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Mario Ursino

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Mario Ursino (Napoli, 20 maggio 1944Roma, 11 novembre 2019) è stato uno storico dell'arte, saggista, critico d'arte e docente italiano.

La formazione

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Mario Ursino nasce e cresce a Napoli dove frequenta il liceo classico presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II[1]; dopo il diploma si iscrive all'Università degli Studi Federico II, si laurea in Giurisprudenza e a seguire in Scienze Politiche. Nel 1973 si trasferisce a Roma per approfondire gli studi.

Nel 1977 sposa Anna Bianco Mengotti, non avranno figli. Nello stesso anno vince il concorso per funzionario del Ministero per i beni culturali e ambientali; il primo incarico lo porta a Perugia, per due anni presterà servizio alle dipendenze della Soprintendenza per i Beni Artistici ed Architettonici diretta dallo storico dell'arte Francesco Santi (1914-1993). Lavorare con Santi sviluppa in Ursino un forte interesse per la storia dell'arte e, ritornato a Roma, nel 1982 si iscrive alla Scuola di perfezionamento in storia dell'arte, allora diretta da Maurizio Calvesi. Con Calvesi, che egli definisce "mio venerato maestro"[2], instaura una collaborazione che proseguirà per tutta la vita.

Nello stesso periodo frequenta la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, docenti: Sabino Cassese, Giuseppe Bottai e Rodolfo Siviero. Con il ministro plenipotenziario Siviero nasce un'affettuosa amicizia che permette a Ursino di accedere alle principali fonti archivistiche[3] (oggi note come Archivio Siviero)[4] prodotte da Siviero in qualità di funzionario governativo, responsabile dei recuperi e delle restituzioni delle opere d'arte trafugate dai tedeschi in Italia nel corso della seconda guerra mondiale. La perizia di studioso e le competenze in diritto internazionale e in storia dell'arte, consentono a Ursino la pubblicazione di articoli e saggi sulle vicende legate al recupero e al rientro in Italia di opere di interesse artistico, storico e bibliografico[5][6], e di curare, dopo la scomparsa di Siviero, la pubblicazione del suo manoscritto autografo di memorie "L'arte e il nazismo"[7].

L'attività professionale

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Ursino continua a lavorare a Roma in diversi uffici amministrativi del Ministero per i Beni Culturali; gli incarichi più significativi per la sua formazione sono quelli svolti presso la Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma in Palazzo Venezia e presso la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea. Nel 1987 può finalmente assecondare la propria passione per l'arte e cambiare qualifica alla GNAM diventando Storico dell'Arte[8].

Studioso di de Chirico

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Fin da studente si appassiona a Giorgio de Chirico e alle sue opere, ne diviene un fine conoscitore e gli dedica numerose pubblicazioni, mostre e corsi universitari. Maurizio Calvesi e Ursino nel 1995 curano la mostra De Chirico. La Nuova Metafisica a San Marino (27 aprile-27 settembre 1995) e a Volo (1º ottobre-26 novembre). Nel 2008 organizza la mostra De Chirico e il Museo (ottobre 2008-gennaio 2009) alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna[9].

Si impegna con tenacia e determinazione affinché la città di Roma realizzi un museo monografico dedicato al Pictor Optimus, sull'esempio dei musei Picasso in Francia e Spagna. Oltre al doveroso riconoscimento che, secondo Ursino, la città dovrebbe tributare all'inventore della pittura metafisica, lo scopo del museo è rendere integralmente visibile, in un luogo spazioso, l'imponente nucleo di opere che Isabella Far, vedova del maestro, aveva donato nel 1990 alla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, da lei stessa istituita nel 1986, a Piazza di Spagna, nell'casa/studio dell'artista[10]. A tale scopo nel 2013 Ursino fonda l'Associazione Amici di Giorgio de Chirico raccogliendo l'adesione di oltre cento soci fondatori, tra docenti universitari, storici dell'arte, operatori nel settore dei beni culturali, galleristi e uomini di cultura[11]. In qualità di presidente dell'associazione, contatta enti pubblici, enti locali, sponsor privati, chiede un sostegno economico e una sede adeguata. Egli stesso cerca e propone sedi in centro città e in periferia, ma dalle istituzioni riceve solo silenzio e indifferenza. Le conseguenze saranno la mancata visibilità di più di 500 opere del maestro, destinate a rimanere in un caveau di sicurezza alla periferia di Roma, tranne un ristretto nucleo presentato saltuariamente in occasione di mostre e un esiguo numero esposto nella casa/museo de Chirico[12][13].

