Vai al contenuto

Conflitto Israele-Striscia di Gaza del 2014

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Operazione Margine di protezione)
Conflitto Israele-Striscia di Gaza del 2014 o Operazione Margine di protezione
parte del conflitto Israele-Striscia di Gaza
Data8 luglio 2014 - 26 agosto 2014
LuogoIsraele (bandiera) Israele
Palestina (bandiera) Striscia di Gaza
EsitoDichiarazione di cessate il fuoco da ambo le parti
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
176.500 soldati[1]
445.000 riservisti[1]
Hamas:
Numero da definire
al-Qassam:
Tra 10.000[2] e 40.000 uomini[3]
al-Quds:
Circa 5.000 uomini[4]
Perdite
66 militari morti[5]
6 civili morti[6]
450 soldati feriti[7]
256 civili feriti[8]
Ministero della salute di Gaza[9]

Civili: ≈1.617 (≈70%)
Combattenti: ≈693
Totale: 2.310
Feriti: 11.100[10]

Comitato per i diritti umani della Nazioni Unite[11]
Civili: 1.462
Combattenti: 789
Totale: 2.251

Ministero degli esteri israeliano[12]
Civili: 761
Combattenti: 936
Imprecisato: 428

Totale: 2.125
Voci di guerre presenti su Wikipedia

Il conflitto Israele-Striscia di Gaza del 2014 fu una campagna iniziata l'8 luglio 2014 ed ebbe termine il 26 agosto successivo, con l'annuncio di una tregua duratura raggiunta dalle parti in conflitto al Cairo.[13] Il conflitto è noto con l'appellativo "Operazione Margine di protezione" (in inglese Protective edge, in ebraico מִבְצָע צוּק אֵיתָן?, Mivtza 'tzuk Eitan, Operazione Scogliera Solida, in arabo الجرف الصامد?, al-Jurf al-ṣāmid, con il medesimo significato), ovvero il nome in codice della campagna.

L'intento dichiarato dell'operazione israeliana era quello di fermare il lancio di missili dalla Striscia di Gaza verso il proprio territorio, che in quei giorni vide più di 3 000 razzi lanciati da Hamas, intensificatosi dopo il giro di vite e all'azione militare Operation Brother's Keeper volta alla cattura dei terroristi palestinesi, dopo il rapimento e l'uccisione di tre adolescenti israeliani operati da due membri di Hamas.[14][15][16][17][18] Il 7 giugno, dopo un bombardamento che uccise sette guerriglieri di Hamas a Khan Yunis, Hamas si assunse la responsabilità dei missili partiti da Gaza e lanciò una quarantina di missili verso Israele.[18][19][20][21] Il 17 luglio iniziò l'invasione di terra con l'obiettivo di distruggere la rete di tunnel di Hamas.[22] Nel corso del conflitto molti cessate il fuoco (compreso uno, il 5 agosto, durante il quale tutti i soldati israeliani si ritirarono dalla Striscia di Gaza)[23] furono violati.[24] Il 13 agosto a Gaza perse la vita il video reporter italiano Simone Camilli.

Il 26 agosto venne annunciato un cessate il fuoco a tempo indefinito.[25] L'IDF dichiarò che Hamas, il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina e altri gruppi di guerriglieri avevano lanciato 4 564 tra missili e colpi di mortaio verso Israele,[26][27] mentre l'IDF stesso aveva colpito 5 263 obiettivi a Gaza; almeno 34 tunnel vennero distrutti[26] e due terzi dell'arsenale missilistico di Hamas, composto da 10 000 missili, vennero resi inutilizzabili.[28][29] Un artificiere del Ministero dell'Interno Palestinese dichiarò che, al 22 agosto, 20 000 tonnellate di esplosivo erano state sganciate su Gaza.[30][31]

Le vittime a Gaza furono tra le 2 125[12] e 2 310,[9] tra cui 495-578 bambini,[10][32][33][34] (non si conosce il numero delle vittime donne) e 11 100[10] vennero feriti. 66 soldati israeliani, 5 civili (tra cui un bambino) e un cittadino tailandese persero la vita[32] e 469 soldati e 256 civili israeliani vennero feriti.[8] Il ministro della salute di Gaza, le Nazioni Unite e alcuni gruppi umanitari affermarono, che le vittime tra i civili palestinesi furono il 69–75% del totale.[32][34][35] Ufficiali dell'esercito israeliano contestarono questa percentuale, affermando che fosse al massimo il 50%.[36][37][37][38] Il 5 agosto l'OCHA dichiarò che 520 000 palestinesi della Striscia di Gaza (circa il 30% della popolazione) sarebbero fuggiti dalle loro abitazioni e che 485 000 di loro sarebbero in necessità di cibo e acqua[39] e 273 000 trovarono rifugio in 90 scuole gestite dalle Nazioni Unite.[40] In Israele dai 5 000 agli 8 000[41] cittadini abbandonarono le loro abitazioni a causa della minaccia di attacchi missilistici e di mortaio.[42]

Lo stesso argomento in dettaglio: Conflitti arabo-israeliani.

Nel 2005 Ariel Sharon, primo ministro israeliano, ordinò il ritiro delle forze israeliane e degli insediamenti dalla striscia di Gaza.[43] L'ICRC[44], le Nazioni Unite,[45] e varie organizzazioni per i diritti umani[46][47][48] considerarono Israele come occupante de facto della Striscia di Gaza a causa del controllo operato sui confini, sullo spazio aereo e sulle acque territoriali.[49][50] L'anno seguente Hamas vinse le elezioni. Questo risultato sconcertò Israele, gli Stati Uniti e il Quartetto, i quali chiesero ad Hamas di accettare tutti i precedenti accordi, riconoscere a Israele il diritto di esistere e rinunciare alla violenza; quando Hamas rifiutò, gli aiuti all'autorità palestinese vennero revocati.

A metà del 2006 un soldato israeliano venne catturato da Hamas al di là del confine. Gli Stati Uniti, in risposta alle mosse di Fatah di formare un governo assieme ad Hamas, iniziò ad armare Fatah nel tentativo di rovesciare Hamas.[51] Hamas ingaggiò quindi la Battaglia di Gaza e ottenne pieno potere.[52] Israele quindi definì Gaza un “territorio ostile” che non costituiva uno Stato sovrano e impose l'embargo sulla Striscia di Gaza.[53] che impedì l'accesso a un terzo della terra coltivabile e all'85% delle zone di pesca. Le istituzioni internazionali considerarono l'embargo come una forma di punizione collettiva e illegale.[54][55][56][57][58][59] L'embargo causò un considerevole danno economico e problemi umanitari a Gaza.[60][61][62][63] Israele continua a considerare l'embargo legale e necessario per limitare gli attacchi missilistici dei palestinesi dalla Striscia di Gaza verso le città israeliane e i rifornimenti di armi ad Hamas.[64][65][66][67][68]

La prima riconciliazione tra Hamas e Fatah (2011)

[modifica | modifica wikitesto]

Influenzati dalla Primavera araba e dalle dimostrazioni a Ramallah e Gaza, la distanza tra Hamas e Fatah venne colmata nel 2011. Dopo che Mahmūd Abbās dichiarò la sua volontà di andare a Gaza e firmare un accordo, l'esercito israeliano uccise due attivisti di Hamas a Gaza, giustificando l'azione come una risposta al lancio, senza conseguenza, di un missile Qassam, ma Alex Fishman del Yedioth Ahronoth sostenne che si trattava di una «premeditata escalation» israeliana.[69] In un'intervista concessa alla CNN, Benjamin Netanyahu dichiarò che i discorsi sulla riconciliazione erano richiami per la distruzione di Israele e si oppose fermamente all'idea di un governo unitario.[70]

Novembre 2012: il cessate il fuoco e le violazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 novembre 2012 Israele lanciò l'operazione Colonna di nuvola con l'uccisione del comandante dell'ala militare di Hamas, Ahmed Jabari, seguito da centinaia di attacchi missilistici da Gaza.[71] Una settimana dopo, il 21 novembre, l'Egitto negoziò un cessate il fuoco che conteneva le seguenti condizioni:[71][72]

  1. Israele deve fermare tutte le ostilità nel territorio, acque e cieli della Striscia di Gaza, incluse le incursioni e la scelta di obiettivi individuali;
  2. Tutte le fazioni palestinesi devono fermare tutte le ostilità dalla Striscia di Gaza contro Israele, inclusi i lanci di missili e tutti gli attacchi lungo il confine.
  3. Gli attraversamenti devono essere aperti, facilitando il movimento di persone e veni; Israele deve trattenersi dal restringere i movimenti dei residenti e dal colpire residenti nelle aree di confine; le procedure di attuazione devono essere attuate 24 ore dopo l'inizio del cessate il fuoco.
Striscia di Gaza: accesso e chiusura

Israele e Hamas si accusarono reciprocamente di avere violato l'accordo; le violazioni provocarono un morto e cinque feriti tra gli israeliani e otto morti e sessantasei feriti tra i palestinesi. Secondo l'Agenzia per la Sicurezza Israeliana (Shabak) ci fu una marcata diminuzione degli attacchi da Gaza nel 2013.[73] Ciò nonostante, 63 missili (cinque al mese) vennero lanciati durante 36 attacchi oltre a vari attacchi di mortaio, tutti proibiti dal cessate il fuoco. Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR)[74] denunciò attacchi mensili compiuti dai palestinesi con droni, missili, piccole armi da fuoco e bombardamenti aerei. Sei uccisioni avvennero al confine dell'Area ad Accesso Limitato (ARAs, una zona non demarcate nel territorio di Gaza unilateralmente considerata da Israele ad accesso limitato), nonostante il divieto agli israeliani di attaccare queste aree.[18][74] L'OCHA invece riportò 11 morti a Gaza e 81 feriti nel 2013.[75]

Nel primo mese dopo l'Operazione Pilastro di Nuvola, secondo il giornalista Ben White, due proiettili di mortaio colpirono il territorio israeliano, mentre quattro palestinesi di Gaza vennero uccisi e 91 feriti dall'IDF che sparò nel territorio di Gaza in 63 occasioni, facendo 13 incursioni nella Striscia e attaccando la flotta peschereccia 30 volte.[76] Nonostante la diminuzione degli attacchi provenienti da Gaza, il numero di attacchi israeliani su Gaza è aumentato costantemente durante la seconda metà del 2013.[77]

Dal dicembre 2012 al luglio 2014 non ha lanciato missili verso Israele, e cercò di controllare che anche altri gruppi lo imitassero. Questi sforzi furono un grande successo; Netanyahu ha dichiarato nel marzo 2014 che il lancio di missili era «il più basso da un decennio».[18][78][79]

A ogni modo, nonostante il cessate il fuoco più o meno reggesse, il blocco della Striscia continuò in diretta violazione dell'accordo.[80] «Gli attraversamenti venivano ripetutamente chiusi e le zone cuscinetto ridotte. Le importazioni rifiutate, le esportazioni bloccate e a sempre meno palestinesi di Gaza veniva dato il permesso di uscire verso Israele e la Cisgiordania».[18]

Israele bloccò materiale per costruzione diretto verso Gaza dopo avere dichiarato il rinvenimento di tunnel che portavano in Israele, alcuni a 300 metri da un kibbutz. L'IDF ha dichiarato che era il terzo tunnel scoperto quell'anno e che i primi due erano riempiti di esplosivo.[81]

Secondo il Ministro degli Esteri israeliano ci sono stati 85 attacchi missilistici nei primi cinque mesi del 2014.[82] La maggior parte degli 85 missili sono stati lanciati in marzo, dopo l'uccisione da parte dell'IDF di tre membri della Jihad Islamica.

