Luxottica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luxottica
Logo
Logo
StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà per azioni
ISINIT0001479374
Fondazione1961 a Agordo (BL)
Fondata daLeonardo Del Vecchio
Sede principaleMilano
GruppoEssilorLuxottica
Persone chiave
SettoreProduzione e distribuzione
ProdottiOcchiali
Fatturato25,4 miliardi [1] (2023)
Dipendenti80.000[1] (2019)
Sito webwww.luxottica.com

Luxottica Group S.p.A. è un'azienda italiana specializzata nella produzione e nel commercio di occhiali. È presente in oltre 150 paesi[2] nei cinque continenti ed è la più grande produttrice mondiale di montature per occhiali da vista e da sole[3].

Nel 2012 è risultata essere la prima azienda italiana nel campo della moda per fatturato[4].

La società è stata quotata con la sigla LUX nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano dal 2000 al 2018.[5]

Il 16 gennaio 2017 è stata annunciata la fusione di Luxottica con il gruppo francese Essilor. Dal 1º ottobre 2018, Luxottica Group S.p.A. è una controllata della holding EssilorLuxottica, che dal 5 marzo 2019 ne detiene il 100%[6].

Fondazione e inizi

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stabilimento di Lauriano (Torino)

L'azienda viene fondata ad Agordo nel 1961 da Leonardo Del Vecchio. La zona del bellunese, dove ancora risiedono i principali impianti produttivi, si trova al centro del cosiddetto "distretto di eccellenza dell'ottica italiana".[7]

Nei primi anni produceva occhiali e minuterie per conto terzi, per la Metalflex di Venas di Cadore, poi si mise a fabbricare per proprio conto.

Luxottica è una compagnia a integrazione verticale cioè ricopre al suo interno tutte le attività che accompagnano un occhiale, dalla produzione delle singole parti alla vendita.

Gli stabilimenti produttivi italiani si trovano ad Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Lauriano, Pederobba e Rovereto[8].

Nel 1995 l'azienda ha acquisito la catena di negozi di ottica statunitensi LensCrafters. Nel 1999 il gruppo Luxottica ha acquistato la statunitense Ray-Ban, marchio leader nel settore occhiali da sole, di proprietà della multinazionale Bausch & Lomb.

Nel 2001 è stato acquisito il marchio Sunglass Hut International, seguito nel 2003 da OPSM in Australia. Nel 2007 Luxottica ha acquistato per 2,1 miliardi di dollari Oakley.

Nel 2003 acquisisce da Versace e Italo Cremona (azienda della quale era uno spin off) la I.C. Optics[9].

Nel 2011 Luxottica ha acquisito il 100% della brasiliana Grupo Tecnol per 110 milioni di euro[10]. Nel 2013 ha acquisito Alain Mikli International, società francese.

A inizio 2014 Luxottica ha acquisito il controllo di Glasses.com, piattaforma americana per la vendita di occhiali online[11].

Il 24 marzo 2014 Luxottica ha annunciato un accordo con Google per un nuovo modello di occhiali[12]. Luxottica ha inoltre annunciato che i due marchi di proprietà più importanti del Gruppo, Ray-Ban e Oakley, saranno oggetto della collaborazione con il progetto Glass.

Nell'agosto 2014 l'amministratore delegato Andrea Guerra ha lasciato la direzione dell'azienda in seguito ad alcuni dissidi con il presidente e azionista di maggioranza Leonardo Del Vecchio[13].

Il primo settembre 2014 è stata annunciata la nuova struttura di governance dell'azienda, composta da due amministratori delegati, il primo con responsabilità dei mercati e il secondo per le funzioni corporate e finanziarie. Contestualmente, Enrico Cavatorta è stato nominato amministratore delegato per le funzioni Corporate e pro-tempore dei Mercati (fino a nuova nomina del secondo co-amministratore delegato)[14][15]. Dopo neanche un mese dalla nomina di Cavatorta (ancor prima di avere trovato un manager responsabile dei mercati) per una divergenza di idee tra il nuovo CEO e Del Vecchio, nel consiglio di amministrazione di lunedì 13 ottobre Cavatorta ha rassegnato le dimissioni. Il titolo in borsa in quell'occasione ha perso quasi il 10%.

