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Pippo Mezzapesa

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Pippo Mezzapesa

Pippo Mezzapesa (Bitonto, 28 settembre 1980) è un regista e sceneggiatore italiano.

Ha conseguito la maturità classica e si è laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari. Regista, sceneggiatore e produttore, si approccia al cinema da autodidatta. Il suo primo cortometraggio è Lido Azzurro del 2001 e descrive la giornata tipo di una stramba e malinconica famiglia della provincia pugliese. Diversi i festival del settore a cui partecipa e che si aggiudica. Nel 2003 ha scritto la sceneggiatura di alcuni episodi del film collettivo ...A Levante. Dallo stesso anno collabora con la sceneggiatrice Antonella Gaeta con la quale scrive Zinanà, fortunata e commovente storia di un suonatore di piatti in un paese della provincia di Bari. Il cortometraggio, prodotto da River Film e Fanfara Film, si aggiudica il David di Donatello ed è finalista ai Nastri d'argento.

Nel 2005 intraprende anche un percorso nel cinema documentario con Produrre consumare morire indagando sui disastri e le morti causate dal Petrolchimico di Brindisi. Il suo terzo corto, intitolato Come a Cassano racconta la storia dell'omonimia fra un ragazzino pre-adolescente e il calciatore barese Antonio Cassano. La pellicola è prodotta da Beppe Caschetto e si aggiudica la menzione speciale ai Nastri d'argento.

Il 2007 è l'anno del suo secondo documentario, che mescola cinema del reale a invenzione, Pinuccio Lovero - Sogno di una morte di mezza estate. Il lavoro sbarca al Festival di Venezia, come evento speciale della Settimana della critica e vince il premio Italian DVD & Blu-ray Award come miglior documentario.

Nel 2009 realizza il cortometraggio L'altra metà, storia della fuga di un'anziana donna da una casa di riposo. Il cortometraggio ottiene la nomination al David di Donatello e al Globo d'oro, oltre a una menzione speciale per la regia ai Nastri d'argento e il premio Michelangelo Antonioni al Bif&st.

Nel 2011 firma la sceneggiatura e la regia del suo primo lungometraggio di finzione Il paese delle spose infelici tratto dall'omonimo romanzo di Mario Desiati. Storia della formazione alla vita, all'ombra dei fumi del Siderurgico di Taranto, e dell'amore sognato di due adolescenti per una donna misteriosa. Il film prodotto da Fandango e Rai Cinema è selezionato nel concorso ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma. La versione francese si intitola "Annalisa" e ha ottenunto recensioni positive sulla stampa transalpina[1].

Nel 2012 produce, scrive e cura la regia del film documentario Pinuccio Lovero - Yes I Can, sulla candidatura alle elezioni comunali del becchino Pinuccio Lovero con un programma tutto cimiteriale. Il film è selezionato in concorso nella sezione Prospettiva Italia del Festival Internazionale del Film di Roma. Sempre nel 2012 realizza il documentario breve SettanTA, ritratto di una giornata particolare all'ombra delle ciminiere dell'Ilva, nel quartiere Tamburi di Taranto. Il cortometraggio ottiene la candidatura ai David di Donatello e vince il Nastro d'argento.

Nel 2017 gira il cortometraggio La giornata per CGIL e FLAI. Il corto, basato su inchieste giornalistiche e atti processuali sulle nuove forme di caporalato, porta alla luce la vicenda di Paola Clemente bracciante di quarantanove anni morta di lavoro nelle campagne pugliesi.

Nel 2018 firma sceneggiatura e regia del lungometraggio Il bene mio, prodotto da Altre storie in collaborazione con Rai Cinema. Il film narra le vicende di Elia (interpretato da Sergio Rubini), ultimo e tenace abitante del paese fantasma di Provvidenza. Il film è invitato come evento speciale alla 15ª edizione delle Giornate degli Autori de La Biennale di Venezia e riceve due nomination ai Globi d’Oro.

Nel 2022 dirige il film Ti mangio il cuore, scritto dallo stesso regista con Antonella Gaeta e Davide Serino, tratto dall’omonimo romanzo inchiesta dei giornalisti Carlo Bonini e Giuliano Foschini: una storia d’amore e vendetta, che racconta le vicende della prima pentita di mafia del Gargano, interpretata da Elodie al suo esordio cinematografico, premiata ai Ciak d'oro come rivelazione dell’anno. Il film è prodotto da Indigo Film in collaborazione con Rai Cinema e Paramount ed è stato selezionato in competizione nel Concorso Orizzonti della 79ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Nel 2024 scrive e dirige la miniserie tv sul celebre delitto di Avetrana Qui non è Hollywood, prodotta da Grøenlandia e Disney . Dirige due puntate della serie tv La legge di Lidia Poët 2 (produzione Grøenlandia - Netflix) e scrive la sceneggiatura del film L'ultima settimana di settembre, diretto da Gianni De Blasi (Trump Limited - Medusa).

Sceneggiatore

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Riconoscimenti

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  1. ^ Ludovico Fontana, La stampa francese loda Mezzapesa «Annalisa» nei cinema d'Oltralpe, su Corriere del Mezzogiorno. URL consultato il 10 gennaio 2016.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN297428882 · ISNI (EN0000 0004 0231 1857 · GND (DE1203826419 · BNF (FRcb16690327r (data)