Raffaele Fulgosio
Raffaele Fulgosio (Piacenza, 1367 – Padova, 12 settembre 1427) è stato un giurista italiano.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1367 a Piacenza, ma il luogo di nascita come anche quello degli studi sono incerti. Molto probabilmente frequentò l'Università di Padova dove conseguì il titolo di dottore in diritto civile e poi in diritto canonico.[1]
Dopo la laurea soggiornò per almeno una decina di anni a Pavia mantenendo attivi i contatti con la sua città natale, dove tornò come lettore del Digesto e del Codice agli inizi del 1400. Numerose risultano essere le sue trasferte, prima a Siena poi a Padova, dove iniziò la sua carriera accademica e venne considerato uno dei maggiori esperti della sua materia.[1]
Tra il 1414 e il 1415 era presente al Concilio di Costanza con altri colleghi padovani per fornire consulenza giuridica, oltre ad essere attivo nella difesa del pontefice, l'antipapa Giovanni XXIII, accusato di simonia.[1]
Uno dei punti cardine delle sue teorie fu la possibilità di applicare il principio della consuetudine, purché fosse chiara e ben giustificata, anche se contraria al diritto comune.[1]
La sua carriera professionale si intrecciò strettamente a quella del concittadino e amico Raffaele Raimondi.[1] Venne accusato di plagio insieme a Raimondi per aver fatto propri i pensieri e alcune opere del loro maestro Cristoforo Castiglione.[1]
Nel 1420 riuscì a sfuggire alla peste allontanandosi da Padova, ma sette anni dopo se ne ammalò e morì. Venne sepolto nella Basilica di Sant'Antonio di Padova.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Opera buleutica, Frankfurt am Main, Johann Bringer, 1613.
- Super secunda parte Digesti veteris.
- In Iustiniani Codicem commentarii, vol. 1.
- In Iustiniani Codicem commentarii, vol. 2.
- In Iustiniani Codicem commentarii, vol. 3.
- In primam Pandectarum partem commentarii, vol. 1.
- In primam Pandectarum partem commentarii, vol. 2.
Manoscritti
[modifica | modifica wikitesto]- Consilium in causa novem assertionum Iohannis Parvi, XV secolo, Paris, Bibliothèque Nationale de France, Fonds latin, Lat. 1485 pars I, ff. 10-23.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Cristina Bukowska Gorgoni, FULGOSIO, Raffaele, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 50, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 9 luglio 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Raffaele Fulgosio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raffaele Fulgosio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fulgòsio, Raffaele, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Ermini, FULGOSIO, Raffaele, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Fulgòsio, Raffaèle, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22479180 · ISNI (EN) 0000 0000 6631 0125 · SBN BVEV025772 · BAV 495/346486 · CERL cnp01234913 · LCCN (EN) n93026668 · GND (DE) 100130992 · BNE (ES) XX4866971 (data) · BNF (FR) cb17092019w (data) |
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