Stallone. I produttori del film avevano fiducia in Stallone dopo il successo di Rocky e consentirono all'attore di proporre modifiche alla sceneggiatura e al personaggio di John Rambo. Stallone rese Rambo meno violento e sanguinario, aggiungendo anche caratteristiche che ricordano il personaggio di Rocky Balboa, e diminuì le eccessive scene di violenza presenti nel romanzo di Morrell.

Infatti, mentre nel libro di Morrell Rambo ha un carattere violento e uccide molti dei suoi inseguitori, nel film causa indirettamente la morte di un solo agente. Fu concessa l'opportunità di realizzare un finale in cui il personaggio protagonista sarebbe dovuto morire per mano del Colonnello Trautman, come avviene nel romanzo di Morrell. La scena fu girata anche se leggermente diversa (infatti anziché morire per mano del Colonnello, è Rambo stesso a suicidarsi), ma venne poi sostituita con il finale attuale su insistenza di Stallone stesso.

Le scene di città nel film sono state girate a Hope, Columbia Britannica, Canada.[4] Il resto del film è stato girato nel parco provinciale di Golden Ears e sul lago di Pitt Meadows.

Le locandine e i manifesti usati per la promozione del film, all'epoca della sua diffusione nelle sale cinematografiche italiane, sono opera dell'illustratore Renato Casaro[5] mentre quelli per il mercato statunitense sono stati realizzati dall'illustratore Drew Struzan.[6]

"Questa volta combatte per la sua vita" fu il celebre slogan usato per pubblicizzare il film, all'epoca della sua programmazione nelle sale.[7]

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel mese di dicembre del 1982.[8]

Data di uscita

[modifica | modifica wikitesto]

Alcune date di uscita internazionali nel corso del 1982 sono state:

Negli Stati Uniti il film fu distribuito come First Blood. A livello internazionale, il titolo è stato modificato Rambo: First Blood o semplicemente Rambo (come in Italia). Nell'ottobre 2007, prima dell'uscita di John Rambo, quarto capitolo della saga, dopo vari cambiamenti (Rambo IV - Pearl of the Cobra, John Rambo, Rambo: to Hell and Back) la produzione, in accordo con Stallone, decise di chiamare il film semplicemente Rambo, ignorando il fatto che si trattava del titolo dato al primo film della saga in almeno otto Paesi del mondo. Di conseguenza, in Italia, il titolo venne cambiato in John Rambo.

Al botteghino il film è stato un successo, ha incassato circa 47 milioni di dollari nel solo mercato statunitense per poi arrivare, a livello mondiale, ad un totale di 125 milioni di dollari.[11] Il film fu battuto da E.T. l'extra-terrestre (350 milioni in tutto il mondo[12]), da Tootsie (100 milioni in tutto il mondo), da Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni! (100 milioni di dollari[13]) e da un altro film di Stallone, Rocky III (125 milioni di dollari solo negli Stati Uniti[14]).

Il film ricevette recensioni generalmente favorevoli ed è considerato da molti come uno dei migliori film del 1982.[15][16][17] In particolare, fu lodata l'interpretazione di Sylvester Stallone. Nel 1982 Roger Ebert ha criticato il film in maniera molto favorevole, e ha lodato l'interpretazione di Stallone.[18] Nel 2000 il critico cinematografico della BBC Almar Haflidason ha lodato l'interpretazione di Stallone, che nel film lotta per la vita.[19]

James Berardinelli di ReelViews ha definito il film come "un pezzo d'efficacia del cinema".[20] David Nusayr di Film Reel ha lodato il film affermando che Rambo è un'"opera coinvolgente" e ha lodato l'interpretazione di Stallone.[21] Il critico cinematografico Eric D. Snider ha criticato il film e ne ha lodato i temi: il dramma di una guerra conclusa e i demoni del passato del protagonista.[22] Ha anche lodato Stallone, sostenendo che l'attore ha fornito al film una certa profondità. Alex Sandell parla del film come "un thriller emozionante".[23]

Nella classifica dei 500 migliori film della storia, redatta dalla rivista britannica Empire, il film si posiziona al 253º posto.

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Intervista a Terence Hill a L'era Glaciale, su rai.tv, Rai, 22 maggio 2009. URL consultato il 22 agosto 2010.
  2. ^ Steve Mcqueen Bio, su yuddy.com. URL consultato il 18 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2010).
  3. ^ The mellowing of 'Rocky', in New York Magazine, n. 24, 1982, p. 68.
  4. ^ Filming locations of First Blood in Hope, BC, Canada, su homepages.ulb.ac.be. URL consultato il 18 luglio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2007).
  5. ^ Rambo - Dettaglio scheda, su internetculturale.it. URL consultato il 3 novembre 2015.
  6. ^ (EN) Drew Struzan - First Blood, su drewstruzan.com. URL consultato il 3 novembre 2015.
  7. ^ Spettacolo, cultura e varietà, in La Stampa, n. 286, 1982, p. 16.
  8. ^ Spettacolo,cultura e varietà - Cinema - Prime visioni a Torino, in La Stampa, n. 285, 1982, p. 14.
  9. ^ (EN) Movies - Theater Guide, in New York Magazine, vol. 15, n. 42, 1982, pp. 102-110.
  10. ^ Prime visioni a Roma, in L'Unita, n. 282, 1982, p. 18.
  11. ^ Box Office Information for First Blood, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 21 maggio 2010.
  12. ^ Box Office Information for E.T.: The Extra-Terrestrial, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 21 maggio 2010.
  13. ^ 1982 Yearly Box Office Results, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 21 maggio 2010.
  14. ^ Box Office Information for Rocky III, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 21 maggio 2010.
  15. ^ The Greatest Films of 1982, su filmsite.org, AMC Filmsite.org. URL consultato il 21 maggio 2010.
  16. ^ The 10 Best Movies of 1982, su film.com, Film.com. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2010).
  17. ^ Best Films of 1982, su listal.com. URL consultato il 15 luglio 2010.
  18. ^ First Blood Movie Review, Roger Ebert, su rogerebert.suntimes.com, Chicago Sun-Times, 1º gennaio 1982. URL consultato il 18 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2010).
  19. ^ BBC Film Reviews, First Blood, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 18 luglio 2010.
  20. ^ First Blood: A movie review by James Berardinelli, su reelviews.net, ReelViews. URL consultato il 18 luglio 2010.
  21. ^ The Rambo Series, Movie Reviews, su reelfilm.com, Reel Film Views. URL consultato il 18 luglio 2010.
  22. ^ First Blood Movie Review, su ericdsnider.com. URL consultato il 18 luglio 2010.
  23. ^ First Blood Movie Reviews, Pictures, su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il 18 luglio 2010.
  • Noam Chomsky, Anno 501, la conquista continua. L'epopea dell'imperialismo dal genocidio coloniale ai giorni nostri, Roma, Gamberetti Editrice, 1993.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN230659344 · LCCN (ENn95033240
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema