Vai al contenuto

Peter Bosz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Peter Bosz
Bosz nel 2016
NazionalitàPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Altezza178 cm
Peso75 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
SquadraPSV
Termine carriera1º luglio 1999 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1981-1984Vitesse81 (2)
1984-1985AGOVV0 (0)
1985-1988RKC Waalwijk105 (4)
1988-1991Tolone93 (0)
1991-1996Feyenoord156 (6)
1996-1997JEF United33 (1)
1997-1998Hansa Rostock14 (0)
1998-1999NAC Breda26 (1)
1999JEF United15 (1)
Nazionale
1991-1995Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi8 (0)
Carriera da allenatore
2000-2002AGOVV
2002-2003De Graafschap
2004-2006Heracles Almelo
2010-2013Heracles Almelo
2013-2016Vitesse
2016Maccabi Tel Aviv
2016-2017Ajax
2017Borussia Dortmund
2018-2021Bayer Leverkusen
2021-2022Olympique Lione
2023-PSV
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 3 luglio 2023

Peter Bosz (Apeldoorn, 21 novembre 1963) è un allenatore di calcio ed ex calciatore olandese di origini ungheresi, di ruolo centrocampista, tecnico del PSV.

Di origini ungheresi, inizia la sua carriera da professionista giocando con la maglia del Vitesse dal 1981 al 1984, dopo essere stato in prestito per la stagione 1984/1985 alla squadra dilettante giovanile AGOVV Apeldoorn. Torna fra i professionisti unendosi al RKC Waalwijk (1985-1988), si trasferisce in Francia al Tolone (1988-1991) e passa successivamente al Feyenoord dove milita dal 1991 al 1996 e vive i maggiori successi della sua carriera vincendo un campionato olandese, tre coppe d'Olanda ed una supercoppa d'Olanda.

Si trasferisce ai giapponesi del JEF United (1996-1997), ai tedeschi dell'Hansa Rostock (1997-1998), torna in Olanda giocando per il NAC Breda (1998-1999) e si ritira alla fine del 1999 dopo essere ritornato al JEF United (1999).[1]

Bosz colleziona otto presenze con la maglia della nazionale maggiore Olandese nel corso degli anni novanta e prende parte agli Europei di calcio del '92.[2]

Dopo essersi ritirato come calciatore, Bosz muove i suoi primi passi da allenatore con i dilettanti dell'AGOVV Apeldoorn, dove ricopre tale ruolo dal 2000 al 2002 e vince nel 2002 il campionato dilettantistico Hoofdklasse.

De Graafschap

[modifica | modifica wikitesto]

Diventa professionista allenando il De Graafschap nella stagione 2002-2003. La squadra si classifica ultima al diciottesimo posto della Eredivisie e viene dunque retrocessa in Eerste Divisie.

Heracles Almelo

[modifica | modifica wikitesto]

Bosz diventa allenatore dell'Heracles Almelo (2004-2006), vincendo la Eerste Divisie 2004-2005 e di conseguenza ottenendo la promozione in Eredivisie, dove la squadra si classifica al tredicesimo posto, evitando la retrocessione nella stagione 2005-2006.

Feyenoord (direttore tecnico)

[modifica | modifica wikitesto]

Nel Luglio 2006, fa il suo ritorno al Feyenoord accettando l'incarico di direttore tecnico. Era suo compito acquistare giocatori per la società, fra i quali spiccano Giovanni van Bronckhorst, Roy Makaay, Tim de Cler, Kevin Hofland e Denny Landzaat. Lascia l'incarico il 14 gennaio 2009 a causa della sua contrarietà all'esonero dell'allenatore Gertjan Verbeek.

Ritorno all'Heracles

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2010 Bosz torna ad allenare l'Heracles Almelo, sostituendo proprio Verbeek che nel frattempo si era trasferito all'AZ Alkmaar. La squadra conclude la stagione all'ottava posizione, qualificandosi ai play-off per accedere ai preliminari di Europa League, persi contro il Groninghen a causa delle reti in trasferta.

La squadra arriva al dodicesimo posto nell'Eredivisie 2011-12 e 2012-13, al termine della quale lascia l'incarico.

