Coordinate: 43°44′44″N 7°24′03″E

La Turbie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La Turbie
comune
Ville de La Turbie
La Turbie – Veduta
La Turbie – Veduta
Chiesa de La Turbie e Trofeo delle Alpi
Localizzazione
StatoFrancia (bandiera) Francia
Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra
Dipartimento Alpi Marittime
ArrondissementNizza
CantoneBeausoleil
Amministrazione
SindacoJean-Jacques Raffaele (LR) dal 2014
Territorio
Coordinate43°44′44″N 7°24′03″E
Altitudine146 e 658 m s.l.m.
Superficie7,42 km²
Abitanti3 022[1] (2018)
Densità407,28 ab./km²
Comuni confinantiBeausoleil, Monaco (MC), Cap-d'Ail, Èze, La Trinité, Peille
Altre informazioni
Cod. postale06320
Fuso orarioUTC 1
Codice INSEE06150
Nome abitanti(FR) turbiasques
(IT) turbiaschi
Parte diComunità della Riviera francese
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
La Turbie
La Turbie
Sito istituzionale

«Tra Lerice e Turbìa la più diserta,
la più rotta ruina è una scala,
verso di quella, agevole e aperta.»

La Turbie (in italiano Turbia[2]) è un comune francese di 3.022 abitanti, situato nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

La Turbie si trovava al punto culminante della Via Julia Augusta, che seguiva le coste della Liguria e quelle della Costa Azzurra.

La Turbie è situata a 450 metri, giusto al di sopra di Monaco, sul promontorio della Tête de Chien, e la veduta dalla "Testa di Cane" s'estende dalla costa italiana di Bordighera fino al Massiccio dell'Esterel, ed il comune è frontaliero tra la Francia ed il Principato di Monaco.

Per la sua posizione strategica, Turbia era anticamente considerata il limite occidentale della Liguria e della regione geografica italiana in generale sia in epoca classica che medievale,[3] e anche alle moderne tecnologie satellitari tale tesi risulta quella più estrema scientificamente sostenibile.

La Turbie Romana

[modifica | modifica wikitesto]

Le Alpi furono pacificate alla fine del I secolo a.C., ed infatti l'imperatore romano Ottaviano Augusto impose l'autorità romana ai popoli alpestri e Liguri tra gli anni 25 e 13 a.C.. Il Trofeo delle Alpi de La Turbie fu innalzato nel 6 a.C., in onore d'Augusto, pacificatore delle Alpi Marittime, e delimitava la frontiera tra l'Italia e la Gallia.
La provincia delle Alpi Marittime fu creata nel 7 a.C., e fu una provincia romana militare, posta direttamente sotto la dipendenza dell'imperatore di Roma. La città romana di Cemenelum, odierna Cimella, fondata nel 13 a.C., ne divenne la capitale.

La provincia era attraversata dalla via Julia Augusta, una strada romana che collegava la Gallia cisalpina alla Gallia transalpina e svolgeva un ruolo militare e commerciale importante, passando per Vence, Cemenelum, La Turbie e Ventimiglia.

Il Trofeo delle Alpi

[modifica | modifica wikitesto]

A La Turbie si trova ancora il grandioso Trofeo delle Alpi, o meglio detto Trofeo d'Augusto, monumento alla gloria di Augusto che celebra la sua vittoria sui vari popoli alpini, cimelio che conserva la più lunga iscrizione latina scolpita conosciuta nella storia antica.

Il territorio ha fatto da sempre parte della Liguria sotto l'Impero Romano, nel Regno longobardo e nel Regnum Italiae formatosi con Carlo Magno.

Nel 1191, l'imperatore romano germanico Enrico VI del Sacro Romano Impero ha concesso la sovranità di alcune are del quartiere de La Condamina e la Rocca, che appartenevano alla signoria de La Turbie a Genova: il futuro Principato di Monaco.
Il 10 giugno 1215, un drappello di Ghibellini guidato da Folco di Castello ha cominciato la costruzione d'una fortezza sulla roccia di Monaco, e tale data marca l'inizio della storia moderna del principato di Monaco.

Daniele Marchesani fu un famiglio di re Roberto d'Angiò, che conobbe un'ascesa rapida, poiché da semplice notaio, immigrato a Nizza alla fine del XIII secolo[4], divenne cosignore de La Turbie (1329-1331) poi signore di Coaraze e castellano a vita di Villafranca[4].

Raimondo Marchesani succedette a suo padre come castellano di Villafranca e suo fratello, Luigi, ereditò la signoria di Coaraze.

Il 14 settembre 1346, acquistò tutto quanto ciò che il paggio Bonifacio Chabaudi, signore di Roccabruna possedeva nei territori di Roccabruna, Palayson e Villepey[5].
Nel XII secolo, il territorio de La Turbie dipendeva dal consolato di Peglia e fu detenuto nel XIII secolo per metà da Rostagno e Feraudo d'Èze, e per l'altra metà dai Laugieri, che cedettero la loro parte nel 1329 ai Marchesani.
La signoria fu infeudata nel 1630 a Orazio Bonfiglio, generale delle finanze, e nel 1640 a Giacomino Marenco, vescovo di Nizza, poi nel 1652 alla famiglia Blancardi[6].

