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Overseas Press Club

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Overseas Press Club of America
AbbreviazioneOPC
Fondazione1939
ScopoCollaborazione internazionale di giornalisti che lavorano negli Stati Uniti ed all'estero
Sito web

Overseas Press Club of America (OPC) è una associazione fondata nel 1939 a New York da un gruppo di corrispondenti esteri statunitensi.[1]

L'OPC fu fondata nell'aprile 1939 da nove giornalisti,[2] tra i suoi fondatori c'erano Floyd Gibbons e Webb Miller.[3] La reporter Carol Weld è stata uno dei membri fondatori dell'OPC.

Il club cerca di mantenere una collaborazione internazionale di giornalisti che lavorano negli Stati Uniti ed all'estero, per promuovere i più alti standard d'integrità professionale e competenza nella segnalazione delle notizie, per aiutare le nuove generazioni di giornalisti e per contribuire alla libertà e all'indipendenza dei giornalisti e della stampa di tutto il mondo. L'organizzazione ha circa 500 membri, che sono leader del settore dei mass media.[4]

Ad aprile di ogni anno, la OPC organizza una cerimonia in cui sono premiati i migliori risultati ottenuti nel giornalismo internazionale durante l'anno precedente. L'organizzazione inoltre gestisce una fondazione che distribuisce borse di studio ai giovani promettenti.[5]

Una placca dell'OPC si trova al Castello di Vouilly a ricordo del lavoro svolto dai corrispondenti di guerra durante la Seconda guerra mondiale. Il castello divenne quartier generale della stampa dopo lo sbarco in Normandia.[6]

  1. ^ About the OPC, su opcofamerica.org. URL consultato il 6 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2014).
  2. ^ (EN) About Us, su OPC. URL consultato il 7 giugno 2024.
  3. ^ Reed W. Smith, Cecil Brown: The Murrow Boy Who Became Broadcasting's Crusader for Truth, McFarland, 2017, ISBN 9781476630885.
  4. ^ (EN) The Overseas Press Club Of America: An Introduction, su OPC. URL consultato il 7 giugno 2024.
  5. ^ (EN) Annual awards for INTERNATIONAL COVERAGE, su OPC. URL consultato il 7 giugno 2024.
  6. ^ (EN) Sonya Fry, The Mysterious OPC Plaque at Chateau Vouilly, su OPC, 26 luglio 2019. URL consultato il 7 giugno 2024.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 0611 6311