Publio Lucrezio Tricipitino
Publio Lucrezio Tricipitino | |
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Tribuno consolare della Repubblica romana | |
Nome originale | Publius Lucretius Triciptinus |
Gens | Lucretia |
Padre | Lucio Lucrezio Tricipitino |
Tribunato consolare | 419 a.C. 417 a.C. |
Publio Lucrezio Tricipitino [1] (in latino Publius Lucretius Triciptinus; fl. V secolo a.C.) è stato un politico romano.
Primo tribunato consolare
[modifica | modifica wikitesto]Nel 419 a.C. fu eletto tribuno consolare con Agrippa Menenio Lanato e Spurio Nauzio Rutilo[2].
A Roma fu sventata una pericolosa rivolta degli schiavi, grazie a due delatori, ricompensati con 10.000 assi[3].
«Ma Giove sventò questi piani scellerati e, grazie alla delazione di due partecipanti alla congiura, i colpevoli vennero arrestati e puniti. I delatori furono ricompensati con 10.000 assi pesanti pagati dall'erario, una somma allora considerata una vera fortuna, e con la concessione della libertà.»
Sul fronte esterno si registravano i soliti movimenti ostili degli Equi, e lo strano comportamento della città di Labico[3].
Secondo tribunato consolare
[modifica | modifica wikitesto]Nel 417 a.C. fu eletto tribuno consolare con Agrippa Menenio Lanato, Gaio Servilio Axilla e Spurio Veturio Crasso Cicurino[4].
L'anno, come il successivo, fu caratterizzato da rapporti esterni tranquilli, ed interni tesi a causa del ripresentarsi della questione agraria da parte dei tribuni della plebe.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.3 p. 1173 n.6 Archiviato il 28 agosto 2013 in Internet Archive.
- ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", IV,4, 44.
- ^ a b Tito Livio, "Ab Urbe Condita", IV,4, 45.
- ^ Tito Livio, "Ab Urbe Condita", IV,4, 48.