Il 19 giugno 2013, Bosz diventa l'allenatore del Vitesse, firmando un contratto di due anni, assieme all'assistente Hendrie Krüzen che lo segue lasciando l'Heracles. Bosz rimpiazza il precedente allenatore Fred Rutten, il cui contratto era scaduto.[3] Nel novembre del 2013 il Vitesse era primo nel campionato per la prima volta dal 2006, era la prima volta che il Vitesse era in cima escludendo la prima settimana del campionato. A metà campionato dopo la diciassettesima giornata il Vitesse era primo, ma concluse al sesto posto in classifica della Eredivisie 2013-14

La stagione successiva, Bosz allungò il suo contratto fino al 2016. Assieme al direttore tecnico Mohammed Allach, programmò una strategia a lungo termine di cui i settori giovanili del Vitesse sarebbero stati la colonna portante, come anche il miglioramento degli osservatori e la filosofia di un calcio offensivo, propria di Bosz. Nell'Eredivisie 2014-15 il Vitesse si classifica quinto, qualificandosi per i play-off per l'accesso all'Europa League. Eliminando in semifinale il PEC Zwolle ed in finale l'SC Heerenveen, il Vitesse si assicurò l'accesso al terzo turno dei preliminari di UEFA Europa League 2015-16. A fine stagione Bosz fu nominato per il Rinus Michels Award (categoria allenatore professionista dell'anno), che fu infine vinto da Phillip Cocu, allenatore che aveva portato alla vittoria della Eredivisie il PSV Eindhoven.

Nell'Eredivisie 2015-16 il Vitesse si trova al quinto posto in classifica durante la pausa invernale, quando Bosz lascia l'incarico.

Maccabi Tel Aviv

[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2016 Bosz viene annunciato come nuovo allenatore dei campioni d'Israele, ovvero del Maccabi Tel Aviv.[4] La squadra termina il campionato al secondo posto. Bosz rinuncia all'incarico nel maggio 2016 per allenare l'AFC Ajax.[5]

Con il club di Amsterdam firma un contratto triennale, rimpiazzando Frank de Boer. Al suo debutto ufficiale l'Ajax pareggia 1-1 contro il PAOK nella partita d'andata valida per il terzo turno preliminare della UEFA Champions League 2016-17. Si piazza al secondo posto in campionato, perde la finale di Europa League contro il Manchester United per 0-2, mentre in Coppa d’Olanda viene eliminato agli ottavi dal Cambuur.

Borussia Dortmund

[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 giugno 2017 diventa il nuovo tecnico del Borussia Dortmund, legandosi con i gialloneri fino al 2019.[6] Dopo un ottimo inizio, la squadra crolla e si ritrova al settimo posto a -13 dal Bayern capolista: in conseguenza di ciò, il 10 dicembre viene esonerato dopo la sconfitta casalinga contro il Werder Brema, in quel momento penultimo in classifica[7].

Bayer Leverkusen

[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 dicembre 2018 diventa il nuovo allenatore del Bayer Leverkusen al posto dell'esonerato Heiko Herrlich.[8] Viene eliminato dall’Europa League ai sedicesimi per mano del Krasnodar e dalla Coppa di Germania agli ottavi dal modesto Heidenheim della Zweite Liga mentre in Bundesliga arriva quarto qualificandosi per la Champions, competizione dalla quale uscirà già ai gironi arrivando terzo dietro Juventus e Atletico Madrid. Nel 2019/2020 arriva poi fino ai quarti in Europa League, venendo eliminato dall’Inter (2-1), in Bundesliga arriva quinto a due punti dal quarto posto non qualificandosi per la Champions mentre perde la finale della Coppa di Germania contro il Bayern Monaco (2-4).[9] Il 23 marzo 2021, in seguito alla sconfitta con l’Hertha Berlino, viene sollevato dall’incarico con la squadra lontana dalla zona Champions e già eliminata ai sedicesimi di Europa League per mano dello Young Boys.[10]

Olympique Lione

[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 maggio dello stesso anno firma un contratto biennale con l’Olympique Lione.[11] In Ligue 1 2021-2022 arriva ottavo mentre in Europa League la sua squadra viene eliminata dal West Ham Utd ai quarti.[12]

Il 9 ottobre 2022 viene esonerato insieme al suo vice Rob Maas, venendo sostituito da Laurent Blanc.[13]

Il 12 giugno 2023 fa ritorno in patria firmando un contratto triennale con il PSV.[14] Il 4 agosto vince la Supercoppa olandese battendo 1-0 il Feyenoord. Inizia il campionato con 17 vittorie su 17 (media gol di 3.47), unica squadra in Europa a riuscirci in questa stagione; la striscia positiva si interrompe il 21 gennaio 2024 con l’1-1 contro l’Utrecht.[15] In Coppa d'Olanda esce agli ottavi per mano del Feyenoord; in Champions invece, dopo aver superato il girone da secondo dietro all'Arsenal, viene eliminato dal Borussia Dortmund agli ottavi. A fine stagione vince con i biancorossi il campionato olandese, il 25° del club, con 29 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta.

