Vai al contenuto

Montano Lucino

Coordinate: 45°47′N 9°03′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Montano Lucino
comune
Montano Lucino – Stemma
Montano Lucino – Bandiera
Montano Lucino – Veduta
Montano Lucino – Veduta
Il centro di Montano con, sullo sfondo, il massiccio del Monte Rosa
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoSilvio Aiello (lista civica Insieme per Montano Lucino) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate45°47′N 9°03′E
Altitudine400 m s.l.m.
Superficie5,22 km²
Abitanti5 400[1] (31-10-2023)
Densità1 034,48 ab./km²
FrazioniArcissa, Casarico, Cantalupo, Cima, Crignola, Dosso, Grisonno, La Cà, Lovesana, Lucinasco, Lucino al basso, Mezzomanico, Lucino al Monte, Montano, Trivino, Vitello
Comuni confinantiComo, Colverde, Grandate, San Fermo della Battaglia, Villa Guardia
Altre informazioni
Cod. postale22070
Prefisso031
Fuso orarioUTC 1
Codice ISTAT013154
Cod. catastaleF427
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 540 GG[3]
Nome abitantilucinesi (nella frazione di Lucino)
Patronosan Giorgio (Lucino), sant'Andrea (Montano)
Giorno festivo23 aprile (san Giorgio), 30 novembre (sant'Andrea)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montano Lucino
Montano Lucino
Montano Lucino – Mappa
Montano Lucino – Mappa
Localizzazione del comune di Montano Lucino nella provincia di Como
Sito istituzionale

Montano Lucino (Muntàn e Lüscìn in dialetto comasco, AFI: /muŋˈtaŋ/ e /lyˈʃiŋ/) è un comune italiano di 5 400 abitanti della provincia di Como in Lombardia.

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che entrambi i termini che compongono l'attuale toponimo siano di epoca romana: Montano deriverebbe da montanus ("montuoso")[4][5], e Lucino da lucinus (lucus, bosco sacro)[4][5] o dal nome di persona Licinio[5]. In un'opera di Cesare Cantù, il territorio lucinese era indicato con il toponimo "Caneda"[5].

È opinione diffusa che il primo villaggio neolitico del comasco (3500 a.C.) sia situabile nel territorio di Montano Lucino.[4][5] A questo periodo risalgono infatti alcuni pezzi di vasellame rinvenuti sul territorio,[5] oltre ad alcune selci ancor più anteriori di circa 1500 anni[5].

In età comunale, Lucino, che disponeva di una rocca di origine gallica, parteggiava per i comaschi contro Milano[5]. La fortezza, probabilmente collocata laddove oggi si trova la cosiddetta Curt dei Vincenzitt[5], fu rasa al suolo nel 1242[6] dai milanesi, venuti in possesso della rocca a seguito del tradimento di un certo Arialdo Advocato[5].

Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano i "comunia locorum de Montano de Trevino" e il "comune loci de Lucino" tra i comuni che, all'interno della pieve di Fino, avevano il compito di garantire la manutenzione di alcune strade, rispettivamente:

  • la “stratam de Cardevio a platea que est ad domos quondam Alberti Zanforgi usque ad Sassum de Cardevio” per la comunita di Montano e Trivino;[7]
  • la “stratam a stricta que est prope domos de Breda a manu dextra eundo versus Torrigiam usque ad strictam Bevulcham" per il comune di Lucino.[8]

Sempre nella stessa pieve, nel 1751 il comune di Montano aveva già giurisdizione sui cassinaggi di Vetello, Grisono, Grignola, Lucivosco, Cantalupo, Trivino e Dasso, mentre il comune di Lucino su quelli di “Lucino al Monte”, Arcisà, “Cassina La Cà” e “Cimiee”.[7][8] In particolare, l'aggregazione a Lucino della Cassina de Scimiè (che risultava dipendere da Lucino solo per quanto concerneva gli aspetti religiosi[8]) avvenne proprio in quell'anno, al termine di un lungo periodo (iniziato non dopo il 1652) in cui la terra di "Cimerio" aveva costituito un comune autonomo della pieve di Fino.[9]

Nello stesso periodo, i due comuni di Montano e di Lucino risultano già essersi redenti dall'infeudazione ma ancora soggetti al pagamento quindecennale relativo al riscatto.[7][8]

Tra il 1756 e il 1757 Montano venne definitivamente a comprendere anche il territorio della "Cassina de Casarigo" (anch'essa libera dall'infeudazione, nonostante nel 1652 figurasse, come Cassarica, tra le terre plebane messe all'asta dal governo spagnolo dello Stato di Milano[10]), che poco tempo prima era stata aggregata al comune di Gironico al Monte dopo aver costituito una piccola entità comunale nella pieve di Uggiate già nel XVI secolo.[11] Ciononostante, dai registri parrocchiali di Maccio (da cui Casarico risulta tuttora dipendere dal punto di vista religioso) emerge come, alla fine del XVI secolo, il territorio di Casarico ricadesse entro i confini parrocchiali e comunali maccesi[12].

Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì per il comune di Montano l'aggregazione a Gironico,[13] mentre per quello di Lucino l'incorporazione a Como.[14] Le decisioni napoleoniche non sopravvissero alla Restaurazione, che comportò la ricostituzione di Montano e di Lucino come due entità comunali autonome.[15][16]

In seguito all'unità d'Italia, nel 1863 il comune di Montano cambiò la sua denominazione in "Montano Comasco" (R.D. 28 giugno 1863, n.1.426).[17]

Nel 1928 Montano Comasco e Lucino vennero uniti in un unico comune chiamato "Montano Lucino" (R.D. 26 aprile 1928, n. 1086).[17]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 29 agosto 1974.[18]

«D'argento, al castello di rosso, merlato alla guelfa, murato e chiuso di nero, fondato su di una montagna di verde, accompagnato in capo da una ruota d'acciaio, dentata di dodici, addestrata da una spiga di grano al naturale e sinistrata da un grappolo d'uva di nero, stelato e pampinoso di due di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di verde.

Chiesa di S. Andrea

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa di S. Giorgio

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Villa Olginati

[modifica | modifica wikitesto]

Villa Olginati fu costruita dall'omonima famiglia nella frazione di Lucinasco nella seconda metà del XVIII secolo.[19][20][21] Circa un secolo più tardi, la villa fu oggetto di importanti rimaneggiamenti, realizzati su commissione di Luigi Olginati.[21] Su volontà di Carlotta Olginati, ultima erede della famiglia, nel 1931 la struttura fu riadattata a orfanotrofio.[19][21] Ulteriori ristrutturazioni si registrarono nel 1967[19] e comportarono, in particolare, un ampliamento dell'ala ovest[21].

La villa si presenta come un edificio con pianta a "U" aperta verso il cortile sud, sul quale si affaccia un porticato realizzato nel corso degli interventi commissionati da Luigi Olginati. La facciata ovest lascia trasparire i volumi dell'antica cappella gentilizia, nella quale si conservano dipinti di Panfilo Nuvolone e degli allievi di Tintoretto, oltre a un paliotto in scagliola riconducibili a maestranze provenienti dalla Valtellina.[21]

Villa Gonzaga

[modifica | modifica wikitesto]

Grisonno ospita i ruderi di Villa Gonzaga (XII secolo),[22] ancora attestata nel catasto teresiano del 1722[19] e immersa in un parco di 30 ettari[5].

  • Palazzo Tatti, a Montano,[19] costruita tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo[5]
  • Villa Carabba Tettamanti[19] (XVIII-XIX secolo), a Montano[23]
  • Villa Luzzani[19]
  • Complesso rurale di Casarico, fondato presumibilmente dai benedettini che si erano insediati nella vicina località Castello di Lurate.[24]
Santuario della Madonna delle Grazie

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Sant'Andrea

[modifica | modifica wikitesto]

Situata nella frazione di Montano, la chiesa di Sant'Andrea, oggetto di importanti ristrutturazioni negli anni 1948-1950[25][26], era già citata come chiesa parrocchiale negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo[27]. Le origini della chiesa sono infatti precedenti al Cinquecento[5].

Chiesa di San Giorgio

[modifica | modifica wikitesto]

Situata nella frazione di Lucino, anche la chiesa di San Giorgio era stata originariamente edificata prima del Cinquecento[5] ed è ricordata negli atti delle visite pastorali del XVI secolo[28]. Ricostruita nel 1674,[29] quindici anni dopo fu interessata da nuovi interventi di abbellimento. Nel 1842 la chiesa venne ulteriormente ampliata e fu realizzata la nuova facciata.

  • Santuario della Madonna delle Grazie, costruito a Lucino intorno al 1665[30]
  • Ex Collegiata di S. Maria, ora sconsacrata di proprietà della famiglia Avogadro. Era la chiesa di cui abbiamo la testimonianza storica scritta più antica, la sua fondazione è precedente al 1295, risulta dai resoconti della decima papale indetta da Bonifacio VIII per il triennio 1295-98, in cui si cita la chiesa di S. Maria come collegiata con tre preti[31]
  • Oratorio di Villa Olginati, intitolato alla Vergine Assunta[19]
  • Cappella del cimitero di Montano, decorata da vetrate di Alfonso Salardi[5]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Demografia pre-unitaria

[modifica | modifica wikitesto]
  • 1751: 240 abitanti a Montano, 250 a Lucino, 15 a Cassina di Scimè e 38 a Casarico[7][8][9][11]
  • 1771: 253 abitanti a Montano e 399 a Lucino[32][33]
  • 1799: 263 abitanti a Montano e 408 a Lucino[13][14]
  • 1805: 256 abitanti a Montano e 433 a Lucino[13][14]
  • 1853: 553 abitanti a Montano e 601 a Lucino[15][16]

Demografia post-unitaria

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[34]

