Ovidio Lari
Ovidio Lari vescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Incarichi ricoperti | Vescovo di Aosta (1968-1994) |
Nato | 2 gennaio 1919 a Fabbrica di Peccioli |
Ordinato presbitero | 10 agosto 1941 dal vescovo Dante Maria Munerati, S.D.B. |
Nominato vescovo | 15 ottobre 1968 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 30 novembre 1968 dal vescovo Marino Bergonzini |
Deceduto | 2 febbraio 2007 (88 anni) a Fabbrica di Peccioli |
Ovidio Lari (Peccioli, 2 gennaio 1919 – Peccioli, 2 febbraio 2007) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Fabbrica di Peccioli, in provincia di Pisa e diocesi di Volterra, il 2 gennaio 1919. Era primogenito di tre figli.
Ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 agosto 1941 fu ordinato presbitero dal vescovo Dante Maria Munerati.[1]
Dopo l'ordinazione fu cappellano della cattedrale di Volterra e dottore in teologia presso la Pontificia università "San Tommaso d'Aquino" di Roma.
Fu professore di lettere, filosofia, teologia presso il seminario di Volterra, dal 1941 al 1968, e di lettere presso il pontificio seminario regionale "Pio XII" di Siena, dal 1955 al 1958.
Fu direttore del settimanale della diocesi di Volterra L'Araldo, dal 1953 al 1968, e canonico della cattedrale di Volterra, dal 1948 al 1968.
Partecipò, come esperto, al Concilio Vaticano II con il vescovo di Volterra Marino Bergonzini.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 15 ottobre 1968 papa Paolo VI lo nominò vescovo di Aosta; succedette a Maturino Blanchet, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 30 novembre successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Volterra, dal vescovo Marino Bergonzini, co-consacranti i vescovi Abele Conigli e Carlo Colombo. L'8 dicembre prese possesso della diocesi.[2]
Durante il suo episcopato accolse in visita pastorale nel 1986, ed in villeggiatura a Les Combes, papa Giovanni Paolo II; visitò tutte le parrocchie della diocesi più volte e indisse il sinodo diocesano, che si svolse dal 1988 al 1993.
Il 30 dicembre 1994 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti d'età; gli succedette Giuseppe Anfossi, del clero di Torino.
Si ritirò dapprima a Castelfiorentino e poi a Fabbrica di Peccioli, dove morì il 2 febbraio 2007.
Dopo le esequie, celebrate il 5 febbraio nella cattedrale di Volterra e il 6 febbraio nella cattedrale di Aosta, fu inizialmente sepolto nel cimitero del capoluogo valdostano; in seguito la salma fu traslata nella cattedrale di Aosta.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Alessandro Franchi
- Cardinale Giovanni Simeoni
- Cardinale Antonio Agliardi
- Cardinale Basilio Pompilj
- Arcivescovo Amedeo Casabona
- Arcivescovo Cesare Boccoleri
- Vescovo Marino Bergonzini
- Vescovo Ovidio Lari
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mons. Marco Fabbri, Ritratto spirituale del Vescovo Ovidio Lari (PDF), su diocesiaosta.it, Aosta, 9 dicembre 2018. URL consultato il 6 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2020).
- ^ 50º anniversario dell'Ordinazione episcopale e dell'ingresso in Diocesi di S.E. Mons. OVIDIO LARI, su valledaostaglocal.it, 7 dicembre 2018. URL consultato il 18 giugno 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ovidio Lari, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (EN) David M. Cheney, Ovidio Lari, in Catholic Hierarchy.
- Ovidio Lari, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 giugno 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 267585152 · ISNI (EN) 0000 0004 2340 1368 · SBN CFIV039754 |
---|