Partimento
Il partimento è uno strumento di pedagogia musicale utilizzato tra il 1700 e il 1800 per insegnare armonia, contrappunto e improvvisazione. Di aspetto si presenta molto simile alla pratica del basso continuo e può essere cifrato o non cifrato.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La pratica del partimento fu introdotta all'interno dei conservatori napoletani nel tardo 1600 da Alessandro Scarlatti (il quale a sua volta la ereditò da Bernardo Pasquini) per poi spandersi successivamente in tutta Europa. Molte furono le raccolte di partimenti scritte dai maestri per gli allievi dei conservatori: Francesco Durante, Fedele Fenaroli, Giovanni Paisiello, Giacomo Tritto e Stanislao Mattei. Molti furono i compositori italiani e stranieri che si son formati con questa pratica anche nei secoli successivi: Giovanni Battista Pergolesi, Domenico Cimarosa, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Gaspare Spontini e Gioacchino Rossini.
Contrariamente a quanto si possa pensare il partimento ha avuto un decorso storico singolare: le sue tracce son andate perdendosi per via della propria testualità criptica e tramandata spesso tramite i soli appunti contenuti nei quaderni degli allievi dei conservatori. Una recente ondata di studi musicologici e pedagogici, dagli anni 2000, ha permesso la riscoperta di questa pratica che, ai più, rimaneva ancora sconosciuta.
Funzionamento
[modifica | modifica wikitesto]Il partimento è da considerare una guida di carattere pratico-operativo per aiutare gli studenti a padroneggiare elementi e modelli teorici di composizione (contrappunto, fuga), armonia e accompagnamento estemporaneo.
Gli esercizi venivano somministrati agli allievi con difficoltà sempre crescente, partendo dalle regole base (semplici cadenze, la regola dell'ottava) per arrivare ai gradi di difficoltà maggiori dei partimenti-fuga.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Benedetto Cipriani, La didattica musicale del partimento: la situazione del contesto romano tra figure chiave e nuove fonti, in 1st Young Musicologists and Ethnomusicologists International Conference. Music, Individuals and Contexts. Dialectical Interaction, ed. by Nadia Amendola, Alessandro Cosentino and Giacomo Sciommeri, SEDM - Società Editrice di Musicologia, 2019, pp. 131–144, ISBN 9788832932645.
- Giorgio Sanguinetti, The Art of Partimento. Oxford University Press, Oxford 2012, ISBN 978-0-19-539420-7
- Gilad Rabinovitch and Johnandrew Slominski, Towards a Galant Pedagogy: Partimenti and Schemata as Tools in the Pedagogy of Eighteenth-Century Style Improvisation, Music Theory Online: Vol. 21, No. 3 (September 2015)
- Peter van Tour, Counterpoint and Partimento: Methods of Teaching Composition in Late Eighteenth-Century, Naples. 2015. 318p. (Studia musicologica Upsaliensia, 0081-6744 ; 25) ISBN 978-91-554-9197-0
- Giovanni Paisiello, Regole per bene accompagnare il partimento o sia il basso fondamentale sopra il Cembalo (= Praxis und Theorie des Partimentospiels Band 1), ed. by Ludwig Holtmeier, Johannes Menke and Felix Diergarten, Florian Noetzel Verlag, Wilhelmshaven 2008, ISBN 978-3-7959-0905-5
- Robert Gjerdingen, Music in the Galant Style, Oxford University Press, Oxford 2007, ISBN 978-0-19-531371-0
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Monuments of partimenti: Faculty-web
- The Uppsala Partimento Database: http://www2.musik.uu.se/UUPart/UUPart.php
- I partimenti di Alessandro Scarlatti (D-Hs M/A 251)
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