Mieczysław Mümler
Mieczysław Mümler | |
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Nascita | Leopoli, 10 dicembre 1899 |
Morte | Londra, 5 settembre 1985 |
Dati militari | |
Paese servito | Polonia Francia Regno Unito |
Forza armata | Siły Powietrzne Armée de l'air Royal Air Force |
Arma | Artiglieria |
Specialità | Caccia |
Anni di servizio | 1918-1946 |
Grado | Colonnello |
Guerre | Guerra polacco-ucraina Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Polonia Campagna di Francia |
Battaglie | Battaglia d'Inghilterra |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Niebieskaeskadra[1] | |
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Mieczysław Mümler (Leopoli, 10 dicembre 1899 – Londra, 5 settembre 1985) è stato un aviatore e militare polacco, che fu un asso dell'aviazione durante la seconda guerra mondiale con sei aerei abbattuti e uno danneggiato.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Leopoli il 10 dicembre 1899, allora città dell'Impero austro-ungarico.[2] Frequentò la scuola primaria e secondaria nella sua città natale, divenendo membro dei boy scout e sostenitore dell'organizzazione militare indipendentista.[1] Dopo la dissoluzione dell'Impero austro-ungarico, e l'inizio della guerra polacco-ucraina, il 5 novembre 1918 entrò negli Orlęta Lwowskie che combatterono nella città contro le forze dell'esercito ucraino fino al 22 dello stesso mese,[N 1] rimanendo ferito durante i combattimenti.[2]
Nel febbraio 1919 fu assegnato al Reggimento artiglieria campale delle Legioni, partecipando alla sollevazione della Grande Polonia.[2] Arruolatosi nell'esercito polacco frequentò la Scuola cadetti d'artiglieria di Poznań, e il 9 novembre 1920 fu nominato sottotenente d'artiglieria, assegnato in servizio al 6º Reggimento artiglieria campale di Cracovia.[2] Nel 1921 superò l'esame di maturità presso il Liceo Bartłomiej Nowodworski di Cracovia.[3] Il 3 maggio 1922 entrò in servizio permanente effettivo presso il 6º Reggimento artiglieria campale,[4] e nel 1924 frequentò la scuola di applicazione d'arma a Toruń.[5]
Nel 1926 presentò domanda per essere trasferito in aviazione,[6] che fu accettata.[1] Completò il corso per piloti presso l'11º Reggimento caccia a Lida.[1] Nel gennaio 1929 fu trasferito dal 5º Reggimento d'aviazione di Lida al 3º Reggimento d'aviazione a Poznań.[1] Nel 1930 assunse il comando della 132ª Squadriglia da caccia.[1] Il 12 novembre 1930 iniziò a frequentare un corso di quattro mesi per comandanti di squadriglia presso il Centro addestramento per ufficiali d'aviazione di Dęblin.[2] Il 1 gennaio 1931 fu nominato capitano,[1] e dal 29 luglio al 30 settembre 1931 frequentò la Scuola superiore di pilotaggio a Grudziądz, come istruttore del corso di piloti da caccia per sottufficiali.[2]
Nel 1932 partecipò al 1º Raduno Internazionale dell'Aviazione a Varsavia, dove volando sul caccia PWS-10 partecipò a uno spettacolo di acrobazia aerea a squadre insieme a Stefan Pawlikowski e Piotr Łaguna.[1] Negli anni 1934-1935 prese parte a corsi di pilotaggio per alianti presso il Centro addestramento al volo a vela di Ustjanowa.[1] Fu promosso maggiore con l'anzianità dal 19 marzo 1937[7] e nello stesso anno divenne comandante del Diyn III/3,[8] equipaggiato con i caccia PZL P.11c.[1] Nell'ottobre del 1938 il suo reparto venne assegnato al gruppo operativo "Śląsk" del generale Władysław Bortnowski che occupò Zaolzie durante la spartizione della Cecoslovacchia.[1]
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale partecipò alla campagna di Polonia alla testa del suo reparto, assegnato alla difesa dell'Armata "Poznań" al comando del generale Tadeusz Kutrzeba.[2] Il 6 settembre conseguì la sua prima vittoria abbattendo un bombardiere Heinkel He 111, e il 12 settembre conseguì una doppietta abbattendo uno He 111 e un ricognitore Henschel Hs 126.[6] Fuggito[N 2] in Romania il 18 settembre all'atto della capitolazione polacca, fu internato per un breve periodo, e poi fuggì per raggiungere la Francia passando per la Jugoslavia e la Grecia. Ad Atene si imbarcò su una nave e successivamente raggiunse Salon-de-Provence dove si arruolò nll'Armée de l'air, e fu quindi assegnato a base aerea sita nelle vicinanze di Lione dove organizzò e comandò la 2éme Escadrille del chasse "Cracovia-Poznań". Nel maggio 1940 si trasferì al Groupe de Chasse II./27, dove pilotò il nuovo Dewoitine D.520 nella 3ª Squadriglia del GC II/7 di Ounans.[6] Durante la battaglia di Francia, il 1º giugno abbatté un bombardiere He 111 e il 15 giugno un Dornier Do 17.[6]
