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Prima Repubblica (Austria)

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Prima Repubblica
Prima Repubblica – Bandiera
Bandiera (1919-1934) (dettagli)
Prima Repubblica - Stemma
Stemma (1919-1934) (dettagli)
Prima Repubblica - Localizzazione
Prima Repubblica - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica d'Austria (1919-1934)
Stato Federale d'Austria (1934-1938)
Nome ufficialeRepublik Österreich (1919-1934)
Bundesstaat Österreich (1934-1938)
Lingue ufficialitedesco
Lingue parlateTedesco
InnoDeutschösterreich, du herrliches Land (1920-1929)
Sei gesegnet ohne Ende (1929-1938)
Capitale Vienna
Politica
Forma di StatoStato liberale federale (fino al 1933)
Stato autoritario (dal 1933)
Forma di governoRepubblica parlamentare
Presidenti federaliPresidenti federali dell'Austria
Cancellieri federaliCancellieri della Prima Repubblica
Organi deliberativiAssemblea federale
Nascita21 ottobre 1919 con Karl Seitz[1]
CausaDivieto di unificazione con la Germania sancito dal trattato di Versailles
Finemarzo 1938 con Kurt Schuschnigg
CausaAnschluss, unione con la Germania
Territorio e popolazione
Bacino geograficoEuropa centrale
Massima estensione83.858 km² nel
Popolazione7.050.112 nel 1933
Economia
ValutaScellino austriaco
Religione e società
Religioni preminentiCattolicesimo
Religione di StatoCattolicesimo (dal 1934)
Religioni minoritarieEbraismo
Evoluzione storica
Preceduto da Repubblica dell'Austria tedesca
Succeduto daGermania (bandiera) Germania
Ora parte diAustria (bandiera) Austria
Slovenia (bandiera) Slovenia

Con Prima Repubblica si intende quell'assetto istituzionale nella porzione della storia dell'Austria compreso tra la caduta dell'Impero austro-ungarico (1919) e l'Anschluss, ossia l'unificazione con la Germania nazista realizzata nel 1938; secondo un'altra impostazione, invece, il termine finale coinciderebbe con l'instaurazione della dittatura austrofascista, con cui, nel 1933, fu di fatto dissolta la forma di Stato repubblicana.

Tale periodo fu segnato da un violento conflitto tra la destra e la sinistra, come nella rivolta di luglio del 1927 e in quella del febbraio 1934.

La costituzione austriaca entrò in vigore nel 1920 e fu emendata nel 1929.

La storia della Prima Repubblica austriaca inizia con la sconfitta dell'Impero austro-ungarico, nella prima guerra mondiale. L'imperatore Carlo I venne esiliato a Madera e si proclamò così la repubblica in Austria. Dato che all'Austria era stata proibita un'entrata nella Repubblica di Weimar, il clima era all'inizio caratterizzato da forti spinte centrifughe: diverse regioni austriache tendevano a staccarsi dall'Austria per andare a far parte degli Stati confinanti. Tutte si rivelarono vane; per il Vorarlberg si trattava di annettersi alla Svizzera.[senza fonte]

L'esperienza democratica austriaca fu segnata dalle difficoltà economiche e da continui conflitti politici interni, tra socialdemocratici e cristiano-sociali; ciascuno di questi partiti disponeva di gruppi paramilitari. Con la scusa di salvaguardare l'indipendenza del suo paese, Engelbert Dollfuss, guidò un colpo di Stato, dando vita nel 1933 ad un regime autoritario (austrofascismo). A loro volta, i nazisti cercarono di prendere il potere con un fallito putsch, nel quale Dolfuss rimase ucciso, nel luglio 1934. Invano il suo successore, Kurt Alois von Schuschnigg, cercò di mantenere indipendente il Paese che, nel marzo 1938, venne occupato dalle truppe tedesche, completando l'Anschluss.