La competenza giuridica

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La preparazione giuridica consente a Ursino di partecipare al dibattito sulla tutela statale del patrimonio storico-artistico e sulla regolamentazione del mercato dell'arte in Italia[14][15]; inoltre può offrire la propria consulenza nella compravendita e nelle acquisizioni di opere da parte dello Stato italiano. Cura l'istruttoria della lunga vicenda giudiziaria relativa l'acquisizione dell'opera di Van Gogh Il Giardiniere, ne evidenzia le gravi irregolarità procedurali che consentiranno allo Stato di esercitare il diritto di prelazione sul dipinto, poi inserito definitivamente nelle collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna[16]. Si adopera per incrementare il patrimonio museale della GNAM e per favorire la soluzione di complessi problemi giuridici presenti nelle acquisizioni frutto di donazioni, come nel caso delle donazioni de Chirico, Burri, Fontana. Nel 2014 cura anche la riacquisizione del "Villino Andersen", museo satellite della GNAM[17][18].

La specifica conoscenza della Legislazione italiana dei beni culturali gli vale la docenza di Legislazione Artistica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza e di Storia dell'arte moderna e contemporanea presso la Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA)[19]. Svolge inoltre un continuo lavoro di ricerca e raccolta della letteratura giuridica sui beni culturali che sfocia nella pubblicazione di saggi e articoli[20][21].

Roccella Ionica

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Essendo la famiglia paterna originaria di Roccella Ionica, Ursino rimane tutta la vita molto legato a questo luogo dove affondano le sue principali radici. In anni recenti, l'antica cittadina calabrese diviene per lui oggetto di ricerca, in parte dedicata agli artisti locali, in parte ai personaggi che nei secoli vi hanno soggiornato e l'hanno descritta, come Duret de Tavel, Joseph Viktor Widmann e Edward Lear[22]. Tra gli articoli pubblicati e le conferenze presentate nel periodo 2016-2018, alcune sono riferite ad artisti che hanno lasciato un segno a Roccella, scarsamente trattati in precedenza: un affresco di Raffaele Ursini posto nel catino absidale della Nuova chiesa Matrice[23]; un dipinto attribuito a Francesco Cozza posto nella Chiesa di San Nicola ex Alepho[24]. Tratta anche del restauro e della ristrutturazione di Palazzo Carafa, appartenuto per diversi secoli alla famiglia Carafa della Spina; qui Ursino non manca di esprimere il proprio disappunto in merito alle scelte estetiche e al mancato ripristino dello stile originale[25][26].

  • Vice Soprindentente della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea[27].
  • Presidente dell'Associazione Amici di Giorgio De Chirico[28].
  • Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la tutela e la vigilanza dell'arte moderna e contemporanea su tutto il territorio nazionale. Triennio 2012-2015[29].
  • Accademico d'onore dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze[30].

Pubblicazioni

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(Elenco parziale)

