Myotis laniger
Myotis laniger (Peters, 1871) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Ecozona orientale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 40 e 42 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 34 e 36 mm, la lunghezza della coda tra 38 e 40 mm, la lunghezza del piede tra 8 e 11 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 16 mm e un peso fino a 4 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta. Le parti dorsali sono marroni, con la base dei peli più scura, mentre le parti ventrali sono bruno-grigiastre. Il muso è densamente ricoperto di peli. Le orecchie sono lunghe, strette e appuntite. Il trago è lungo, stretto e appuntito. Le ali sono attaccate posteriormente ai lati del piede circa 1–2 mm dalla base delle dita. I piedi sono grandi. La lunga coda è inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il calcar è privo di carenatura. Il cranio ha una scatola cranica alta ed a cupola. I canini sono piccoli. Il cariotipo è 2n=48 FNa=54.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di breve durata a banda larga e frequenza modulata iniziale di 90 kHz e finale di 31–32 kHz.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia nelle grotte e nelle cavità degli alberi.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti catturati in volo sopra specchi o corsi d'acqua.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nella Cina centrale e sud-orientale, sull'isola di Hainan, nello stato indiano orientale di Meghalaya, Laos nord-orientale e nel Vietnam settentrionale.
Vive nelle foreste.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale sebbene non ci siano informazioni recenti circa la sua diffusione, lo stato della popolazione e i requisiti ecologici, classifica M.laniger come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Csorba, G. & Bates, P. 2008, Myotis laniger, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis laniger, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Smith & Xie, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
- Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Myotis laniger
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