L'austrofascismo

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sinistra
Bandiera di stato (1934-1938)

In Austria ci fu il Fronte Patriottico, fondato da Engelbert Dollfuss, che salì al potere nel 1932; nel 1933 sciolse gli altri partiti e ne fece arrestare i deputati instaurando un regime fascista, conservatore e autoritario di breve durata. Essendo un regime apertamente nazionalista e filofascista stipulò con l'Italia un patto di alleanza, ma contrario all'Anschluss.

Nel 1934 Engelbert Dollfuss fu ucciso durante un tentativo di colpo di Stato da parte di nazisti austriaci. La politica di Dollfuss fu portata avanti ancora dal suo collaboratore Kurt Alois von Schuschnigg fino all'annessione (1938) dell'Austria al Terzo Reich.

25 scellini d'oro
Una delle tante costruzioni popolari costruite nel periodo della Vienna rossa (Felleishof, 1927/28).

Tuttavia, il nuovo stato era difficile da controllare, poiché gran parte delle importanti regioni economiche dell'impero precedente era stata portata via con la fondazione di nuovi stati nazionali. La questione fu ulteriormente complicata dal fatto che alcuni di questi nuovi stati-nazione dipendevano ancora dalle banche di Vienna, ma gli affari furono ostacolati dai nuovi confini e dalle nuove tariffe.

L'Austria senza sbocchi sul mare era a malapena in grado di sostenersi con il cibo e mancava di basi industriali sviluppate. Inoltre, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Jugoslavia e l'Italia avevano imposto il blocco degli scambi commerciali e si erano rifiutati di vendere cibo e carbone all'Austria, che alla fine è stato salvato dagli aiuti e del supporto degli Alleati occidentali. Nel 1922 un dollaro USA valeva 19.000 corone e metà della popolazione era disoccupata.

Nel dicembre del 1921 fu firmato il trattato di Lana tra l'Austria e la Cecoslovacchia, in cui l'Austria riconobbe i nuovi confini dello Stato e cedette le pretese di rappresentare i tedeschi etnici, in cambio la Cecoslovacchia concesse un prestito di 500 milioni di corone in Austria.

Per occuparsi dell'inflazione postbellica, il cancelliere Ignaz Seipel nel 1922 chiese prestiti esteri e introdusse politiche di austerità. Nell'ottobre del 1922 il Regno Unito, la Francia, l'Italia e la Cecoslovacchia fornirono un prestito di 650 milioni di corone d'oro dopo che Seipel promise di non tentare Anschluss con la Germania per 20 anni e permise alla Società delle Nazioni di controllare l'economia austriaca. Durante i due anni successivi il bilancio statale si stabilizzò e la vigilanza internazionale sulle finanze terminò nel marzo 1926. Banca nazionale austriaca fu ristabilita nel 1923, l'imposta sulle vendite fu introdotta nel 1923, lo scellino austriaco sostituì la corona a dicembre 1924.

La Grande depressione colpì duramente l'Austria e nel maggio del 1931 la banca più grande in Austria, la Creditanstalt Bank, crollò. Per migliorare la sua economia, l'Austria voleva concludere un'unione doganale con la Germania nel 1931, ma il progetto fu impedito dalla Francia e dai Paesi della Piccola Intesa.

Le monete in circolazione

Dopo la caduta dell'Impero austro-ungarico l'Austria decise di unirsi alla Germania creando la Repubblica dell'Austria tedesca, ma questo stato non durò come previsto, perché dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale dell'Impero tedesco, la Società delle Nazioni decise di imporre ultimatum alla Germania per ripagare ai danni bellici. Nel trattato di Versailles era previsto un divieto di annessione alla Germania da parte dell'Austria. Dunque quest'ultima dovette creare uno stato a sé che per i primi anni utilizzava ancora la corona, mentre più avanti volle dimenticare il passato creando una valuta che simboleggi la nazione. Come fece pure l'Impero austro-ungarico creando la corona austro-ungarica dopo il fiorino, perché prima esisteva l'Impero austriaco con appunto questa valuta.

Qui da basso è presente una tabella che rappresenta le monete in circolazione nella Prima Repubblica.

