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Pieris bryoniae

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Pieris bryoniae
Pieris bryoniae ♀
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaPapilionoidea
FamigliaPieridae
SottofamigliaPierinae
TribùPierini
GenerePieris
SpecieP. bryoniae
Nomenclatura binomiale
Pieris bryoniae
(Hübner, 1806)

Pieris bryoniae (Hübner, 1806), è un lepidottero appartenente alla famiglia Pieridae. La sua sistematica è ancora incerta, come la sua tassonomia, in quanto alcuni autori la annoverano tra le sottospecie di Pieris napi, non ritenendo le differenze morfologiche rispetto a quest'ultima, sufficienti per poterla definire come specie distinta.

La principale differenza rispetto alle specie filogeneticamente affini (Pieris napi, Pieris ergane e Pieris rapae) è la presenza di nervature alari molto più marcate su entrambe le ali, soprattutto sulla parte superiore. La femmina presenta una colorazione di base che varia dal giallastro al grigiastro-bruno. Il maschio in alcuni casi non è quasi distinguibile, essendo quasi assente il dimorfismo sessuale. In taluni casi è presente una banda grigio-nerastra lungo tutto il margine esterno dell'ala anteriore. Sull'ala posteriore le terminazioni delle nervature possono allargarsi a formare triangolazioni scure. Le generazioni estive risultano più chiare di quelle primaverii e, in generale, le ali anteriori sono più chiare di quelle posteriori, oltre ad avere nervature meno marcate. Altre caratteristiche morfologiche meno evidenti sono per il momento oggetto di discussione tra gli entomologi, dato che la loro rilevanza appare solo in popolazioni ristrette.

L'apertura alare è compresa tra 4 e 4,4 cm.

Le uova sono a forma di birillo, con scanalature, e vengono deposte singolarmente sulle foglie delle piante ospite.

Il bruco è di forma e colorazione affini a quello di Pieris napi.

La pupa è succinta e si iberna su supporti vegetali in prossimità del terreno.

La si trova nei prati alpini, ad una quota compresa tra i 600-800 metri ed i 2700 metri. Nelle regioni più meridionali si può incontrare anche a quote più basse.

È diffusa sulle Alpi, nel Giura, nei Carpazi settentrionali, nel Caucaso, in Finlandia.

Periodo di volo

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Nelle regioni più settentrionali dell'areale il periodo di volo va da giugno a luglio-agosto con una sola generazione. Negli anni più caldi e nelle regioni più meridionali, si possono avere 2 o 3 generazioni, con un periodo di volo compreso tra la metà di aprile e la fine di settembre.

Alimentazione

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I bruchi si nutrono delle foglie di Brassicaceae come:

La tassonomia della specie è controversa e oggetto di frequenti revisioni, non essendo completamente chiara la posizione sistematica del taxon. Al momento la maggior parte degli studiosi riconosce le seguenti sottospecie:

  • (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science Business Media B.V., 2008, pp. lxiii 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
  • Chou Io (Ed.); Monographia Rhopalocerum Sinensium, 1-2
  • (EN) Dyar, H. G., Busck, A., Fernald, C. H., Hulst, G. D., A list of the North American Lepidoptera and key to the literature of this order of insects, collana Bulletin of the United States National Museum, vol. 52, Washington, Government Printing Office, 1903 [1902], pp. xix 723, DOI:10.5962/bhl.title.1141, ISBN non esistente, LCCN 06027693, OCLC 1704319.
  • Eitschberger, 1984; Systematische Untersuchungen am Pieris napi-bryoniae-Komplex (s.l.) Herbipoliana 1 (1-2): (1) i-xxii, 1-504, (2) 1-601
  • Hübner, 1806; Tentamen determinationis digestionis alque denominationis singlarum stripium Lepidopterorum, peritisad inspiciendum et dijudicandum communicatum, a Jacob Hübner Tentamen determinationis digestionis ...
  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x   491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • Leraut, Patrice, 1992 - Le farfalle nei loro ambienti - Ed. A. Vallardi (ecoguide)
  • Mazzei Paolo, Reggiani Diego and Pimpinelli Ilaria - Moths and Butteflies of Europe
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • Smart, Paul, 1976; The Illustrated Encyclopedia of the Butterfly World; ISBN 0-600-31381-6
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
  • Tuzov, Bogdanov, Devyatkin, Kaabak, Korolev, Murzin, Samodurov, Tarasov, 1997; Guide to the Butterflies of Russia and adjacent territories; Hesperiidae, Papilionidae, Pieridae, Satyridae; Volume 1
  • Verity, 1911; Rhopalocera Palaearctica Iconographie et Description des Papillons diurnes de la région paléarctique. Papilionidae et Pieridae Rhopalocera Palaearctica 1: 86 368pp, 2 12 72pls
  • Winhard, 2000, Butterflies of the world, 10: 29, pl. 45, f. 12-13

Voci correlate

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