Dopo la capitolazione della Francia, volò ad Algeri e poi a Casablanca (Marocco), da dove si trasferì via Gibilterra in Gran Bretagna.[1] Entrò in servizio nella Royal Air Force (con la matricola di servizio P1288) a Blackpool, dove dal 13 luglio 1940 iniziò a costituire e comandare il No.302 Polish Fighter Squadron (in lingua polacca 302 Dywizjon Myśliwski "Poznański" ), equipaggiato con i caccia Hawker Hurricane.[6] Fu il pilota polacco più anziano a prendere parte alla battaglia d'Inghilterra, e il 18 settembre 1940 abbatté un Dornier Do 215.[6] Il 9 dicembre lasciò il comando dello Squadron,[2] e il giorno 21 fu insignito dell'Ordine Virtuti militari dal generale Władysław Sikorski. Alla fine del febbraio 1941 divenne comandante della No.58 Operational Training Unit, e poi della No.58 Operational Training Unit a Sunderland. Nel settembre 1942 divenne comandante della base RAF Northolt.[2] Effettuò ancora qualche sporadico volo di combattimento, e il 3 febbraio 1943 danneggiò un caccia Focke-Wulf Fw 190.[6] Il 24 ottobre 1943 divenne ufficiale di collegamento polacco presso il comando del No.84 RAF Fighter Group, prestando servizio in Francia dopo lo sbarco in Normandia e l'inizio della liberazione dell'Europa occidentale.[2] Rientrato in Inghilterra venne smobilitato alla fine del 1946, stabilendosi a Londra, dove iniziò a lavorare come panettiere.[2] Divenne socio dell'Associazione degli aviatori polacchi in Gran Bretagna e all'Aviation Senior Association.[2] Non prese mai la cittadinanza britannica, e si spense a Londra il 5 settembre 1985,[2] e la salma fu successivamente tumulata nel cimitero di Gunnersbury, ad Acton, vicino al monumento commemorativo delle vittime del massacro di Katyn.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'assedio dell'esercito ucraino a Leopoli terminò solo il 22 maggio 1919.
- ^ Sua moglie e le sue due figlie rimasero in Polonia, che lasciarono solamente dopo l'arrivo delle truppe sovietiche, incontrandolo nella Germania occupata.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m Niebieskaeskadra.
- ^ a b c d e f g h i j k l m Samoloty.
- ^ Lista starszeństwa oficerów zawodowych 1922, p.216.
- ^ Rocznik Oficerski 1923, p. 725, 829.
- ^ Rocznik Oficerski 1924, p. 648, 753.
- ^ a b c d e f g Ciel de Gloire.
- ^ a b c Rybka, Stephan 2006, p. 207.
- ^ Rybka, Stephan 2006, p. 780.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Bartolomiej Belcarz e Robert Peczkowski, WHITE EAGLES. The Aircraft, Men and Operations of the Polish Air Force 1918-1939, Ottringham, Hikoki Publications Ltd, 2001, ISBN 1-902109-73-2.
- (PL) Bartłomiej Belcarz, Polskie lotnictwo we Francji, Sandomierz, Stratus, 2002, ISBN 83-916327-6-8.
- (PL) Lista starszeństwa oficerów zawodowych, Warszawa, Ministerstwo Spraw Wojskowych, 1922.
- (PL) Rocznik Oficerski 1923, Warszawa, Ministerstwo Spraw Wojskowych, 1923.
- (PL) Rocznik Oficerski 1924, Warszawa, Ministerstwo Spraw Wojskowych, 1924.
- (PL) Ryszard Rybka e Kamil Stepan, Rocznik oficerski 1939. Stan na dzień 23 marca 1939, Kraków, Fundacja CDCN, 2006, ISBN 978-83-7188-899-1.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (PL) Konrad Rydołowski, Mümler Mieczysław, su Samoloty. URL consultato l'8 settembre 2020.
- (FR) Mieczysław Mümler, su cieldegloire.com, sito=Ciel de Gloire. URL consultato l'8 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2011).
- (FR) Mieczysław Mümler, su Niebieskaeskadra. URL consultato l'8 settembre 2020.
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