Inizia la stagione seguente con una serie di 10 vittorie consecutive, striscia interrotta dalla sconfitta con l’Ajax del 2 novembre 2024.

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Paesi Bassi
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
4-12-1991 Salonicco Grecia Grecia (bandiera) 0 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1992 - Ingresso al 85’ 85’
12-2-1992 Faro Portogallo Portogallo (bandiera) 2 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1992 - Ingresso al 46’ 46’
25-3-1992 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole - Ingresso al 84’ 84’
27-5-1992 Sittard Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 3 – 2 Austria (bandiera) Austria Amichevole - Ingresso al 87’ 87’
30-5-1992 Utrecht Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 4 – 0 Galles (bandiera) Galles Amichevole - Ingresso al 64’ 64’
18-6-1992 Göteborg Germania Germania (bandiera) 1 – 3 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Euro 1992 - 1º turno - Ingresso al 87’ 87’
22-2-1995 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 0 – 1 Portogallo (bandiera) Portogallo Amichevole -
26-4-1995 Praga Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 3 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Euro 1996 - Ingresso al 46’ 46’
Totale Presenze 8 Reti 0

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate all'8 marzo 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2002-2003 Paesi Bassi (bandiera) De Graafschap ED 34 6 5 23 CO 6 4 1 1 - - - - - - - - - - 40 10 6 24 25,00 18º (retr.)
2004-2005 Paesi Bassi (bandiera) Heracles Almelo EE 36 23 6 7 CO 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 39 25 6 8 64,10 (prom.)
2005-2006 ED 34 2 11 1 6 0 17 1 CO 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 37 13 6 18 35,14 13º
2010-2011 ED 34 2 14 1 7 0 13 1 CO 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 38 16 7 15 42,11
2011-2012 ED 34 11 7 16 CO 6 5 0 1 - - - - - - - - - - 40 16 7 17 40,00 12º
2012-2013 ED 34 9 11 14 CO 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 38 12 11 15 31,58 12º
Totale Heracles 176 70 37 69 16 12 0 4 - - - - - - - - 192 82 37 73 42,71
2013-2014 Paesi Bassi (bandiera) Vitesse ED 34 2 15 10 11 CO 3 2 0 1 UEL 2[16] 0 1 1 - - - - - 41 17 11 13 41,46
2014-2015 ED 34 4 16 2 10 2 8 CO 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 42 21 12 9 50,00
2015-gen. 2016 ED 17 8 4 5 CO 1 0 0 1 UEL 2[16] 0 0 2 - - - - - 20 8 4 8 40,00 Dimis.
Totale Vitesse 91 41 26 24 8 5 0 3 4 0 1 3 - - - - 103 46 27 30 44,66
gen.-giu. 2016 Israele (bandiera) Maccabi Tel Aviv LhA 19 12 7 0 CI CdL 6 5 0 1 UCL UEL - - - - - - - - - 25 17 7 1 68,00 Sub.
2016-2017 Paesi Bassi (bandiera) Ajax ED 34 25 6 3 CO 3 2 0 1 UCL UEL 4[16] 15 1 8 2 3 1 4 - - - - - 56 36 11 9 64,29
lug.-dic. 2017 Germania (bandiera) Borussia Dortmund BL 15 6 4 5 CG 2 2 0 0 UCL UEL 6 0 0 2 4 SG 1 0 1 0 24 8 7 9 33,33 Eson.
dic. 2018-2019 Germania (bandiera) Bayer Leverkusen BL 17 11 1 5 CG 1 0 0 1 UEL 2 0 2 0 - - - - - 20 11 3 6 55,00 Sub.
