Paranoid (singolo Black Sabbath)
Paranoid singolo discografico | |
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Screenshot tratto dal video del brano | |
Artista | Black Sabbath |
Pubblicazione | 17 luglio 1970 |
Durata | 2:52 |
Album di provenienza | Paranoid |
Genere | Heavy metal[1][2] Hard rock |
Etichetta | Vertigo Records Warner Bros. Records |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Danimarca[3] (vendite: 45 000 ) Germania[4] (vendite: 250 000 ) Polonia[5] (vendite: 25 000 ) Portogallo[6] (vendite: 5 000 ) |
Dischi di platino | Regno Unito[7] (vendite: 600 000 ) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi di platino | Italia[8] (vendite: 50 000 ) |
Black Sabbath - cronologia | |
Paranoid è un singolo dei Black Sabbath, il secondo estratto dall'omonimo album del 1970.[9]
Inizialmente, secondo le intenzioni della band, la canzone doveva essere soltanto un brano "tappabuchi" che venne registrato come riempitivo durante l'ultima seduta di registrazione in studio per l'album in uscita. Poi però, Paranoid acquistò sempre maggiore successo e popolarità ed è ancora oggi considerata una delle canzoni più importanti e influenti nella storia dell'heavy metal, indissolubilmente associata ai Black Sabbath e alla figura di Ozzy Osbourne (che anche dopo l'uscita dal gruppo continuò per tutta la carriera successiva ad eseguire il brano in concerto).
Nel 2004, la rivista statunitense Rolling Stone ha posizionato Paranoid alla posizione numero 253 nella loro lista delle migliori 500 canzoni di sempre.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Basata su un semplice riff di chitarra in Mi-Re con una chiusura in Sol-Re-Mi, la canzone, una travolgente e adrenalinica cavalcata dalle sonorità hard rock/metal, ha un testo dove affiorano i temi della sociopatia e della devianza mentale che resero l'immagine della band oscura e minacciosa insieme ad altri brani classici iniziali come Black Sabbath, N.I.B. e War Pigs.
La canzone venne registrata negli Island Studios di Londra, come ultimo brano per l'album in uscita Paranoid, che si intitolò così proprio in virtù della composizione del brano in questione, mentre in precedenza doveva intitolarsi War Pigs come infatti la copertina del disco lascerebbe intendere.
A proposito della stesura di Paranoid, il cui titolo originario di lavorazione era The Paranoid, Tony Iommi affermò:
«L'ho composta quando tutti erano fuori in pausa pranzo. Mi sono seduto da solo in studio e quest'idea è semplicemente venuta fuori.[10]»
Bill Ward aggiunse in proposito:
Inizialmente la band non era convinta delle reali potenzialità del brano, e fu il produttore Rodger Bain a convincerli di non scartarla.[10]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Vinile 7" (Vertigo 6059 010)[11]
- Paranoid – 2:45
- The Wizard – 4:20
- Vinile 7" (Vertigo 6059 014)
- Paranoid – 2:50
- Rat Salad – 2:30
- Vinile 7" (Vertigo AS 109)
- Paranoid – 2:50
- Happy Being Me – 15:54
- Vinile 7" (Immediate 103 466)
- Paranoid – 2:50
- Evil Woman – 3:25
- Vinile 7" (Nems SRS 510.044)
- Paranoid – 2:50
- Tomorrow's Dream – 3:11
- Vinile 7" (Spiegelei INT 110.604)
- Paranoid – 2:50
- Snowblind – 5:25
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1970-72) | Posizione massima |
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Austria | 3 |
Germania | 1 |
Italia | 9 |
Norvegia | 6 |
Paesi Bassi | 2 |
Regno Unito | 4 |
Stati Uniti | 61 |
Svizzera | 2 |
Cover
[modifica | modifica wikitesto]Singolo di Ozzy Osbourne
[modifica | modifica wikitesto]Paranoid (Live) singolo discografico | |
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Artista | Ozzy Osbourne |
Pubblicazione | 3 febbraio 1983 |
Durata | 3:08 |
Album di provenienza | Speak of the Devil |
Genere | Heavy metal Hard rock |
Etichetta | Jet Records |
Produttore | Ozzy Osbourne, Max Norman |
Registrazione | The Ritz, New York, settembre 1982 |
Ozzy Osbourne - cronologia | |
Ozzy Osbourne pubblicò una sua versione dal vivo del brano come secondo singolo estratto dal suo primo album dal vivo da solista, Speak of the Devil (Talk of the Devil per il mercato britannico), per il mercato internazionale, mentre la sua versione di Symptom of the Universe (sempre originariamente dei Black Sabbath) venne pubblicata come singolo per il mercato britannico. Il cantante britannico continuerà a includere il brano nel suo repertorio dal vivo per tutto il resto della carriera, rendendolo un punto fisso della sua scaletta.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Vinile 7" (Jet 810)[12]
- Paranoid (Live) – 3:08
- Symptom of the Universe (Live) – 5:19
- Vinile 7" (Jet ZS403534, Jet JS027)[12]
- Paranoid (Live) – 3:08
- Never Say Die (Live) – 4:39
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Altre cover
[modifica | modifica wikitesto]- I Cindy & Bert registrarono una versione in tedesco in Der Hund von Baskerville nel 1971;
- I Megadeth per l'album tributo ai Black Sabbath Nativity in Black;
- The Dickies sul loro album The Incredible Shrinking Dickies;
- The Dillinger Escape Plan come traccia bonus nella ristampa dell'EP Under the Running Board;
