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Partito Rivoluzionario Istituzionale

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Partito Rivoluzionario Istituzionale
(ES) Partido Revolucionario Institucional
PresidenteAlejandro Moreno Cárdenas
SegretarioCarolina Viggiano Austria
StatoMessico (bandiera) Messico
SedeAv. Insurgentes Norte #59
Col. Buenavista
Città del Messico
AbbreviazionePRI
Fondazione4 marzo 1929
IdeologiaLiberalismo economico[1]
Autoritarismo[2][3][4]
Neoliberismo[5]
Corporativismo[5]
Tecnocrazia[6]
In precedenza
Nazionalismo rivoluzionario
Socialismo
Progressismo
Anticlericalismo
Nazionalismo di sinistra
Anticristianesimo (durante la presidenza Calles)
Socialdemocrazia
Cardenismo (durante la presidenza Cárdenas)
Socialismo democratico
CollocazioneCentro[2][3][4][7][8]/Centro-destra[9]
In precedenza
Sinistra
CoalizioneVa por México
Affiliazione internazionaleInternazionale Socialista
Seggi Camera
69 / 500
(2021)
Seggi Senato
14 / 128
(2018)
Seggi Governatorati
13 / 32
Sito webpri.org.mx

Il Partito Rivoluzionario Istituzionale (in spagnolo Partido Revolucionario Institucional, PRI) è un partito politico messicano di centro, uno dei partiti storici del Messico e, in precedenza, il più importante.[10]

Il partito fu fondato nel 1929 dal presidente Plutarco Elías Calles per dare una piena rappresentanza ai capi politici messicani e combattenti comuni sopravvissuti alla Rivoluzione messicana e, soprattutto, per far fronte al caos generale creatosi dopo l'assassinio del presidente Álvaro Obregón, rieletto nel 1928 nell'ambito della conclusione della Guerra cristera, tra il Governo e i Cristeros cattolici. Nonostante Calles cadde presto in disgrazia e fosse esiliato nel 1936, il partito rimase saldo al potere dal 1929 fino al 2000, quando fu sconfitto alle elezioni presidenziali dal Partito Azione Nazionale di Vicente Fox, governando de facto il Messico in un regime monopartitico con metodi autoritari per 71 anni.

Il Partito Rivoluzionario Istituzionale è nato nel 1929, fondato dal presidente Plutarco Elías Calles, ex-segretario del Partito Laburista Messicano, con il nome di Partito Nazionale Rivoluzionario, Partido Nacional Revolucionario (PNR), rinominato Partito della Rivoluzione Messicana, Partido de la Revolucion Mexicana (PRM), nel 1938 e assumendo il nome attuale nel 1946. Esso è un diretto discendente della fazione costituzionalista, gruppo sia politico che militare, uscito vincitore dalla Rivoluzione messicana con Venustiano Carranza nel 1920 e poi rimasto saldo al potere dopo la presa del potere da parte del generale Álvaro Obregón nello stesso anno. Obregón divenne primo segretario del nuovo Partito Laburista, che divenne il primo partito "ufficiale" della Rivoluzione, seguito nel 1924 da Plutarco Elías Calles, dando inizio così al regime politico anticlericale e di sinistra che avrebbe detenuto il potere nel paese per 7 decenni fino al 2000, governando de facto il Messico in un regime monopartitico con metodi autoritari, e con la nascita nel frattempo nel 1929 del Partito Rivoluzionario Istituzionale appunto.[11] Nei decenni al potere si è conquistato la fama di essere un partito corrotto.[11] Alle elezioni presidenziali del 2000 il candidato del PRI (Francisco Labastida) fu per la prima volta sconfitto, consegnando la presidenza a Vicente Fox e al Partito Azione Nazionale.

Gli stati governati dal PRI (in verde) nel 2019

Alle elezioni presidenziali del 2006, il Partito Rivoluzionario Istituzionale è diventato addirittura la terza forza politica del paese, ottenendo, in coalizione con il Partito Verde Ecologista del Messico, solo il 28,2% dei voti; nonostante la perdita di consensi, ha mantenuto numerosi governi a livello statale e locale.

In occasione delle elezioni presidenziali del 2012, il PRI e il suo candidato Enrique Peña Nieto (che vinse poi le elezioni facendo tornare il PRI al potere) sono stati bersaglio delle proteste del movimento giovanile Yo Soy 132, critico contro gli atteggiamenti autoritari manifestati in campagna elettorale.[12]

Alle elezioni presidenziali del 2018 il PRI ha registrato il peggior risultato della sua storia, con il candidato alla presidenza José Antonio Meade Kuribreña arrivato addirittura terzo con circa il 16,4% dei consensi, evento mai accaduto nella storia politica messicana.

Ideologia politica

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Il Partito Rivoluzionario Istituzionale è considerato un partito di centro attestato su posizioni moderate.