Alla fine di ottobre 2014 il presidente Leonardo Del Vecchio ha nominato Massimo Vian Amministratore Delegato responsabile delle Operations e della Produzione e Adil Khan Amministratore Delegato responsabile del Marketing[16]. Quest'ultimo ha lasciato Luxottica a gennaio 2016[17].

Il 3 dicembre 2014 è stata avviata una collaborazione del gruppo Luxottica con Intel, allo scopo di sviluppare tecnologie indossabili in campo ottico.[18]

Alla fine del 2016 la Luxottica ha acquisito completamente il gruppo Salmoiraghi & Viganò facendo seguito a un precedente acquisto di una quota di azioni nel 2012.[19]

Nel dicembre 2017, il gruppo Luxottica contava la proprietà di un totale di circa 9.000 negozi in tutto il mondo.[20] Il presidente Leonardo Del Vecchio ha modificato l'assetto manageriale di Luxottica: l'amministratore delegato in carica Massimo Vian ha lasciato l'incarico a tre mesi dalla scadenza naturale (le sue deleghe sono state rilevate dallo stesso Del Vecchio), e Francesco Milleri è divenuto amministratore delegato, conservando al contempo l'incarico di vicepresidente.

A inizio 2018 è stato acquisito il 67% della società giapponese Fukui Megane, specializzata nella realizzazione di occhiali pregiati in titanio e oro massiccio[21]. A giugno del 2018 è stato rilevato per circa 140 milioni di euro il marchio Barberini, il più importante produttore al mondo di lenti da sole in vetro ottico, fondato nel 1963 da Pietro Barberini.[22]

Fusione con Essilor: nasce EssilorLuxottica

[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 gennaio 2017 è stata annunciata la fusione di Luxottica con il gruppo francese Essilor, multinazionale francese produttrice di lenti oftalmiche[23].

Il risultato della fusione tra le due società, operativa dal 1º ottobre 2018, è una holding di diritto francese che ha assunto il nome di EssilorLuxottica, con sede a Parigi e quotazione presso la Borsa di Parigi. Nei termini della fusione sono previste operazioni finanziarie[24] a seguito delle quali l'azionista di maggioranza del gruppo è la finanziaria Delfin, con il 38,4%.

In seguito all'annuncio della fusione la Commissione Europea per la concorrenza ha aperto un'indagine "per valutare attentamente se la concentrazione proposta non rischi di tradursi in prezzi più elevati o in una riduzione delle possibilità di scelta per gli ottici e, in ultima analisi, per i consumatori".[25] Nel marzo del 2018 la Commissione Europea ha comunicato che "l’operazione di concentrazione non avrà effetti pregiudizievoli sulla concorrenza" dando, di conseguenza, il via libera alle operazioni di fusione tra le due aziende.

A fusione ultimata Leonardo Del Vecchio è diventato il presidente esecutivo del nuovo gruppo mentre il francese Hubert Sagniéres (amministratore delegato del gruppo Essilor dal 2010) è il vicepresidente esecutivo[26]. Il delisting del titolo Luxottica dalla Borsa di Milano è avvenuto il 5 marzo 2019.[27][28]

Il gruppo Luxottica offre sul mercato diversi marchi tra cui Vogue-Eyewear, Persol e Oliver Peoples. Produce inoltre altri marchi su licenza, tra i quali Giorgio Armani, Chanel, Prada. Nel complesso Luxottica gestisce 31 marchi di occhiali di cui 10 propri e 21 in licenza[1][29][30]. Nel 2013 il 60% delle unità vendute faceva capo ai marchi di proprietà[31].

Nel 2012 l'azienda ha prodotto e commercializzato circa 75 milioni di montature per occhiali da vista e da sole[32].

