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Myrna Harrod

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Myrna Harrod
UniversoJulia - Le avventure di una criminologa
Lingua orig.Italiano
AutoreGiancarlo Berardi Ideatore, sceneggiatore
DisegniLuca Vannini
EditoreSergio Bonelli Editore
1ª app.ottobre 1998
1ª app. inJulia n. 1, Gli occhi dell'abisso
Ultima app. inJulia n. 307, Myrna: La redenzione
Caratteristiche immaginarie
EpitetoLa donna più pericolosa d'America[1]
Specieumana
SessoFemmina
EtniaStatunitense
Luogo di nascitaGarden City, New Jersey
Professioneassassina seriale
Affiliazioneindipendente

Myrna Harrod è un personaggio dei fumetti pubblicati da Sergio Bonelli Editore, creato da Giancarlo Berardi.

Storia editoriale

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Myrna Harrod debutta insieme a Julia Kendall nell'Ottobre 1998 all'interno del primo numero della serie Julia - Le avventure di una criminologa ricoprendo il ruolo di antagonista dei primi tre albi: Gli occhi dell'abisso, Oggetto d'amore e Nella mente del mostro.

Il personaggio ha un proprio filone di storie all'interno della serie, una delle "miniserie" che Giancarlo Berardi ha voluto inserire all'interno dell'opera, caratterizzato dalla sua attività di assassina seriale e dal rapporto morboso che ha instaurato con la criminologa di Garden City. Per un certo periodo le sue apparizioni sono state interrotte per volere della casa editrice per poi essere riprese in seguito[2].

Nel 2016 è stata rilasciata una collana da libreria a colori che ha l'obbiettivo di riproporre l'intero ciclo di storie[3].

Myrna è figlia di Tom Harrod, gestore di una palestra a Garden City, la città di Julia. Suo padre era ossessionato dalla morale cattolica, che le impose duramente nel corso della sua infanzia e adolescenza a furia di privazioni e penitenze, a volte anche corporali. Sua madre, Priscilla Colby, li abbandona quando lei è ancora molto piccola, e l'uomo fa credere a Myrna che sua madre sia morta. Durante l'adolescenza, Myrna mostra latenti segni di squilibrio legati all'ossessione della morte, della rivalsa, della ribellione dai dettami di suo padre: seziona bambole, usa violenza su piccoli animali e, più in generale, è affascinata dalla morte e dalla sofferenza altrui. All'età di 23 anni, dopo essersi laureata in chimica a pieni voti, la ragazza viene a sapere che sua madre non è morta, ma si è rifatta una vita in un'altra città, sposandosi e facendo anche un figlio. È qui che inizia la follia omicida di Myrna: all'inizio si accanirà su alcune prostitute, per poi passare a delle ragazzine adescate nella palestra di suo padre, facendo ricadere i sospetti su quest'ultimo. Solo Julia Kendall riesce a capire chi ci sia davvero dietro gli omicidi, ma troppo tardi: Tom Harrod viene ferito a morte e Myrna riesce a scappare.

Mentre è ricercata, Myrna salva dalla violenza una ragazza, Ruby, e la porta con sé fino a Providence, con l'intenzione di uccidere anche sua madre: questa ha perso il secondo marito e il figlio in un terribile incendio, e lei stessa è rimasta vittima di gravissime ustioni e della schizofrenia. Durante il viaggio uccide un rappresentante viaggiatore e una anziana ex-infermiera che ospita le due ragazze e le aiuta a ritrovare Priscilla; la stessa Ruby viene uccisa per essersi troppo affezionata a Myrna. Julia riesce a intervenire appena in tempo per evitare l'omicidio di sua madre, anche se la killer fugge anche stavolta[4]. Più tardi Myrna tornerà a Garden City, rendendosi conto di amare Julia; Dopo una serie di terribili omicidi tenterà di rapire la sorella di Julia, Norma Kendall, per costringere la criminologa ad amarla. Ma il rapimento va male e Myrna viene arrestata.

Dopo 3 anni passati in isolamento, l'assassina viene trasferita in un nuovo penitenziario, la cui direttrice ne fa la sua amante; Myrna la seduce per poi ucciderla ed evadere spacciandosi per lei. Da allora è sempre in viaggio, commettendo di volta in volta omicidi sempre più cruenti e mirati ad arrivare a Julia; i suoi intenti sono pian piano mutati: se prima uccideva a sangue freddo, adesso orchestra i suoi piani in modo da distruggere intere famiglie (retaggio della sua tragica situazione familiare), e soprattutto in modo da avvicinarsi il più possibile alla "sua" Julia.