I membri del PIJ giustificarono il lancio di missili come una risposta a un'incursione di carroarmati e bulldozer palestinesi nel territorio di Gaza a est dell'area di Kahn Yunis.[83][84][85].

L'IDF rispose che stava facendo normali pattugliamenti militari vicino al confine quando vennero attaccati, e di conseguenza risposero con un bombardamento aereo.[86][87]

Dall'ultimo rapporto pubblicato dall'associazione internazionale dei diritti umani Amnesty International (26/03/2015) risale il fatto che le milizie palestinesi, e in particolare Hamas siano colpevoli di vari crimini di guerra in confronto dei cittadini palestinesi e israeliani. Secondo il rapporto, le cause sono da mettere in relazione al lancio di razzi, i quali essendo imprecisi di natura hanno causato danni e morte alla popolazione civile israeliana e palestinese, trasformandoli a volte all'obbiettivo diretto di tali attacchi e all'uso di edifici e istituzioni pubbliche per scopi bellici da parte delle forze armati palestinesi, per esempio l'uso delle scuole delle nazioni unite per immagazzinare missili e altre munizioni[88]. Da tali indagini risale la probabilità che le forze armate palestinesi siano responsabili di un numero maggiore di vittime civili rispetto alla stima iniziale durante tale scontro[89].

La seconda riconciliazione tra Fatah e Hamas

[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 aprile 2014 Hamas ha accettato un accordo di riconciliazione con Fatah,[90][91] dopo sette anni di divisioni. Il governo palestinese entrò in carica il 2 giugno 2014.[92][93] e Israele annunciò che non avrebbe negoziato alcun accordo di pace con il nuovo governo e avrebbe spinto per attuare misure punitive.[94]

Il giorno prima della riconciliazione Netanyahu ha dichiarato che essa avrebbe «rafforzato il terrorismo» e che «la comunità internazionale non avrebbe dovuto accettarla».[95] Unione Europea, Nazioni Unite, Stati Uniti, Cina, India, Russia e Turchia concordarono di lavorare con il governo di unità nazionale palestinese.[96][97][98][99] Alcuni prevedevano che l'accordo avrebbe avuto un impatto significativo sulle conferenze di pace tra l'Autorità Nazionale Palestinese e Israele, e poco dopo l'annuncio dell'accordo Israele ha lanciato un attacco aereo a nord della Striscia di Gaza che ha ferito quattro persone, secondo gli ufficiali medici.[93][100] Netaniahu aveva avvertito prima dell'accordo che esso sarebbe stato incompatibile con la pace israelo–palestinese e che Abbas doveva scegliere tra la pace con Hamas e la pace con Israele. Quando venne firmata la riconciliazione, aprendo le porte alla nomina del nuovo governo, Netanyahu presiedette un consiglio di sicurezza che lo autorizzò a imporre non specificate sanzioni contro l'Autorità Palestinese.[93] Il 4 giugno, il giorno prima del Giorno della Naska, il Ministro delle Abitazioni e delle Costruzioni israeliano presentò delle offerte per 1.500 unità di insediamento in Cisgiordania e Gerusalemme Est con una mossa che il ministro Uri Ariel definì come «un'appropriata risposta sionista al governo del terrore palestinese».[101][102] Secondo Marwan Bishara, analista politico di Al Jazeera, Israele sperava con questa operazione di fermare il governo di unità nazionale.[103]

Eventi immediati

[modifica | modifica wikitesto]
Una strada di Ramallah dopo un raid dell'IDF durante l'operazione Tornate Fratelli, giugno 2014[senza fonte]

Il 12 giugno 2014 tre adolescenti israeliani, Naftali Fraenkel, Gilad Shaer ed Eyal Yifrah, vennero rapiti in Cisgiordania. Dapprima Israele diede la colpa ad Hamas, mentre l'IDF dichiarava che due uomini sospettati del rapimento erano noti come membri di Hamas.[104][105] Israele, tuttavia, non offrì alcuna prova del coinvolgimento di Hamas[106] e membri delle alte sfere di Hamas inizialmente avevano negato la responsabilità dell'incidente.[107] L'Autorità Palestinese in Cisgiordania attribuì la responsabilità del rapimento al clan Qawasameh, noto per le sue azioni contro le politiche di Hamas e la riconciliazione con Israele.[108] Il capo politico di Hamas, Kahled Mashal, sostenne di non potere confermare né negare il rapimento dei tre israeliani, ma espresse le sue congratulazioni con i rapitori.[109] Il rapimento fu condannato dalle organizzazioni per i diritti umani.[110][111]

Nei giorni successivi Israele lanciò l'Operazione Tornate Fratelli, con lo scopo di colpire le infrastrutture terroristiche di Hamas e dei suoi uomini in Cisgiordania,[112] nonché verosimilmente mirate ad assicurare la liberazione dei ragazzi rapiti. Dieci palestinesi vennero uccisi in numerose azioni[113][114][115] e fra i 350 e i 600 palestinesi,[107][113][116][117] compresi quasi tutti i leader di Hamas in Cisgiordania,[118][119][120] furono arrestati.[121][122][123] Tra gli arrestati figuravano molte persone che erano state recentemente liberate in occasione dello scambio di prigionieri per liberare il soldato israeliano Gilad Shalit.[124] Il portavoce dell'esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lerner, difese gli arresti, affermando che i membri di Hamas avevano tentato già sessanta volte di rapire israeliani in Cisgiordania «nell'ultimo anno e mezzo» e che «Hamas non aveva bisogno di dare un ordine diretto».[125] Amnesty International dichiarò che certi aspetti dell'operazione equivalevano a punizioni collettive[126] e B'tselem disse in un comunicato stampa che le azioni erano causa di «un'inappropriata minaccia ai diritti fondamentali dei palestinesi».[127]

Il 30 giugno una squadra di ricerca trovò i corpi dei tre ragazzi uccisi vicino a Hebron.[128][129][130] Le autorità israeliane apparentemente sapevano quasi dall'inizio che i tre ragazzi erano stati uccisi quasi subito dopo il rapimento[79][131]; un giornalista della BBC, Jon Donnison, sostenne che il portavoce della polizia Micky Rosenfeld gli avesse detto che i rapitori appartenevano a un nucleo distaccato operante con Hamas, ma non sottostante al suo comando.[79][132] Successivamente, Rosenfeld negò di avere reso queste dichiarazioni alla BBC, affermando invece che «I terroristi di Hamas dell'area di Hebron sono dietro al rapimento e all'uccisione dei bambini».[133] Inoltre Al-Monitor riportò che i rapitori erano appartenuti in precedenza a una cellula di Hamas, che successivamente se ne era distaccata. Dopo la sepoltura dei tre adolescenti, scoppiarono forti proteste antiarabe, che portarono all'uccisione di un ragazzo palestinese, Mohammed Abu Khdeir.[134] La sua uccisione diede il via ad alcune proteste da parte araba[135] e la polizia israeliana identificò tre sospettati che vennero accusati dell'omicidio.[136][137]

Nello stesso periodo, dal primo maggio all'11 giugno, sei razzi e tre colpi di mortaio vennero indirizzati da Gaza verso Israele. Il 29 giugno un bombardamento aereo eliminò una squadra di guerriglieri di Hamas addetti al lancio dei razzi. Secondo J.J. Goldberg ciò spinse Hamas a rispondere, il giorno seguente, con altri 18 missili; lo stesso dichiarò che era la prima volta che Hamas lanciava missili dall'inizio del conflitto nel 2012.[79] Nella notte tra il 30 giugno e il primo luglio, i bombardamenti israeliani colpirono 34 obiettivi a Gaza, in occasione di quella che gli ufficiali definirono una risposta al lancio di missili della domenica precedente.[138] Dal 12 giugno al 5 luglio, da Gaza vennero sparati 117 missili e vi furono circa 80 incursioni aeree israeliane sulla Striscia.[139][140]

In seguito all'aumento dei lanci missilistici dalla Striscia di Gaza lo Stato di Israele avvertì che sarebbe stato «in grado di tollerare il lancio dei missili dei guerriglieri per altre 24 ore, o al massimo 48, prima di intraprendere una grossa offensiva militare».[141] Hamas rispose che sarebbero stati disposti a fermare il lancio di missili, in cambio di un accordo con Israele per fermare gli attacchi aerei. Il Primo Ministro israeliano disse che Israele avrebbe agito contro ulteriori attacchi missilistici.[142] Fra il 4 e il 6 luglio un totale di 62 razzi furono sparati da Gaza e l'aeronautica israeliana attaccò diversi obiettivi situati nella Striscia.[143][144][145] Nella notte del 6 luglio un'incursione israeliana a Kahn Yunis uccise sette uomini di Hamas.[90] Il giorno seguente Hamas si assunse formalmente la responsabilità per i lanci di missili verso Israele,[18] aumentando il numero di attacchi[80] e arrivando a lanciare 100 missili nella giornata del 7 luglio; allo stesso tempo l'aviazione israeliana continuò i bombardamenti.[146][147][148] Nelle prime ore dell'8 luglio l'aeronautica bombardò 50 obiettivi nella Striscia di Gaza.[149] L'esercito israeliano bloccò un'infiltrazione di guerriglieri dal mare.[149] Il generale brigadiere Moti Almoz, il portavoce dell'esercito israeliano, disse: «Abbiamo ricevuto istruzioni dai ranghi politici di colpire duro Hamas».[79] Hamas chiese la fine degli attacchi israeliani e la liberazione dei palestinesi riarrestati durante il giro di vite in Cisgiordania; chiese inoltre di alleggerire il blocco su Gaza e ritornare alle condizioni del cessate il fuoco del 2012.[150]

Il 7 luglio l'IDF richiamò in servizio 1500 riservisti, disponendoli lungo il confine sud di Israele con la Striscia di Gaza e ordinando loro di iniziare attività di addestramento in vista dell'intervento militare;[151] ulteriori riservisti furono richiamati il giorno seguente con l'obiettivo di arrivare a impiegarne più di 40.000, se necessario.[152] A causa dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza in territorio israeliano, il governo di Israele ordinò la chiusura di tutti i campi estivi entro un raggio di 40 chilometri da Gaza e cancellò gli esami finali nelle università meridionali,[153] cosicché 37.000 studenti di Gaza non poterono sostenere l'esame finale di scuola media. Furono inoltre vietati i raduni di 300 o più persone e fu richiesto alla popolazione di rimanere nelle proprie case o vicino ai rifugi antimissili.[154]

L'8 luglio inizia l'operazione Margine di protezione con lo scopo di eliminare Hamas. L'offensiva ha causato più di 1880 morti tra i palestinesi[155], in maggior parte civili secondo la stima del ministero della salute palestinese. Le Forze di Difesa Israeliane avvertirono i civili degli attacchi imminenti per mezzo di telefonate, messaggi testuali, volantini e bombe non letali utilizzate come segnale acustico; viceversa, hanno accusato Hamas di avere usato edifici e abitazioni civili per scopi militari e di avere ordinato ai palestinesi sulla linea di fuoco di non spostarsi, lasciando che fossero colpiti[156]. Dalla parte avversa, soltanto due civili israeliani e uno filippino hanno perso la vita, grazie alle sirene d'allarme attivate nelle città e soprattutto al sistema anti-razzi Iron Dome.