  • Rodolfo Siviero, L'arte e il nazismo: esodo e ritorno delle opere d'arte italiane. 1938-1963, a cura di Mario Ursino, 1984.
  • Mario Ursino (a cura di), Fabio Failla. Opere scelte 1932-1986. Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande, 5-30 ottobre 1989, Roma, Il Cigno Galileo Galilei-Edizioni di Arte e Scienza, 1989.
  • Maurizio Calvesi e Mario Ursino (a cura di), De Chirico. La nuova metafisica, Roma, De Luca Editori d'Arte, 1995, ISBN 88-8016-111-3.
  • Mario Ursino, Capolavori della pittura italiana '800 e '900 nelle collezioni della Galleria nazionale d'arte moderna, Edizioni Viviani, 1999.
  • Mario Ursino (a cura di), 1000 anni della Carta in Sicilia. Opere di Isidoro Raciti, Bronte, Comune di Bronte, 2003.
  • Mario Ursino (a cura di), Degas. La famiglia Bellelli. Roma, Galleria nazionale d'arte moderna, 2 ottobre 2005-22 gennaio 2006, Milano, Electa, 2005, ISBN 88-370-4035-0.
  • Mario Ursino, Ritratti eccellenti nella pittura di grandi maestri dell'Ottocento e del Novecento, Roma, Nuova Cultura, 2007, ISBN 978-88-6134-129-6.
  • Mario Ursino, Profeti e sibille. Un errore di Michelangelo a proposito dell'iconografia della lettura, Roma, Nuova Cultura, 2008, ISBN 978-88-6134-041-1.
  • Giorgio de Chirico, De Chirico e il museo, a cura di Mario Ursino, Milano, Electa, 2008, ISBN 978-88-370-6546-1.
  • Mario Ursino, Profilo storico di legislazione artistica, Roma, Nuova Cultura, 2008, ISBN 978-88-6134-162-3.
  • Mario Ursino, Giorgio De Chirico e l'antico, Roma, Nuova Cultura, 2008, ISBN 978-88-6134-013-8.
  • Mario Ursino (a cura di), L'effetto metafisico, 1918-1968, attraverso le collezioni della Galleria nazionale d'arte moderna, Roma, Gangemi, 2010, ISBN 978-88-492-2009-4.
  • Mario Ursino (a cura di), Giorgio De Chirico. L'uomo, l'artista, il polemico. Guida alle interviste 1938-1978, Roma, Gangemi, 2012, ISBN 978-88-492-2432-0.
  • Mario Ursino (a cura di), Il grande «Sonno romano» di Fabrizio Clerici. Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 2014, Roma, Nuova cultura, 2014, ISBN 978-88-6812-310-9.
  • Mario Ursino (a cura di), Caffè greco di Guttuso, Roma, Nuova Cultura, 2014, ISBN 978-88-6812-275-1.
  1. ^ Mario Ursino, Una passione nata nella Napoli degli anni ’60, l'amore di Ettore Pisano per la letteratura e i libri. Un ricordo a dieci anni dalla scomparsa, 27 agosto 2018. URL consultato il 23 novembre 2022.
  2. ^ Mario Ursino, Marisa Volpi, fra scrittura e lezioni istituzionali. Un ricordo della grande studiosa nel Convegno a due anni dalla scomparsa, giugno 2017. URL consultato il 23 novembre 2022.
  3. ^ Mario Ursino, Rodolfo Siviero e Hans Multscher. A 550 anni dalla scomparsa dell'artista si riapre il caso delle tavole di Vipiteno, su aboutartonline.com, Dicembre 2017. URL consultato il 3 dicembre 2022.
  4. ^ Archivi di personalità. Censimento dei fondi toscani tra '800 e '900. Siviero Rodolfo, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 3 dicembre 2022.
  5. ^ Mario Ursino, Il recupero delle opere d'arte dopo la Seconda Guerra Mondiale, in Rodolfo Siviero (a cura di), Convegni internazionali per la difesa delle opere d'arte appartenenti alle nazioni e alle religioni, Firenze 1971 e 1975, Firenze, Accademia delle Arti del Disegno, 1981, p. 483.
  6. ^ Mario Ursino, Firenze e le opere d'arte recuperate, in Cantini & C. bimestrale di cultura e informazione, n. 2, Firenze, Edizioni d'arte Cantini, marzo 1985.
  7. ^ Rodolfo Siviero, L'arte e il nazismo: esodo e ritorno delle opere d'arte italiane 1938-1963, a cura di Mario Ursino, Firenze, Cantini Edizioni d'Arte, 1984.
  8. ^ Claudio Strinati, Claudio Strinati: “Era tutt’altro che mite e accomodante …”, su aboutartonline.com, 15 novembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2022.
  9. ^ Mario Ursino, de Chirico e il museo, su archimagazine.com, ottobre 2008. URL consultato il 30 novembre 2022.
  10. ^ Mario Ursino, Uno studio su Giorgio de Chirico e un appello alle Istituzioni e alla Fondazione per il recupero delle oltre 500 opere del Maestro ora depositate in un caveau, su aboutartonline.com, Gennaio 2019. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  11. ^ Primo Convegno dell'Associazione Amici di Giorgio De Chirico, su news-art.it, 10 gennaio 2014. URL consultato il 3 dicembre 2022.
  12. ^ Ursino, gennaio 2019.
  13. ^ Un museo a Roma per de Chirico, su news-art.it, 8 maggio 2013. URL consultato il 10 dicembre 2022.
  14. ^ Mario Ursino, La notifica-spauracchio: ma non è un esproprio, in Il Giornale dell'Arte, n. 50, novembre 1987.
  15. ^ Mario Ursino, I ricordi di Casimiro Porro, un libro che ripropone il dilemma fra la tutela statale del patrimonio storico-artistico italiano e le esigenze del libero mercato dell'arte, su aboutartonline.com, marzo 2019, fig. 9. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  16. ^ Mario Ursino, Il ‘Giardiniere’ e l'‘Arlesiana’ di Van Gogh, la intricata vicenda dei due capolavori arrivati alla Gnam e i dilemmi non ancora sciolti, su aboutartonline.com, Marzo 2019. URL consultato l'8 dicembre 2022.
  17. ^ Interrogazione a risposta orale 3/06866 presentata da Tassone Mario (Misto) in data 20010205, su dati.camera.it. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  18. ^ Francesco Sisinni, Nel Trigesimo della scomparsa di Mario Ursino, il ricordo di Francesco Sisinni, su aboutartonline.com, 14 dicembre 2019. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  19. ^ Mario Ursino, giugno 2017.
  20. ^ Mario Ursino, Profilo storico di legislazione artistica, Roma, Nuova Cultura, 2008, ISBN 978-88-6134-162-3.
  21. ^ Mario Ursino, L'applicazione della legge sul funzionamento dei musei e le norme di tutela del patrimonio storico-artistico, in Riforma amministrativa, Roma, marzo 1996.
  22. ^ Pur essendo stata tutta la Calabria trascurata dai consueti itinerari nei Grand Tour, Roccella è stata valorizzata da Duret de Tavel, Joseph Viktor Widmann e Edward Lear. Cfr.: Mario Ursino, L'altro Grand Tour o semplicemente il Tour, in Viaggiatori in Calabria tra Sette e Ottocento, o altri “Grand Tour”, settembre 2018. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  23. ^ Mario Ursino, Uno sguardo sull'affresco di Raffaele Ursini nel catino absidale della Nuova Matrice di Roccella Jonica, su news-art.it, 2 giugno 2016. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  24. ^ "San Vittore libera la città dai Saraceni": una singolare iconografia di Francesco Cozza a Roccella Jonica, su news-art.it, 28 maggio 2016. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  25. ^ Lettera dalla Calabria, o del recupero del Palazzo Carafa a Roccella Jonica, su aboutartonline.com, 6 ottobre 2017. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  26. ^ A Roccella Jonica arte, cultura, natura unite; ma l'estetica? Il ‘caso’ di Palazzo Carafa, su aboutartonline.com, agosto 2018. URL consultato il 12 dicembre 2022.
  27. ^ Mario Ursino ci ha lasciato! Scompare un grande amante dell’arte, su aboutartonline.com. URL consultato il 3 dicembre 2022.
  28. ^ Primo convegno associazione.
  29. ^ Ispettori onorari (PDF), su beniculturali.it. URL consultato il 28 novembre 2022.
  30. ^ Accademici d'Onore, su aadfi.it. URL consultato il 3 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).

Collegamenti esterni

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