I tragici eventi di cui si rende protagonista rendono Myrna sempre più famosa e temuta. Quando a Garden City inizia una lunga striscia di terribili omicidi che sembrano portare la firma di Myrna, tutti sono convinti che l'autrice sia lei; l'unica a capire la verità è proprio Julia, che riconosce delle "imperfezioni" nel modus operandi dell'assassina: la reale colpevole è Josephine Ray, una giovane squilibrata che ha preso a modello la killer e ne emula le imprese. Nel suo folle tentativo di imitare Myrna, Josephine arriva a rapire la stessa Julia, ma avrà la peggio in uno scontro col suo stesso epigone, tornata a Garden City sotto le false sembianze di Eliot, un ragazzo, decisa a riprendersi la sua identità: Myrna la riduce in coma, e fugge prima che arrivi la polizia.

Dopo questo episodio, la polizia e l'FBI mettono in piedi una enorme caccia all'uomo per catturare la fuggitiva Myrna, ma lei, inaspettatamente, decide di rimanere in città: smette i panni di Eliot e approfitta dell'aiuto di Marlene, una transessuale incontrata per caso, con cui per qualche tempo si dedica alla prostituzione. Gli incontri con i clienti risvegliano però in lei i ricordi delle violenze subite in gioventù dal padre, e ciò la porta a uccidere di nuovo. Quando Julia intuisce che lei possa non essere fuggita, Myrna ne approfitta per attirarla in trappola: uccide Marlene e usa questo omicidio come "diversivo" per rapire indisturbata la sua amata Julia; quando tutto sembra andare secondo i suoi piani, tuttavia, le manca il coraggio di ucciderla, permettendo a Leo Baxter di salvare Julia. La Harrod viene così riconsegnata alla giustizia.

Dopo l'arresto Myrna viene internata nel manicomio criminale di Burberry, dove è tenuta sotto sorveglianza costante; ben presto tuttavia cade in uno stato catatonico permanente. Successivamente accusa una crisi respiratoria a cui segue un coma vegetativo; ritenendolo irreversibile, i medici decidono di trasferirla in una struttura ospedaliera. In realtà Myrna ha corrotto un infermiere promettendogli di uccidere il medico responsabile della morte della sua fidanzata; questi l'ha aiutata a simulare il coma usando del curaro. Con la sorveglianza allentata, Myrna si sveglia e riesce a evadere. Julia viene dunque trasferita in una località segreta, ma Myrna la costringe a venire allo scoperto minacciando di morte sua nonna Lillian; dopo averla affrontata per l'ennesima volta, viene fermata dagli uomini del tenente Webb ed è costretta a fuggire di nuovo.

Negli anni successivi a questa vicenda Myrna compie sporadiche apparizioni, assumendo via via nuove identità e mantenendo un basso profilo, spesso senza incontrare direttamente Julia ma facendole percepire la sua presenza compiendo efferati omicidi. Tornata a Garden City, la serial killer intrattiene una relazione sentimentale con la giovane Terry, designandola come sua vittima. Nel frattempo viene contattata da Darryl Robinson, professore di sociologia e criminologo fallito, il quale odia Julia poiché ritiene che la cattedra che lei occupa alla Hollyrook University spetti di diritto a lui. L'uomo propone a Myrna di unire gli sforzi per tendere una trappola a Julia, che vuole vedere morta. La trappola funziona e Darryl rapisce Julia, ma le somministra una dose eccessiva di narcotico che la lascia in fin di vita. Myrna lo uccide e affida Julia a Terry (che di conseguenza si salva) perché la porti in ospedale: non desidera uccidere Julia quando è esanime e indifesa, ma mentre è viva e libera di amarla.