Marchi in licenza

[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Marchi in licenza[1]

Marchi di proprietà

[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Marchi di proprietà[1]

  1. ^ a b c d e (IT) EssilorLuxottica - Annual Report 2023, su essilorluxottica.com. URL consultato il 5 agosto 2024.
  2. ^ Profilo Luxottica, su reuters.com. URL consultato il 3 maggio 2017.
  3. ^ Luxottica Sees Itself As King, Raising Questions About Brand Authenticity - Forbes
  4. ^ Luxottica prima azienda italiana moda nel 2012 per fatturato, su modaportale.com. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
  5. ^ Borsa Italiana - Luxottica, su borsaitaliana.it, 19 aprile 2018. URL consultato il 19 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2017).
  6. ^ Storia Luxottica, su luxottica.com. URL consultato l'11 settembre 2021.
  7. ^ Occhiali, per Vogue è caccia all'uomo, su repubblica.it, Repubblica. URL consultato il 24 luglio 2012.
  8. ^ Luxottica fa 50 anni ma il regalo lo fa Del Vecchio 7 milioni agli operai - la Repubblica.it Luxottica fa 50 anni ma il regalo lo fa Del Vecchio 7 milioni agli operai
  9. ^ Luxottica e Versace: siglato l'accordo di licenza - WMido, in WMido, 15 gennaio 2003. URL consultato il 9 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2018).
  10. ^ Luxottica compra Tecnol - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
  11. ^ Luxottica sigla un accordo con WellPointInc. per l'acquisizione di glasses.com
  12. ^ L'accordo per Glass evolve il nuovo segmento degli “smart eyewear”, su luxottica.com.
  13. ^ Dai contrasti sul business alle tentazioni della politica così il patron ha detto basta
  14. ^ Luxottica annuncia l'implementazione di una nuova governance basata su un "co-CEO model", su luxottica.com. URL consultato il 2 settembre 2014.
  15. ^ Luxottica: il direttore finanziario Cavatorta diventa ceo, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 2 settembre 2014.
  16. ^ Adil Mehboob-Khan alla guida di Luxottica, su repubblica.it. URL consultato il 14 maggio 2015.
  17. ^ Nuovo ribaltone in Luxottica, via l'ad Adil Khan, su lastampa.it. URL consultato il 1º febbraio 2016.
  18. ^ Intesa Luxottica-Intel: nel 2015 saranno in vendita i primi occhiali 2.0, su ilsole24ore.com. URL consultato il 14 maggio 2015.
  19. ^ Luxottica conquista gli occhiali Salmoiraghi, su lastampa.it. URL consultato il 16 dicembre 2017.
  20. ^ Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2017 (PDF), su luxottica.com, 19 aprile 2018.
  21. ^ Luxottica compra giapponese Fukui Megane, su ansa.it. URL consultato il 7 marzo 2018.
  22. ^ Luxottica acquista Barberini per 140 milioni, su adnkronos.com, 22 giugno 2018. URL consultato il 23 giugno 2018.
  23. ^ Luxottica va nozze con Essilor. Del Vecchio: «Si avvera un sogno», su corriere.it. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  24. ^ Luxottica-Essilor, via libera Ue e Usa a gruppo da 16,6 miliardi di ricavi, su ilsole24ore.com. URL consultato il 12 luglio 2018.
  25. ^ L’Antitrust Ue apre un’indagine sulla fusione Essilor-Luxottica
  26. ^ Del Vecchio: "Essilor-Luxottica in Borsa anche a Milano", su corriere.it, 15 dicembre 2017. URL consultato il 16 dicembre 2017.
  27. ^ (IT) Luxottica dice addio alla Borsa. In 28 anni azioni salite di oltre 50 volte, su affaritaliani.it. URL consultato il 10 giugno 2020.
  28. ^ Luxottica, investimento d'oro in Borsa: 5.000% in 30 anni, su ladige.it, 30 gennaio 2019. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  29. ^ Il Giornale: Luxottica guarda ad Amazon e l'ottico diventa «social», su ilgiornale.it. URL consultato il 14 maggio 2015.
  30. ^ Luxottica S.p.A. occhiali, su trend-online.com. URL consultato il 22 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2014).
  31. ^ Sassilive: Bi3 Associa chiama Luxottica a Matera per il convegno La Cultura d'impresa, volano per il successo, su sassilive.it. URL consultato il 14 maggio 2015.
  32. ^ «Resterà ad Agordo il cuore della produzione» | il portale dei lavoratori Archiviato il 10 novembre 2013 in Internet Archive. Resterà ad Agordo il cuore della produzione
  33. ^ (EN) Starck Biotech Paris, su 2020mag.com. URL consultato il 10 giugno 2020.
  34. ^ Luxottica e Valentino insieme per dieci anni, su repubblica.it, 28 aprile 2017.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 1767 1505