Raffaele Raimondi
Raffaele Raimondi detto il Cumano, latinizzato come Raphael Raymundus o Raphael Cumanus (Como, 1377 circa – Vicenza, 20 ottobre 1427) è stato un giurista italiano attivo tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque intorno al 1377 a Como da famiglia nobile.[1]
Allievo molto brillante, studiò presso l'Università di Pavia assieme al piacentino Raffaele Fulgosio e a Cristoforo Castiglioni, conseguendo prima la licenza in diritto civile nel 1396 e poi laureandosi nel 1398 in utroque iure.[1] Iniziò subito a insegnare a Pavia, per poi trasferirsi a Piacenza intorno al 1400.[1] La sua carriera professionale si intrecciò strettamente a quella dell'amico Fulgosio.[1] Rientrato poco tempo dopo a Pavia, nel 1406 ottenne l'investitura dal duca di Milano Giovanni Maria Visconti.[1]
Si spostò nel 1410-11 presso l'Università di Padova per insegnare diritto civile durante i quindici anni successivi, con qualche interruzione per condurre importanti incarichi per conto della Repubblica di Venezia assieme a Fulgosio.[1]
Fuggito invano da Padova contagiata dalla peste nell'ottobre 1427, morì pochi giorni dopo a Vicenza.[1] Stessa sorte era accaduta a Raffaele Fulgosio. Raimondi fu sepolto, secondo le proprie volontà, nella chiesa di Santa Giustina a Padova, dove la moglie Bianca da Lunate - che gli aveva dato cinque figli - fece erigere un imponente monumento sepolcrale, testimonianza dell'ingente patrimonio del giurista, ottenuto anche con investimenti nel commercio e nel tessile.[1]
L'unico figlio maschio, Benedetto, divenne a sua volta un giurista, insegnando a Bologna e a Padova.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Responsa, Giovanni Domenico Patusio, 1490; Pavia 1508, Trino 1521, Lione 1548, Venezia 1575, 1576, Francoforte 1613.
- (LA) Consilia, Venezia, Società dell'aquila che si rinnova, 1575.
- (LA) Commentationes in eius Pandectarum partis primam quam Infortiatum vulgus vocitat, vol. 1, Lyon, Compagnie des libraires de Lyon, 1554.
- (LA) Commentationes in eius Pandectarum partis secundam quam Infortiatum vulgus vocitat, vol. 2, Lyon, Compagnie des libraires de Lyon, 1554.
- (LA) In eius Pandectarum partis primam quae vulgi censura Digesti Novi appellatione differtur praelectiones, vol. 1, Lyon, Compagnie des libraires de Lyon, 1554.
- (LA) In secundam Digesti novi commentaria, vol. 2, Lyon, Compagnie des libraires de Lyon, 1554.
- Index rerum et verborum in Raphaelis Fulgosii et Raphaelis Cumani commentarios ad Pandectas, Lyon, Compagnie des libraires de Lyon, 1554.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chiara Valsecchi, RAIMONDI, Raffaele detto il Cumano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 86, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Raffaele Raimondi
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Raimóndi, Raffaele, detto il Cumano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90093520 · ISNI (EN) 0000 0000 7820 8865 · SBN BVEV025768 · BAV 495/38110 · CERL cnp01360194 · LCCN (EN) n93026653 · GND (DE) 134073991 · BNE (ES) XX5330787 (data) · BNF (FR) cb131640557 (data) |
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