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Petr Pavel

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Petr Pavel
Ritratto ufficiale, 2023
4º Presidente della Repubblica Ceca
In carica
Inizio mandato8 marzo 2023
Capo del governoPetr Fiala
PredecessoreMiloš Zeman
Dati generali
Partito politicoIndipendente
Titolo di studioengineer's degree e Master of Arts in relazioni internazionali
UniversitàKing's College London, Military University of the Ground Forces in Vyškov, Staff College, Camberley e Intelligence institute
ProfessioneMilitare
FirmaFirma di Petr Pavel
Petr Pavel
Petr Pavel nel 2012
NascitaPlaná, 1º novembre 1961
Dati militari
Paese servito Repubblica Socialista Cecoslovacca
Repubblica Ceca
Forza armata Esercito popolare cecoslovacco
Esercito ceco
Anni di servizio1983 - 2018
GradoGenerale d'armata
GuerreGuerra in Iraq
CampagneUNPROFOR
Operazione Enduring Freedom
Comandante diPresidente del comitato militare NATO
Capo di stato maggiore generale dell'Esercito della Repubblica Ceca
DecorazioniCroce al merito del Ministero della difesa della Repubblica Ceca
voci di militari presenti su Wikipedia
Manuale

Petr Pavel (AFI: [ˈpɛtr̩ ˈpavɛl]; Planá, 1º novembre 1961) è un politico e generale ceco, Presidente della Repubblica Ceca dall'8 marzo 2023, in seguito alla sua vittoria alle elezioni dello stesso anno.[1][2]

Biografia

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Formazione

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Pavel si è diplomato al ginnasio militare di Opava. Ha proseguito gli studi presso la Scuola militare delle forze di terra di Vyškov, diplomandosi nel 1983. Si è arruolato nella Československá lidová armáda, l'esercito cecoslovacco, come paracadutista, servendo come capo plotone. Nel 1985 si è iscritto al Partito Comunista di Cecoslovacchia, rimanendone membro fino alla caduta del regime comunista nel 1989. In seguito ha definito la sua adesione al Partito Comunista come un errore.[3]

Ha proseguito gli studi militari presso l'Accademia Militare di Brno (attualmente unita all'Università della Difesa) dal 1988 al 1991. Dopo la Rivoluzione di velluto, ha studiato al Defense Intelligence College di Bethesda, allo Staff College di Camberley, al Royal College of Defence Studies di Londra e si è laureato al King's College di Londra con un Master in relazioni internazionali.[4]

Carriera militare

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Bosnia

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Dopo la laurea, ha lavorato nel servizio di intelligence militare (1991-1993). Ha prestato servizio nel contingente di truppe cecoslovacche della Forza di protezione delle Nazioni Unite in Bosnia.

Nel gennaio 1993, la sua unità fu inviata ad evacuare una base militare francese, dove i soldati francesi erano assediati dalle truppe serbe. L'esercito francese non era in grado di evacuare la base perché le infrastrutture locali e il ponte erano stati distrutti, e l'esercito ceco fu inviato a condurre l'evacuazione poiché si trovava a soli 30 chilometri dalla base. Egli si è recato alla base con 29 soldati e 2 trasportatori armati OT-64 SKOT. Durante il viaggio di due ore, la sua unità ha affrontato diversi ostacoli che hanno rallentato l'operazione, tra cui alberi caduti su una strada, che i soldati hanno dovuto rimuovere, sotto il fuoco dei mortai. Quando l'unità ha raggiunto la base, due soldati francesi erano morti e altri feriti. Alla fine, 55 soldati francesi vennero evacuati dalla base con dei trasportatori armati.[5][6][7]

Per le sue azioni durante il salvataggio, ha ricevuto riconoscimenti ed è stato e premiato sia nella Repubblica Ceca che in Francia.[8]

Carriera manageriale

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Petr Pavel con il primo ministro del Belgio Charles Michel al Forum internazionale sulla sicurezza di Halifax del 2015

Dopo l'operazione in Bosnia, ha ricoperto diverse posizioni nell'esercito ceco, tra cui intelligence militare, diplomazia (vice addetto militare in Belgio) e come comandante di una brigata di forze speciali. È stato nominato generale di brigata nel 2002. Ha poi ricoperto il ruolo di rappresentante militare nazionale presso il Comando centrale degli Stati Uniti e ha rappresentato l'esercito ceco in diverse organizzazioni internazionali e nazionali.