Il 14 luglio l'Egitto propone una tregua basata su tre punti, secondo i quali «Israele dovrebbe porre fine a tutte le ostilità contro la Striscia di Gaza via terra, mare e aria, e impegnarsi ad astenersi dal condurre incursioni di terra contro Gaza e a colpire civili», «tutte le fazioni palestinesi a Gaza dovrebbero cessare le ostilità condotte contro Israele dalla Striscia di Gaza per terra, mare, aria e sottoterra, e impegnarsi ad astenersi dal lanciare tutti i tipi di razzi e da attaccare le frontiere o colpire i civili» e «i valichi devono essere aperti e il passaggio delle persone e dei beni attraverso le frontiere deve essere facilitato una volta che la sicurezza sul campo si sia stabilizzata». Israele esprime il proprio assenso alla proposta egiziana, chiedendo però, come ulteriore condizione, la distruzione concordata degli armamenti di Hamas e dei suoi tunnel sotterranei.

Hamas, invece, chiede come condizioni per la tregua che il valico di Rafah sia riaperto sotto la supervisione dell'ONU, rifiuta di distruggere le proprie armi e reclama la liberazione immediata dei palestinesi arrestati in Cisgiordania durante le operazioni di ricerca dei responsabili dell'omicidio dei tre ragazzi israeliani. La stampa araba ha pubblicato una presunta proposta di tregua di Hamas in 10 punti, non confermata ufficialmente dall'organizzazione.[157] Secondo tale documento, Hamas chiederebbe anche l'allontanamento dal confine dei mezzi corazzati israeliani, la riconsegna ai contadini palestinesi della cosiddetta zona cuscinetto ai confini con Israele e interdetta ai palestinesi, la riapertura dei valichi di frontiera alle persone e alle merci, la riapertura del porto e dell'aeroporto sotto la supervisione ONU, la definizione a sei miglia nautiche del limite delle acque territoriali e l'apertura delle stesse alla pesca, la ricostruzione della zona industriale, permessi d'ingresso in territorio israeliano per gli abitanti di Gaza, l'impegno israeliano a non interferire negli affari interni palestinesi e l'estensione della tregua a diceci anni.[158]

Il 16 luglio l'UNRWA trova venti razzi in una sua scuola non occupata a Gaza[159][160].

Il 17 luglio, dopo una tregua di cinque ore seguita all'uccisione di quattro bambini che giocavano nei pressi del porto, tregua che consente l'evacuazione dei feriti più gravi e l'ingresso di aiuti umanitari, Israele annuncia una nuova offensiva via terra per colpire i tunnel di Hamas in cui avvengono il passaggio e lo stoccaggio di armi.[161]

Venerdì 18 luglio: in serata inizia l'offensiva di terra. Le vittime palestinesi superano le 400; circa la metà di esse sono donne, anziani e bambini.[162] Mentre il giorno precedente era morto il primo civile israeliano, muore anche un soldato della IDF in circostanze poco chiare (inizialmente si parla di fuoco amico). Hamas afferma di non temere l'attacco di terra e anzi afferma che Gaza “sarà la tomba per l'invasore”. Continua la polemica sui presunti scudi umani e sull'uso spropositato della forza da parte degli israeliani.

Sabato 19 luglio: mentre aumentano le perdite, con decine di morti tra i civili, l'operazione di terra viene estesa. Le truppe israeliane si avvicinano al centro della città, ingaggiando i primi combattimenti su larga scala con le brigate al-Quassam. I morti saranno numerosi, tra cui numerosi guerriglieri e un soldato della IDF. Un commando palestinese penetra in territorio israeliano attraverso una galleria e tende un'imboscata a una pattuglia israeliana; gli israeliani avranno due morti e quattro feriti, i palestinesi un morto. Secondo l'aviazione israeliana il commando palestinese viene poi spazzato via da un raid aereo mentre si ritira nel tunnel da cui è venuto.

Domenica 20 luglio: infuriano i combattimenti a Shajaiye, una delle zone più popolose della città. Sessantasette civili palestinesi vengono uccisi nel quartiere, insieme ad altre decine sparsi in tutta la città. La IDF si scontra con la “linea Marginot” di Hamas, composta da case trasformate in bunker e collegate da tunnel.[163] I palestinesi sparano con numerosi lanciagranate e altre armi leggere contro le colonne israeliane che avanzano. Nei combattimenti perdono la vita anche 13 soldati israeliani, tutti della brigata Golani, schierata nel settore del quartiere. Lo stesso comandante della brigata, Raslan Alan, viene ferito insieme a più di 40 dei suoi uomini.[164] I combattimenti durano tre ore. Secondo fonti palestinesi, diversi blindati leggeri israeliani sarebbero stati messi fuori uso, mentre l'avanzata nemica sarebbe stata bloccata. È il giorno più sanguinoso per la IDF. Circolano le prime foto di ambulanze distrutte dall'aviazione israeliana. I portavoce delle forze armate israeliane tacciono. I sostenitori dell'azione israeliana parlano di misure preventive dopo passate esperienze in cui Hamas avrebbe trasportato razzi su autoambulanze (era successo con tutta probabilità nel 2008).

Due commando palestinesi vengono intercettati e distrutti mentre si trovano ancora nei tunnel. Muoiono dieci combattenti. Secondo la IDF si stavano muovendo verso il sud di Israele.[165]

Lunedì 21 luglio: continuano bombardamenti e combattimenti. Altri cinquanta palestinesi vengono uccisi oltre a sette soldati israeliani, che esplodono insieme al proprio trasporto truppe. Nel combattimento Hamas dichiara di avere catturato un soldato israeliano. Le fonti della IDF smentiscono. Nei bombardamenti viene colpito un ospedale, dove muoiono quattro feriti. Un altro commando palestinese entra in territorio israeliano nella notte tra domenica e lunedì e ingaggia un combattimento con le forze israeliane. I dieci palestinesi vengono uccisi da colpi di artiglieria prima di provocare perdite.

Il 22 luglio per la seconda volta l'UNRWA scopre razzi in una sua scuola non occupata a Gaza, ma a fianco di altre due che ospitano 1.500 rifugiati, e condanna ancora una volta con forza l'accaduto[166]; alla luce dell'elevato numero di vittime (605 morti palestinesi e 30 israeliani tra civili e militari)[167], il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon esorta entrambe le parti a instaurare un dialogo, ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu difende la legittimità dell'operazione e ne ribadisce la natura difensiva[168]. Lo stesso giorno un aereo da combattimento israeliano bombarda l'ultimo piano di una torre residenziale nel centro di Gaza, dove si trovavano la sede di Al-Jazeera e gli uffici dell'agenzia di notizie statunitense Associated Press[169].

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite avvia un'inchiesta sull'offensiva di terra israeliana, accogliendo la richiesta palestinese affinché tali azioni vengano valutate da un organismo internazionale. I 46 membri del Consiglio appoggiano la bozza di risoluzione palestinese con 29 voti a favore: agli Stati arabi e musulmani si affiancano Cina, Russia e nazioni africane e sudamericane. Gli Stati Uniti sono gli unici a votare contro, mentre i Paesi europei si astengono[170].

Mercoledì 23 luglio: mentre la diplomazia inizia a ventilare piani concreti per una pacificazione, dopo una breve tregua umanitaria riprendono i combattimenti. Altri tre soldati israeliani vengono uccisi in serata, insieme al terzo civile israeliano. Non si hanno notizie del soldato disperso, e si fa sempre più concreta l'ipotesi della cattura da parte di Hamas. L'acqua inizia a scarseggiare in tutta la città, mentre nelle zone ancora connesse l'energia elettrica arriva a intermittenza per meno di due ore al giorno. Una scuola delle Nazioni Unite viene colpita da alcuni proiettili di fucile provenienti dal fronte israeliano.

Il 24 luglio una scuola messa a disposizione dall'UNRWA per accogliere sfollati palestinesi a Beit Hanoun viene bombardata: diciassette i morti (tra cui sette bambini) e circa 200 feriti. Alcuni testimoni raccontano che l'attacco è stato opera dell'esercito israeliano, mentre quest'ultimo ha spiegato l'accaduto come causato da razzi sparati da Hamas e andati fuori bersaglio[171]. Non è chiaro il motivo dell'attacco. Nella scuola avevano cercato riparo centinaia di rifugiati. In serata si saprà che i morti sono diciassette, tutti civili, mentre i feriti si contano a centinaia. Il portavoce dell'associazione ONU per i rifugiati, Robert Turner, riferirà di avere cercato di stabilire una tregua con l'IDF per sgomberare la scuola. La risposta era stata negativa. Poi era iniziato il bombardamento. Secondo i responsabili dell'IDF il negoziato aveva avuto successo, ma ai palestinesi era stata concessa solo la mattinata per fuggire. Nessuna notizia era comunque arrivata ai rifugiati, e l'affermazione dell'esercito israeliano secondo cui Hamas aveva impedito ai civili di fuggire non trova riscontro in nessuna intervista ai testimoni. Il portavoce ONU risponderà negativamente: Hamas non ha mai ostacolato alcun evacuazione. Lo stesso giorno un funzionario delle Nazioni Unite viene ucciso in un raid aereo israeliano.

Israele si dice preoccupata per alcuni missili sequestrati dall'ONU e poi scomparsi.[172]

In seguito all'attacco di Beit Hanun il Brasile ritira il proprio ambasciatore da Israele.[173]

Nella notte scoppiano tumulti in Cisgiordania, in particolare a Ramallah, dove una manifestazione sfocia in un'azione di guerriglia contro le truppe di occupazione israeliane.

Venerdì 25 luglio: si fa strada l'ipotesi di una tregua per una settimana per negoziare una pace tra Israele e Palestina con l'assenso dell'ANP e la mediazione di Egitto, USA e UE. Ma i bombardamenti e i combattimenti continuano, e il numero delle vittime palestinesi supera quota ottocento. Secondo la IDF occorrerebbero almeno altri sette giorni per completare l'opera di distruzione dei bunker di Hamas. Le forze armate israeliane subiscono altri tre morti in giornata: i combattimenti più intensi si hanno nell'estremo nord della striscia, a Beith Lahia; Beith Hanoun sarebbe dunque definitivamente caduta in mani israeliane.

Mentre riprendono i voli internazionali su Tel Aviv (il danno economico non è indifferente per Israele) un drone israeliano viene abbattuto dalla Giordania. Avrebbe infatti violato lo spazio aereo giordano.[174]

Il 26 luglio scatta una tregua di 12 ore, rispettata inizialmente da entrambe le parti. Al suo termine un razzo viene lanciato contro Israele[175]. Un bombardamento ha messo fuori uso l'unica centrale elettrica di Gaza, che produceva due terzi dell'energia usata e da cui dipendeva anche la fornitura idrica: la ricostruzione della suddetta centrale richiederà oltre un anno.

Il 29 luglio per la terza volta l'UNRWA scopre razzi nascosti da Hamas in una sua scuola al centro di Gaza, stigmatizzando anche in questa occasione l'accaduto e la violazione della neutralità dell'edificio[176].

Il 1º agosto scatta una tregua accettata da entrambe le parti e destinata a durare 72 ore. Tuttavia, dopo pochissime ore, riprendono i lanci di razzi dalla Striscia. Israele accusa Hamas di avere violato per primo il cessate il fuoco e annuncia il possibile rapimento di un proprio militare; subito lancia un raid in cui perdono la vita quattro palestinesi nel sud della Striscia.[177][178].