Dopo la sua ultima avventura Myrna finisce nuovamente in un torbido giro di prostituzione capeggiato dal nipote di un importante boss della malavita di Garden City, sul quale riesce a vendicarsi castrandolo; questa umiliazione causa però una caccia senza precedenti nei suoi confronti da parte degli uomini del boss. Myrna riesce ad avvicinare Julia nel contesto di un evento pubblico e la ferisce, venendo arrestata per la terza volta. Julia comprende che la sua nemica ha scelto di proposito di non ucciderla, e che si sia fatta catturare volontariamente per sfuggire alla caccia del boss; con l'aiuto della killer, la criminologa riesce a sgominare il giro di prostituzione, liberando alcune ex-compagne di prigionia di Myrna. La Harrod viene isolata in un centro di massima sicurezza.

In seguito a un lungo periodo di isolamento Myrna riesce a ottenere dei miglioramenti della sua condizione carceraria: proponendo alla giustizia la sua collaborazione per tracciare i profili di killer psicopatici come lei, viene invitata (nonostante le proteste di Julia, di Webb e del procuratore Robson) a un convegno di specialisti a Garden City. Nel corso del suo intervento, un uomo si alza dal pubblico e la colpisce con una pistola, prima di essere a sua volta abbattuto dalla polizia. Myrna, gravemente ferita, viene caricata immediatamente in ambulanza.
Tuttavia, questa era una messinscena orchestrata ben prima del suo arresto: l'attentatore era stato contattato dalla Harrod per spararle con un finto proiettile di ceramica, per poi farsi uccidere allo scopo di garantire un risarcimento alla famiglia. Quando Julia e la polizia riescono a ricostruire la vicenda, ormai è troppo tardi: Myrna ha già assassinato i paramedici e si è data alla macchia.

Myrna torna per l'ennesima volta a Garden City, e dopo una serie di misfatti telefona a Julia e le promette che si vedranno presto; l'assassina immagina inoltre che il prossimo incontro con la sua amata sarà anche l'ultimo, e che in qualche modo la loro lunga relazione terminerà. Myrna torna a Garden City durante la Pandemia di COVID-19, assumendo l'identità di una badante dell'Est Europa e ricominciando presto a uccidere. Grazie a una serie di stratagemmi, la donna riesce a penetrare in casa di Julia e narcotizzare sua nonna Lilian. La serial killer riesce a legare Julia, ma fugge senza farle del male; in seguito la chiama al telefono e, di fronte al suo stupore, le chiede di ammettere di non provare alcun sentimento per lei: Julia non risponde a questa domanda, e Myrna le dice che lasciarla libera era l'unico modo per costringerla a lasciare liberi i suoi sentimenti.

Tre anni dopo, Myrna si ritira in un convento in Kentucky, dove scrive le sue memorie e si mette alla prova, tentando di smettere di uccidere in nome del suo amore per Julia; la sua contorta idea di giustizia, tuttavia, la porterà ad ammazzare brutalmente un prete colpevole di aver violentato una giovane novizia, Eleanor. La killer fugge con lei a Springville, una cittadina del vecchio West, dove tuttavia sembra rinunciare al crimine per mettersi addirittura al servizio della giustizia.

Caratterizzazione

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Myrna Harrod è una serial killer psicopatica, acerrima avversaria di Julia Kendall. I suoi crimini vengono commessi con una logica fredda e distaccata che la porta a uccidere in modi sempre più cruenti e feroci; è innamorata di Julia, l'unica persona che sembra capire a fondo la sua contorta psiche e aspira a ucciderla durante un rapporto amoroso. Inizialmente si limitava a scegliere a caso le sue vittime ma ben presto diventerà metodica e raffinata nel suo modus operandi tanto che si arriverà a definirla "un'artista del delitto".

Myrna è un'abile trasformista capace di crearsi identità alternative (a volte persino maschili) e sfuggire alla giustizia. Per la stessa ragione è lascia passare periodi anche lunghi tra un omicidio e l'altro, rimanendo in stato di "quiescenza". Inoltre è una brava manipolatrice della psiche umana: spesso fa innamorare perdutamente di sé alcune persone non (solo) per ucciderle, ma per usarle e arrivare più facilmente ai suoi scopi.

Myrna Harrod appare nei primi tre albi della serie, per poi fare saltuarie ricomparse (più o meno una ogni due-tre anni) in alcune storie che la vedono come protagonista. Inoltre, pur senza apparire, è menzionata direttamente in molti episodi della serie nei quali viene confrontata al killer di turno oppure citata come nemesi naturale di Julia.

