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Michele Soavi

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Michele Soavi nel 2011

Michele Soavi (Milano, 3 luglio 1957) è un regista, attore e sceneggiatore italiano.

Figlio dello scrittore Giorgio Soavi e di Lidia Olivetti, figlia dell'imprenditore Adriano, inizia a lavorare nel mondo del cinema grazie a Joe D'Amato, svolgendo per lui varie mansioni. In seguito è aiuto regista di Lamberto Bava e Dario Argento e inizia una carriera di attore.

La sua prima regia è Deliria, uno slasher prodotto da Joe D'Amato, che vince il Festival di Avoriaz. Il film ottiene un buon successo, e il secondo lavoro di Soavi, La chiesa, è prodotto e scritto da Dario Argento.

Nel 1989 Soavi è regista della seconda unità di Le avventure del barone di Münchausen, diretto da Terry Gilliam, quindi dirige nel 1991 La setta anche in questo caso prodotto da Argento.

Nel 1994, ormai considerato un degno erede di Argento, gira un film particolare e originale, comprendente elementi grotteschi, umorismo nero e horror, Dellamorte Dellamore, tratto dall'omonimo romanzo di Tiziano Sclavi (scrittore noto anche per essere il creatore del fumetto Dylan Dog). Il film però non ottiene il successo sperato[senza fonte], e così Soavi abbandona il cinema per dedicarsi agli spot pubblicitari e alla televisione, per la quale dirige varie fiction che hanno un gran successo di pubblico[senza fonte].

Torna al cinema con Arrivederci amore, ciao (2006) e Il sangue dei vinti (2008), rispettivamente tratti da Massimo Carlotto e Gianpaolo Pansa ed entrambi interpretati da Michele Placido.

Del 2010 è la serie televisiva Caccia al Re - La narcotici, trasmessa nel gennaio-febbraio 2011 da RaiUno, con Gedeon Burkhard, Stefano Dionisi, Laura Glavan, Libero De Rienzo, Ricky Memphis, Raffaella Rea e Andrea Miglio Risi.

Dopo aver visto Dellamorte Dellamore, Quentin Tarantino propose a Soavi di dirigere Dal tramonto all'alba. Il regista italiano rifiutò dopo aver letto la sceneggiatura, dicendo che non era sicuro della trama. Il film verrà poi diretto da Robert Rodriguez.

Regia seconda unità

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  • Brando Taccini, Stracult Horror. Guida al meglio (e al peggio) del cinema horror italiano anni '80, Quintilia, Roma, 2012, p. 458.

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