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Muro di Coj

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Il muro nel 2022, con la citazione Peremen trebujut naši serdca ("I nostri cuori chiedono un cambiamento") dalla canzone Choču peremen!

Il Muro di Coj (in russo Стена Цоя?, Stena Cojа) è una parete di Mosca ricoperta di graffiti dedicati al musicista sovietico Viktor Coj e al suo gruppo Kino. Il muro è situato alla casa numero 37, nell'intersezione tra via Arbat e la Krivoarbatskij pereulok, e viene considerato uno dei simboli di Mosca.[1] È una consuetudine dei fan di Coj quella di lasciare una sigaretta spezzata accesa in uno speciale posacenere vicino al muro.[2]

Frequentemente visitata dai fan, il muro è diventato un luogo per lasciare una nota per un amico o per organizzare un incontro. Esistono muri simili anche in altre città come San Pietroburgo, Chabarovsk,[3] Dnipro e Sebastopoli.[4]

Il primo graffito fu realizzato il 15 agosto 1990 nel giorno della morte del cantautore ed era la scritta Segodnja pogib Viktor Coj (in russo Сегодня погиб Виктор Цой?, "Oggi è morto Viktor Coj"), realizzata usando una tinta nera.[5] Successivamente, qualcuno scrisse come risposta Coj živ! (in russo Цой жив!?, "Coj vive!"). Dopo vennero aggiunte altre scritte, tra cui citazioni tratte dai brani dei Kino Pačka sigaret e Muravejnik. Nel 2006 il muro venne ridipinto da alcuni membri dell'Art Destroy Project, ma il graffito venne restaurato dai fan. Nel 2009 le autorità di Mosca annunciarono dei piani per il restauro del muro che tuttavia non vennero mai attuati.

Fu proposta la realizzazione di un monumento dedicato a Coj, che lo avrebbe raffigurato a piedi nudi e seduto su una motocicletta, da collocare vicino al muro ma l'idea venne rifiutata dai residenti e dai fan.

  1. ^ (EN) Adele Marie Barker, Consuming Russia: popular culture, sex, and society since Gorbachev, Duke University Press, 1999, ISBN 0822322811.
  2. ^ (RU) Stena Viktora Coja na Arbate, su culttourism.ru, Kul’turnyj turizm.
  3. ^ (EN) Victor tsoi painted on an abandoned movie theater in khabarovsk, su mysouth.su, World News - Russian Opinion, 22 giugno 2011. URL consultato il 3 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  4. ^ (EN) Photo of Wall in memory of Viktor Tsoi, su web.archive.org, Panoramio | Google. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  5. ^ (EN) Daria Gonzales, Street art with an intelligent face, su rbth.com, Russia Beyond, 22 marzo 2012.

Voci correlate

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