Nothing Compares 2 U

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Nothing Compares 2 U
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaSinéad O'Connor
Pubblicazione8 gennaio 1990
Durata5:10
Album di provenienzaI Do Not Want What I Haven't Got
GenerePop[1]
EtichettaChrysalis Records
ProduttoreSinéad O'Connor, Nellee Hooper
Registrazione1989
Formati45 giri, CD
Certificazioni originali
Dischi d'oroDanimarca (bandiera) Danimarca[3]
(vendite: 45 000 )
Germania (bandiera) Germania[4]
(vendite: 250 000 )
Spagna (bandiera) Spagna[5]
(vendite: 30 000 )
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (2)[6]
(vendite: 140 000 )
Austria (bandiera) Austria[7]
(vendite: 50 000 )
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[8]
(vendite: 600 000 )
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[9]
(vendite: 30 000 )
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[10]
(vendite: 170 000 )
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[11]
(vendite: 1 000 000 )
Svezia (bandiera) Svezia[12]
(vendite: 50 000 )
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[2]
(vendite: 35 000 )
Sinéad O'Connor - cronologia
Singolo precedente
Jump In the River
(1989)
Singolo successivo
The Emperor's New Clothes
(1990)

Nothing Compares 2 U è un brano musicale originariamente scritto e composto da Prince per uno dei suoi progetti paralleli, il gruppo musicale The Family. È stata successivamente portata al successo dalla cantante irlandese Sinéad O'Connor, che la incluse nel suo secondo album I Do Not Want What I Haven't Got. Questa versione venne pubblicata come singolo e riscosse un incredibile successo mondiale durante il 1990. Il relativo videoclip ricevette massiccia rotazione televisiva su MTV e divenne uno dei più riconoscibili di sempre.[1] Il testo del brano esplora i sentimenti di nostalgia dal punto di vista di un amante abbandonato.

Nel 1985, il cantante Prince diede vita ai The Family, band che quello stesso anno pubblicò il suo album di debutto. Prince scrisse Nothing Compares 2 U in riferimento a Susannah Melvoin, la tastierista del gruppo che era appena uscita da una situazione sentimentale travagliata.[13] La canzone venne inclusa nell'album, senza tuttavia ricevere molta attenzione.

Cinque anni dopo, Sinéad O'Connor, consigliata dal suo manager, decise di incidere una nuova versione del brano per l'album I Do Not Want What I Haven't Got. La cantante interpretò il testo del brano riflettendo sulla morte prematura della madre.[1] La versione incisa dai The Family era una ballata soul che si avvaleva di un arrangiamento vocale molto curato, a differenza di quella eseguita dalla O'Connor, che si caratterizza per un andamento molto più dimesso.[1]

Nel corso degli anni sono state registrate numerose cover del brano, quasi tutte ispirate alla versione di Sinead O'Connor. Anche Prince ne fece una reinterpretazione per la raccolta The Hits/The B-Sides nel 1993. Altre importanti versioni sono state incise da Jimmy Scott (2000), dagli Stereophonics nel 2002, dai Me First and the Gimme Gimmes nel 2003, dalle All Angels nel 2007, da Annalisa nel 2012 e nell'album postumo No One Sings Like You Anymore (2020) di Chris Cornell.

Video musicale

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Il video musicale è stato diretto da John Maybury e consiste quasi esclusivamente di un primo piano sul viso della O'Connor, mentre interpreta intensamente il testo del brano alternando fasi di tristezza ad altre di rabbia. Le restanti inquadrature mostrano lei che si aggira in solitudine nei dintorni del Parc de Saint-Cloud a Parigi. Verso la fine del video, la cantante versa un paio di lacrime. La O'Connor ha rivelato che fu a causa dei versi "All the flowers that you planted, Mama, in the backyard / All died when you went away" ("Tutti i fiori che hai piantato nel giardino sul retro, mamma / sono morti quando sei andata via"), dato che lei aveva un rapporto conflittuale con la madre deceduta.[1] Il video si conclude mostrando il fotogramma utilizzato per la copertina dell'album I Do Not Want What I Haven't Got. Nel 1990 venne premiato con un MTV Video Music Award al video dell'anno, che per la prima volta fu assegnato a un'artista donna.

Riconoscimenti

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  • Nel 2004, la rivista Rolling Stone ha inserito la canzone alla 162ª posizione nella sua lista dei 500 migliori brani musicali, che contiene soltanto due canzoni pubblicate nel 1990.
  • VH1 Classic l'ha nominata come la seconda più grande canzone d'amore classica, dietro solo Let's Stay Together di Al Green.
  • Nel 2002, VH1 ha incluso la canzone alla 18ª posizione nella classifica delle migliori one-hit wonder.
  • Nel 2007, VH1 l'ha inserita alla 10ª posizione nella lista delle 100 più grandi canzoni degli anni novanta.[14]
  • La canzone è stata inclusa alla 77ª posizione nella lista delle migliori canzoni di sempre stilata da Billboard.[15]
  • Anche il TIME ha classificato la canzone tra le 100 migliori di sempre.[16]
45 giri
  1. Nothing Compares 2 U – 5:09 (Prince)
  2. Jump in the River – 4:13 (Sinéad O'Connor, Marco Pirroni)
CD maxi
  1. Nothing Compares 2 U – 5:09 (Prince)
  2. Jump in the River – 4:13 (O'Connor, Pirroni)
  3. Jump in the River (strumentale) – 4:04 (O'Connor, Pirroni)