Domenica 3 agosto: un raid israeliano colpisce una scuola dell'ONU. È la terza in dieci giorni. L'ONU condanna pesantemente l'attacco. Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon afferma “L'esercito israeliano è stato ripetutamente informato della posizione in cui si trovano le nostre strutture. Quello di oggi è stato un atto criminale che deve essere rapidamente indagato” e precisa che la scuola non ospitava miliziani.[179] Dalla scuola non sarebbero partiti razzi, ma un secondo la IDF, un drone avrebbe attaccato due presunti miliziani palestinesi colpendo come effetto collaterale la scuola dell'ONU. Anche gli Stati Uniti, per bocca di Kerry, si dicono "costernati" e "preoccupati" per la vicenda.[180]

Mentre l'esercito israeliano si ritira da Gaza e la IDF afferma che il soldato disperso sarebbe morto, i morti palestinesi in giornata superano i 70.[181]

L'esercito israeliano cessa i combattimenti su tutta la linea del fronte e inizia il proprio ripiegamento, senza essere ostacolato dalle milizie di Hamas.[182]

Martedì 5 agosto: gli ultimi reparti israeliani lasciano la striscia. La guerra da ora proseguirà "a distanza", con il lancio di razzi da una parte e le incursioni aeree dall'altra. Hamas concorda con Israele una tregua di 72 ore.[183]

I portavoce dell'esercito israeliano affermano di avere distrutto tutti i trentadue tunnel costruiti da Hamas per attaccare Israele.

Le forze di polizia israeliane arrestano il mandante del rapimento e dell'uccisione dei tre giovani ebrei uccisi entro il 30 giugno. Avrebbe ricevuto soldi da Hamas, ma non è chiaro fino a che punto abbia ricevuto e obbedito a ordini provenienti dall'alto.

Sayeeda Warsi, sottosegretario agli esteri del governo britannico, si dimette a causa del disaccordo con la posizione tenuta dall'esecutivo Cameron a proposito della crisi di Gaza.

Un centinaio di camion entrano nella Striscia portando il primo consistente carico di aiuti umanitari dall'inizio del conflitto. Oltre a materiale medico, vengono trasferite nella striscia quattro ambulanze.[184]

Martedì 26 agosto: il capo negoziatore di Hamas al Cairo Moussa Abu Marzouk e il presidente dell'ANP Abu Mazen annunciano la firma della tregua duratura con Israele e la fine del conflitto.

In data 16 settembre per le 20:02 un missile (o colpo di mortaio) ha raggiunto un villaggio a ridosso del Confine israelo-Palestinese, senza provocare vittime ma la popolazione ha richiesto una reazione forte da parte dell'esercito documentata anche dal ministro della difesa Moshe Yaalon.

Sugli abitanti di Gaza

[modifica | modifica wikitesto]
La mappa dei danni a Gaza[185]
Rovine di edifici a Beit Hanoun, agosto 2014
Una bambina di quattro anni, Shaymaa al-Masri, ferita il 9 luglio 2014.[186]

Alla data del 20 luglio 2014 gli ospedali di Gaza equipaggiati si trovarono in gravi carenze di vari tipi di medicine, forniture mediche e carburante per i generatori.[187] L'Egitto riaprì temporaneamente il valico di Rafah per permettere la fornitura di materiale medico e ai feriti palestinesi di ricevere cure in Egitto.[188] Inoltre, a causa dell'Operazione, i prezzi del cibo, compresi quelli del pesce e dei prodotti agricoli, aumentarono sensibilmente.[189] Una notizia del 21 luglio riportò che 83.000 palestinesi avevano trovato rifugio nelle strutture delle Nazioni Unite.[190] Fatah accusò ufficialmente Hamas di avere gestito male gli aiuti umanitari destinati ai civili, composti da vestiti, materassi, medicine, acqua e cibo, dividendoli tra i propri membri oppure vendendoli al mercato nero.[191][192]

Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) per il 31 luglio più di 273.000 palestinesi nella Striscia di Gaza vennero dislocati, dei quali 236.375 (più dell'11% dell'intera popolazione) avevano trovato protezione in 88 scuole dell'UNRWA. Quest'ultima esaurì la sua capacità di dare rifugio alle persone, e il sovraffollamento aumentò il rischio di epidemie. 1.8 milioni di persone vennero toccate da una riduzione o privazione delle forniture d'acqua, 138 scuole e 26 strutture sanitarie[39][193][194] vennero danneggiate, 872 case totalmente distrutte o gravemente danneggiate, e le case di 5.005 famiglie danneggiate, ma comunque abitabili. In tutta la Striscia di Gaza le forniture elettriche vennero ridotte a due ore al giorno. La distruzione dell'unica centrale elettrica di Gaza ebbe un effetto immediato sulla situazione sanitaria e la riduzione di acqua e servizi sanitari, con gli ospedali sempre più dipendenti dai generatori elettrici.

Il 2 settembre l'UNRWA riportò che 58.217 persone avevano trovato rifugio in trentuno dei loro edifici scolastici, un quinto degli edifici totali.[195]

l'OCHA ha stimato che almeno 373.000 bambini richiedevano un aiuto psicosociale.[32] «L'intenso sovraffollamento, unito al limitato accesso del personale umanitario in alcune aree, sta minando sempre più le condizioni di vita in molti rifugi e aumentando le preoccupazioni per la protezione. La fornitura di acqua è stata particolarmente ardua».[196] Più di 485.000 rifugiati avevano bisogno di cibo di emergenza.[39]

Il 20–25% delle case di Gaza City vennero danneggiate. Beit Hanoun, con il 70% di abitazioni danneggiate, è considerata inabitabile, e 30.000 abitanti necessitano di una sistemazione. L'unica centrale elettrica è stata messa fuori uso il 29 luglio e le linee elettriche e le infrastrutture fognarie gravemente danneggiate. Tra le infrastrutture danneggiate dai bombardamenti israeliani ci sono 220 fabbriche in varie zone industriali, tra cui una importante impresa di carpenteria, imprese di costruzioni, un'importante azienda produttrice di biscotti, caseifici e allevamenti di bestiame, un produttore di caramelle, l'aranceto di Beit Hanoun, la moschea più grande di Gaza e molte stazione televisive. Le fattorie, come conseguenza dei danni e la presenza di ordigni inesplosi lanciati durante il conflitto sono spesso inaccessibili, e il danno all'agricoltura è stimato in 200 milioni di dollari. Dieci ospedali su ventisei hanno chiuso.[197][198][199]

Sugli abitanti di Israele

[modifica | modifica wikitesto]
Un asilo nell'Israele centrale durante un attacco missilistico[200]
Uno dei cartelli che indicano la presenza di un rifugio all'interno dell'aeroporto Ben Gurion[26]

Hamas e altri gruppi islamici a Gaza hanno lanciato missili e colpi di mortaio verso le città e i villaggi israeliani. Nonostante l'utilizzo del sistema missilistico di difesa Iron Dome, alcuni civili, tra cui un ebreo israeliano, un arabo israeliano e un lavoratore tailandese, hanno perso la vita.[201] Un'adolescente israeliano è stato gravemente ferito in un attacco missilistico sulla città di Ashkelon.[202] I medici hanno notato che gli adolescenti israeliani portati ad avere problemi di salute mentale soffrono sempre di più sia durante i conflitti lunghi che durante quelli corti. Gli esperti hanno identificato un certo numero di sintomi che emergono durante i conflitti come ansia, depressione, disordine ossessivo–comulsivo, sensibilità interpersonale, fobia e paranoia. Ci sono alcuni dubbi sul fatto che dopo il conflitto queste patologie si risolvano.[203]

Gli attacchi missilistici da Gaza hanno causato danni alle infrastrutture civili israeliane come fabbriche, distributori di benzina e case.[204]

All'inizio dell'operazione il governo israeliano ha cancellato tutti i propri programmi nel raggio di quaranta chilometri da Gaza e ha chiesto alle persone di restare a casa o vicino ai rifugi. Tutti i campi estivi sono stati chiusi e le università hanno cancellato gli esami finali.[205] In più sono stati vietati tutti i raduni di trecento o più persone.[206] A causa della traiettoria dei missili da Gaza molti voli da e per l'aeroporto Ben Gurion sono stati ritardati o dirottati.[207]

Circa tremila richieste di danni sono stati inviate al governo israeliano, che ha pagato venti milioni di dollari per danni diretti e ventuno milioni per danni indiretti, come i giorni di lavoro persi.[26]

Le comunità beduine nel Negeb, molte delle quali non sono riconosciute da Israele, vivono in zone classificate come «aree aperte», perciò i 200.000 residenti non hanno avuto né protezione contro i missili né le sirene d'avvertimento.[208]

Morti e feriti

[modifica | modifica wikitesto]

I resoconti delle vittime del conflitto sono stati pubblicati da varie fonti. La maggior parte dei media ha fatto uso delle cifre fornite dal governo di Gaza o da organizzazioni non governative.[209]

Attualmente i dati sulla proporzione tra civili e militari uccisi sono incompleti, ed errori, manipolazioni intenzionali e diverse metodologie di raccolta dati producono una notevole variazione delle cifre.[210][211][212] Per esempio il ministero degli interni di Hamas ha pubblicato su internet delle istruzioni rivolte agli attivisti secondo cui devono sempre riferirsi alle vittime come cittadini o civili innocenti.[213][214] L'UNICEF e il Ministero della salute di Gaza hanno riportato che dall'8 luglio al 2 agosto sono morti tra i 296 e i 315 bambini palestinesi a causa delle azioni israeliane, e il 30% delle vittime erano bambini;[215][216] al 27 agosto il totale dei bambini uccisi era salito a 495–578,[10] secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) e il Ministero della salute di Gaza. Nel marzo 2015 l'OCHA ha dichiarato che 2.220 palestinesi sono stati uccisi, dei quali 1.492 erano civili (551 bambini e 299 donne) e 605 miliziani, mentre non è stato possibile stabilire lo status di 123 persone.[217] Secondo l'Intelligence and Terrorism Information Center (ITIC) il 48.7% delle vittime identificate erano combattenti[38] e in alcuni casi donne e bambini hanno partecipato alle operazioni militari.[218]

Le organizzazioni in difesa dei diritti umani e l'ONU usano il numero di vittime fornito dal Ministero della salute di Gaza come preliminare al quale aggiungono o sottraggono dopo avere condotto le proprie indagini. Israele contesta il fatto che nel calcolo delle vittime del Ministero della salute di Gaza sono incluse le vittime provocate dal malfunzionamento dei missili o dei mortai di Hamas.[211]

Fonte Totale morti Civili Combattenti Imprecisato Percentuale civili Ultimo aggiornamento Note
Ministero della salute di Gaza (GHM) 2.310[9] ≈1.617 ≈693 70%[35][219] 3 gennaio 2015[9] Considera civile chiunque non sia rivendicato come combattente da un gruppo armato.
Comitato per i diritti umani della Nazioni Unite 2.251[11] 1.462 789 65% 22 giugno 2015 Dati del GHM incrociati con altre fonti[11]
Ministero degli esteri israeliano 2.125[12] 761[12] 936[12] 428[12] 36% del totale
45% degli identificati[12]
14 giugno 2015[12] Usa i report della propria intelligence per determinare le morti dei combattenti.[37]

Secondo una sintesi dell'OCHA del 2015 dei 2.220 palestinesi uccisi nel conflitto, 742 vittime provengono da 142 famiglie, le quali hanno subito la perdita di tre o più membri in singoli bombardamenti su edifici residenziali.[217] Seocondi i dati provenienti dal Palestinian International Middle East Media Center, il 79.7% dei palestinesi uccisi a Gaza erano uomini, per la maggioranza tra i 16 e i 35 anni (età da combattimento). Al contrario, un'analisi del New York Times evidenzia che gli uomini che molto probabilmente sono combattenti formano il 9% della popolazione, ma il 34% delle vittime, mentre donne e bambini sotto i 15 anni, che hanno meno probabilità di essere bersagli legittimi, formano il 71% della popolazione e il 33% delle vittime.[211][220] Israele ha fatto riferimento ai numeri relativamente bassi di morti tra donne, bambini e uomini con più di sessant'anni, e per esempio di combattenti di Hamas contati come civili (forse a causa della ampia definizione di “civile” usata dal Ministero della Salute di Gaza) per supportare il proprio punto di vista per cui il numero di morti tra i combattenti è del 40–50%.[37] l'IDF ha calcolato che il 5% delle forze armate di Gaza sono state uccise durante la guerra.[221] Jana Krause, della facoltà di polemologia del King's College London ha dichiarato che “una possibile spiegazione oltre al ruolo di combattenti” per la tendenza dei morti a essere giovani uomini “potrebbe essere che la famiglie aspettano che siano loro i primi a lasciare i rifugi, allo scopo di prendersi cura dei familiari feriti, raccogliere informazioni, occuparsi delle case abbandonate dalle famiglie e procurare cibo e acqua”.[212] L'ITIC ha riportato esempio in cui bambini e adolescenti hanno fatto da combattenti, e casi in cui l'età delle vittime riportata dal Ministero della Salute era presumibilmente falsificata, con bambini combattenti elencati come adulti e adulti come bambini.[222]

Abbas ha dichiarato che “più di 120 giovani sono stati uccisi [da Hamas] per avere violato il coprifuoco e degli arresti domiciliari”, riferendosi al fatto che Hamas ha colpito attivisti di Fatah a Gaza durante il conflitto, e che Hamas ha giustiziato più di trenta sospetti collaborazionisti senza processo[223] e che “più di 850 membri di Hamas e le loro famiglie” sono stati uccisi da Israele durante l'operazione.[224][225][226] Durante gli scontri tra Israele e Gaza ci sono state proteste di solidarietà in Cisgiordania durante le quali alcuni palestinesi sono morti.

