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O3b

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La Costellazione Satellitare O3b è una costellazione satellitare progettata per le telecomunicazioni e il trasferimento di dati da località remote. Il lancio dei primi quattro satelliti della nuova costellazione era previsto per il 24 giugno 2013, ma è stato rinviato per forti venti[1] ed è poi iniziato il giorno successivo. Altri otto satelliti sono stati lanciati, in due lanci, nel 2014; altri quattro nel 2018 e infine la costellazione ha raggiunto la dotazione inizialmente prevista di venti satelliti nell'aprile del 2019.[2]

La costellazione è di proprietà della O3b Networks (con sede a Jersey), che ne ha cominciato a offrire i servizi nel marzo 2014.[3]

I satelliti O3b sono stati immessi in orbita circolare intorno all'equatore a un'altitudine di 8063 km (orbita terrestre media) a una velocità di circa 11 755 mph (18 918 km/h), con ciascuno che compie cinque orbite al giorno.[4] La costellazione attualmente ha 12 satelliti in orbita, ma, a causa di un problema con i primi quattro, due di questi sono posti in stand-by per gli altri due, così dieci satelliti sono sempre operativi.[5]

Ogni satellite è equipaggiato con 12 antenne di banda Ka completamente orientabili (2 per i gateways, 10 per le connessioni remote) che utilizzeranno uno spettro di 4.3 GHz (2×216 MHz per trave) con un rendimento previsto di 1.2 Gbit/s per trave (600 MBit/s per direzione),[6] per una capacità totale di 12 GBit/s per satellite.[7]

I satelliti sono dotati di pannelli solari all'arseniuro di gallio e di batterie agli ioni di litio[8] e pesano circa 700 chilogrammi (1 500 lb) ciascuno.[9]

I satelliti sono costruiti da Thales Alenia Space, una divisione di Thales.[10] Il primo satellite (PFM) è stato costruito presso il Cannes Mandelieu Space Center, mentre il resto della costellazione viene assemblato, integrato e testato a Roma, presso il Centro di Integrazione Satelliti della Thales Alenia Space Italia.

  1. ^ Internet: nasce la prima costellazione satellitare per la banda larga, su corriere.it, Corriere della Sera, 24 giugno 2013. URL consultato il 24 giugno 2013.
  2. ^ (EN) SES takes control of O3b, citing synergies between GEO, MEO constellations, su spacenews.com, 2016.
  3. ^ (EN) Lloyd Wood, Yuxuan Lou e Opeoluwa Olusola, Revisiting elliptical satellite orbits to enhance the O3b constellation, in Journal of the British Interplanetary Society, vol. 67, n. 3, 2014, pp. 110–118, arXiv:1407.2521.
  4. ^ (EN) iDirect's Interoperability with O3b's MEO Satellite System, su idirect.net, 2008. URL consultato il 24 giugno 2013 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
  5. ^ (EN) Two O3b Satellites Taken Out of Service as a Precaution [collegamento interrotto], su spacenews.com, 2014.
  6. ^ (EN) O3b Networks Presentation (PDF), su itu.int, O3b Networks, 23 febbraio 2009. URL consultato il 9 gennaio 2013.
  7. ^ (EN) O3b website - Our technology, su o3bnetworks.com, O3b Networks. URL consultato il 9 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2015).
  8. ^ (EN) O3b Networks : Space Vehicle, su o3bnetworks.com (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2009).
  9. ^ (EN) "The journey begins" with a lift from Arianespace: O3b Networks’ first four satellites are in orbit, su arianespace.com, Arianespace, 25 giugno 2013. URL consultato il 27 giugno 2013.
  10. ^ (EN) O3b Networks : Advantage, su o3bnetworks.com (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2011).
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