Classifiche di fine anno

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Classifica (1990) Posizione
Australia[27] 1
Austria[28] 2
Belgio (Fiandre)[29] 3
Canada[30] 3
Germania[31] 2
Giappone[20] 30
Italia[23] 8
Nuova Zelanda[32] 11
Paesi Bassi[33] 1
Regno Unito[34] 2
Stati Uniti[35] 3
Svizzera[36] 6

Classifiche di tutti i tempi

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Paese Posizione
Stati Uniti[37] 97
  1. ^ a b c d e (EN) Gilbert, Sophie, How 'Nothing Compares 2 U' Endured, su theatlantic.com, The Atlantic, 21 aprile 2015. URL consultato il 4 agosto 2015.
  2. ^ Nothing Compares 2 U (certificazione), su FIMI. URL consultato il 17 maggio 2021.
  3. ^ (DA) Nothing Compares 2 U, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 dicembre 2020.
  4. ^ (DE) Sinead O'Connor – Nothing Compares 2 U – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  5. ^ elportaldemusica.es, https://www.elportaldemusica.es/awards/index?AwardsSearch[artist]=SINEAD O'CONNOR&AwardsSearch[title]=&AwardsSearch[year]=&AwardsSearch[week]=&AwardsSearch[group]=&AwardsSearch[award]=.
  6. ^ (EN) Gavin Ryan, Australia's Music Charts 1988-2010, Mt. Martha, VIC, Australia, Moonlight Publishing, 2011.
  7. ^ (DE) Sinead O´Connor - Nothing Compares 2U – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 31 luglio 2015.
  8. ^ (EN) Nothing Compares 2 U, su British Phonographic Industry. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  9. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 07 August 2023, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 5 agosto 2023.
  10. ^ worldradiohistory.com, https://www.worldradiohistory.com/Archive-All-Music/Billboard/90s/1991/BB-1991-01-12.pdf.
  11. ^ (EN) Sinéad O'Connor - Nothing Compares 2 U – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 31 luglio 2015.
  12. ^ (SV) Sinéad O'Connor – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 5 agosto 2023.
  13. ^ Lewis, Everett, commento del DVD, Luster
  14. ^ (EN) Breaking Dawn Soundtrack: Posted, Top 100 Songs of the ’90s | VH1 Blog, su blog.vh1.com, 13 dicembre 2007. URL consultato l'11 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2012).
  15. ^ (EN) Billboard Hot 100 Chart 50th Anniversary - All-Time Top Songs, su billboard.com. URL consultato il 14 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2008).
  16. ^ (EN) 'Tightrope' | 100 Greatest Popular Songs: TIME List of Best Music | TIME.com, Entertainment.time.com, 21 ottobre 2011. URL consultato il 30 marzo 2014.
  17. ^ a b c d e f g h i j (NL) Sinéad O'Connor - Nothing Compares 2 U, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 31 luglio 2015.
  18. ^ Top Singles - Volume 51, No. 25, May 05 1990, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
  19. ^ (DA) Sinéad O'Connor - Nothing Compares 2 U, su danskehitlister.dk. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2017).
  20. ^ a b c d (EN) Song title - Nothing Compares 2 U, su tsort.info, Tsort. URL consultato il 31 luglio 2015.
  21. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  22. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2016).
  23. ^ a b I singoli più venduti del 1990, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 31 luglio 2015.
  24. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 28 January 1990 - 03 February 1990, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 31 luglio 2015.
  25. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  26. ^ (EN) Sinéad O'Connor – Chart history, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 31 luglio 2015.
  27. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Singles 1990, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 31 luglio 2015.
  28. ^ (DE) Jahreshitparade 1990, su austriancharts.at. URL consultato il 31 luglio 2015.
  29. ^ (NL) Jaaroverzichten 1990, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 31 luglio 2015.
  30. ^ (EN) Top Singles - Volume 53, No. 6, December 22 1990, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 31 luglio 2015.
  31. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1990, su offiziellecharts.de. URL consultato il 31 luglio 2015.
  32. ^ (EN) Top Selling Singles of 1990, su nztop40.co.nz, The Official New Zealand Music Chart. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2016).
  33. ^ (NL) Jaaroverzichten 1990, su dutchcharts.nl. URL consultato il 31 luglio 2015.
  34. ^ (EN) Chart Archive - 1990s Singles, su everyHit.com. URL consultato il 31 luglio 2015.
  35. ^ (EN) Billboard Top 100 - 1990, su longboredsurfer.com, longboredsurger.com. URL consultato il 31 luglio 2015.
  36. ^ (DE) Jahreshitparade 1990, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato il 31 luglio 2015.
  37. ^ Hot 100 60th anniversary, su billboard.com.

Collegamenti esterni

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