Durante il conflitto sono stati uccisi sessantasei soldati dell'IDF, cinque civili israeliani e un tailandese.[32][227] Un'altra persona è morta per cause naturali conseguenza del conflitto.[228] Secondo Magen David Adom 837 civili sono stati curati perché sotto shock (581) o feriti (256): 36 da frammenti di proiettile, 33 da frammenti di vetro e degli edifici, diciotto in incidenti automobilistici successi quando sono suonate le sirene, 159 per essere caduti o traumatizzati mentre si dirigevano verso i rifugi e nove in rappresaglie a Gerusalemme e Maale Adumim.[8][229] 469 soldati dell'IDF sono rimasti feriti.[230]

Il primo civile israeliano è morto al valico di confine di Erez quando un rabbino Chabad, trasportando cibo e bevande verso il fronte,[231] è stato colpito da un colpo di mortaio.[232] Il secondo civile era un beduino di 32 anni che è stato colpito da un missile nel Deserto del Negev.[233] Un lavoratore immigrato tailandese è stato ucciso da un colpo di mortaio mentre lavorava in una serra nei dintorni di Ashkelon.[234] Inoltre un'anziana ad Haifa è collassata e morta a causa di un infarto durante una sirena antiaerea.[228] Il 22 agosto un bambino di quattro anni israeliano è stato ucciso da un colpo di mortaio sparato da Gaza.[235] Una raffica di mortaio ha ucciso due civili israeliani nella regione di Eshkol un'ora prima che iniziasse il cessate il fuoco.[236]

Reazioni internazionali

[modifica | modifica wikitesto]

     Israele e la Striscia di Gaza

     Paesi che hanno manifestato favore al diritto di Israele all'autodifesa

     Paesi che hanno condannato o espresso preoccupazione nei confronti di entrambe le parti

     Paesi che hanno criticato o manifestato preoccupazione per le azioni di Israele.