- New Clear Sky sul loro album Newer, Clearer...;
- Avenged Sevenfold nell'album tributo Covered, A Revolution in Sound;
- Hellsongs sul loro EP di debutto Lounge[13] e di nuovo su Hymns in the Key of 666;[14]
- I Type O Negative nell'EP Origin Of The Feces. La canzone è stata reinterpretata ed eseguita con un tempo decisamente più lento con l'aggiunta del riff di Iron Man nel bridge;
- The Clay People nell'album tributo ai Sabbath Tribute To Black Sabbath: Eternal Masters;[15]
- 3rd Strike sull'album Lost Angel;
- La band russa Мастер sull'album Talk of the Devil;
- Mystic Prophecy come bonus track sull'album Satanic Curses;
- Gus Black sul disco Uncivilized Love;
- George Lynch nell'album Guitar Slinger (con il cantante dei Mötley Crüe Vince Neil);[16]
- Adam Parfrey sull'album A Sordid Evening of Sonic Sorrows.[17]
- Rob Lamothe nell'album Above the Wing is Heaven;
- I Green Day dal vivo durante il 21st Century Breakdown World Tour;
- I Big Country su CD singolo in edizione limitata;
- I Queens of the Stone Age dal vivo durante VH1 Rock Honors in 2007;
- Crescencio Salgado nel disco Hell Rules: A Tribute to Black Sabbath del 1999;[18]
- Gli Angel Witch suonavano il brano in concerto durante gli anni ottanta;
- I Metallica dal vivo al 25º anniversario della Rock and Roll Hall of Fame nel 2009, con Osbourne alla voce. Questa versione è stata poi inclusa nel videogioco Guitar Hero: Warriors of Rock.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Pubblicazione | Paese | Riconoscimento | Anno | Posizione |
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Spin | 100 Greatest Singles of All Time[19] | 1989 | 81 | |
Q | 1010 Songs You Must Own![20] | 2004 | ----[21] | |
VH1 | 40 Greatest Metal Song[22] | 2006 | 34 | |
VH1 | 100 Greatest Hard Rock Songs[23] | 2008 | 4 | |
Q | 100 Greatest Songs of All Time[24] | 2006 | 100 | |
Rolling Stone | The 500 Greatest Songs of All Time[25] | 2004 | 253 | |
Rock and Roll Hall of Fame | The Rock and Roll Hall of Fame's 500 Songs that Shaped Rock and Roll[26] |
1994 | ----[21] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) 10 Best Black Sabbath Songs, su Ultimate Classic Rock. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ (EN) Paranoid, su Rolling Stone. URL consultato il 14 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2009).
- ^ (DA) Paranoid, su IFPI Danmark. URL consultato il 27 settembre 2022.
- ^ (DE) Black Sabbath – Paranoid – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 18 dicembre 2022.
- ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 10 novembre 2021.
- ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 13 de 2022 - De 31/12/2021 a 31/03/2022 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 20 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2022).
- ^ (EN) Paranoid, su British Phonographic Industry. URL consultato il 19 ottobre 2021.
- ^ Paranoid (certificazione), su FIMI. URL consultato il 2 settembre 2019.
- ^ https://www.black-sabbath.com/tourdates/bs_tour/
- ^ a b c Mclver, Joel. Black Sabbath, Tsunami Edizioni, 2009, pag. 62, ISBN 978-88-96131-09-1
- ^ Paranoid Vinyl 7" Discography, in sabbath.se. URL consultato il 13 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2009).
- ^ a b (EN) Ozzy Osbourne - Paranoid [Live], su Dutch Charts. URL consultato il 14 novembre 2022.
- ^ This item is no longer available, su theomegaorder.com. URL consultato il 5 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
- ^ Hellsongs - Hymns in the Key of 666 on FasterLouder.com.au, su fasterlouder.com.au. URL consultato il 5 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
- ^ https://www.discogs.com/Various-Tribute-To-Black-Sabbath-Eternal-Masters/release/555081
- ^ Greg Prato, Review Guitar Slinger, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 27 gennaio 2010.
- ^ A Sordid Evening of Sonic Sorrows Review, in allmusic.com. URL consultato il 13 marzo 2010.
- ^ Hell Rules: A Tribute to Black Sabbath
- ^ Spin 100 greatest singles
- ^ Q 100 Songs You Must Own
- ^ a b Non si tratta di una lista, ma di un insieme di canzoni
- ^ VH1 40 Greatest Metal Song (Listology), su listology.com. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2011).
- ^ VH1 100 Greatest Hard Rock Songs (Listology)
- ^ Q Lists
- ^ Le 500 migliori canzoni di tutti i tempi secondo Rolling Stone, su rollingstone.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2012).
- ^ 500 R&R Hall of Fame Songs
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Paranoid (canzone), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Paranoid (album), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Paranoid, su SecondHandSongs.
- Singoli heavy metal
- Singoli dei Black Sabbath
- Singoli del 1970
- Singoli hard rock
- Singoli certificati disco d'oro in Danimarca
- Singoli certificati disco d'oro in Germania
- Singoli certificati disco d'oro in Polonia
- Singoli certificati disco d'oro in Portogallo
- Singoli certificati disco di platino nel Regno Unito
- Singoli certificati disco di platino in Italia
- Singoli di Ozzy Osbourne
- Singoli del 1983