Ha ricoperto il ruolo di vice capo dello Stato Maggiore delle Forze Armate della Repubblica Ceca dal luglio 2011 al giugno 2012. Il 1º giugno 2012 è stato promosso a Capo di Stato Maggiore. Nel luglio 2014 è stato nominato dal governo ceco presidente del Comitato militare della NATO, carica che ha assunto a Vilnius nel settembre 2014.[9] È stato il primo presidente dell'organizzazione proveniente da un ex membro del Patto di Varsavia. Il suo mandato è iniziato nel 2015.

Il pensionamento dall'esercito

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Dopo il suo pensionamento dall'esercito, Pavel è diventato docente e consulente.[10]

Il 6 aprile 2020, ha lanciato l'iniziativa Spolu silnější (Più forti insieme), con l'obiettivo di aiutare le persone legate alla lotta contro la pandemia di COVID-19 attraverso una raccolta fondi. L'iniziativa mirava anche a preparare la Repubblica Ceca a future crisi.[11]

Ha riunito nell'iniziativa diversi esperti, tra cui il capo dell'Ufficio statale per la sicurezza nucleare Dana Drábová, l'uomo d'affari Martin Hausenblas, il presidente della Società ceca di medicina d'emergenza e dei disastri Jana Šeblová e l'ex governatore della regione di Olomouc Jan Březina.[12] In quel periodo ha viaggiato per le regioni ceche e a raccogliere informazioni sulla lotta contro l'epidemia da esperti, autorità e istituzioni.[13] Sulla base dei risultati della sua indagine, ha incontrato il primo ministro Andrej Babiš per presentargli un piano anti-crisi creato dall'iniziativa.[14] Alcuni commentatori politici come Petr Holec e Ondřej Leinert hanno collegato l'iniziativa alla sua potenziale candidatura alle presidenziali, notando delle somiglianze con lo slogan di Hillary Clinton durante le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016.[15][16]

La candidatura alle presidenziali 2023

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Nel 2019, i leader del Partito Democratico Civico, dell'Unione Cristiana e Democratica - Partito Popolare Cecoslovacco (KDU-ČSL), del TOP 09, dei Sindaci e Indipendenti (STAN) e del Partito Pirata Ceco si sono incontrati per discutere i potenziali candidati alle successive elezioni presidenziali. Petr Pavel secondo la stampa sarebbe stato il candidato più discusso durante l'incontro.[17]

Il 29 giugno 2022, ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali ceche del 2023.[18] Il 6 settembre 2022 ha lanciato la sua campagna elettorale, affermando di voler "riportare l'ordine e la pace nella Repubblica Ceca".[19] Il 4 ottobre 2022 è stato uno dei tre candidati sostenuti dall'alleanza elettorale SPOLU (Partito Democratico Civico, KDU-ČSL, TOP 09).[20]

Il primo turno si è tenuto il 13 e 14 gennaio 2023. Pavel ha ricevuto 1.975.056 voti (35,4%). Ha preceduto di poco l'ex primo ministro ceco Andrej Babiš, con cui è passato al secondo turno. Quest’ultimo, tenutosi il 27 e 28 gennaio 2023, ha visto una vittoria di Pavel, ottenuta con il 58,32% dei voti (3.358.926), il quale è così divenuto Presidente.