[senza fonte]
  1. ^ a b "Israel Military Strength", Globalfirepower.com, 27 marzo 2014
  2. ^ Rockets, naval commandos boost Hamas arsenal, su maannews.net. URL consultato il 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
  3. ^ Hamas growing in military stature, say analysts
  4. ^ The Gaza Strip. Who’s in charge?, The Economist, 29 marzo 2014
  5. ^ "Operation Protective Edge, Casualties, Ynet"
  6. ^ "Occupied Palestinian Territory: Gaza Emergency" Archiviato il 3 settembre 2014 in Internet Archive.
  7. ^ Operation Protective Edge – Update No. 21
  8. ^ a b c Cease fire in Operation "Protective Edge" is holding MDA sums up 50 days of saving lives Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive., Magen David Adom, 29 August 2014
  9. ^ a b c d 'Ministry: Death toll from Gaza offensive topped 2,310' Archiviato l'11 gennaio 2015 in Internet Archive. Ma'an News Agency 3 January 2015.
  10. ^ a b c d Ministry of Health: "2145 Palestinians, Including 578, Killed In Israel's Aggression", su imemc.org. URL consultato il 30 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  11. ^ a b c Report of the detailed findings of the Commission of Inquiry on the 2014 Gaza Conflict
  12. ^ a b c d e f g h Annex: Palestinian Fatality Figures in the 2014 Gaza Conflict from report The 2014 Gaza Conflict: Factual and Legal Aspects, Israel Ministry of Foreign Affairs, 14 June 2015
  13. ^ Gaza, la tregua permanente regge: "Stop a razzi e raid". Gli sfollati rientrano nelle case - Repubblica.it
  14. ^ Orlando Crowcroft, 'Hamas official: we were behind the kidnapping of three Israeli teenagers', The Guardian, 21 August 2014.
  15. ^ Gavriel Fiske, Top Hamas sheikh admits to June kidnapping of Israeli teens, su The Times of Israel, 20 agosto 2014. URL consultato il 21 agosto 2014.
  16. ^ Jack Khoury, Hamas claims responsibility for three Israeli teens' kidnapping and murder', Haaretz 21 August 2014.
  17. ^ 'Mashal: Hamas was behind murder of three Israeli teens', Ynet, 22 August 2014.
  18. ^ a b c d e f Nathan Thrall, Hamas's Chances, su London Review of Books, vol. 36, n. 16, 1º agosto 2014.
  19. ^ Christa Case Bryant, 'Ending détente, Hamas takes responsibility for today's spike in rocket fire ( video)'
  20. ^ Gaza-Israel conflict: Is the fighting over?, in BBC, 26 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto 2014.
    «On 7 July, Hamas claimed responsibility for firing rockets for the first time in 20 months, after a series of Israeli air strikes in which several members of its armed wing were killed.»
  21. ^ IDF's Operation "Protective Edge" Begins Against Gaza, su jewishpress.com, Jewish Press. URL consultato l'8 luglio 2014.
  22. ^ 'Gaza conflict: Israel and Palestinians agree long-term truce', su BBC.
  23. ^ New Gaza cease-fire begins as Israel withdraws troops, 5 agosto 2014.
  24. ^ Mohammed Daraghmeh, Israel accepts Egyptian ceasefire proposal, Globalnews.ca, 10 agosto 2014. URL consultato il 10 agosto 2014.
  25. ^ Harriet Sherwood e Hazem Balousha, Gaza ceasefire: Israel and Palestinians agree to halt weeks of fighting, in The Guardian UK, 27 agosto 2014. URL consultato il 29 agosto 2014.
  26. ^ a b c d Operation Protective Edge in numbers, su ynet. URL consultato il 30 settembre 2014.
  27. ^ Egypt says Gaza truce to begin at 7; Israeli killed in mortar strike By Ricky Ben-David, Haviv Rettig Gur and Yifa Yaakov 26 August 2014, Times of Israel
  28. ^ Rockets, airstrikes after Gaza war truce collapses, su The Washington Times.
  29. ^ AP ANALYSIS: Hamas enters talks with Israel on Gaza from a point of military weakness, su Fox News.
  30. ^ Police: Israel dropped 'equivalent of 6 nuclear bombs' on Gaza, in Ma'an News, Ma'an, 22 agosto 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  31. ^ Jonathan Miller, Gaza: wife and infant son of Hamas commander killed, in Channel 4 News, 20 agosto 2014. URL consultato il 28 agosto 2014.
  32. ^ a b c d e Occupied Palestinian Territory: Gaza Emergency (PDF), su ochaopt.org, 4 settembre 2014. URL consultato il 4 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2014).
  33. ^ Gaza peace deal agreed to end 50 days of fighting e tra 10 895
  34. ^ a b Statistics: Victims of the Israeli Offensive on Gaza since 08 July 2014, su pchrgaza.org. URL consultato il 27 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  35. ^ a b Islamic Jihad: 121 of our fighters killed in Gaza, su The Times of Israel. URL consultato il 30 settembre 2014.
  36. ^ Examination of the names of Palestinians killed in Operation Protective Edge - Part Five* (PDF), su terrorism-info.org.il, Israeli Intelligence & Heritage Commemoration Center, 22 settembre 2014. URL consultato il 30 settembre 2014. The percent of militants is not final and is based on examination of 40% of the names of casualties;
  37. ^ a b c d Karin Laub e Yousur AlHou, In Gaza, dispute over civilian vs combatant deaths, in Yahoo News, Associated Press, 8 agosto 2014. URL consultato il 29 agosto 2014.
  38. ^ a b Examination of the names of Palestinians killed in Operation Protective Edge – Part Ten* (PDF), su terrorism-info.org.il, Israeli Intelligence & Heritage Commemoration Center, 19 febbraio 2015. URL consultato il 19 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2015).
  39. ^ a b c Gaza Emergency Situation Report (PDF), United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs: Occupied Palestinian Territory, 3 agosto 2014. URL consultato il 4 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2014).
  40. ^ Occupied Palestinian Territory: Gaza Emergency (PDF), su ochaopt.org, 5 agosto 2014. URL consultato il 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  41. ^ Aron Heller, Southern Israelis cautiously prepare to head home, Associated Press, 6 agosto 2014. URL consultato il 31 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
  42. ^ Nidal al-Mughrabi and Allyn Fisher-Ilan. "Israel, Palestinians launch new three-day truce Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive.". Reuters. 10 August 2014.
  43. ^ 'The Guardian view on the causes of the fighting in Gaza' The Guardian 25 July 2014.
  44. ^ Peter Maurer, Challenges to international humanitarian law: Israel's occupation policy (PDF), su ICRC. URL consultato il 2 settembre 2014.: “Anche se Israele non ha una presenza permanente nella Striscia di Gaza dal suo ritiro nel 2005, ha di fatto mantenuto un effettivo controllo sulla Striscia e sui suoi confini dal 1967”
  45. ^ Hillel Neuer, Hamas says Gaza ‘not occupied’; UN disagrees, su The Jerusalem Post. URL consultato il 2 settembre 2014.
  46. ^ Amnesty International Public Statement (PDF), su europarl.europa.eu. URL consultato il 2 settembre 2014.: "Amnesty International ha ripetutamente sottolineato che Israele rimane il potere occupante nella Striscia di Gaza a causa del continuo controllo degli attraversamenti dei territori di Gaza, dello spazio aereo, delle acque territoriali e della zona cuscinetto nella Striscia di Gaza”
  47. ^ Israel: 'Disengagement' Will Not End Gaza Occupation, su Human Rights Watch. URL consultato il 2 settembre 2014.
  48. ^ The scope of Israeli control in the Gaza Strip, su B'Tselem. URL consultato il 2 settembre 2014.
  49. ^ Is Gaza 'occupied' territory?, su edition.cnn.com, CNN. URL consultato il 2 settembre 2014.
  50. ^ Richard Goldstone, Hina Jilani, Desmond Travers e Christine Chinkin, Report of the United Nations Fact-Finding Mission on the Gaza Conflict (PDF), su www2.ohchr.org, UNHRC. URL consultato il 2 settembre 2014. page 16
  51. ^ Nathan Thrall,'Our Man in Palestine' The New York Review of Books, 14 ottobre 2010: “Dayton, nel frattempo, stava supervisionando il reclutamento, addestramento ed equipaggiamento della forze di sicurezza di Abbas in rapida espansione.Khales Meshaal, capo del politburo di Hamas, ha tenuto un ardente discurso denunciando «la mossa della sicurezza» come una «cospirazione»sostenuta «dai sionisti e dagli americani», accuse negate da Fatah. Nel febbraio del 2007, sull'orlo di una guerra civile, i leader di Hamas e Fatah viaggiarono alla Mezza, dove decisero di formare un governo di unità nazionale, un accordo a cui gli Stati Uniti si opposero perché preferivano che Fatah continuasse a isolare Hamas. Fayyad divenne il ministro della finanze del nuovo governo nonostante, così dice, le pressioni americane per non entrarci. Il diplomatico peruviano Alvaro de Soto, ex incaricato del Quartetto, scrisse in un documento riservato intitolato End of Mission Report, che la violenza tra hamas e Fatah poteva essere evitata se gli Stati Uniti non si fossero opposti alla riconciliazione Palestinese. «Gli Stati Uniti» scrisse «hanno chiaramente fatto pressione per un confronto tra Hamas e Fatah»”
  52. ^ David Rose, The Gaza Bombshell, in Vanity Fair, aprile 2008.: “«Dobbiamo riformare l'apparato di sicurezza palestinese» ha detto Dayton, secondo le note. «Ma dobbiamo anche costruire le vostre forze in modo da avere la meglio su Hamas.» […] Un ufficiale del Dipartimento di Stato aggiunge: «Quelli incaricati di implementare la linea politica dicevano ‘Fate qualunque cosa serva. Dobbiamo essere in una posizione tale da permettere a Fatah di vincere militarmente su Hamas e solo Muhammas Dahlan ha la furbizia e i muscoli per farlo’. La prospettiva era che qui si sarebbe finiti con una prova di forza militare». C'erano, dice questo ufficiale, due «programmi paralleli», uno dichiarato, che l'amministrazione portò al Congresso, «E uno coperto, non solo per comprare armi ma per pagari gli stipendi del personale della sicurezza». In sostanza il programma era semplice. Secondo l'ufficiale del Dipartimento di Stato, cominciando verso la fine del 2006, la Rice intraprese diversi giri di telefonate e riunioni e riunioni con i leader delle quattro nazioni arabe: Egitto, Giordania, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Gli chiede di sostenere Fatah fornendo addestramento militare e promettendo fondi per comprare armi letali per quelle forze armate. I soldi dovevano essere versati direttamente in conti bancari controllati dal presidente Abbas. Il piano riportò alla mente alcune somiglianze con lo scandalo Iran-contra, nel quale membri dell'amministrazione Reagan venderono armi all'Iran, nemico degli Stati Uniti. I soldi vennero usati per dinanziare i ribelli contra in Nicaragua, in violazione di un divieto del congresso. Una parte dei soldi per i contra, come quelli per Fatah, erano forniti da alleati arabi come conseguenza del lobbismo degli Stati Uniti. Ma c'i sono anche importanti differenze, iniziando dal fatto che il Congresso non ha mai approvato una misura che proibiva espressamente la fornitura di aiuti a Fatah e Dahlan. «Era vicino al confine» dice un ex ufficiale dell'intellicence con esperienze in programmi segreti. «Ma probabilmente non era illegale». Legale o meno, presto iniziarono le spedizioni di armi”.
  53. ^ Elizabeth Spelman, 'The Legality of the Israeli Naval Blockade of the Gaza Strip' Archiviato il 22 aprile 2018 in Internet Archive., Web Journal of Current Legal Issues, Vol 19, No 1, 2013
  54. ^ Deep flaws in the UN's Mavi Marmara report (Al Jazeera, 9 September 2011), English.aljazeera.net. URL consultato il 10 agosto 2014.
  55. ^ * "UN independent panel rules Israel blockade of Gaza illegal", Haaretz (story by Reuters), 13 September 2011.
  56. ^ Maan News Agency: UN rights chief urges Israel to end 'illegal' Gaza blockade, su maannews.net, 18 novembre 2008. URL consultato il 27 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  57. ^ ICRC says Israel's Gaza blockade breaks law, BBC News, 14 giugno 2010.
  58. ^ Geoffrey, et al. Palmer, Report of the Secretary-General's Panel of Inquiry on the 31 May 2010 Flotilla Incident (PDF), su un.org, UN. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  59. ^ Report of the international fact-finding mission to investigate violations of international law, including international humanitarian and human rights law, resulting from the Israeli attacks on the flotilla of ships carrying humanitarian assistance, 27 September 2010 (PDF), su www2.ohchr.org, UN, p. 53, paragraph 263.
  60. ^ Gaza closure: not another year!, International Committee of the Red Cross, 14 giugno 2010.
  61. ^ Sara Roy, Deprivation in the Gaza Strip, su Boston Globe, 19 luglio 2014.
  62. ^ Deprived and Endangered: Humanitarian Crisis in the Gaza Strip, su Human Rights Watch. URL consultato il 3 settembre 2014.
  63. ^ Five Years of Blockade: The Humanitarian Situation in Gaza (PDF), su United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs. URL consultato il 3 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2014).
  64. ^ Israel tightens its blockade of Gaza for 'security reasons', su Middle East Monitor, 14 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
  65. ^ Gaza's Tunnel Economy, su Borgen Magazine, 4 agosto 2014.
  66. ^ Inquiry urged into Israel convoy raid, su BBC, 1º giugno 2010.
  67. ^ Court extends remand of Israelis aboard Gaza ship, su jpost.com, Jerusalem Post. URL consultato il 4 novembre 2012.
  68. ^ "Position paper on the naval blockade on Gaza" Archiviato il 16 gennaio 2012 in Internet Archive. 8 September 2010.
