Muslim ban
Il bando sui viaggi da paesi a maggioranza musulmana, informalmente il bando sui musulmani (informalmente, in inglese, muslim ban o travel ban) è il nome per due ordini esecutivi (il 13769 e il 13780) emessi dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dalla sua amministrazione nel 2017, al fine di negare l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di vari paesi a maggioranza musulmana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo ordine prevedeva inizialmente il bando solo per sette paesi, mentre il secondo lo estese a ulteriori sei paesi. In totale, i paesi colpiti furono Somalia, Sudan, Iran, Iraq, Siria, Yemen e Libia.[1][2][3][4]
Il bando ha, tuttavia, eccezionalmente escluso paesi musulmani alleati degli statunitensi a livello diplomatico, come Arabia Saudita, Pakistan, Egitto, Marocco e Indonesia. A seguito di questi repentini cambiamenti, molte agenti di immigrazione nei principali aeroporti internazionali, nonché il Dipartimento della sicurezza interna e l’agenzia delle dogane e della protezione dei confini, hanno riportato iniziali difficoltà e confusione nell’applicazione dell’ordine, con vari viaggiatori effettivamente impossibilitati a entrare negli Stati Uniti o ad eventualmente ritornare nei propri paesi.
Il 20 gennaio 2021, a poche ore dall’inaugurazione del neo-eletto presidente Joe Biden, i due ordini esecutivi vennero ufficialmente abrogati, nell’ambito del rispetto di una promessa elettorale, nei primi 17 ordini esecutivi emanati dal capo di stato statunitense.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Il "Muslim ban" di Trump non è di Trump e non è contro i musulmani: cosa dice davvero l'ordine presidenziale, in International Business Times, 30 gennaio 2017. URL consultato il 3 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2017).
- ^ Muslim ban: cos'è e cosa prevede il provvedimento di Trump, in Leonardo.it News, 30 gennaio 2017. URL consultato il 3 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2017).
- ^ Muslim ban, prima vittoria per Trump: Corte suprema dà parziale via libera, in Repubblica.it, 26 giugno 2017. URL consultato il 3 luglio 2017.
- ^ Muslim ban, prima vittoria di Trump: la Corte Suprema dà il via libera a una versione ridotta, su Il Fatto Quotidiano, 26 giugno 2017. URL consultato il 3 luglio 2017.
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