Mario Cucca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mario Vincenzo Cucca
NascitaOrgosolo, 24 dicembre 1894
MorteNoarì, 25 maggio 1937
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Regno d'Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio Corpo Truppe Coloniali dell'Eritrea
RepartoXXVI Battaglione coloniale
Anni di servizio1913-1937
GradoCapitano
GuerreGuerra d'Etiopia
CampagneCampagna di Libia (1913-1921)
Arbegnuoc
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Mario Vincenzo Cucca (Orgosolo, 24 dicembre 1894Noarì, 25 maggio 1937) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle operazioni militari in Africa Orientale Italiana.

Nacque a Orgosolo, in provincia di Nuoro, il 24 dicembre 1894, figlio di Valentino e Lorenza Mamberti.[1] Arruolatosi volontario nel Regio Esercito nel settembre 1913, in forza al 45º Reggimento fanteria, nell'aprile del 1914 fu trasferito in Libia nel Corpo volontari.[1] Sbarcato a Tripoli il 10 aprile, fu assegnato in servizio al I Battaglione fanteria, venendo promosso sergente maggiore il 1º ottobre 1916.[1] Il 5 luglio 1917, trasferito al 35º Reggimento fanteria, fu nominato aspirante ufficiale di complemento, divenendo sottotenente un mese dopo.[1] Nell'aprile 1919, dopo essere stato in servizio presso il 7º Reggimento fanteria e poi all'82º Reggimento fanteria, entrò in servizio permanente effettivo. Dopo sei anni di servizio in Colonia, rientrò in Italia nell'ottobre 1920, per entrare in servizio presso il 46º Reggimento fanteria.[1] Promosso tenente nel 1924, divenne capitano nel 1932 in forza al 2º Reggimento fanteria "Re".[1] Nell'agosto 1935 fu trasferito al 527º Battaglione mitraglieri del 39º Reggimento fanteria "Bologna", mobilitato per le esigenze legate alla guerra d'Etiopia. Si imbarcò per l'Africa Orientale Italiana il 4 ottobre, sbarcando a Massaua quattro giorni dopo. Il 28 aprile 1936 fu trasferito in servizio presso il Regio Corpo Truppe Coloniali dell'Eritrea[1]. Cadde in combattimento durante le operazioni di contrasto alla guerriglia etiope il 25 maggio 1937.[1] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia, già distintosi in precedenti Operazioni di polizia coloniale per perizia, ardimento, sprezzo del pericolo ed entusiasmo, in aspro e duro combattimento, attaccato da forze nemiche preponderanti, ne conteneva l’impeto e le contrattaccava infliggendo loro perdite sensibili. Con la sua azione contribuiva notevolmente al felice esito delle nostre armi in quella giornata. In successivo combattimento, di fronte a posizioni nemiche forti e saldamente difese, si portava con la propria compagnia all’attacco. Ferito alla mano sinistra proseguiva nell’avanzata fino a distanza di assalto. Ferito una seconda volta al braccio sinistro, al reciso invito di portarsi al posto di medicazione, rispondeva: « Ho il braccio sinistro ancora buono; vado all’assalto." Viva l’italia, viva il Re! ". Scattava all’assalto, trascinando con l’esempio i suoi uomini e cadeva da eroe, fulminato da una raffica di mitragliatrice, sulla raggiunta posizione nemica, mentre ancora incitava i suoi ascari alla lotta. Ferrea figura di soldato, animatore magnifico. Fulgido esempio delle virtù guerriere di nostra stirpe. Mens, 6-20 maggio 1937; Noarì, 23 - 25 maggio 1937 .[3]»
— Regio Decreto 15 aprile 1938.[4]


  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 234.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]