  69. ^ Idan Landau, The unfolding lie of Operation Protective Edge, su 972mag.com, 972. URL consultato il 30 luglio 2014.
  70. ^ Barak Ravid e Avi Issacharof, PM: Palestinian unity government would kill off the peace process, su Haaretz.
  71. ^ a b Q&A: Israel-Gaza violence, su bbc.com, BBC News, 22 novembre 2012. «Anche se l'uccisione di Jabari ha segnato l'inizio dell'offensiva israeliana, è stato preceduto da grandi ondate di violenza sul confine che vide alcuni gruppi di guerriglieri palestinesi, include le Brigate Qassam di Hamas, sparare centinaia di missili nel territorio meridionale di Israele e i militari israeliani bombardare Gaza e compiere bombardamenti aerei»
  72. ^ Matthew Keys, TEXT: Ceasefire agreement between Israel and Gaza's Palestinians, su live.reuters.com, 21 novembre 2012. URL consultato il 1º settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2019).
  73. ^ 2013 Annual Summary, su shabak.gov.il, Israeli Security Agency. URL consultato il 22 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2017).
  74. ^ a b Annual Report 2013 (PDF), su pchrgaza.org, Palestinian Centre for Human Rights, 2013.
  75. ^ Weekly 24–30 December 2013 (PDF), su ochaopt.org, OCHAO, 2006 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2014).
  76. ^ Ben White, "What a 'period of calm' looks like in the Occupied Territories", Al-Jazeera, 22 February 2013.
  77. ^ Ehab Zahriyeh, Citing past failures, Hamas demands an enforceable cease-fire, su america.aljazeera.com, Aljazeera America, 16 luglio 2014.
  78. ^ David C. Hendrickson, The Thrasybulus Syndrome: Israel's War on Gaza, su The National Interest. URL consultato il 2 agosto 2014.
    «intermittent rocket fire from Gaza splinter groups. ... Hamas kept its fire...»
  79. ^ a b c d e J.J. Goldberg, How Politics and Lies Triggered an Unintended War in Gaza, in The Forward. URL consultato il 14 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2014).«Hamas non ha sparato un singolo razzo [dal cessate il fuoco del 2012] e ha diffusamente domato i lanci da parte di piccoli gruppi jihadisti».
  80. ^ a b Conditions for a ceasefire: Why Hamas fires those rockets, The Economist. URL consultato il 22 luglio 2014.: «Dopo l'ultimo grande sforzo di Israele per fermare i missili, nel novembre del 2012 era stato concordato che, assieme al cessate il fuoco, il blocco di Gaza sarebbe stato gradualmente tolto e gli attraversamenti in Egitto e Israele sarebbero stati aperti. Il cessate il fuoco più o meno ha retto, ma l'assedio continua»
  81. ^ Amanda Borschel, IDF blames Hamas for 'terror tunnel' from Gaza to Israel, su The Times of Israel, 13 ottobre 2013. URL consultato il 12 agosto 2014.
  82. ^ Rocket fire from Gaza and Palestinian ceasefire violations after Operation Cast Lead (Jan 2009), su mfa.gov.il, Israel Ministry of Foreign Affairs. URL consultato il 2 agosto 2014.
  83. ^ Adiv Sterman, Gaza terrorists bombard southern Israel in massive rocket attack, in The Times of Israel, 11 marzo 2014.
  84. ^ Gavriel Fiske e AFP, Three Islamic Jihad operatives killed by IDF fire in Gaza, The Times of Israel, 11 marzo 2014.: «Sono stati uccisi dopo avere sparato colpi di mortaio nel tentativo di “impedire un'incursione israeliana a est di Kahn Kunis”. Un testimone ha confermato che carri armati e bulldozer israeliani hanno cercato di entrare nell'area»
  85. ^ Al Mezan Condemns the Israeli Escalation on Gaza and Calls on the International Community to Intervene, su mezan.org, Al Mezan Center for Human Rights, 12 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  86. ^ IAF strike kills 3 Gaza terrorists in response to mortar shells fire, Yoav Zitun, Elior Levy, 11 March 2014, ynetnews
  87. ^ IDF Kills Three Terrorists Immediately after Mortar Shell Attack, Tzvi Ben-Gedalyahu, 11 March 2014
  88. ^ Palestinian armed groups killed civilians on both sides in attacks amounting to war crimes | Amnesty International
  89. ^ Palestinian Militants Committed War Crimes in Gaza, Amnesty Report Says - Diplomacy and Defense - Israel News - Haaretz Israeli News Source
  90. ^ a b Mouin Rabbani, 'Israel mows the lawn', London Review of Books Vol. 36 No 15, 31 July 2014, p. 8.
  91. ^ Profile: Hamas Palestinian movement, BBC News. URL consultato il 14 luglio 2014.
  92. ^ Peter Beaumont, Palestinian unity government of Fatah and Hamas sworn in, su The Guardian. URL consultato il 13 luglio 2014.
  93. ^ a b c Ben Lyfield, Middle East peace: Deal between Palestinian political groups Fatah and Hamas casts doubt on faltering talks with Israel, su The Independent. URL consultato il 13 luglio 2014.
  94. ^ Hatuqa Dalia, Palestinians form consensus government, su Aljazeera. URL consultato il 13 luglio 2014.
  95. ^ Estrin Daniel, If you recognise new Palestinian government you support terrorism, Benjamin Netanyahu tells world leaders, su The Independent. URL consultato il 13 luglio 2014.
  96. ^ (6 March 2014) "International community welcomes Palestinian unity government" The Jerusalem Post
  97. ^ Panda, Ankit (4 June 2014) "India and China Back Unified Palestinian Government" The Diplomat
  98. ^ Wroughton, Lesley and Zengerle, Patricia (2 June 2014) "Obama administration to work with Palestinian unity government" Archiviato il 18 ottobre 2015 in Internet Archive. Reuters
  99. ^ Amid wave of endorsements, PM 'troubled' by U.S. decision to work with Palestinian gov't, in Haaretz, 3 giugno 2014.
  100. ^ Ibrahim Barzak, Gaza official: Israeli airstrike wounds 3, su The Dalles Chronicle, Associated Press. URL consultato il 16 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2014).
  101. ^ Israel okays 1,500 West Bank homes in response to Palestinian unity, in Times of Israel, 5 giugno 2014. URL consultato il 14 agosto 2014.
  102. ^ Israel to build 1,500 more homes in settlements, in The Guardian, 5 giugno 2014. URL consultato il 14 agosto 2014.
  103. ^ Marwan Bishara, The Gaza conundrum: To invade or not to invade, su Al-Jazeera. URL consultato il 13 luglio 2014.
  104. ^ Israel IDs 2 main suspects in teens disappearance, CBS News, 26 giugno 2014.
  105. ^ In extended version of kidnapped teens call to police, murderers heard singing in celebration, in Operation Brother's keeper, The Jerusalem Post.
  106. ^ Robert Tait. "Hamas kidnapping: Islamist group to blame for youths' 'kidnapping', Benjamin Netanyahu says", The Telegraph, 15 June 2014
  107. ^ a b Israel rounds up senior Hamas men in West Bank sweep, in The Times of Israel, 15 giugno 2014. URL consultato il 15 giugno 2014.
  108. ^ Shlomi Eldar "Accused kidnappers are actually rogue Hamas branch" Archiviato il 30 giugno 2014 in Internet Archive., Al-Monitor, 29 June 2014.
  109. ^ Hamas chief lauds abductors of Israeli teens, says has no new information, in Haaretz. URL consultato il 23 giugno 2014.
  110. ^ Abducted Israeli teens must be released, Israel must cease collective punishment of Palestinians, su Amnesty International. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2014).
  111. ^ Those holding the three yeshiva students must release them at once; Israeli security forces must uphold human rights and avoid collective punishment, su B'tselem. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  112. ^ IDF Seizes Hundreds of Weapons in Nablus, as Operation 'Brother's Keeper' Enters 5th Day, in Algemeiner Journal, 17 giugno 2014. URL consultato il 7 luglio 2014.
  113. ^ a b 100 Palestinians killed in Israeli assault on Sunday alone, in Maan News, 21 luglio 2014. URL consultato il 16 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2014).
  114. ^ Hunt for missing Israeli boys stirs up familiar recriminations, in The Guardian, 26 giugno 2014.
  115. ^ Murder of Palestinian teen, Abu Khudeir, condemned, in Daily News Egypt, 3 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  116. ^ Raphael Ahren, Is Israel's operation to find kidnapped teens a war crime?, in The Times of Israel, 23 giugno 2014. URL consultato il 16 agosto 2014.
  117. ^ Yoav Zitun, Operation Bring Back Our Brothers: IDF arrests 200, shift focus to Nablus, Ynetnews, 17 giugno 2014.
  118. ^ Watch: West Bank Hamas leadership in Israeli custody, in The Jerusalem Post, 16 giugno 2014.
  119. ^ Israel committed serious violations in West Bank operations: HRW, in Al-Ahram, 3 luglio 2014.
  120. ^ 1 wounded as Israel arrests 10 Palestinians in West Bank, in Business Standard, 26 giugno 2014.
  121. ^ Middle East & Africa: Murder of three kidnapped Israeli youths has set dangerous new spate, in The Economist.
  122. ^ Yoav Zitun, Rescue units rushed to Hebron, searching wells and caves, Ynetnews.com, 21 giugno 2014.
  123. ^ John B. Judis, John Kerry's First Peace Effort in Israel and Palestine Failed, But Now He Needs to Try Again, in The New Republic, 9 luglio 2014. URL consultato il 28 luglio 2014.
  124. ^ Orlando Crowcroft, Palestinians freed in 2011 Gilad Shalit prisoner-swap back in custody, in The Guardian, 18 giugno 2014.
  125. ^ Daniella Cheslow, For family of suspect in killings of 3 teens, opposition to Israel is nothing new, su mcclatchydc.com, McClatchy, 5 giugno 2014. URL consultato il 7 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  126. ^ Abducted Israeli teens must be released, Israel must cease collective punishment of Palestinians, su Amnesty International. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2014).
  127. ^ Human Rights Organizations: "Refrain from Collectively Punishing Palestinians", su B'tselem. URL consultato il 2 ottobre 2014.
  128. ^ Bodies of three kidnapped Israeli teens found in West Bank, in The Jerusalem Post, 30 giugno 2014.
  129. ^ Security forces find missing teens' bodies in West Bank, Ynetnews. URL consultato il 30 giugno 2014.
  130. ^ Bodies of three kidnapped teens found, in The Times of Israel, 30 giugno 2014.
  131. ^ Noam Sheizaf,"How the public was manipulated into believing the teens were alive", 972mag.com, 2 July 2014.
  132. ^ Katie Zavadski, It Turns Out Hamas May Not Have Kidnapped and Killed the 3 Israeli Teens After All, New York magazine, 28 luglio 2014 (archiviato il 30 luglio 2014). «Il portavoce della polizia Mikey Rosenfeld ha inoltre detto che se li rapimento fosse stato ordinato dal comando di Hamas, lo avrebbero saputo in anticipo».
  133. ^ Did Israel Say Hamas Didn’t Kidnap Its Teens? No., su tabletmag.com. URL consultato il 30 settembre 2014.
  134. ^ Isabel Kershner, Arab boy's Death Escalates Clash Over Abductions, in The New York Times, 2 luglio 2014. URL consultato il 6 luglio 2014 (archiviato il 3 luglio 2014).
  135. ^ Jewish extremists held over Palestinian teen's murder, Ma'an News Agency, 6 luglio 2014. URL consultato il 7 luglio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2014).
  136. ^ Aron Dónzis, Adult suspect in Abu Khdeir murder named, su timesofisrael.com, The Times of Israel, 20 luglio 2014.
    «[…] Hanno crudelmente rapito e ucciso il minorenne Muhammed Abu Kehdir per il semplice fatto di essere arabo […] Hanno detto che lo scopo era di vendicare l'uccisione, il 12 giugno, dei tre ragazzi israeliani.»
  137. ^ Isabel Kershner, A Focused Hunt for a Victim to Avenge Israelis' Deaths, in The New York Times, 14 luglio 2014.
  138. ^ Nick Logan, 'Mourning, military strikes after Israeli teens found dead', Global News, 1 July 2014
  139. ^ Matan Tzuri, IAF hit Gaza targets after rockets slam into southern Israel, su ynetnews.com, Ynet, 19 giugno 2014. URL consultato il 3 agosto 2014.
  140. ^ Israel bombs Gaza after rocket attacks, Hamas gunman killed, su uk.reuters.com, Reuters, 29 giugno 2014. URL consultato il 3 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  141. ^ Mark Weiss, Israel issues warning as rocket fire maintained, su irishtimes.com, The Irish Times, 4 luglio 2014. URL consultato il 31 agosto 2014.
  142. ^ 'Hamas, ready for Gaza ceasefire' if Israeli raids stop' BBC News 4 July 2014
  143. ^ Code red sirens blare in Sderot marking 25th rocket on Friday, Ynet News 4 July 2014
  144. ^ After a night of silence, IAF attacks three Gaza targets, Ynet News 5 July 2014
  145. ^ Gaza rockets continue to hit southern Israel, Ynet News 6 July 2014
  146. ^ Israel launches military offensive in Gaza, Al-Jazeera, 7 luglio 2014.
  147. ^ Noam Sheizaf, Israeli-Palestinian clashes upsetting Israeli faith in status quo, Al-Jazeera, 7 luglio 2014.
  148. ^ Rockets bombard south, Hamas claims responsibility (live updates), su Haaretz, 7 luglio 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
  149. ^ a b Spencer Ho e Yifa Yaakov, Israel hits Hamas, Palestinian Islamic Jihad (PIJ) leaders after rockets land north of Tel Aviv (blog), in The Times of Israel, 8 luglio 2014.
  150. ^ Hamas armed wing sets conditions for ceasefire, su maannews.net. URL consultato il 22 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2014).