Il comune de La Turbie, che era costituito un tempo anche dagli attuali comuni di Beausoleil e di Cap-d'Ail, è stato smembrato all'inizio del XX secolo, e ora solo l'antico capoluogo, raggruppato attorno al Trofeo delle Alpi, forma l'odierno comune de La Turbie.

La Turbie ha praticamente sempre seguito la storia della Contea di Nizza, tranne che dal 1705 al 1713, quando fu per un breve periodo parte del Principato di Monaco. La Turbie è appartenuta al Regno di Sardegna sino al 1860, quando è stata ceduta alla Francia, ed il comune comprendeva allora anche i territori degli attuali comuni di Beausoleil e di Cap-d'Ail.

Lo stemma del comune de La Turbie è costituito da un blasone d'azzurro alle rovine del trofeo d'Augusto d'argento.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
La facciata della chiesa di Saint-Michel
La Fontana di Carolo Felice rege

Il patrimonio architettonico, immobiliare e naturale del comune è particolarmente ricco[7][8][9].

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
Manifesto delle ferrovie francesi, 1894, La Turbie
  1. ^ INSEE popolazione legale totale 2018
  2. ^ Giuseppe Garibaldi, Il Nizzardo nei suoi aspetti geografici. Ambiente, popolazione, economia di vallate e comunità tra Roia e Varo, le terre dell’antica provincia di Nizza (1819-1860), Imperia, AIIG Liguria Sezione Imperia-Sanremo, 2019, p.43. pdf
  3. ^ Come testimoniato dal Trofeo delle Alpi e dal testo della Divina Commedia.
  4. ^ a b Venturini, Évolution, p. 132
  5. ^ B1149, couverture intérieure
  6. ^ (FR) Atlas historique. Provence, Comtat Venaissin, Principauté d'Orange, Comté de Nice, et Principauté de Monaco, par E. Baratier, G. Duby, E. Hildesheimer (Atlas Belfram, Paris, Armand Colin, 1969)
  7. ^ (FR) Il patrimonio architettonico e mobiliare del comune di La Turbie sul sito del Ministero francese della Cultura (base architettura e patrimonio), fotografie di Jean Gilletta, Marc Heller, Mas, Petit, Société des archives photographiques d'art et d'histoire, Médéric Mieusement, fratelli Séeberger, Georges Louis Arlaud, Gérard Roucaute, Sylvie Réol, Jean Marx, Thierry Bismuth, Gaëtan Congès, Henri Geist, archivi della mediateca dell'architettura e del patrimonio
  8. ^ (FR) Inventario degli oggetti mobiliari del comune
  9. ^ (FR) La Turbie et son patrimoine
  10. ^ (FR) Rovine del Trophée d'Auguste. Le rovine: classificazione per comunicazione del 13 maggio 1865. Sito classificato 08 01 1933 (sentenza) e 26 07 1921 (decretato). Sito iscritto il 18.02.1943 e 16.06.1944 (decretato); 18.04.1914 (J.O.)
  11. ^ Frammenti della via romana e cinque pietre miliari che la delimitano: classificazione per decreto del 5 settembre 1922
  12. ^ Cinta del Medio Evo (resti della): Protezione a titolo degli MH: Porta fortificata Est; Portale del XIII secolo, eretto all'entrata dell'antica via d'Italia; Vestigia dei bastioni del XII secolo situato a piazza Saint-Jean [porta, elementi di bastione, passaggio coperto, via di Gallia e piazza della chiesa; Porta della cinta del XIII secolo detta Porta dell'Ovest; Portale del ridotto della Torre del XIII secolo, piazza Mitto; Porta, situata in rue Capouane
  13. ^ (FR) Charles-Laurent Salch, Atlante delle città e villaggi fortificati in Francia dall'inizio alla fine del XV secolo, Edizioni Publitotal, autore Charles Laurent Salch 1987, Strasburgo, p. 495, commentario La Turbie, p. 266, Resti delle cinte dall'XI e XIII secolo e Carta nº14 Provence-Alpes-Côte d'azur
  14. ^ Cippo miliare del Primo Impero: iscrizione per decreto del 15 maggio 1926
  15. ^ Forte della Tête de Chien , insieme fortificato detto piazza di Nizza
  16. ^ a b ↑ chiesa parrocchiale Saint-Michel, Classificazione per decreto del 21 gennaio 1938
  17. ^ (FR) Carrière romaine du Mont de Justice, classement par arrêté du 9 août 1944
  18. ^ (FR) Le Comte Crotti et la Turbie
  19. ^ (FR) Fontaine publique en face de la mairie: classement par arrêté du 10 mai 1943
  20. ^ Cappella San-Rocco
  21. ^ Cappella di penitenti San Giovanni Battista
  22. ^ (FR) La Turbie, Cappelle e oratori

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN170363823 · LCCN (ENn88633401 · GND (DE4111172-2 · BNF (FRcb12112125x (data) · J9U (ENHE987007562492205171
  Portale Francia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Francia