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Perognathus longimembris

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Perognathus longimembris
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Glires
OrdineRodentia
SottordineCastorimorpha
FamigliaHeteromyidae
SottofamigliaPerognathinae
GenerePerognathus
SpecieP. longimembris
Nomenclatura binomiale
Perognathus longimembris
(Coues, 1875)
Nomi comuni

little pocket mouse

Perognathus longimembris (Coues, 1875), noto in inglese con il nome comune di little pocket mouse ("topo dalle tasche minore"), è una specie di roditore della famiglia degli Eteromiidi.

È presente negli Stati Uniti sud-occidentali e negli stati del Messico che si affacciano sul Golfo di California.

Comportamento

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È un animale notturno, con un'attività più intensa nelle prime due ore dopo il tramonto e poi sporadica per il resto della notte. È attivo tra aprile e novembre, mentre entra in letargo durante l'inverno. Il picco nella popolazione è raggiunto tra giugno e luglio.[2]

Si ciba di semi, piante e piccoli invertebrati, che trasporta nella tana custodendoli nelle guance.[2]

Distribuzione e habitat

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Il topo dalle tasche minore è un roditore terricolo che vive in aree aride e semiaride erbose.[2]

Il topo dalle tasche minore è diffuso in California, Nevada, Arizona, Utah e nelle regioni meridionali dell'Oregon e dell'Idaho, negli Stati Uniti, e nella penisola di Bassa California e in alcune aree costiere dello stato di Sonora, in Messico.[1]

Il suo stato di conservazione non desta pericolo.[1]

Cavia in esperimenti scientifici

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Poiché il topo dalle tasche minore è facile da mantenere in isolamento in quanto non richiede acqua potabile per alcuni giorni, ha una buona resistenza agli stress ambientali ed è una specie ben studiata, è stato utilizzato come cavia in alcuni esperimenti nello spazio. Cinque esemplari furono trasportati nello spazio nella missione Apollo 17 nel dicembre del 1972 per valutare gli effetti dei raggi cosmici sul cervello e sulla retina dei mammiferi.[3]

Altri sei esemplari furono impiegati in un secondo esperimento a bordo dello Skylab 3 nel 1973, volto a valutare gli effetti della microgravità. Tuttavia, morirono dopo 30 ore dal lancio, a causa di un guasto al sistema elettrico.[4]

  1. ^ a b c F. Cassola, 2016.
  2. ^ a b c M. J. O'Farrell, 1974.
  3. ^ (EN) Webb Haymaker, Bonne C. Look, Eugene V. Benton e Richard C. Simmonds, The Apollo 17 Pocket Mouse Experiment (BIOCORE), in R. S. Johnston, L. F. Dietlein e C. A. Berry (a cura di), SP-368 Biomedical Results of Apollo, NASA, 1º gennaio 1975. URL consultato il 1º maggio 2020.
  4. ^ (EN) G. Borkowski, W. Wilfinger e P. Lane, Laboratory Animals in Space, in Animal Welfare Information Center Newsletter, vol. 6, n. 2-4, inverno 1995/1996 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2007).

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