Nisei
Nisei (Nisei (二世?), seconda generazione) è un termine giapponese utilizzato nei continenti al di fuori dall'Asia per indicare un bambino giapponese nato in un Paese straniero. I Nisei sono considerati una seconda generazione, mentre quelli di terza generazione sono detti Sansei. Tutti quelli successivi hanno come prima radice i numeri cardinali giapponesi (ichi, ni, san, shi, go, roku eccetera).
Gruppi demografici
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene i primi emigranti giapponesi avessero raggiunto nel 1897 il Messico,[1] la maggior parte dei discendenti dei primi immigranti oggi vive in Brasile, negli Stati Uniti, in Canada e Perù.
Nisei brasiliani
[modifica | modifica wikitesto]Il Brasile, includendo quelli di etnia mista, ospita 1,5 milioni di giapponesi,[2] più di quelli ospitati negli Stati Uniti d'America (1,2 milioni).[3] I nisei brasiliani sono parte importante delle minoranze etniche del Sud America.
Nisei americani
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni nisei americani nacquero durante il Baby Boom dopo la fine della seconda guerra mondiale; la maggior parte dei Nisei che vivevano in America Occidentale furono costretti al confinamento secondo Ordine Esecutivo 9066 assieme ai loro genitori (Issei) e figli (Sansei). In alcuni casi, i figli dei Nisei si trovano a disagio, a causa delle differenze culturali tra i loro coetanei americani e i loro parenti giapponesi.[4] I nisei d'Hawaii ebbero esperienze differenti.
Due sono i maggiori rappresentanti dei Nisei in America: Daniel Inouye e Fred Korematsu, ma la storia individuale di tutti i Neisei sta creando comulativamente una storia troppo grande da traslare a parole. Il nato alle Hawaii Daniel Ken Inouye (井上 建?, Inoue Ken, nato il 7 settembre 1924) fu uno dei tanti nisei a combattere per l'esercito quando la restrizione per i nisei fu rimossa nel 1943. Fred Toyosaburo Korematsu (是松 豊三郎?, Korematsu Toyosaburo , 1919-2005) fu uno dei tanti a vivere lungo le coste americani durante il trasferimento forzato, resistendo assieme ad intere famiglie.
Lingua
[modifica | modifica wikitesto]Gli Issei nati in Giappone conoscono il Giapponese come prima lingua e il loro successo nell'imparare l'inglese varia da persona a persona. La maggior parte dei nisei parla il giapponese fluentemente, appreso dai genitori Iseei, dalle scuole giapponesi o vivendo nella comunità giapponese o nei campi di confinamento. I Nisei conoscono bene il giapponese almeno nel formato parlato, mentre la maggior parte dei Sansei parla l'inglese come prima lingua e il giapponese come seconda lingua.[5]
Educazione
[modifica | modifica wikitesto]Un punto illustrativo rivelato dal poema di una donnaIssei:
- By Meiji parents
- Emigrants to Canada
- The Nisei were raised to be
- Canadian citizens
- Of whom they could be proud.
- -- Kinori Oka, Kisaragi Poem Study Group, 1975.[6]
Confinamento
[modifica | modifica wikitesto]Quando i governi americani e canadesi confinarono le coste occidentali, nel 1942, nessuno dei due distinse i cittadini americani autoctoni (Nisei) e i loro genitori alloctoni (Issei).[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Japanese Ministry of Foreign Affairs (MOFA), "Japan-Mexico Relations"; retrieved 2011-05-17
- ^ MOFA, "Japan-Brazil Relations"; retrieved 2011-05-17
- ^ US Census, "Selected Population Profile in the United States; Japanese alone or in any combination," 2005 Archiviato il 12 febbraio 2020 in Archive.is.; retrieved 2011-05-17
- ^ Miyoshi, Nobu. (1978). "Identity Crisis of the Sansei and the Concentration Camp," NIMH Grant No. 1 R13 MH25655-01.
- ^ McLellan, p. 37.
- ^ Kobayashi, p. 64.