Posizioni politiche

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Pavel con Bill Clinton nel 2024

Durante la campagna presidenziale, si è descritto come "di destra e di centro, con una forte enfasi sociale".[21] Ha dichiarato di aver votato per l'alleanza di centro-destra Spolu alle elezioni legislative ceche del 2021.[22] Ha discusso del sostegno politico di Spolu durante le prime fasi della sua candidatura presidenziale, dichiarando alla fine di non voler essere il suo candidato, ma che avrebbe gradito il suo appoggio.[23] Spolu lo ha appoggiato nell'ottobre 2022 insieme ad altri due candidati.

Alla domanda se avrebbe combattuto contro l'Occidente in caso di guerra prima del novembre 1989, Pavel ha risposto che "un soldato difende il suo Paese e le persone che lo abitano. (...) ogni soldato combatte per le persone che gli piacciono e per le quali vale la pena sacrificare la propria vita".[24]

Ha affermato che l'Occidente avrebbe dovuto agire con più forza in risposta all'invasione russa dell'Ucraina. Ha sostenuto che, dopo l'annessione della Crimea e il controllo di alcune parti del Donbas da parte dei separatisti sostenuti dai russi, l'Occidente avrebbe dovuto istituire corridoi protetti per i civili, fatti rispettare dall'OSCE. Una volta iniziata l'invasione, ha espresso l'opinione che l'esercito russo sarebbe stato in grado di tenere ciò che aveva occupato, e l'Ucraina non avrebbe avuto risorse sufficienti per respingere gli invasori, nemmeno dalla Crimea, anche con l'aiuto dei Paesi occidentali.[24]

Sostiene che i ricchi dovrebbero pagare tasse più alte ed è favorevole a una maggiore ridistribuzione della ricchezza. Ha citato i Paesi scandinavi come fonte di ispirazione.[25] Ha dichiarato di ritenere sano un certo livello di deficit statale, ma che dovrebbe diminuire entro il 2022.[21]

È favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso e al diritto all'adozione per le persone omosessuali,[26] e ha confermato che, se eletto, non porrà il veto su una legge che introducesse il matrimonio egualitario.[21]

Vita privata

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È divorziato e ha due figli dalla prima moglie Hana. Negli anni novanta ha sposato la seconda moglie Eva, con la quale ha cresciuto i due figli.[27][28]

