Leucippe (figlia di Minia)
Leucippe | |
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Nome orig. | Λευκίππη |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Leucippe (in greco antico: Λευκίππη?, Leukíppē) è un personaggio della mitologia greca. Era una delle figlie di Minia re di Orcomeno in Beozia.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Leucippe, viveva con le sue sorelle Arsinoe ed Alcitoe, insieme erano dette le miniadi ed erano le figlie di un importante re dell'epoca.
La punizione
[modifica | modifica wikitesto]Avendo rifiutato, insieme alle sorelle di partecipare alla festa del culto di Dioniso, dove doveva unirsi ad altre donne della Beozia, il dio venne a punire le ragazze trasformandosi in continuazione, prima in toro, poi in pantera e leone, piante di edera apparirono dal nulla, invocò luci in ogni dove e rumori assordanti, facendole quasi impazzire.
Leucippe allora offrì suo figlio Ippaso come sacrificio per placare la furia del dio, lui per tutta risposta le fece impazzire ancora di più fino a che loro stesse fecero a pezzi il piccolo bambino, scambiandolo per un cerbiatto[1]. In seguito vennero trasformate dal dio in pipistrelli.
Pareri secondari
[modifica | modifica wikitesto]In un'altra versione del mito, si racconta che prima di iniziare i suoi prodigi, Dioniso si presentò davanti a loro con le sembianze di un bel giovane e solo essendo più volte schernito dalle ragazze decise di punirle.
Secondo altri mitografi fu Ermes a trasformare le ragazze in uccelli dopo averle trovate che girovagavano impazzite tra le montagne.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Plutarco, Questioni greche.
- Erodoto, Libro IV.
- Ovidio, Metamorfosi.
- Fonti secondarie
- Robert Graves, I miti greci.
- Angela Cerinotti, Miti greci e di Roma antica.
- Anna Ferrari, Dizionario di mitologia, ISBN 88-02-07481-X.