Istituzioni, enti e associazioni

[modifica | modifica wikitesto]
Nome Ambito
Associazione Combattenti e Reduci sez. di Lucino Cultura
Associazione Combattenti e Reduci sez. di Montano Cultura
Ass. Naz. Alpini - Sez. di Como - Gruppo di Montano Lucino Tempo Libero
Gruppo Folcloristico di Montano Lucino Cultura / Manifestazioni
G.E.S.C. - Gruppo Ecologico Studenti Comaschi ONLUS Ambiente / Protezione Civile
Il Focolare Tempo Libero
Polisportiva Aurora Sport
Associazione Volontari Servizi sociali
Istituto Comprensivo "Don Carlo San Martino - Villa Olginati" Istruzione
  • Fiera Zootecnica Settembrina

Dal 1978 si svolge questa fiera organizzata dal "Gruppo Folcloristico di Montano Lucino" in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. La più importante tra le manifestazioni del paese, per tradizione inizia il 3º sabato del mese di settembre e si conclude dopo 3 giorni, il lunedì. La manifestazione è atta alla promozione del mondo zootecnico ed agricolo, con rassegne di cavalli, bovini da allevamento e da macello. Durante tutta la durata è possibile gustare piatti e prodotti tipici della tradizione lombarda. Sono inoltre presenti bancarelle e spettacoli folcloristici con majorette e gruppi musicali.

Una sagra di giovane età che ha preso subito piede. Si svolge nel mese di maggio, ha durata di due giorni. Vengono proposti tipici prodotti valtellinesi, accompagnati da intrattenimento musicale nelle ore serali.

  • Sagra del Pesce

La più recente delle manifestazioni del paese. Si svolge nel mese di giugno, ha durata di due giorni. Vengono proposti piatti tipici a base di pesce di lago (misultin, pesce di lago in carpione, alborelle) e classici piatti della tradizione italiana, come fritto misto e pasta allo scoglio. La festa è accompagnata da intrattenimento musicale serale.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Attraversata dalla via Varesina, (Strada statale 342 Briantea), fra il 1910 e il 1955 la località era servita da una fermata posta lungo la Tranvia Como-Appiano Gentile-Mozzate[35]. La linea Asf Autolinee C71 collega Montano Lucino a Como[36],mentre la linea C70 collega lucino a Como.[37]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c La Storia, su comune.montanolucino.co.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Borghese, pp. 314-315.
  6. ^ Majocchi, p. 50.
  7. ^ a b c d Comune di Montano, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  8. ^ a b c d e Comune di Lucino, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  9. ^ a b Comune di Cassina di Scimè, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  10. ^ Mancini, p. 17
  11. ^ a b Comune di Casarico, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  12. ^ Majocchi, p. 27.
  13. ^ a b c Comune di Montano, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  14. ^ a b c Comune di Lucino, 1798 - 1808 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  15. ^ a b Comune di Montano, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  16. ^ a b Comune di Lucino, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  17. ^ a b Comune di Montano Comasco, 1859 - 1928 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  18. ^ Montano Lucino, su Archivio Centrale dello Stato.
  19. ^ a b c d e f g h Comune di Montano Lucino - Provincia di Como, su comune.montanolucino.co.it. URL consultato il 19 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2015).
  20. ^ Villa Olginati - complesso, Via al Monte, 11 - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  21. ^ a b c d e Langè, p. 295.
  22. ^ Villa Gonzaga (resti), Via Grisonno - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  23. ^ Villa Carabba, Via Giuseppe Garibaldi - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  24. ^ Majocchi, p. 26.
  25. ^ Chiesa di S. Andrea - complesso, Via Giuseppe Garibaldi - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  26. ^ La nostra storia – Parrocchia Sant'Andrea Apostolo, su parrocchiamontano.it. URL consultato il 12 dicembre 2021.
  27. ^ SIUSA - Parrocchia di S. Andrea in Montano di Montano Lucino, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  28. ^ SIUSA - Parrocchia di S. Giorgio in Lucino di Montano Lucino, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  29. ^ Chiesa di S. Giorgio, Via San Giorgio - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  30. ^ cfr. Visita pastorale Torriani del 1669
  31. ^ Studi e testi 324- Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV - LOMBARDIA ET PEDEMONTIUM - a cura di M. Rosada - Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana - 1990
  32. ^ Comune di Montano, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  33. ^ Comune di Lucino, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
  34. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  35. ^ Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
  36. ^ Schema C71 Como Maccio, su asfautolinee.it. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
  37. ^ Scheda C70 Appiano Como, su asfautolinee.it. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
  • Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.
  • Annalisa Borghese, Montano Lucino, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 314-315.
  • Ivo Mancini e Giorgio Castiglioni, La comunità di Drezzo nei secoli, Como, Edizioni New Press, 2009.
  • Luigi Majocchi, MACCIO Scorci di vita parrocchiale e paesana, a cura di Parrocchia S. Maria Assunta - Maccio di Villa Guardia, Veniano, Laboratorio Grafico Veniano, 2010.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia