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Loxodon macrorhinus

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Loxodon macrorhinus
Stato di conservazione
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Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseChondrichthyes
SottoclasseElasmobranchii
OrdineCarcharhiniformes
FamigliaCarcharhinidae
GenereLoxodon
SpecieL. macrorhinus
Nomenclatura binomiale
Loxodon macrorhinus
J. P. Müller & Henle, 1839
Sinonimi
  • Carcharias (Scoliodon) dumerili Bleeker, 1865;
  • Carcharias albomarginatus Hemprich & Ehrenberg, 1899;
  • Scoliodon jordani Ogilby, 1908;
  • Scoliodon affinis Ogilby, 1912;
  • Scoliodon ceylonensis Setna % Sarangdhar, 1946.
Areale

Loxodon macrorhinus conosciuto anche come "squalo dagli occhi a fessura" J. P. Müller & Henle, 1839 è uno squalo della famiglia Carcharhinidae ed è l'unico membro del genere Loxodon.

Areale ed habitat

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Vive sulle coste dell'area Indopacifica dal Mar Rosso attraverso tutta l'Africa orientale, fino all'Indonesia, al Giappone ed all'Australia. Abita acque tropicali a profondità comprese tra 7 e 100 metri. In particolare vivono sulle piattaforme continentali ed insulari, in genere nei pressi del fondale[1].

Questo squalo è piccolo e snello, con muso appuntito, occhi grandi. La seconda pinna dorsale è molto piccola e la cresta interdorsale praticamente assente[2]. Grigi sul dorso e pallidi sul ventre, questi squali hanno sulla punta delle pinne caudale e prima dorsale delle macchie di colore scuro.[3].

I membri di questa specie si nutrono principalmente di piccoli pesci ossei, gamberi e calamari[4]. Sono vivipari[5] ed ogni anno le femmine mettono al mondo da due a quattro squaletti.[6]. Vengono catturati sia da piccoli pescherecci che da compagnie organizzate e consumati freschi per l'alimentazione umana[4]. Le pinne sono utilizzate, ma hanno valore limitato in quanto di piccole dimensioni[6].

  1. ^ Last, P.R. and J.D. Stevens, 1994. Sharks and rays of Australia. CSIRO, Australia. 513 p.
  2. ^ Compagno, L.J.V., D.A. Ebert and M.J. Smale, 1989. Guide to the sharks and rays of southern Africa. New Holland (Publ.) Ltd., London. 158 p.
  3. ^ Compagno, L.J.V. and V.H. Niem, 1998. Carcharhinidae. Requiem sharks. p. 1312-1360. In K.E. Carpenter and V.H. Niem (eds.) FAO Identification Guide for Fishery Purposes. The Living Marine Resources of the Western Central Pacific. FAO, Rome.
  4. ^ a b Compagno, L.J.V., 1984. FAO Species Catalogue. Vol. 4. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date. Part 2 - Carcharhiniformes. FAO Fish. Synop. 125(4/2):251-655. Rome: FAO.
  5. ^ Dulvy, N.K. and J.D. Reynolds, 1997. Evolutionary transitions among egg-laying, live-bearing and maternal inputs in sharks and rays. Proc. R. Soc. Lond., Ser. B: Biol. Sci. 264:1309-1315.
  6. ^ a b White, W.T., P.R. Last, J.D. Stevens, G.K. Yearsley, Fahmi and Dharmadi, 2006. Economically important sharks and rays of Indonesia. [Hiu dan pari yang bernilai ekonomis penting di Indonesia]. Australian Centre for International Agricultural Research, Canberra, Australia.

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