- ^ Dinnerstein, Leonard et al. (1999). Ethnic Americans: A History of Immigration, p. 181.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Leonard Dinnerstein, Leonard and David M. Reimers. (1999). Ethnic Americans: A History of Immigration. New York: Columbia University Press. ISBN 0-231-11189-4; ISBN 978-0-231-11189-8
- Hosokawa, Bill. (2002). Nisei: The Quiet Americans. Boulder: University Press of Colorado ISBN 0-870-81668-3; ISBN 978-0-870-81668-0
- Itoh, Keiko. (2001). The Japanese Community in Pre-War Britain: From Integration to Disintegration. London: Routledge. ISBN 0-700-71487-1; ISBN 978-0-700-71487-2
- McLellan, Janet. (1999). Many Petals of the Lotus: Five Asian Buddhist Communities in Toronto. Toronto: University of Toronto Press. ISBN 0-802-08225-4; ISBN 978-0-802-08225-1
- Moulin, Pierre. (2007). Dachau, Holocaust, and US Samurais: Nisei Soldiers First in Dachau? Bloomington, Indiana: AuthorHouse. ISBN 1-425-93801-9; ISBN 978-1-425-93801-7
- Tamura, Eileen and Roger Daniels. (1994). Americanization, Acculturation, and Ethnic Identity: The Nisei Generation in Hawaii. Urbana: University of Illinois Press. ISBN 0-252-06358-9; ISBN 978-0-252-06358-9
- Yenne, Bill. (2007). Rising Sons: The Japanese American GIs Who Fought for the United States in World War II. New York: Macmillan. ISBN 0-312-35464-9; ISBN 978-0-312-35464-0
- Yoo, David and Roger Daniels. (1999). Growing Up Nisei: Race, Generation, and Culture Among Japanese Americans of California, 1924-49. Urbana: University of Illinois Press. ISBN 0-252-06822-X; ISBN 978-0-252-06822-5
- Moulin, Pierre. (1993). U.S. Samurais in Bruyeres : People of France and Japanese Americans: Incredible Story. Luxembourg: CPL Editions. ISBN 2-959-9984-05
- Asahina, Robert. (2007). Just Americans: How Japanese Americans Won a War at Home and Abroad. New York: Gotham Books. ISBN 1-592-40300-X
- Harrington, Joseph D. (1979). Yankee Samurai: The Secret Role of Nisei in America's Pacific Victory Pettigrew Enterprises. ISBN 0-933-68011-2; ISBN 978-0-933-68011-1
- McNaughton, James. (2006). Nisei Linguists: Japanese Americans in the Military Intelligence Service During World War II. Washington, D.C. : Department of the Army.
- Sterner, C. Douglas (2008). Go For Broke: The Nisei Warriors of World War II Who Conquered Germany, Japan, and American Bigotry. Clearfield : Utah American Legacy Historical Press. ISBN 0-979-68961-9; ISBN 978-0-979-68961-1
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «nisei»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Japanese American National Museum; JANM generational teas Archiviato il 24 dicembre 2010 in Internet Archive.
- Embassy of Japan Archiviato il 16 febbraio 2019 in Internet Archive. in Washington
- Japanese American Citizens League, su jacl.org.
- Japanese Cultural & Community Center of Northern California
- Japanese American Community and Cultural Center of Southern California
- Japanese American Historical Society, su njahs.org.
- Densho: The Japanese American Legacy Project, su densho.org.
- Japanese American Museum of San Jose (California)
- Japanese American Network, su janet.org. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 1997).
- Japanese-American's own companies in USA, su shittoku.com.
- Japanese American Relocation Digital Archives, su jarda.cdlib.org. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2002).
- Online Archive of the Japanese American Relocation during World War II, su departments.oxy.edu. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2008).
- Photo Exhibit of Japanese American community in Florida
- The Asians in America Project - Japanese American Organizations Directory, su asiansinamerica.org.
- Nikkei Federation, su nikkeifederation.org. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2011).
- Discover Nikkei, su discovernikkei.org.
- Summary of a panel discussion on changing Japanese American identities, su nichibeitimes.com. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2006).
- Interment and American samurai, su pbs.org.
- “The War Relocation Centers of World War II: When Fear Was Stronger than Justice”, a National Park Service Teaching with Historic Places (TwHP) lesson plan, su nps.gov.
- U.S. Government interned Japanese from Latin America, su themilitant.com.