Piramide secondaria
La piramide secondaria anche detta genericamente piramide della regina era un monumento costruito nelle immediate vicinanze della piramide principale nella maggior parte destinate ad uso funebre nelle sepolture delle grandi spose reali, concubine e figlie di sovrani.
Facevano sempre parte del complesso piramidale funerario ma non avevano un'ubicazione fissa pur avendo sempre luogo di culto ad est.
Possiamo annoverare circa 30 piramidi secondarie in Egitto, di cui 6 a Giza tutte in scala 1:5 rispetto alla principale della quale mantengono però la medesima tipologia con appartamenti e templi ma date le piccole dimensioni la camera funeraria è unica, provvista di un solo corridoio di accesso e quasi sempre di un sarcofago in granito.
In più, la piramide satellite di Chefren di incerta destinazione è da considerarsi utilizzata come secondaria.
Non ci sono pervenuti documenti sull'uso di questi monumenti funerari che hanno la particolarità di non essere canonicamente ubicati ad ovest del Nilo: infatti le tre piramidi di Cheope sono allineate ad est, punto cardinale che rappresenta la rinascita, e le tre di Micerino sono, stranamente, a sud.
Spesso con questo termine vengono erroneamente indicate le piramidi dei complessi funerari secondari.
Sconosciute risultano ancora le sepolture delle grandi spose reali di Djedefra e di Chefren come quella di Mehaa forse una regina sconosciuta della quale si è potuto identificare solo il nome per merito della documentazione scritta pervenutaci.
Non è stata ritrovata neanche la piramide della regina Nitokerty che - secondo fonti non egizie - sarebbe stata il settimo sovrano della VI dinastia. Al momento non è possibile determinare se tale regina sia effettivamente esistita o no, in caso affermativo la scoperta di una piramide a lei dedicata potrebbe donarci un corredo funerario intatto.
Le piramidi secondarie sono chiuse ed in rovina. Non è possibile quindi poter ammirare le decorazioni di alcune che hanno rappresentata la più antica opera letteraria religiosa mai scritta: i Testi delle Piramidi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mei, N. Moretto, Giza: le piramidi satellite ed il codice segreto, Ed. A. Mei. ISBN 9781409243588
- Diodoro Siculo, Biblioteca storica I 63-64
- AA.VV., Egitto, Ed. Bonechi – ISBN 8847618665
- Enrica Leospo, Saqqara e Giza, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1982
- Peter Jánosi, Le piramidi, Ed. Il Mulino – ISBN 8815109625
- AA.VV., Magnifiche piramidi e sfingi misteriose, Istituto Geografico De Agostini – ISBN 8841814276
- Sergio Donadoni, Le grandi scoperte dell'archeologia – Vol. I, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1993