Lauro Bordin
Lauro Bordin | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1924 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Lauro Bordin (Crespino, 7 luglio 1890 – Milano, 19 maggio 1963) è stato un ciclista su strada, fotografo e fotoreporter italiano. Professionista dal 1910 al 1924, nel 1914 vinse il Giro di Lombardia.
Vita e carriere
[modifica | modifica wikitesto]Nipote del compositore Stefano Gobatti (fratello di sua madre), allora attivo sui più grandi palcoscenici italiani, gli venne messo il nome Lauro in onore di Lauro Rossi, maestro del celebre zio al Conservatorio di Napoli[1].
Seguendo Gobatti, il piccolo Lauro venne presto in contatto con il mondo dello spettacolo, restandone affascinato[2]. Un'altra sua passione era il dilettarsi nella pittura.
Ma il giovane Lauro, per frequentare le scuole tecniche di Rovigo, presso il collegio Menegatti, doveva percorrere tra andata e ritorno più di una ventina di chilometri. A causa di questo involontario allenamento, venne catturato dal ciclismo[1].
Partecipò alla sua prima gara a 17 anni: la Milano-Desio, andata e ritorno[1]. Bordin da professionista corse per le principali squadre dell'epoca: Legnano, Stucchi, Gerbi, Maino e Bianchi. Buon velocista, si distinse nelle corse in linea.
Nel 1910 prese parte al suo primo Giro d'Italia. Nell'edizione del 1911 vinse la sua prima delle tre tappe vinte in carriera al Giro[3]. Nel 1912. nell'unica edizione del Giro d'Italia con la vittoria assegnata alla squadra e non al singolo ciclista, si classificò terzo con la Gerbi (fu anche l'unico della sua squadra a vincere una tappa, la Firenze-Genova).
Nel 1913 vinse una tappa al Giro d'Italia, una massacrante gara di 419 km terminata nella sua Rovigo[2][3]; nello stesso anno fu secondo ai Campionati Italiani di Ciclismo, dietro a un Costante Girardengo alla prima delle sue nove vittorie consecutive. Nel 1914 si impose nel Giro di Lombardia. Nel 1915 ottenne un terzo posto alla Milano-Torino; inoltre ottenne un secondo posto, nel 1918, e un terzo, nel 1920, alla Milano-Modena. Nel 1924, anno in cui corse il suo ultimo Giro d'Italia, mise fine alla sua carriera agonistica[3], che aveva contato anche due partecipazioni al Tour de France[2].
Conclusa l'attività ciclistica, divenne fotoreporter (giornalista e fotografo), occupandosi di sport (in primis di ciclismo, seguendo la carovana del Giro d'Italia e assistendo alle competizioni disputate al Velodromo Vigorelli) ma anche del suo primo amore, lo spettacolo. Aveva aperto uno studio da fotografo a Milano, in corso Buenos Aires[4].
Fotografo fisso a fianco di Mike Bongiorno a Lascia o raddoppia?, ben riconoscibile per i suoi folti capelli bianchi, divenne un personaggio e venne anche chiamato dal concorrente Mario De Maria a partecipare attivamente al gioco quale esperto di ciclismo[5], acquistando di nuovo grande popolarità. Si raccontò in un libro dal titolo Carriera di un corridore artista - 50 anni di vita ciclistica - da pittore a corridore - da fotoreporter a..... Lascia o Raddoppia[6].
Morì affetto da cecità in una casa di riposo milanese, mentre con una radiolina in mano stava ascoltando la radiocronaca della tappa di partenza del Giro d'Italia 1963[2]. Venne sepolto al Cimitero Maggiore di Milano[7].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- Circuito Euganeo
- 8ª tappa Giro d'Italia (Bologna-Ancona)
- Giro del Polesine
- 6ª tappa Giro d'Italia (Firenze-Genova)
- Giro del Polesine
- 8ª tappa Giro d'Italia (Ascoli Piceno-Rovigo)
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- Criterium Reale di Chiusura
- Torino-Arquata (cronometro a squadre)
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Lauro Bordin: tra i migliori corridori professionisti degli anni ’10, su AgoraSportonline.it, 1º marzo 2011. URL consultato il 4 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2016).
- ^ a b c d Bordin Lauro, winner Giro Lombardia, Milano-Torino 3 tappe Giro d'Italia. E con Mike Bongiorno a Lascia o Raddoppia..., su polesinesport.it. URL consultato il 4 novembre 2016.
- ^ a b c Yann Picand, Dominique Dutoit, Lauro_Bordin : définition de Lauro_Bordin et synonymes de Lauro_Bordin (italien), su dictionnaire.sensagent.leparisien.fr. URL consultato il 4 novembre 2016.
- ^ Paolo Furnò & Ass. Culturale 28 maggio 1914” in bici come Lauro Bordin quando 100 anni fa, nella tappa Lucca –Roma, fece “la più lunga fuga solitaria nel mondo”/ Faranno un ‘cortometraggio’ chiedendo News a parenti & friends. E Stefano Pello, su polesinesport.it. URL consultato il 4 novembre 2016.
- ^ Dal Giro di Lombardia a, su giannibertoli.it. URL consultato il 4 novembre 2016.
- ^ Carriera di un corridore artista. 50 anni di vita ciclistica. - Bordin, Lauro - La Fenice, su librerialafenice.it. URL consultato il 4 novembre 2016.
- ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lauro Bordin, su procyclingstats.com.
- Lauro Bordin, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Lauro Bordin, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Lauro Bordin, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Lauro Bordin, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
- Ciclisti su strada italiani
- Fotografi italiani
- Fotoreporter italiani
- Ciclisti su strada del XX secolo
- Fotografi del XX secolo
- Italiani del XX secolo
- Nati nel 1890
- Morti nel 1963
- Nati il 7 luglio
- Morti il 19 maggio
- Nati a Crespino
- Morti a Milano
- Sepolti nel cimitero maggiore di Milano
- Vincitori del Giro di Lombardia