Lim-6
Lim-6 | |
---|---|
Il Lim-6 esposto al Muzeum Lotnictwa Polskiego w Krakowie | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da attacco al suolo |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Polskie Zakłady Lotnicze |
Data entrata in servizio | 1956 |
Data ritiro dal servizio | 1992 |
Utilizzatore principale | WLOP |
Sviluppato dal | Mikoyan-Gurevich MiG-17 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 11,36 m |
Apertura alare | 9,628 m |
Larghezza | 9,628 m |
Altezza | 3.80 m |
Peso a vuoto | 4 271 kg |
Peso carico | 5 651 kg |
Peso max al decollo | 6 652 kg |
Propulsione | |
Motore | Lis-5 (licenza del Klimov VK-1F) |
Spinta | 33,1 kN |
Prestazioni | |
Velocità max | 1 150 km/h |
Raggio di azione | 1 080 km |
Tangenza | 16 470 m |
Armamento | |
Cannoni | un N-37D calibro 37 mm 40 colpi 2 × 23 mm NR-23 cannoni da 80 colpi ciascuno |
Bombe | 780 kg di bombe, lanciarazzi o serbatoi per il napalm su 4 piloni |
Piloni | 2 |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Il Lim-6 era un aereo d'attacco al suolo utilizzato tra il 1961 e il 1992 dall'aviazione polacca. È stata una variante del Mikoyan-Gurevich MiG-17/Lim-5 (nome in codice NATO Fresco).
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1955 la Polonia acquistò una licenza per la produzione del sovietico Mikoyan-Gurevich MiG-17, il caccia a reazione base dei paesi del Patto di Varsavia. Il velivolo prodotto su licenza venne denominato Lim-5 (abbreviazione di:licencyjny myśliwiec - "caccia su licenza"). Il primo Lim-5 venne costruito dalla WSK-Mielec il 28 novembre 1956 rimpiazzando così il Lim-2 (MiG-15bis). Entro la fine del 1960, vennero prodotti 477 Lim-5, diventando così il principale caccia in dotazione alla Siły Powietrzne, l'aeronautica militare della Polonia. (Questo numero include il Lim-5R variante da ricognizione, dotata di una macchina fotografica AFA-39). Dal 1959 la Polonia iniziò a produrre su licenza l'intercettore MiG-17PF, equipaggiato con il radar Izumrud-5 (RP-5), denominato Lim-5P. Nel 1960 ne vennero costruiti 129.
Nel 1963 i polacchi iniziarono la produzione della variante definitiva dell'aereo da attacco, il Lim-6bis. Aveva le ali standard e ruote singole, come il caccia Lim-5. Un cambiamento importante fu l'aggiunta di piloni subalari (per le armi) vicino alla fusoliera. Un altro fu il montaggio di un contenitore per il parafreno al di sotto del timone. Questi velivoli entrarono in servizio nell'aviazione polacca nel 1963, ma non vennero ufficialmente accettati in servizio fino al 14 settembre 1964.
Dato che i caccia Lim-5P erano diventati obsoleti, dal 1971 vennero aggiornati secondo la versione Lim-6bis e presero con ciò la denominazione di Lim-6M. I loro radar vennero rimossi tranne quello che copriva la presa d'aria centrale. Vennero inoltre dotati di piloni subalari aggiuntivi, ma non con il paracadute frenante. Alcuni aerei vennero modificati per una variante da ricognizione designata come Lim-6MR. Questa configurazione era molto simile al Lim-6M d'attacco, eccetto per la fotocamera sotto la fusoliera e le ali.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Lim-6
- versione caccia-attacco al suolo (numeri di serie da 1J 04-01 fino a 1J 04-40).
- Lim-6bis
- variante del Lim-6 (numeri di serie da 1J 05-01 fino a 1J 06-40).
- Lim-6R (Lim-6bisR)
- versione da ricognizione del Lim-6bis.
- Lim-6M
- versione caccia-attacco al suolo, conversioni da cellule Lim-5P.
- Lim-6MR
- versione da ricognizione, conversioni da cellule Lim-5P.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Piotr Butowski, Wacław Hołyś "Samolot myśliwsko-szturmowy Lim-6bis", series TBiU 117, Wydawnictwo MON: Warsaw 1987
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lim-6
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lim-6bis, shinden.org, su shinden.org.
- (EN) Greg Goebel, The Mikoyan MiG-17: Chinese & Polish MiG-17 Production, in AirVectors, http://www.airvectors.net/index.html, 11 settembre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2012.
- (RU) PZL LIM-6, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 5 dicembre 2012.