Mellon Collie and the Infinite Sadness

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Mellon Collie and the Infinite Sadness
album in studio
ArtistaThe Smashing Pumpkins
Pubblicazione23 ottobre 1995
Durata121:50
Dischi2 (versione CD)
Tracce14 14 (versione CD)
GenereRock alternativo
Indie rock
Grunge
Noise pop
Neoprogressive
EtichettaVirgin Records
ProduttoreAlan Moulder, Billy Corgan, Flood
Registrazionetra il marzo e l'agosto del 1995 a Pumpkinland, Sadlands, Bugg Studios, Chicago Recording Company; the Village Recorder
Certificazioni originali
Dischi d'oroFrancia (bandiera) Francia (2)[1]
(vendite: 200 000 )
Germania (bandiera) Germania[2]
(vendite: 250 000 )
Norvegia (bandiera) Norvegia[3]
(vendite: 25 000 )
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[4]
(vendite: 50 000 )
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (4)[6]
(vendite: 280 000 )
Belgio (bandiera) Belgio[7]
(vendite: 50 000 )

Regno Unito (bandiera) Regno Unito (1)[8]
(vendite: 300 000 )

Dischi di diamanteCanada (bandiera) Canada (1)[9]
(vendite: 1 000 000 )

Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (10)[10]
(vendite: 10 000 000 )

Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[5]
(vendite: 25 000 )
The Smashing Pumpkins - cronologia
Album precedente
(1994)
Logo
Logo del disco Mellon Collie and the Infinite Sadness
Logo del disco Mellon Collie and the Infinite Sadness
Singoli
  1. Bullet with Butterfly Wings
    Pubblicato: 24 ottobre 1995
  2. 1979
    Pubblicato: 23 gennaio 1996
  3. Tonight, Tonight
    Pubblicato: 15 aprile 1996
  4. Zero
    Pubblicato: 23 aprile 1996
  5. Thirty-Three
    Pubblicato: 11 novembre 1996
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[11]
Spin[12]
Pitchfork[13]
OndarockPietra miliare[14]
Storia della musica[15]
SentireAscoltare[16]

Mellon Collie and the Infinite Sadness è un album del gruppo alternative rock statunitense The Smashing Pumpkins, pubblicato nel 1995 da Virgin Records.

È un album doppio in formato CD e triplo in vinile. Assieme al precedente, Siamese Dream, è considerato dalla critica uno dei capolavori della band, nonché tra i dischi più importanti usciti in ambito rock negli anni novanta.[13][14] Ad oltre 20 anni dalla pubblicazione il disco ha venduto oltre 10 milioni di copie nei soli Stati Uniti.[17] Tale risultato ne fa il maggior successo discografico della band.

Lo scorrere delle tracce dell'album accompagna il trascorrere di una giornata-tipo di un giovane, partendo dall'alba al tramonto prima (Dawn to Dusk) passando dal crepuscolo alla notte stellata poi (Twilight to Starlight). I testi sono un classico esempio dal tipico pessimismo giovanile che negli anni '90 caratterizzò quasi tutti i lavori dell'ondata delle grunge bands.

L'album verrà giudicato come un compendio di 40 anni di rock, evidente anche nei suoi acclamati singoli, partendo dal pop di 1979, all'orchestrale Tonight, Tonight, il violento grunge di Bullet with Butterfly Wings e il martellante riff di sabbathiana memoria di Zero, per finire con l'ultimo singolo Thirty-Three, una ballata che anticipa già le sonorità più intime ed elettroniche del successivo lavoro Adore.[18]

Le altre tracce vedono il gruppo (in realtà il compositore principale era il solo Corgan) cimentarsi con una versione aggiornata del prog-rock (Porcelina of the Vast Oceans e Thru the Eyes of Ruby) che invoca misteriose figure immaginarie, brani più vicini alla psichedelia dei primi Pink Floyd in Cupid De Locke e We Only Come out at Night, furiosi brani tra hard-rock, punk e metal e dolci ballate mid-tempo che strizzano l'occhio ai Beatles.

L'album ha raggiunto il 1º posto nella classifica Billboard 200 negli Stati Uniti[19] e il 4º posto nella UK Albums Chart nel Regno Unito[20] nel 1995. La rivista Rolling Stone l'ha inserito al 487º posto della sua lista dei 500 migliori album.

La foto di copertina del disco è ispirata a due dipinti, a Santa Caterina d'Alessandria di Raffaello, per il corpo e a La fedeltà di Jean-Baptiste Greuze, per il volto. John Craig, artista nativo di Richmond e autore dell'artwork lavorò a diversi progetti basandosi sulle indicazioni che Corgan gli trasmetteva via fax[21]. Le altre illustrazioni non furono scelte per l'immagine di copertina, compaiono comunque nelle pagine interne del "booklet" e nel retrocopertina. Nel 2012, in occasione della pubblicazione dell'edizione deluxe dell'album, Craig realizzò una nuova copertina partendo da quella originale e presentando altri elementi nel paesaggio.

Tutti i brani sono scritti e composti da Billy Corgan, eccetto dove indicato.

Versione in doppio CD

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CD 1
Dawn to Dusk
  1. Mellon Collie and the Infinite Sadness (instrumental) – 2:51
  2. Tonight, Tonight – 4:13
  3. Jellybelly – 3:00
  4. Zero – 2:39
  5. Here Is No Why – 3:44
  6. Bullet with Butterfly Wings – 4:16
  7. To Forgive – 4:15
  8. Fuck You (An Ode to No One) – 4:49
  9. Love – 4:21
  10. Cupid de Locke – 2:49
  11. Galapogos – 4:45
  12. Muzzle – 3:43
  13. Porcelina of the Vast Oceans – 9:20
  14. Take Me Down – 2:50 (J. Iha)
CD 2
Twilight to Starlight
  1. Where Boys Fear to Tread – 4:21
  2. Bodies – 4:11
  3. Thirty-Three – 4:09
  4. In the Arms of Sleep – 4:11
  5. 1979 – 4:24
  6. Tales of a Scorched Earth – 3:45
  7. Thru the Eyes of Ruby – 7:37
  8. Stumbleine – 2:53
  9. X.Y.U. – 7:06
  10. We Only Come Out at Night – 4:04
  11. Beautiful – 4:17
  12. Lily (My One and Only) – 3:30
  13. By Starlight – 4:47
  14. Farewell and Goodnight – 4:21 (B. Corgan, J.Iha)

Versione in triplo LP

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Disco 1
Lato A
Dawn
  1. Mellon Collie and the Infinite Sadness – 2:51
  2. Tonight, Tonight – 4:13
  3. Thirty-Three – 4:09
  4. In the Arms of Sleep – 4:11
  5. Take Me Down – 2:50 (J.Iha)
Lato B
Tea Time
  1. Jellybelly – 3:00
  2. Bodies – 4:11
  3. To Forgive – 4:15
  4. Here Is No Why – 3:44
  5. Porcelina of the Vast Oceans – 9:20
Disco 2
Lato A
Dusk
  1. Bullet with Butterfly Wings – 4:16
  2. Thru the Eyes of Ruby – 7:37
  3. Muzzle – 3:43
  4. Galapogos – 4:45
  5. Tales of a Scorched Earth – 3:46
Lato B
Twilight
  1. 1979 – 4:24
  2. Beautiful – 4:17
  3. Cupid de Locke – 2:49
  4. By Starlight – 4:47
  5. We Only Come Out at Night – 4:04
Disco 3
Lato A
Midnight
  1. Where Boys Fear to Tread – 4:21
  2. Zero – 2:39
  3. An Ode to No One – 4:50
  4. Love – 4:20
  5. X.Y.U. – 7:06
Lato B
Starlight
  1. Stumbleine – 2:54
  2. Lily (My One and Only) – 3:31
  3. Tonite Reprise – 2:40
  4. Farewell and Goodnight – 4:21 (B.Corgan, J.Iha)
  5. Infinite Sadness – 4:02
The Smashing Pumpkins
Altri musicisti
Tecnici