In genere gli episodi di Julia in cui compare Myrna non sono narrati come di consueto dalla stessa Julia attraverso il suo diario, ma da Myrna in prima persona. La pettinatura abituale di Myrna (anche se spesso la cambia per travestirsi meglio) è fatta in modo che la sua ombra sembri quella del diavolo. Anche se non viene mai detto esplicitamente, Myrna Harrod è mancina, infatti regge sempre il suo stiletto con la mano sinistra[5]. Nel numero 139 viene fatto per la prima volta cenno ad un disturbo psichico di Myrna: ogni volta che sta per uccidere qualcuno, lei ha una visione di suo padre che la osserva. Lei sfoga la sua ira repressa contro di lui mettendolo a tacere; dopodiché compie il delitto e lo vede sparire con un'aria soddisfatta. Questo elemento verrà sviluppato nel corso delle avventure, finché nel numero 202 la killer non inizierà a vedere anche il fantasma di sua madre e, nel 307, perfino quello di Julia.

In un'intervista Berardi ha definito così il personaggio: Myrna è uno dei punti alti della serie. Un personaggio fuori da ogni schema, schietto e crudele come solo una personalità infantile può essere. È la parte oscura di Julia e di ognuno di noi. La parte primordiale e feroce che rimuoviamo per vivere in un consesso civile. Una volta infranto il tabù delle leggi della convivenza, Myrna è libera di dire ciò che vuole e di comportarsi di conseguenza, smascherando e ridicolizzando le ipocrisie che caratterizzano la nostra società. La sua presenza è fondamentale, perché, come diceva Stevenson, è il villain che fa grande un racconto.[6].

Pubblicazioni

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Tutti i soggetti delle storie sono scritti da Giancarlo Berardi, ideatore della serie.

Nr. Albo Titolo Data Sceneggiatura Disegni Copertina
1 1 Gli occhi dell'abisso Ottobre 1998 Giancarlo Berardi Luca Vannini Marco Soldi
2 2 Oggetto d'amore Novembre 1998 Corrado Roi
3 3 Nella mente del mostro Dicembre 1998 Marco Soldi e Luca Vannini
4 39 Bentornata, Myrna! Dicembre 2001 Laura Zuccheri
5 86 Myrna: a sangue caldo Novembre 2005
6 110 Myrna: un affare in famiglia Novembre 2007 Giancarlo Berardi e Maurizio Mantero
7 130 Myrna: io sono mia Luglio 2009
8 139 Myrna: il coraggio di uccidere Aprile 2010
9 154 Ti amo da morire[7] Luglio 2011 Giancarlo Berardi e Lorenzo Calza Roberto Zaghi
10 169 Myrna: rabbia antica Ottobre 2012 Giancarlo Berardi e Maurizio Mantero Steve Boraley Cristiano Spadoni
11 175 Myrna: infanzia rubata Aprile 2013
12 193 Myrna: Bloody Pulp Ottobre 2014
13 202 Myrna: Killer offresi Luglio 2015
14 216 Myrna: La resa Settembre 2016
15 233 Myrna: La via della libertà Febbraio 2018
16 273 Myrna: Addio, mia amata Giugno 2021
17 307 Myrna: La redenzione Aprile 2024
18 314 Myrna: Benvenuta a Springville Novembre 2024

Myrna è comparsa in un cameo all'interno della puntata dedicata a Julia della serie The Editor Is In[8].

  1. ^ Lo Spazio Bianco.it Julia # 202 – Myrna: anatomia di una serial killer
  2. ^ Lo Spazio Bianco.it Le umane vicende di una criminologa: intervista a Giancarlo Berardi
  3. ^ Sergio Bonelli Editore.it Julia e Myrna: le origini!
  4. ^ In un altro episodio della serie verrà specificato che sua madre è morta comunque poco dopo per cause naturali.
  5. ^ Nel numero 202 della pubblicazione questo elemento viene in qualche modo "ufficializzato", in quanto Julia attribuisce a Myrna una ferita mortale rinvenuta su un cadavere perpetrata con la mano sinistra.
  6. ^ Lo Spazio Bianco.it Un narratore al servizio della storia: intervista a Giancarlo Berardi
  7. ^ Questo è, a oggi, l'unico episodio in cui Myrna compare direttamente senza esserne la protagonista. In altri episodi viene menzionata ma non compare mai di persona.
  8. ^ Sky Guida TV.it Julia Kendall
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