Locomotiva FS E.570
E 570 | |
---|---|
Locomotiva elettrica | |
Anni di costruzione | 1925 |
Anni di esercizio | 1925 – ? |
Quantità prodotta | 4 esemplari |
Lunghezza | 11.500 mm |
Interperno | 6.380 mm (assi estremi) |
Massa in servizio | 76 t |
Massa aderente | 76 t |
Rodiggio | E |
Potenza oraria | 1.700 kW |
Velocità massima omologata | 50 km/h |
Alimentazione | 10 kV CA trifase 45 Hz |
La locomotiva FS E.570 fu uno dei tipi di locomotiva elettrica trifase progettati dalle FS a metà degli anni venti per il servizio merci nell'ambito degli esperimenti italiani di utilizzazione della corrente alternata trifase, a 10000 V, a frequenza industriale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Uno degli inconvenienti del sistema di trazione a corrente alternata trifase a 16,7 Hz era la necessità di impianti specifici di produzione e trasmissione dell'energia elettrica e il tallone di Achille delle sottostazioni era costituito dall'impiego di convertitori rotanti, necessari per ottenere la suddetta frequenza, ma piuttosto delicati e bisognosi di continua manutenzione. La scelta di tale frequenza, tuttavia, era obbligata per diversi fattori tecnici tra cui non ultima la poca affidabilità degli ingranaggi riduttori della trasmissione che imponeva l'uso di motori il più possibile lenti (e quindi a frequenza la più bassa possibile). A metà degli anni venti avvennero attivazioni sperimentali della trazione trifase, a 10000 V e frequenza industriale di 45 Hz. Una delle locomotive progettate dal Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri fu la E.570 il cui assetto meccanico di massima ricalcava quello della E.551. Era quindi una locomotiva atta al servizio merci o di rinforzo ai treni sui tratti acclivi.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La locomotiva realizzata nel 1925 era sostanzialmente simile alla precedente E.551; aveva cinque assi accoppiati di piccolo diametro. La trasmissione del moto avveniva per mezzo di ingranaggi, bielle triangolari e bielle d'accoppiamento. I due motori asincroni, alimentati mediante trasformatori ad olio, della potenza complessiva di 1700 kW permettevano, accoppiati in cascata o in parallelo, rispettivamente le velocità tipiche di 25 e 50 km/h. Il pantografo era quello classico a stanghe.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, Locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1983, pp. 142-144.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Documentazione a cura di Daniele Neroni su leferrovie.it, su leferrovie.it. URL consultato il 2 maggio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).