Manfredo del Vasto
Manfredo del Vasto | |
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Conte di Policastro | |
In carica | 1156 – 1193 |
Predecessore | Simone del Vasto |
Successore | ? |
Conte di Butera | |
In carica | 1143 – 1193 |
Predecessore | Simone del Vasto |
Successore | Bartolomeo de Luci |
Conte di Paternò | |
In carica | 1143 – 1193 |
Predecessore | Simone del Vasto |
Successore | Bartolomeo de Luci |
Altri titoli | Barone di Mongiolino |
Nascita | Sicilia, prima del 1143 |
Morte | Sicilia, 1193 |
Dinastia | Del Vasto |
Padre | Simone del Vasto |
Religione | Cattolicesimo |
Manfredo del Vasto, detto anche Manfredi del Vasto o Manfredi di Mazzarino (Sicilia, ante 1143 – Sicilia, 1193), fu barone di Mongiolino, conte di Butera, di Paternò e di Mazzarino. Figlio di Simone del Vasto e nipote di Enrico del Vasto e di Adelaide del Vasto, moglie del Gran Conte Ruggero, alla morte del padre, divenne il capo degli Aleramici di Sicilia e il conte dei Lombardi di Sicilia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Manfredo (o Manfredi) fu figlio di Simone del Vasto e nipote di Enrico del Vasto e di Adelaide del Vasto, moglie del Gran Conte Ruggero. Appartenne quindi al ramo degli Aleramici scesi in Sicilia con la conquista normanna dell'isola.
Manfredo prese in moglie Beatrice, figlia di Oddone de Arcadio (o di Arcadio).[1] Secondo il Mugnos, Manfredo ebbe un figlio, Giovanni[2], che ne ereditò i feudi e per primo fu chiamato di cognome Mazzarino dal nome del possesso, considerabile così il capostipite dell'omonima famiglia.[3] Come riporta Vito Amico Giovanni si ribellò a re Giacomo II di Aragona che lo privò di tutti i suoi beni, e morì annegato nel 1286 insieme a Gualtieri di Caltagirone, mentre il possedimento di Mazzarino passò nel 1288 al messinese Vitale di Villanova.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Vito Maria Amico, Dizionario topografico della Sicilia, Palermo 1856, Volume II, p. 70.
- ^ Giovanni Mazzarino, Barone di Mongialino, Signore e Conte di Mazzarino e dei feudi di Brigadieci, Ficari, Gibilscemi, Gallitano, Milo, Sclafani, e Nobile di Piazza Armerina.
- ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, vol. II, ed. A. Forni, Bologna, 1886-1890.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Alberto Garufi, Gli Aleramici e i Normanni in Sicilia e nelle Puglie, in Centenario della nascita di Michele Amari, I, Palermo 1910