Risultati elettorali

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Elezioni parlamentari

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Elezione Maggioritario Proporzionale Seggi
voti % voti %
1940 Senato
58 / 58
Camera
172 / 173
1943 Camera 376.000 92,1
147 / 147
1946 Senato
58 / 58
Camera 1.687.284 73,5
141 / 147
1949 Camera 2.031.783 93,9
142 / 149
1952 Senato
60 / 60
Camera 2.713.419 74,3
151 / 161
1955 Camera 5.562.761 89,9
153 / 162
1958 Senato
60 / 60
Camera 6.467,493 88,2
153 / 162
1961 Camera 6.174.434 90,3
172 / 178
1964 Senato 7.837.364 87,8
64 / 64
Camera 2.713.419 74,3
175 / 210
1967 Camera 5.562.761 89,9
177 / 212
1970 Senato 11.154.003 84,4
64 / 64
Camera 11.125.770 83,3
175 / 210
1973 Camera 10.458.618 77,4
189 / 231
1976 Senato 13.406.802 87,5
62 / 64
Camera 12.868.104 85,0
195 / 237
1979 Camera 8.714.151 74,1 9.418.178 72,8
296 / 400
1982 Senato 14.574.114 65,0
63 / 64
Camera 14.501.988 69,4 14.289.793 65,7
299 / 400
1985 Camera 11.588.230 68,0 10.981.938 63,0
292 / 400
1988 Senato 9.263.810 50,8
60 / 64
Camera 9.276.934 51,0 9.276.934 51,0
260 / 500
1991 Camera 14.051.349 61,4 14.145.234 61,4
320 / 500
1994 Senato 17.195.536 50,2
95 / 128
Camera 16.851.082 50,2 17.236.836 50,3
300 / 500
1997 Senato 11.266.155 38,5
77 / 128
Camera 11.305.957 39,1 11.403.719 39,1
239 / 500
2000 Senato 13.699.799 36,7 13.755.787 36,7
60 / 120
Camera 13.720.453 36,9 13.800.306 36,9
207 / 500
2003 Camera 6.166.358 23,9 6.196.171 24,0
224 / 500
2006 Senato 11.622.012 28,1 11.681.395 28,0
39 / 128
Camera 11.629.727 28,0 11.689.110 27,9
104 / 500
2009 Camera 12.765.938 36,9 12.809.365 36,9
237 / 500
2012 Senato 18.477.441 37,0 18.560.755 36,9
61 / 128
Camera 15.166.665 31,0 15.513.478 31,8
212 / 500
2015 Camera 11.604.665 34,2 11.638.556 29,2
203 / 500
2018 Senato 6.965.765 15,8
14 / 128
Camera 9,310,523 16,5
47 / 500
2021 Camera 8.715.899 17,7
70 / 500

Elezioni Presidenziali

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Elezione Candidato Voti % Esito
Presidenziali 2018 José Antonio Meade Kuribreña 9.289.853 16,4 Non eletta/o (3º)
  • Gli iscritti al PRI sono chiamati priistas.
  1. ^ Pri.org.mx, Mexico. Historia del PRI: Los priístas entendemos por Nacionalismo Democrático el cuerpo ideológico que conjuga la libertad, la igualdad, la democracia y la defensa de la soberanía. Un nuevo nacionalismo incluyente, moderno, firme en la defensa de los intereses populares y nacionales.” Archiviato il 15 agosto 2008 in Internet Archive..
  2. ^ a b David J. Samuels e Matthew S. Shugart, Presidents, Parties, and Prime Ministers: How the Separation of Powers Affects Party Organization and Behavior, Cambridge University Press, 2010, p. 141.
  3. ^ a b Kathleen Bruhn, Urban Protest in Mexico and Brazil, Cambridge University Press, 2008, p. 18.
  4. ^ a b K. Larry Storrs, Mexico-U.S. Relations, Mexico: Migration, U.S. Economic Issues and Counter Narcotic Efforts, Stanford University Press, 2005, p. 56.
  5. ^ a b Eluniversal.com.mx, Septiembre de 2006, México. PRI: ¿ave fénix?” Archiviato il 14 ottobre 2012 in Internet Archive..
  6. ^ La revolución salinista. La crisis de la tecnocracia en México
  7. ^ Rodrigo Camarena, The Institutional Revolutionary party's return to power, in The Guardian, 7 luglio 2011. URL consultato il 4 marzo 2012.
  8. ^ The centre-left: The challenge of turning malcontents into (sensible) militants, in The Economist, 30 luglio 2009. URL consultato il 4 marzo 2012.
  9. ^ J. Kopstein - M. Lichbach - S.E. Hanson, Comparative politics: Interest, Identities, and Institutions in a Changing Global Order, Cambridge University Press, New York, 2014, p. 334.
  10. ^ https://books.google.fr/books?id=L2jwAwAAQBAJ&pg=PA334&dq="Institutional Revolutionary Party" center-right&hl=en&sa=X&ei=PBp2VdzAK8G8UtqZgOgG&ved=0CCEQ6AEwAA#v=onepage&q="Institutional Revolutionary Party" center-right&f=false
  11. ^ a b Domenica si vota in Messico, su ilpost.it, il Post, 28 giugno 2012. URL consultato il 30 giugno 2012.
  12. ^ Eugenio Cau, Il movimento #YoSoy132 in Messico, su ilpost.it, il Post, 30 giugno 2012. URL consultato il 30 giugno 2012.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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