Classifiche di fine anno

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Classifica (1996) Posizione
Stati Uniti[27] 10

Classifiche di fine decennio

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Classifica (1990–1999) Posizione
Stati Uniti[28] 80
  1. ^ (FR) Smashing Pumpkins - Mellon Collie ant the Infinite Sadness – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 23 novembre 2022.
  2. ^ (DE) The Smashing Pumpkins – Mellon Collie The Infinite Sadness – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  3. ^ (NO) Trofeer 1993 - 2011, su IFPI Norge. URL consultato l'11 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  4. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2019).
  5. ^ Mellon Collie and the Infinite Sadness (certificazione), su FIMI. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  6. ^ (EN) ARIA End Of Year Albums 1996 | Top 50 Australian Albums Chart | ARIA Charts, su aria.com.au, ARIA. URL consultato il 18 giugno 2018.
  7. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 1996, su Ultratop. URL consultato il 23 novembre 2022.
  8. ^ (EN) Platinum Awards Content, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2008).
  9. ^ (EN) Gold and Platinum Search, su musiccanada.com, Music Canada (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2013).
  10. ^ (EN) Gold & Platinum - RIAA, su riaa.com, RIAA.
  11. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Mellon Collie and the Infinite Sadness, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 5 aprile 2014.
  12. ^ (EN) Ann Powers, SPIN - Google Libri, su books.google.it, Spin. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  13. ^ a b (EN) The Smashing Pumpkins: Mellon Collie and the Infinite Sadness | Album Reviews | Pitchfork
  14. ^ a b Smashing Pumpkins - Mellon Collie And The Infinite Sadness :: Le pietre miliari di OndaRock
  15. ^ Recensione: Smashing Pumpkins - Mellon Collie & The Infinite Sadness - storiadellamusica.it
  16. ^ Smashing Pumpkins – Mellon Collie and the Infinite Sadness (Deluxe edition 2012) | Recensione | SENTIREASCOLTARE
  17. ^ (EN) RIAA - Gold & Platinum Searchable Database - November 01, 2013
  18. ^ Thomas Harrison, Music of the 1990s, ABC-CLIO, 2011, p. 79, ISBN 9780313379420.
  19. ^ (EN) Smashing Pumpkins Chart History | Billboard, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  20. ^ (EN) Smashing Pumpkins | Artist | Official Charts, su officialcharts.com, The Official Charts Company. URL consultato il 18 febbraio 2018.
  21. ^ (EN) 'Mellon Collie' Mystery Girl, su npr.org. URL consultato il 9 luglio 2016.
  22. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) The Smashing Pumpkins - Mellon Collie And The Infinite Sadness, su Ultratop. URL consultato il 12 luglio 2019.
  23. ^ (EN) Top Albums - November 6, 1995, su Library and Archives Canada. URL consultato il 12 luglio 2019.
  24. ^ Classifica settimanale WK 43 (dal 20.10.1995 al 26.10.1995), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 12 luglio 2019.
  25. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 29 October 1995 - 04 November 1995, su Official Charts Company. URL consultato il 12 luglio 2019.
  26. ^ (EN) The Smashing Pumpkins – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 12 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  27. ^ (EN) 1996: Billboard 200 Albums, su Billboard. URL consultato il 12 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2015).
  28. ^ (EN) Geoff Mayfield, 1999 The Year in Music Totally '90s: Diary of a Decade - The listing of Top Pop Albums of the '90s & Hot 100 Singles of the '90s, in Billboard, 25 dicembre 1999. URL consultato il 12 luglio 2019.

Collegamenti esterni

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