Pithecia irrorata
La pitecia calva (Pithecia irrorata Gray, 1845) è un primate platirrino della famiglia dei Pitecidi.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Con due sottospecie (Pithecia irrorata irrorata e Pithecia irrorata vanzolinii) questo animale vive nella zona di confine fra Bolivia settentrionale (dipartimenti di Pando e Beni) e Brasile centro-occidentale, fra i fiumi Tapajós e Madeira. Colonizza le aree di foresta pluviale primaria.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura circa novanta centimetri di lunghezza, dei quali la metà spetta alla coda, per un peso di circa 3 kg.
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Il pelo, lungo e setoloso, è uniformemente nero (nei maschi) o brunastro (nelle femmine) su tutto il corpo: sulla calotta cranica, tuttavia, è presente una macchia bianca (da cui l'aggettivo "calva" nel nome comune della specie) dalla quale si diramano delle scie di pelo biancastro che raggiungono i lati del collo e la gola, come se sulla testa dell'animale fosse stato versato del latte che sia poi colato ai lati del corpo (da cui il nome scientifico irrorata). La faccia è seminuda e violacea, mentre la coda, non prensile, è ricoperta di pelo scuro.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di animali diurni ed arboricoli, che vivono in gruppetti familiari formati da una coppia riproduttrice e dai propri figli di varie età, frutto di differenti parti: le coppie sono perlopiù rigorosamente monogame e durano fino alla morte di uno dei due esemplari.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Come tutti i Pitheciinae, questi animali si sono nel tempo specializzati nel nutrirsi di frutta ancora immatura, della quale mangiano sia la polpa che i semi: in questo modo azzerano la competizione con la maggior parte degli animali frugivori, che si nutrono perlopiù di frutta ben matura. Dovendo fare i conti con le scorze coriacee dei frutti acerbi, queste pitecie hanno sviluppato muscoli mandibolari assai forti e denti solidi ed aguzzi che servono a scalfire l'involucro del frutto, in modo tale da poter accedere all'interno. In caso di scarsità di frutta, questi animali ripiegano su foglie, fiori ed invertebrati.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Rylands et al., Pithecia irrorata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- (EN) Colin Groves, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, a cura di D.E. Wilson e D.M. Reeder, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, 147, ISBN 0-8018-8221-4.
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