Onorificenze

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Onorificenze ceche

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Note

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  1. ^ L’europeista Petr Pavel ha vinto le elezioni presidenziali in Repubblica Ceca, su www.ilpost.it, Il Post, 28 gennaio 2023.
  2. ^ Cechia: ex generale Pavel giura da presidente - Politica, su ANSA.it, 9 marzo 2023. URL consultato il 9 marzo 2023.
  3. ^ Historik Blažek o mně lže. KSČ byla chyba, za 33 let jsem ji ale odčinil, říká generál Pavel, su domaci.hn.cz. URL consultato l'8 settembre 2022.
  4. ^ Chief of the General Staff of Armed Forces of the Czech Republic (PDF), su consilium.europa.eu. URL consultato il 22 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2013).
  5. ^ (CS) Čeští vojáci v 90. letech v bývalé Jugoslávii obstáli, prozrazuje nová studie, su vhu.cz, Military History Institute Prague. URL consultato il 6 aprile 2020.
  6. ^ (CS) Armáda České Republiky. Symbol demokracie a státní suverenity (PDF), su mocr.cz, pp. 102–103. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
  7. ^ (CS) Jitka Lenková, Nejdůležitější bitvy v českých dějinách, Vyd. 1, Alpress, pp. 282, ISBN 978-80-7362-470-5.
  8. ^ (CS) UNPROFOR – mírová mise, 1992 – 1995, země bývalé Jugoslávie, 2250 příslušníků Zahraniční mise AČR, su mise.army.cz. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2014).
  9. ^ Daniela Lazarová, Czech Army's chief of staff to head NATO's military committee, in Radio Prague, 22 settembre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  10. ^ (CS) Generál Petr Pavel odchází do po čtyřech dekádách do vojenského důchodu. Do politiky se nechystá, su Info.cz. URL consultato il 3 novembre 2019.
  11. ^ (CS) Generál Pavel založil iniciativu, která pomůže lidem v boji s koronavirem, su idnes.cz, 6 aprile 2020. URL consultato il 6 aprile 2020.
  12. ^ (CS) Spolu silnější: Odborníci v čele s generálem Pavlem chtějí ČR připravit na další krize, su EuroZprávy.cz. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  13. ^ (CS) Spolu silnější: Opatření proti koronaviru musí vláda sdělovat jednotně, apeluje generál Pavel, su EuroZprávy.cz. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  14. ^ (CS) Markéta Řeháková, Generál Pavel představil Babišovi protikrizový plán. Česko by se podle něj mělo příště vyhnout chaotickým opatřením, su Hospodářské noviny (HN.cz), 25 novembre 2020. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  15. ^ (CS) Holec: Všechno má svůj čas. Generál Pavel "vykradl" Clintonovou a vyrazil do kampaně, su Info.cz. URL consultato il 7 aprile 2020.
  16. ^ (CS) Benedikt Lederer, Do řešení krize se pouští i generál Petr Pavel, politiku v tom nevidí, in iHNed.cz, Hospodářské noviny, 7 aprile 2020. URL consultato il 7 aprile 2020.
  17. ^ (CS) Začalo hledání nástupce Miloše Zemana. Vstoupit do boje neodmítá ani těžká váha politických válek, su seznamzpravy.cz. URL consultato il 3 novembre 2019.
  18. ^ (CS) Chci boj o Hrad vyhrát, říká generál Pavel. Velkou kampaň zahájí v srpnu, su iDNES.cz, 29 giugno 2022. URL consultato il 1º luglio 2022.
  19. ^ (CS) Pavel chce vrátit Česku řád a klid. Zahájil oficiálně svůj boj o Pražský hrad, su iDNES.cz, 6 settembre 2022. URL consultato il 6 settembre 2022.
  20. ^ (CS) Jaroslav Spurný, Nepřekvapivé i rozumné. Koalice SPOLU podpořila Fischera, Nerudovou a Pavla, su respekt.cz, Týdeník Respekt. URL consultato il 6 ottobre 2022.
  21. ^ a b c (CS) Kateřina Perknerová, Nerudová: Babiš má z debat asi strach. Obžalovaný kandidát je bizár, říká Pavel, su Deník.cz, 4 gennaio 2023. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  22. ^ (CS) Já a špion? To je nepochopení situace, promluvil o minulosti v KSČ Pavel, su Stream.cz. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  23. ^ (CS) Petr Pavel chce kandidovat na prezidenta, sbírá petiční podpisy, su ČT24, Česká televize. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  24. ^ a b (CS) Kateřina Perknerová, Petr Pavel: Největším soupeřem je pro mě populismus, su Deník.cz, 5 agosto 2022. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  25. ^ (CS) Zocelily mě bitky ve škole. Babiš je autoritář, Kalousek vyčnívá, řekl generál Pavel, su Aktuálně.cz, 8 novembre 2019. URL consultato il 9 novembre 2019.
  26. ^ (CS) Generál Pavel lituje minulosti v KSČ. Podpořil by eutanazii, trest smrti odmítá, su idnes.cz, 30 agosto 2022.
  27. ^ General Petr Pavel, Chairman of the Military Committee, su nato.int, NATO. URL consultato il 6 giugno 2020.
  28. ^ (CS) Petr Pavel: Život generála, který může být prezidentem ČR, su Reflex.cz. URL consultato il 7 aprile 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Presidente della Repubblica Ceca Successore
Miloš Zeman dall’8 marzo 2023 in carica
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