2019-2020 BL 34 19 6 9 CG 6 5 0 1 UCL UEL 6 5 2 4 0 0 4 1 - - - - - 51 30 6 15 58,82
2020-mar. 2021 BL 26 11 7 8 CG 3 2 0 1 UEL 8 5 0 3 - - - - - 37 18 7 12 48,65 Eson.
Totale Bayer Leverkusen 77 41 14 22 10 7 0 3 21 11 2 8 - - - - 108 59 16 33 54,63
2021-2022 Francia (bandiera) Olympique Lione L1 38 17 11 10 CF 0 0 0 0 UEL 10 6 3 1 - - - - - 48 23 14 11 47,92
ago.-ott. 2022 L1 10 4 2 4 CF 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 10 4 2 4 40,00 Eson.
Totale Olympique Lione 48 21 13 14 0 0 0 0 10 6 3 1 - - - - 58 27 16 15 46,55
2023-2024 Paesi Bassi (bandiera) PSV ED 34 29 4 1 CO 2 1 0 1 UCL 12[17] 5 5 2 SO 1 1 0 0 49 36 9 4 73,47
2024-2025 ED 12 11 0 1 CO 0 0 0 0 UCL 4 1 2 1 SO 1 0 1 0 17 12 3 2 70,59 in corso
Totale PSV 46 40 4 2 2 1 0 1 16 6 7 3 2 1 1 0 66 48 12 6 72,73
Totale carriera 540 262 116 162 53 38 1 14 76 32 20 24 3 1 2 0 672 333 139 200 49,55
Feyenoord: 1992-1993
Feyenoord: 1991-1992, 1993-1994, 1994-1995
Feyenoord: 1991
AGOVV Apeldoorn: 2001-2002
Heracles Almelo: 2004-2005
PSV: 2023-2024
PSV: 2023
2017
  1. ^ Peter Bosz - Profilo allenatore | Transfermarkt, su transfermarkt.it. URL consultato il 27 agosto 2016.
  2. ^ Calcio-europei: i 20 dell'olanda | Agi Archivio [collegamento interrotto], su archivio.agi.it. URL consultato il 27 agosto 2016.
  3. ^ Peter Bosz è il nuovo allenatore del Vitesse, su calcioolandese.blogspot.it. URL consultato il 27 agosto 2016.
  4. ^ Clamoroso al Vitesse: il tecnico Bosz lascia subito il club e firma per il Maccabi Tel Aviv, su calcioolandese.blogspot.it. URL consultato il 27 agosto 2016.
  5. ^ Ajax: Peter Bosz nuovo allenatore, contratto triennale, su it.eurosport.com, 25 maggio 2016. URL consultato il 27 agosto 2016.
  6. ^ Peter Bosz wird neuer Cheftrainer von Borussia Dortmund bvb.de
  7. ^ Borussia Dortmund, esonerato Bosz: in panchina Stoeger, La Repubblica, 10 dicembre 2017.
  8. ^ UFFICIALE: Bayer Leverkusen, esonerato Herrlich: al suo posto Peter Bosz - TUTTOmercatoWEB.com, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 27 dicembre 2018.
  9. ^ Bayern inarrestabile, 4 gol anche al Leverkusen, su sport.sky.it, 7 giugno 2020. URL consultato il 12 giugno 2023.
  10. ^ Leverkusen-Young Boys 0-2, su sport.sky.it, 12 marzo 2021. URL consultato il 12 giugno 2023.
  11. ^ (FR) Communiqué de presse - Arrivée de Peter Bosz à l'Olympique Lyonnais, su OL.fr. URL consultato il 30 maggio 2021.
  12. ^ Lyon - West Ham 0-3 (tot. 1-4): gli Hammers volano in semifinale, su it.uefa.com, 14 aprile 2022. URL consultato il 12 giugno 2023.
  13. ^ (FR) Laurent Blanc, nouvel entraîneur de l'OL jusqu'en 2024, su ol.fr, 9 ottobre 2022. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  14. ^ (NL) Nieuws | Peter Bosz is de nieuwe Hoofdcoach van PSV, su psv.nl, 12 giugno 2023. URL consultato il 12 giugno 2023.
  15. ^ Psv Eindhoven da record: unica in Europa a punteggio pieno - Sportmediaset, su amp.sportmediaset.mediaset.it. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  16. ^ a b c Nei turni preliminari
  17. ^ 4 Nei turni preliminari

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]