  151. ^ Live updates, July 7, 2014: Rockets bombard south, Hamas claims responsibility, in Haaretz, 8 luglio 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  152. ^ LIVE UPDATES: Operation Protective Edge, day 1, in Haaretz, 8 luglio 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  153. ^ Itamar Sharon, Marissa Newman e Ilan Ben Zion, Israel launches ‘Protective Edge’ counteroffensive on Gaza, Jewish suspects reenact teen’s murder, in The Times of Israel, 7 luglio 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  154. ^ Steven Erlanger e Isabel Kershner, Israel and Hamas Trade Attacks as Tension Rises, in The New York Times, 8 luglio 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  155. ^ AFP, Gaza truce pushes into 2nd day ahead of Cairo talks, su maannews.net, 6 agosto 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
    «Il Ministero della Salute palestinese riporta che 1.875 palestinesi sono stati uccisi durante il conflitto, tra cui 430 bambini, 9.567 persone sono state ferite, tra cui 2.878 bambini. Nella città di Ramallah, il vice ministro dell'economia Taysir Amro ha detto che la guerra di 29 giorni ha finora causato un danno complessivo di circa 6 miliardi di dollari.»
  156. ^ How is the IDF Minimizing Harm to Civilians in Gaza?IDF Blog | The Official Blog of the Israel Defense Forces, su idfblog.com. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  157. ^ Gaza, Israele-Hamas e la bozza di tregua dell'Egitto, su lettera43.it. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2014).
  158. ^ Hamas: «Sì alla tregua ma non a queste condizioni», su ilmanifesto.info. URL consultato il 19 luglio 2014.
  159. ^ (EN) Comunicato stampa ufficiale. UNRWA Strongly Condemns Placement of Rockets in School
  160. ^ UNRWA investigating discovery of 20 rockets found in empty Gaza school | World news | The Guardian
  161. ^ Gaza, Israele avvia invasione di terra. Hamas: "Li aspettavamo, daremo una lezione" - Repubblica.it
  162. ^ NenaNews, GAZA. È l’inferno a Shajaiye. Decine i morti palestinesi, uccisi numerosi soldati israeliani., su nena-news.it, 20 luglio 2014.
  163. ^ La Stampa, Truppe speciali all’assalto della Maginot di Hamas Strage fra le case-bunker., su lastampa.it, 21 luglio 2014.
  164. ^ La Stampa, Strage a Sajaya, il racconto di Molinari, su lastampa.it, 20 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014).
  165. ^ ANSA, Gaza, oltre 500 i morti. Onu: tregua immediata., su ansa.it, 21 luglio 2014.
  166. ^ (EN) Comunicato stampa ufficiale: UNRWA Condemns Placement of Rockets, for a Second Time, in One of Its Schools
  167. ^ Gaza, razzi sulla scuola dell'Onu - Medio Oriente - ANSA.it
  168. ^ L'Onu: "Smettete di combattere" Sospesi i voli verso Israele - Tgcom24
  169. ^ Israele bombarda le sedi di Al-Jazeera e Ap a Gaza. Scomparso un soldato della Brigata Golani - Esteri - Libero Quotidiano
  170. ^ Gaza, l'Onu avvia un'inchiesta sull'offensiva. Netanyahu: è una parodia - Il Sole 24 ORE
  171. ^ Gaza, bombe su scuola dell'Onu: 17 morti Israele: "Forse colpita da razzi di Hamas" - Il Fatto Quotidiano
  172. ^ Haaretz, Rocket cache found at UN Gaza school goes missing, su haaretz.com, 24 luglio 2014.
  173. ^ Il Fatto Quotidiano, Gaza, bombe su scuola dell’Onu: 17 morti Israele: “Forse colpita da razzi di Hamas”, su ilfattoquotidiano.it, 24 luglio 2014.
  174. ^ ANSA, Giordania abbatte un drone vicino a frontiera Siria, su ansa.it, 25 luglio 2014.
  175. ^ Gaza, Israele all'Onu: "Sì a tregua altre 24 ore". Hamas respinge proposta e riprende attacchi - Repubblica.it
  176. ^ (EN) Comunicato stampa ufficiale UNRWA Cache of Rockets Found in UN School in Gaza
  177. ^ Gaza, rotta la tregua: rapito un soldato israeliano Bombe su Rafah: 40 morti. Colpito ospedale
  178. ^ Israel Accepts Ceasefires, Hamas Rejects Them, su idfblog.com. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2014).
  179. ^ Il Fatto Quotidiano, Gaza, nuovo raid. Israele ritira truppe e annuncia: “Morto il soldato disperso”, su ilfattoquotidiano.it, 3 agosto 2014.
  180. ^ RaiNews, Gaza, Ban Ki-moon: "l'attacco alla scuola ONU è un atto criminale", su rainews.it, 4 agosto 2014.
  181. ^ RaiNews, Gaza, ancora morti nella striscia. Israele colpisce scuola ONU, su rainews.it, 4 agosto 2014.
  182. ^ Gaza, esercito israeliano si ritira, su Rai News, 3 agosto 2014. URL consultato l'8 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2014).
  183. ^ ANSA, Gaza, 51 giorni di guerra, oltre 2200 morti, su ansa.it, 26 agosto 2014.
  184. ^ La Repubblica, Israele ritira le truppe: "tutti i soldati fuori da Gaza". Tregua di 72 ore, la guerra sembra finita, su repubblica.it. URL consultato il 5 agosto 2014.
  185. ^ Damage Assessment in Gaza City, Gaza Strip – Occupied Palestinian Territory, su UN UNOSAT, 31 luglio 2014. URL consultato il 1º agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
  186. ^ Eyes Wide Open: Photo Blog; Gaza Strip, July 2014: A constant state of emergency, su B'Tselem. URL consultato il 9 agosto 2014.
  187. ^ Gaza Hospitals Ill-equipped for Israeli Onslaught, su U.S. News and World Report, 10 luglio 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
  188. ^ Toll mounts as Israel steps up Gaza air raids, su aljazeera.com, Al Jazeera English, 11 luglio 2014. URL consultato l'11 luglio 2014.
  189. ^ Peter Beaumont, Ramadan in Gaza: life under missile-fire, in The Guardian. URL consultato il 12 luglio 2014.
  190. ^ Deaths mount in Gaza and Israel as U.S. pushes cease-fire, CNN.com, 21 luglio 2014. URL consultato il 22 luglio 2014.
  191. ^ Fatah blasts Hamas for stealing humanitarian aid during Gaza operation, su jpost.com. URL consultato il 30 settembre 2014.
  192. ^ Tensions between Hamas and Fatah overshadow work of reconciliation government, Amira Hass
  193. ^ Gaza toll passes 105 as Israel raids continue, su aljazeera.com, 11 luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2014.
  194. ^ Gaza conflict: Israel, Hamas both committing war crimes, UN official says – World – CBC News, Cbc.ca. URL consultato il 2 agosto 2014.
  195. ^ Gaza Situation Report 56, su UNRWA. URL consultato il 30 settembre 2014.
  196. ^ Occupied Palestinian Territory: Gaza emergency: Humanitarian Snapshot (as of 22 July 2014) (PDF), su ochaopt.org, UN OCHA, 22 luglio 2014. URL consultato il 26 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
  197. ^ Martin Lejeune,'Touring the devastated industrial zones of Gaza' Archiviato il 20 ottobre 2014 in Internet Archive. Ma'an News Agency 18 August 2014.
  198. ^ Jason Burke,'Gaza homes 'uninhabitable' as tens of thousands come back to rubble' The Guardian 11 August 2014.
  199. ^ Robert Tait, 'They want to make us dependent on aid' - Gaza's economy ruined by Israeli shelling, in The Telegraph, UK, 2 agosto 2014. URL consultato il 19 agosto 2014.
    «Colpire la fabbrica, che impiegava quattrocento persone e produceva succo di frutta concentrato, non aveva alcun scopo militare scontato. È sopravvissuta indenne dalle guerre del 2008–9 e del 2012 tra Israele e Hamas, che hanno lasciato una diffusa distruzione altrove a Gaza.»
  200. ^ IDF Flickr account, su Flickr. URL consultato il 30 settembre 2014.
  201. ^ "Israeli Arabs caught in the middle" Daily Mail.
  202. ^ (EN) Rocket seriously injures Israeli teen in Ashkelon dual citizens leave Gaza, su jewishexponent.com, luglio 2004.
  203. ^ "Israeli teens' mental health worsens when Arab-Israeli conflict does" The Times of Israel. 4 August 2014.
  204. ^ "Rocket caused massive damage to the gas station, and a fire has broken out", Haaretz, 12 July 2014.
  205. ^ Israel launches 'Protective Edge' counteroffensive on Gaza, Jewish suspects reenact teen's murder, su Timesofisrael.com. URL consultato l'8 luglio 2014.
  206. ^ Israel Steps Up Offensive Against Hamas in Gaza, in The New York Times. URL consultato l'8 luglio 2014.
  207. ^ Lori Lowenthal Marcus, Rocket Sirens in Tel Aviv and Ben Gurion Airport, su jewishpress.com, The Jewish Press, 13 luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2014.
  208. ^ Jack Khoury, Shirly Seidler and Gili Cohen, Bedouin in south unprotected from rocket fire, in Haaretz, 16 luglio 2014.
  209. ^ Paul Farhi, Reporters grapple with politics, erratic sources in reporting Israeli/Gaza death toll, su Washington Post, 4 agosto 2014. URL consultato il 12 agosto 2014.
  210. ^ Examination of the names of Palestinians killed in Operation Protective Edge – Part Two (PDF), su terrorism-info.org.il, Israeli Intelligence & Heritage Commemoration Center, 5 agosto 2014. URL consultato l'11 agosto 2014.
  211. ^ a b c Civilian or Not? New Fight in Tallying the Dead From the Gaza Conflict, in The New York Times, 5 agosto 2014. URL consultato l'11 agosto 2014.
  212. ^ a b Anthony Reuben, Caution needed with Gaza casualty figures, su bbc.com, BBC News, 11 agosto 2014. URL consultato il 12 agosto 2014.
  213. ^ Hamas and Israel step up cyber battle for hearts and minds, su BBC News. URL consultato il 23 ottobre 2014.
  214. ^ Hamas Interior Ministry To Social Media Activists: Always Call The Dead 'Innocent Civilians'; Don't Post Photos Of Rockets Being Fired From Civilian Population Centers, su MEMRI – The Middle East Media Research Institute. URL consultato il 23 ottobre 2014.
  215. ^ UNICEF: At least 296 children, teenagers killed in Gaza op, su Ydeiot Ahronot, 2 agosto 2014.
  216. ^ LIVE UPDATES: Israel will no longer negotiate for cease-fire, cabinet decides, su Haaretz, 2 agosto 2014.
  217. ^ a b Fragmented Lives: Humanitarian Overview, 2014 OCHA March 2015.
  218. ^ Examination of the names of Palestinians killed in Operation Protective Edge – Part Eight* (PDF), su terrorism-info.org.il, Israeli Intelligence & Heritage Commemoration Center, 29 dicembre 2014. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  219. ^ Hamas flexes muscles with Gaza drone flight, su alarabiya.net.
  220. ^ Davidovich, Joshua, Haviv Rettig Gur, and Marissa Newman, Majority of Gaza dead are fighting-age men, in The Times of Israel, 27 luglio 2014. URL consultato il 27 luglio 2014.
  221. ^ William Booth, Here's what really happened in the Gaza war (according to the Israelis) Washington Post 3 September 2014
  222. ^ The War of Casualties: During Operation Protective Edge children and teenagers were exploited by terrorists as auxiliaries and operatives. The extent of the phenomenon is still unclear (PDF), su terrorism-info.org.il. URL consultato il 30 settembre 2014.
  223. ^ דניאל סיריוטי, אבו מאזן שוקל לפרק את ממשלת האחדות, su israelhayom.co.il, ישראל היום. URL consultato il 7 settembre 2014.
  224. ^ Fatah, Hamas Preparing Groundwork to Dissolve Palestinian Authority Unity Govt, Hana Levi Julian, 7 September 2014, Jewish Press
  225. ^ Abbas threatens to break up unity government Archiviato il 7 settembre 2014 in Internet Archive., 7 September 2014, i24news
  226. ^ Khaled Abu Toameh, Fatah members killed in Gaza during war, Abbas reveals, jpost.com, 7 September 2014; accessed 22 November 2014.
  227. ^ Karin Laub e Yousur Alhoul, Hamas Kills 18 Suspected Informers to Deter Leaks, su abcnews.go.com, ABC News, 22 agosto 2014. URL consultato il 23 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2014).
  228. ^ a b Israeli, 61, badly injured by rocket hit in Ashdod, timesofisrael.com; 11 July 2014.
  229. ^ [1]: "במהלך 50 ימי מבצע 'צוק איתן', העניקו כוחות מד"א טיפול ל-842 אזרחים, בהם חמישה הרוגים מרסיסים ועוד 37 נפגעי רסיסים בדרגות שונות: […] בנוסף, טיפלו כוחות מד"א במבצע 'צוק איתן' גם ב-33 בני אדם שנפצעו כתוצאה משברי זכוכיות ומהריסות במבנים, 18 נפגעים כתוצאה מתאונות דרכים שאירעו בעת האזעקות מתוכם 1 במצב קשה והשאר באורח קל ובינוני, 159 נפגעים כתוצאה מחבלות ונפילות בדרך למרחב המוגן ו-581 נפגעי חרדה. 9 נפגעים טופלו בפיגועי טרור […]" — "Durante la campagna di 50 giorni Margine Protettivo il MDA ha prestato le proprie cure a 842 civili, inclusi cinque uccisi da frammenti di proiettile e altri 37 colpiti da frammenti di proiettile […] In più, il Magen David Adom (MDA) durante l'operazione Margine Protettivo ha curato 33 persone ferite come conseguenza di vetri rotti e del crollo di edifici, diciotto feriti da incidenti stradali accaduti quando sono suonate le sirene, incluso uno in condizioni critiche, e il resto [feriti] in maniera leggera e moderata, 159 feriti come conseguenza dello shock e delle cadute in spazi protetti, e 581 in stato di shock. Nove [feriti] da attacchi terroristici [sono stati] curati […]"
  230. ^ 50 days of Israel's Gaza operation, Protective Edge – by the numbers, 28 agosto 2014. URL consultato il 19 settembre 2014.
  231. ^ Robert Tait, Israel to escalate Gaza military offensive after first citizen killed, su Telegraph. URL consultato il 17 luglio 2014.
  232. ^ Yaakov Lappin, First Israeli death of Gaza operation as mortar shell kills man at Erez Crossing, su Jerusalem Post, 15 luglio 2014. URL consultato il 17 luglio 2014.
  233. ^ "Bedouin 'defenseless' as man killed, 4 injured by Gaza rocket", The Times of Israel; accessed 22 July 2014.
  234. ^ Thai migrant worker killed in Israel by rocket from Gaza, News.xinhuanet.com, 23 luglio 2014. URL consultato il 4 agosto 2014.
  235. ^ Netanyahu warns Hamas of 'heavy price' after child killed, su news.yahoo.com, Yahoo! News, 22 agosto 2014. URL consultato il 23 agosto 2014.
  236. ^ Second Israeli fatality declared after earlier mortar attack, su jpost.com, Jerusalem Post, 26 agosto 2014.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh2016001997 · GND (DE1059754894 · J9U (ENHE987012430908505171