Ostiliano
Ostiliano | |
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Busto di Ostiliano | |
Imperatore romano | |
In carica | 251 (con Treboniano Gallo) |
Predecessore | Decio Erennio Etrusco |
Successore | Treboniano Gallo |
Nome completo | Gaius Valens Hostilianus Messius Quintus |
Altri titoli | princeps iuventutis |
Nascita | 230 |
Morte | novembre 251 |
Padre | Decio |
Madre | Erennia Cupressenia Etruscilla |
Gaio Valente Ostiliano Messio Quinto (in latino Gaius Valens Hostilianus Messius Quintus; 230 – novembre 251) è stato un imperatore romano nel 251, dopo la morte del padre Decio e del fratello Erennio Etrusco, associato al potere da Treboniano Gallo[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio dell'imperatore Decio e di sua moglie Erennia Cupressenia Etruscilla e aveva un fratello maggiore, Erennio Etrusco. Insieme al fratello Ostiliano fu associato all'impero dal padre nel 250, ricevendo il titolo di cesare; inizialmente, il titolo di princeps iuventutis ("principe della gioventù") fu dato forse solo ad Erennio, ma nel 251 ne fu insignito anche Ostiliano.
Ad ogni modo, era chiaro che Erennio era l'erede designato di Decio, in quanto fu nominato augusto dal padre, a differenza di Ostiliano, e lo seguiva nelle campagne militari, mentre Ostiliano rimaneva a Roma con Erennia.
Non seguì il padre e il fratello nella loro campagna punitiva contro i Goti di Cniva sulle sponde del Danubio (251), a causa della giovane età; la campagna di Decio si rivelò un disastro, e sia il fratello che il padre perirono nella battaglia di Abrittus.
L'esercito del Danubio nominò imperatore Treboniano Gallo, che trovò conveniente adottare Ostiliano, salito al potere a Roma, per apparire fedele alla famiglia di Decio e opporsi all'accusa di essere stato la causa della sua morte e della sconfitta romana e, infine, a evitare una possibile guerra civile. A novembre dello stesso anno, Ostiliano morì di peste ed Erennia fu deposta.
Fu il primo imperatore dopo 40 anni a morire di morte naturale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX, 5.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Aurelio Vittore, Vite dei Cesari
- Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX.
- Giovanni di Antiochia
- Zosimo, Storia nuova
- Fonti secondarie
- Fuhrmann, Christopher, "Herennius Etruscus (A.D. 251) and Hostilian (A.D. 251)", De Imperatoribus Romanis
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ostiliano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ostiliano Mèssio Quinto, Gaio Valente, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gastone M. Bersanetti, OSTILIANO Messio Quinto, Gaio Valente, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- Ostiliano, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Hostilian, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89202565 · ISNI (EN) 0000 0000 6215 3564 · GND (DE) 1224273338 |
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