Scellino austriaco (1925 - 1938)
Immagine Valore Parametri Tecnici Descrizione Data di
Spessore Diametro Peso Composizione Diritto (recto) Rovescio (verso) Bordo Prima coniazione Ultima coniazione
1 groschen 1927
1 groschen 1 mm 17 mm 1,6 g bronzo valore,

anno

nome e stemma di Stato, mintmark liscio 1925 1938
2 groschen 1925
2 groschen 1,41 mm 19 mm 3,3 g bronzo valore anno, nome e stemma di Stato liscio 1925 1938
5 groschen 1931
5 groschen 1,5 mm 17 mm 3 g cupronichelio (rame nichel) valore anno, nome e stemma di Stato liscio 1931 1938
10 groschen 1925
10 groschen 1,54 mm 22 mm 4,5 g cupronichelio (rame nichel) valore, anno titolo di Stato, mintmark, personaggio liscio 1925 1929
50 groschen 1,6 mm 24 mm 5,5 g cupronichelio (rame nichel) valore,

nome di Stato

stemma di Stato, anno liscio 1934 1934
50 groschen 1935
50 groschen 1,5 mm 24 mm 5,5 g cupronichelio (rame nichel) valore, anno stemma e nome di Stato, valore liscio 1935 1936
1/2 scellino 1,3 mm 19 mm 3 g argento 0,640 valore, anno titolo e stemma di Stato zigrinato 1925 1926
1 scellino unknown 26 mm 7 g argento 0,800 valore, stemma di Stato titolo di Stato, anno, monumento zigrinato 1924 1924
1 scellino 1,5 mm 25 mm 6 g argento 0,640 valore, stemma di Stato titolo di Stato, anno, monumenti zigrinato 1925 1932
1 scellino 1,7 mm 26 mm 7 g cupronichelio valore, nome e simbolo di Stato stemma di Stato e anno zigrinato 1934 1935
5 scellini unknown 31 mm 15 g argento 0,835 valore, nome e stemma di Stato motto di Stato, monumento, anno iscrizione e ornamenti 1934 1936
Corona austriaca (1923 - 1924)
100 corone 1 mm 17 mm 1,7 g bronzo valore, mintmark, anno, simbolo di Stato nome e stemma di Stato, mintmark liscio 1923 1924
200 corone 1,5 mm 19 mm 3,3 g bronzo valore nome e stemma di Stato, anno liscio 1924 1924
1'000 corone 1,5 mm 22 mm 4,5 g cupronichelio valore, anno titolo di Stato, mintmark, personaggio liscio 1924 1924
Monete commemorative della Prima Repubblica
Anno Valore Soggetto
1937 2 scellini 200º anniversario del completamento della chiesa di San Carlo Borromeo
1936 2 scellini 200º anniversario della morte del Principe Eugenio di Savoia
1935 2 scellini 25º anniversario della morte del politico austriaco Karl Lueger
1934 2 scellini Morte del primo ministro austro-fascista Engelbert Dollfuss
1933 2 scellini Morte del politico Ignaz Seipel
1932 2 scellini 200º anniversario della nascita di Franz Joseph Haydn
1931 2 scellini 175º anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart
1930 2 scellini 700º anniversario della morte del poeta Walther von der Vogelweide
1929 2 scellini 100º anniversario della nascita del medico tedesco Theodor Billroth
1928 2 scellini 100º anniversario della morte di Franz Schubert

Cancellieri della Prima Repubblica

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Periodo Nome Partito
Inizio Fine
1918 1920 Karl Renner SDAPÖ
1920 1921 Michael Mayr CS
1921 1922 Johann Schober
1922 Walter Breisky
1922 Johann Schober
1922 1924 Ignaz Seipel CS
1924 1926 Rudolf Ramek CS
1926 1929 Ignaz Seipel CS
1929 Ernst Streeruwitz CS
1929 1930 Johann Schober
1930 Carl Vaugoin CS
1930 1931 Otto Ender CS
1931 1932 Karl Buresch CS
1932 1934 Engelbert Dollfuß CS / VF
1934 1938 Kurt Schuschnigg VF
1938 Arthur Seyss-Inquart NSDAP
  1. ^ Facente funzioni in quanto presidente dell'Assemblea costituente.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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