Vai al contenuto

Pentaborano(9)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pentaborano(9)
Formula del pentaborano(9)
Formula del pentaborano(9)
Modello di struttura del pentaborano(9)
Modello di struttura del pentaborano(9)
Nome IUPAC
pentaborano(9)
Nomi alternativi
pentaborano
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareB5H9
Massa molecolare (u)63,13
Aspettoliquido incolore di odore pungente
Numero CAS19624-22-7
Numero EINECS243-194-4
SMILES
[BH]123[BH]456[BH]17([BH]28([BH]34([H]5)[H]8)[H]7)[H]6
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,61[1]
Solubilità in acquadecomposizione
Temperatura di fusione−46,7 °C (226 K)[1]
Temperatura di ebollizione58,4 °C (332 K)[1]
Tensione di vapore (Pa) a 20 °C K220 hPa[1]
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma30 °C[1]
Limiti di esplosione0,42 - 98%[1]

Il pentaborano(9) o nido-pentaborano(9) è il composto binario di formula B5H9. È uno dei più noti borani, composti chimici costituiti da boro e idrogeno.[2]

B5H9 fu ottenuto per la prima volta da Alfred Stock nel 1924 per pirolisi del diborano.[3] Si può preparare anche facendo passare una miscela di diborano e idrogeno per tre secondi attraverso un forno a 250 °C.[2] Queste sintesi ad alta temperatura sono complicate da reazioni di interconversione tra diversi borani.[4] Una sintesi migliorata parte da sali di B3H8, che viene convertito a B3H7Br con HBr. Il pentaborano è ottenuto infine per pirolisi dall'anione bromurato.[5]

5B3H7Br → 3B5H9 5Br 4H2

Struttura molecolare

[modifica | modifica wikitesto]

La struttura della molecola è basata sulla forma di una piramide a base quadrata definita dai cinque atomi di boro; ogni atomo di boro ha un legante idrogeno terminale e gli altri quattro idrogeni sono legati a ponte tra i quattro atomi di boro alla base della piramide. Questa struttura è classificata come gabbia di tipo nido. La distanza B–B è di 177 pm tra gli atomi di boro alla base della piramide, e di 166 pm tra la base e il vertice.[6]

B5H9 è un composto termicamente stabile fino a 200 °C ma estremamente reattivo. A temperatura ambiente è piroforico e può reagire in modo esplosivo con alcoli, ammoniaca, ossigeno, esteri, eteri, idrocarburi alogenati e chetoni. Reagisce in modo pericoloso in presenza di acqua, aria e calore, con rilascio di boro e idrogeno.[1][7]

B5H9 reagisce con basi di Lewis formando addotti. Ad esempio con trimetilfosfina forma [B5H9(PMe3)2]. Può reagire anche come acido di Brønsted debole: a bassa temperatura può perdere uno degli idrogeni a ponte formando B5H8. Quest'ultimo anione può fungere da "classico" legante a due elettroni in complessi come [CuI(B5H8)(PPh3)2]. B5H9 e B5H8 possono inoltre dar luogo a varie reazioni di crescita o degradazione della gabbia di atomi di boro.[2]

Il pentaborano(9) è stato studiato alla fine del 1950 negli Stati Uniti e nel 1960 da Valentin Petrovič Gluško in URSS come possibile combustibile per razzi. Dal punto di vista tecnico è risultato difficile assicurare una completa combustione a B2O3, e la formazione di composti polimerici tende a ostruire gli scarichi.[4] L'impiego è stato inoltre impedito per la presenza di troppi problemi di tossicità e sicurezza.[8]

Tossicità / Indicazioni di sicurezza

[modifica | modifica wikitesto]

B5H9 è un liquido presumibilmente in grado di provocare ustioni agli occhi, alla pelle e a tutte le mucose. L'inalazione di quantità a concentrazione tra 0,1 e 1 ppm non è rilevabile all'olfatto ma è tossica e provoca danni al sistema nervoso centrale. Non ci sono dati su possibili effetti cancerogeni.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia