LSD

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LSD
Struttura dell'acido lisergico.
Struttura dell'acido lisergico.
Nome IUPAC
(6aR,9R)-N,N-dietil-7-metil-4,6,6a,7,8,9-esaidroindol-[4,3-fg]chinolina 9-carbossammide
Nomi alternativi
dietilamide dell'acido lisergico, LSD-25
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC20H25N3O
Massa molecolare (u)323,432 g/mol
Numero CAS50-37-3
Numero EINECS200-033-2
PubChem5761
DrugBankDBDB04829
SMILES
CCN(CC)C(=O)C1CN(C2CC3=CNC4=CC=CC(=C34)C2=C1)C
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)=
Temperatura di fusione355,65 K (82,5 °C)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
Tossico
Frasi R: 26/27/28‐40

L'LSD (dietilammide dell'acido lisergico) è una tra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute. La sigla è un'abbreviazione del nome tedesco del composto, Lysergsäurediethylamid.[1]

Anche una dose di appena 25 μg può causare alterazioni della percezione e dell'umore per più di 10 ore.[2] Tipicamente non causa "allucinazioni" ma amplificazione sensoriale ed emotiva, esperienze mistiche e spirituali, cambiamenti nella percezione di sé e della realtà.[3][4]

Negli ultimi anni è stato considerato sufficientemente sicuro per riaprire le ricerche e la sperimentazione in ambito psichiatrico e psicoterapeutico,[5] in particolare nel trattamento di depressione,[6] dipendenze e nell'alleviare la condizione dei malati terminali,[7] ma anche nel trattamento di cefalea a grappolo[8], anche se a tutt'oggi non ha ancora alcun uso medico approvato. È attualmente una sostanza illegale e controllata al pari di altre sostanze psicotrope.[9]

Origine e storia

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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'LSD.

L'LSD è stato sintetizzato per la prima volta il 16 novembre 1938 nei Laboratori Sandoz di Basilea dal chimico svizzero Albert Hofmann. Hofmann stava effettuando delle ricerche sugli alcaloidi presenti nella scilla marina e nella segale cornuta nel tentativo di ricavarne sostanze utilizzabili come farmaci e tra i vari derivati che aveva sintetizzato, c’era la dietilammide-25 dell'acido lisergico, da lui così chiamata perché proveniente dal campione numero 25[10].

L'acido lisergico è un composto presente nell'ergot, un fungo parassita della segale. Le caratteristiche escrescenze che questo fungo forma hanno portato a definire le piante di segale da esso colpite segale cornuta. L'ingestione dell'ergot, della segale cornuta o di prodotti che da essa derivano (come ad esempio farine non depurate dal fungo) causa la cosiddetta "febbre del pellegrino", o ergotismo, i cui sintomi sono deliri allucinatori, febbre e forti dolori alle gambe.

Le proprietà psichedeliche dell'LSD non vennero però riconosciute fino al 1943, quando a Hofmann cadde involontariamente qualche goccia della sostanza sulla mano che, traspirando, gli provocò forti giramenti di testa e allucinazioni. Questa esperienza lo condusse ad ipotizzarne un potenziale psicotropo e perciò, tre giorni dopo, decise di assumerne volontariamente una dose di 250 µg (microgrammi) di LSD in modo da testarne più chiaramente gli effetti. Per errore riteneva questa dose la minima efficace, mentre in realtà si tratta di un dosaggio medio-alto, sbagliando la stima di circa un ordine di grandezza.[11] Quel giorno fu chiamato "il giorno della bicicletta" perché dopo aver assunto la sostanza si diresse verso casa proprio in bicicletta, cominciando a sperimentare una crescente alterazione di coscienza che poi, raggiunto il divano di casa dopo momenti di terrore, divennero "visioni meravigliose, piacevoli e persistenti, giochi di forme e colori caleidoscopici, immagini fantastiche che mi comparivano davanti agli occhi chiusi alternandosi, variando, trasformandosi in cerchi e spirali, esplodendo in fontane colorate, riarrangiandosi e ibridandosi in un flusso costante…”.

Lo scienziato riportò tali osservazioni ai colleghi della compagnia che a breve ne ipotizzarono ampi utilizzi in ambito psichiatrico tant'è che venne istituito un gruppo di ricerca volto a testare gli effetti sui mammiferi con diversi dosaggi del composto. I risultati furono decisamente positivi in termini di sicurezza ed effetti collaterali tanto che la Sandoz cominciò a distribuire LSD gratuitamente[senza fonte] ad università ed istituti medici che ne facevano richiesta per fini scientifici fino al 1966.

Nel 1947, la Sandoz (ora Novartis) lo mise in commercio come farmaco con il nome di Delysid, in confezioni da compresse da 25 µg (una dose molto bassa) e fiale da 100 µg, in qualità di "farmaco per psicoterapia analitica", suggerendo inoltre agli psichiatri di autosomministrarselo, in modo da "poter capire meglio i propri casi clinici".

Inizialmente trovò infatti largo uso tra gli psichiatri e gli psicologi per il trattamento della schizofrenia, autismo, depressione e alcolismo[12] specie nell'ambito della cosiddetta psicoterapia psichedelica, mostrando spesso risultati positivi. Ciò portò negli anni '60 ad una esplosione di studi e pubblicazioni sull'utilizzo dell'LSD nei più disparati ambiti psicoterapeutici. Nel frattempo i servizi segreti di vari paesi cominciarono a sperimentarne le potenzialità come sostanza per gli interrogatori, il controllo mentale e l'ingegneria sociale: la CIA, ad esempio, ha condotto estese ricerche (nell'ambito del progetto MKULTRA) in questo senso, concludendo però che non vi erano utilizzi militari plausibili per la sostanza.

Durante gli anni '50 l'LSD cominciò a diventare popolare in alcuni circoli a scopo ricreativo per poi esplodere con la cultura hippie, di cui fu manifesto e principale motore. Alcuni studiosi (in particolare Timothy Leary, uno dei maggiori psicologi americani dell'epoca, e Richard Alpert) si convinsero che l'LSD potesse avere altre applicazioni oltre a quelle cliniche, rappresentando cioè un mezzo di crescita ed esplorazione spirituale, per via delle sue notevoli proprietà enteogene. Tuttavia, accusati di non essere guidati da uno spirito propriamente scientifico, vennero allontanati dalla comunità accademica. In ogni caso gli studi di Leary sull'LSD hanno dato un contributo determinante alla scoperta dei fattori non farmacologici degli effetti delle sostanze psicoattive. Nel 1961 Leary propose per la prima volta l'idea che gli effetti delle sostanze psichedeliche fossero largamente mediati dal Set e dal Setting. Leary intendeva col termine Set l’insieme dei fattori relativi alla personalità, alle credenze e conoscenze, alle aspettative e alle intenzioni della persona che consuma. Mentre il Setting si riferiva all’ambiente, il luogo fisico, ma anche il luogo sociale: dove e con chi una sostanza viene assunta, fattori cruciali negli effetti che la sostanza può indurre.[13]

Leary e Alpert furono strumentali nel diffondere l'uso e la conoscenza dell'LSD tra il grande pubblico inserendosi nei movimenti di cultura alternativa degli anni sessanta; l'LSD divenne rapidamente un simbolo della cultura hippie. Nel 1967 l'uso e la produzione di LSD per scopi sia personali sia scientifici venne bandito negli Stati Uniti e successivamente, su pressione degli stessi, nella maggior parte dei paesi del mondo. La produzione e la commercializzazione di questa sostanza continuò comunque clandestinamente alimentando il mercato nero delle sostanze stupefacenti.[14]

Solo negli ultimi anni, su pressione del mondo accademico, è ripresa la ricerca scientifica sulla sostanza che con l'ausilio dei moderni mezzi delle neuroscienze sta riconfermando i potenziali terapeutici nel trattamento di diverse patologie psichiatriche e indagando i meccanismi alla base della particolare esperienza indotta da essa.[15]

Negli ultimi anni si sta diffondendo, specie tra gli ambienti della Silicon Valley, l'uso di "microdosi" di LSD o 1P-LSD[16] (10-20 µg) che assunte regolarmente non hanno effetti psichedelici e non indurrebbero alterazioni percettibili della percezione ma sarebbero in grado di migliorare le capacità di problem solving, la creatività, il senso di benessere e in definitiva alcune prestazioni cognitive. Tuttavia non sono stati ancora condotti studi rigorosi volti a confermare tali osservazioni.[17]

Il 16 novembre 1938, il dottor Albert Hofmann sintetizza per la prima volta l'LSD-25.

La sostanza rimane nei laboratori della Sandoz per cinque anni. Tuttavia Hofmann, avendo una "peculiare sensazione" che la sostanza avesse proprietà che in un primo tempo non erano state notate, decide di sintetizzarla di nuovo. Il 16 aprile 1943 Hofmann entra in contatto per errore con una piccola quantità della sostanza durante la sintesi. È la prima esperienza di un uomo con l'LSD. Hofmann racconta di aver "visto un flusso ininterrotto di immagini meravigliose, forme straordinarie con un intenso gioco caleidoscopico di colori". L'esperienza durò circa due ore.

Tre giorni dopo, il 19 aprile, noto come "giorno della bicicletta", Hofmann assume intenzionalmente 250 µg di LSD, da lui considerato il dosaggio minimo efficace, sbagliando la stima di un ordine di grandezza e provocandosi un'esperienza molto più potente di quanto aveva previsto. È il primo utilizzo intenzionale della sostanza. Successivamente al test, Hofmann si dedica quasi integralmente allo studio della sostanza[10].

Nel 1947 viene pubblicato il primo articolo scientifico sull'LSD (Werner Stoll, Swiss Archives of Neurology) sull'uso della sostanza nel trattamento di alcune patologie psichiatriche come la schizofrenia, da parte dello psichiatra svizzero Werner Stoll. Nel 1949 il dottor Max Rinkel porta l'LSD negli USA e incomincia un lavoro sistematico sulla sostanza nei suoi laboratori di Boston; nello stesso periodo il Nick Bercel comincia a lavorarci a Los Angeles. Il primo articolo americano in merito è pubblicato sull'American Psychiatric Journal nel 1950. La comunità scientifica è esaltata: tra il 1950 e il 1960 verranno pubblicati centinaia di studi sull'LSD. I possibili utilizzi in psichiatria e terapia si mostrano subito molteplici. Anche la CIA nel 1951 incomincia a sperimentare l'LSD. Nel 1952 il dottor Charles Savage pubblica il primo studio riguardo all'uso di LSD per facilitare la psicanalisi nella cura della depressione. Dal 1953 il dottor Humphrey Osmond pubblica uno studio con i risultati positivi sul trattamento degli alcolisti dalla dipendenza con l'LSD.

Nel 1953 viene aperta in Inghilterra dal dott. Ronald Sandison la prima clinica di psicoterapia con LSD, a cui segue, negli anni '60, quella di Stanislav Grof a Praga[18].

Tra il 1955 e il 1959 intellettuali di spicco quali lo scrittore Aldous Huxley, lo psicoterapeuta e docente di Harvard Timothy Leary e l'esponente della controcultura Allen Ginsberg sperimentano l'LSD.

Nella prima metà degli anni sessanta, col diffondersi della cultura beat, l'LSD si diffonde anche fuori dai circuiti medici e "alternativi". Il Congresso americano approva una legge che rende l'LSD un farmaco vietato fuori dal mondo della ricerca e della psicoterapia.

Nel 1963 Timothy Leary e un altro professore universitario, Richard Alpert, vengono licenziati da Harvard a causa dei ripetuti esperimenti di massa con LSD. Nel 1966 Leary fonda la Lega dello Sviluppo Spirituale, una sorta di ashram che usa l'LSD come sacramento. L'uso di acido, all'epoca in gocce sciolte nell'acqua o in zuccherini impregnati della sostanza, si diffonde a macchia d'olio, col conseguente allarme mediatico e il ritiro da parte della Sandoz dei campioni dai laboratori, per tutelare la propria immagine pubblica. Nel 1967 l'LSD viene vietato negli USA mentre la diffusione non si ferma; l'uso di LSD diventa parte integrante e fondamento della cultura del movimento hippie. La DEA calcola che nel 1970 circa 2 milioni di americani, in maggioranza giovani, abbiano sperimentato l'LSD. Il bando totale della sostanza mette fine alle numerose sperimentazioni scientifiche e all'uso dell'LSD in terapia.

Nella prima metà degli anni settanta, per effetto della proibizione, sparisce l'acido in gocce e in zuccherini e appaiono le forme "commerciali" contemporanee di acido lisergico illegali, ovvero francobolli (blotter) e gelatine (windowpane).

Nel 1979 Albert Hofmann pubblica il celebre libro LSD: il mio bambino difficile.

Nel 2006 a Basilea, in occasione del centesimo compleanno di Hofmann, si tiene il primo congresso multidisciplinare sull'LSD. Nel convegno Hofmann affermò: "Come sospeso in un sogno, con gli occhi chiusi perché trovavo la luce del sole troppo abbagliante, ho sperimentato un flusso ininterrotto di immagini fantastiche, forme meravigliose con giochi caleidoscopici di colori straordinariamente intensi". Hofmann sperimentò l'LSD con finalità curative, sostenendo che potesse aiutare a comprendere i percorsi e i processi associativi della mente umana, così come la struttura e le origini dell'immaginazione[19]. Il convegno si è ripetuto nel 2008, sempre a Basilea, pochi mesi prima della morte di Hofmann, a 102 anni.

Nel gennaio 2009, in Svizzera, viene avviata una sperimentazione dell'LSD su persone gravemente malate di cancro. "Contro il panico e l'angoscia del confronto con la morte", spiega Rosanna Cerbo, neurologa e terapista del dolore dell'università "La Sapienza" di Roma.[20] Uno studio dell'Università dell'Alabama pubblicato nel 2015 sul Journal of psychopharmacology ha mostrato come gli utilizzatori di LSD e altri psichedelici sarebbero meno propensi alla depressione e al suicidio.[21][22]

Nel 2017 la Norvegia è il primo paese a depenalizzare specificamente l'LSD valutandolo "a scarso potenziale tossico ed elevato potenziale terapeutico"[23][24].

L'LSD è prodotto sotto forma di cristalli e mischiato con eccipienti o diluito. Spesso è venduto in piccole tavolette, su cubetti di zucchero, in cubetti di gelatina o, più comunemente, in pezzi di cartoncino (di solito coperti da disegni colorati e spesso perforati in quadratini per indicare le singole dosi e chiamati blotter) sui quali è stato versato un quantitativo minimo della sostanza in forma liquida. Si stima che più di 200 tipi di tavolette di LSD di diverso tipo siano state commercializzate dagli anni '60 in poi. È noto in gergo come acido, trip, cartone.

L'LSD è, in rapporto al peso, uno degli stupefacenti più potenti tra quelli conosciuti. Test farmacologici (come il receptor binding assay) hanno determinato che una mole di LSD è 100 volte più potente di una mole di psilocibina o di psilocina e circa 4 000 volte più potente di una mole di mescalina. Le dosi sono quindi misurate in microgrammi (milionesimi di grammo), mentre la maggior parte delle altre droghe è normalmente misurata in milligrammi. La dose minima capace di produrre un effetto psichedelico negli esseri umani è stimata in circa 20 µg. Negli anni '90 le dosi sequestrate dalle forze di polizia si aggiravano tra i 20 e gli 80 µg[senza fonte].; negli anni '60 le dosi erano molto più alte (≥300 µg)[25].

L'LSD è un derivato dell'ergina. È un derivato dietilammidico semisintetico, ottenuto casualmente nell'ambito delle numerose modifiche strutturali effettuate sull'acido lisergico, a sua volta ottenuto dal sale tartrato dell'ergotamina. L'ergotamina è un alcaloide dell'ergot ed è una sostanza derivata dal fungo Claviceps purpurea, parassita della segale e del frumento. Una piccola quantità di ergotamina è sufficiente a produrre LSD in grandi quantità: in condizioni ideali, infatti, da 25 chilogrammi di tartrato di ergotamina si possono ricavare 5-6 chilogrammi di LSD puro, che può essere trasformato in circa 100 milioni di dosi (una dose equivale a circa 50 µg), sufficiente a coprire la domanda stimata di LSD di tutti gli Stati Uniti per un anno.

La sintesi dell'LSD è un processo lungo e pericoloso che richiede un laboratorio relativamente evoluto e costoso. Ci vogliono da 2 a 3 giorni per produrre 30-100 grammi di composto puro, e alcune reazioni necessarie alla sintesi possono causare esplosioni se non sono condotte con attenzione da un chimico esperto. Per questo motivo normalmente l'LSD non è prodotto in grandi quantità, ma poco per volta; questa procedura ha anche il vantaggio di minimizzare la perdita dei precursori nel caso di un errore durante la sintesi.

Meccanismo d'azione

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Affinità dell'LSD per i vari recettori. Sono riportati i valori della Ki (costante di dissociazione) per cui un valore minore indica una maggiore affinità.

L'LSD agisce sia sul sistema nervoso centrale sia su quello periferico. Una volta assorbita, la sostanza entra in circolo nel flusso sanguigno, raggiungendo quindi il cervello. Superata la barriera emato-encefalica incomincia l'interazione con i recettori.

L'LSD agisce su un ampio numero di recettori per i neurotrasmettitori, in particolare sui recettori post sinaptici per la serotonina (con l'eccezione del sottotipo 5-HT3 e 5-HT4), per la dopamina, per il glutammato e gli adrenorecettori. La maggior parte degli psichedelici serotoninergici deve la sua azione essenzialmente alla sola attivazione del recettore 5-HT2A della serotonina (o probabilmente dei suoi eteromeri): l'azione del LSD sugli altri recettori, in particolare i D2 della dopamina, lo rendono sotto questo punto di vista uno psichedelico atipico e ciò rende conto dei suoi caratteristici effetti psicoattivi. La maggior parte di questi recettori viene tuttavia attivata in maniera non significativa.[26]

Gli effetti psichedelici del LSD si ritiene siano mediati essenzialmente dall'attivazione dei recettori eteromeri 5-HT2A-mGluR2 e 5-HT2C (su cui agisce da agonista parziale) che attivano la trasduzione del segnale intracellulare attraverso gli enzimi fosfolipasi A2, al contrario di quanto farebbe la serotonina che legandosi agli stessi recettori va ad attivare la via delle fosfolipasi C. Un agonista parziale imita in parte l’azione di un agonista totale (favorendo la formazione dell’impulso) e in parte quella di un antagonista (che impedisce al recettore di legarsi ad altre molecole). Per poter operare al meglio a livello dei recettori 5-HT2A, l’LSD interagisce anche con un altro recettore, il 5-HT1A, posto sul neurone pre-sinaptico. L’interazione tra LSD e 5-HT1A provoca un’inibizione pre-sinaptica del rilascio di serotonina. Questa ridotta presenza di serotonina nella fessura sinaptica riduce la competizione sui recettori 5-HT2A, garantendo all’LSD tutto lo spazio recettoriale e, quindi, una maggior efficacia.[27]

I neuroni serotoninergici presenti a livello del tronco cerebrale sono proiettati ai neuroni glutammatergici degli strati profondi della corteccia prefrontale e ai neuroni piramidali dello strato V della corteccia. I primi sono dotati di recettori 5-HT2A che, in seguito all'attivazione da parte dell'LSD, provocano un aumento del rilascio di glutammato (considerato il principale responsabile degli effetti allucinogeni) a livello dei neuroni dello strato V. Questi ultimi sono dotati anch'essi di recettori 5-HT2A (che interagiscono con l'LSD) oltre che di recettori NMDA e AMPA (che risentono dell'aumentato livello di glutammato).[28] L'attivazione simultanea dei recettori 5-HT2A (da parte dell'LSD) e dei recettori NMDA e AMPA (da parte del glutammato) provoca un incremento del livello di BDNF, neurotrofina chiave nella gestione e nella stabilizzazione dell'umore. L'incremento di BDNF è alla base dell'effetto antidepressivo dell'LSD.[29]

Recentemente (2017) è stata delucidata la struttura del legame dell'LSD al recettore della serotonina 5-HT2B (ma si ritiene che conclusioni simili possano essere tratte anche per il legame della sostanza al recettore 5-HT2A) contribuendo a delucidare i motivi della sua lunga durata d'azione a bassissimi dosaggi: pare infatti che il residuo di leucina 209 del recettore formi una specie di "braccio" che incastra la molecola nel recettore, rallentandone notevolmente la cinetica di dissociazione.[30][31]

Come altre sostanze stupefacenti, l'LSD si è dimostrata in grado di attivare le pathway metaboliche del DARPP-32. Inoltre si è dimostrata in grado di incrementare il signalling dei complessi recettoriali D2–5-HT2A che può contribuire ai suoi effetti pro-psicotici.[32][33].

I meccanismi con cui l'LSD promuove una riorganizzazione dell'attività funzionale e della connettività del cervello sono ancora parzialmente sconosciuti. Studi di neuroimaging utilizzando la fMRI hanno recentemente suggerito che l'LSD induce modifiche nell'architettura funzionale corticale.[34] Queste modifiche coincidono topograficamente con la distribuzione dei recettori serotoninergici. In particolare, è stata osservata un incremento della connettività e dell'attività nelle regioni che presentano un'alta espressione del recettore 5-HT2A, mentre è stata riscontrata una diminuzione dell'attività e della connettività nelle aree corticali ricche di recettori 5-HT1A.[35] Dati sperimentali suggeriscono che le strutture sottocorticali, ed in particolare il talamo, svolgono un ruolo sinergico con la corteccia cerebrale nella mediazione dell'esperienza psichedelica.[36][37] LDS, attraverso il legame con i recettori 5-HT2A corticali potrebbe incrementare la neurotrasmissione eccitatoria lungo le proiezioni fronto-striatale e quindi, ridurre il filtraggio talamico di stimoli sensoriali verso la corteccia.[38] Questo fenomeno sembra coinvolgere selettivamente i nuclei ventrali, intralaminari e pulvinar.[38]

Farmacocinetica

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La farmacocinetica dell'LSD è influenzata da dose, età e modalità di assunzione. Tipicamente gli effetti permangono per 6-12 ore. La cinetica del composto non era stata chiaramente delucidata fino al 2015, quando uno studio svolto su 16 soggetti a cui sono stati somministrati 200 µg, ha determinato che il picco plasmatico viene raggiunto in circa 1,5 ore (con una variabilità individuale che va da 0,5 ore) a cui segue una diminuzione delle concentrazioni secondo una cinetica del primo ordine. Solo l'1% della dose iniziale è escreta con le urine mentre la maggior parte è escreta come 2-osso-3-idrossi-LSD (O-H-LSD) nel corso delle 24 ore. Questo metabolita è formato per azione epatica degli enzimi P450 ma la precisa strada metabolica non è ancora stata determinata così come la sua eventuale azione farmacologica. La biodisponibilità sembra essere del 71% e non sono state identificate significative differenze di genere nella farmacocinetica della sostanza.[39][40]

Usi terapeutici

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L'LSD è stato ampiamente utilizzato negli anni '50 e '60 come coadiuvante per la psicoterapia; il suo utilizzo è però cessato con la messa al bando della sostanza.[41][42][43][44] Da quel momento la possibilità per i ricercatori di ottenere i permessi necessari alla ricerca è diventata estremamente difficile e onerosa. Solo recentemente ne è ricominciato lo studio sistematico nel trattamento di diverse patologie psichiatriche, in particolare ansia e depressione specie nel contesto di patologie inguaribili o invalidanti, disturbi ossessivi, dolore cronico.[15] Parte degli studi condotti negli ultimi anni sono stati promossi dalla "Multidisciplinary Association For Psychedelic Studies"[45], associazione che sostiene, finanzia, diffonde informazioni scientificamente provate sull'uso terapeutico di sostanze psichedeliche come l'LSD e la psilocibina, o entactogene come l'MDMA.

La prima ricerca sistematica sull'LSD fu condotta presso la clinica psichiatrica dell’Università di Zurigo dallo studioso Stoll che somministrò ad individui sani e schizofrenici dosi minime (tra 0,02 e 0,13 µg) di acido lisergico. La ricerca evidenziò l’emergere di stati mentali marcatamente euforici; in una pubblicazione del 1947 ipotizzò la possibilità di utilizzare questa potente sostanza psicoattiva come strumento di ricerca psichiatrica (Stoll, 1947).

Hofmann a tal proposito scrisse che "Qualora la psicoanalisi cercasse di rintracciare eventi traumatici nella vita del paziente, questi potrebbero diventare accessibili al trattamento terapeutico (con LSD). Mentre gli ansiolitici tendono a coprire i problemi e i conflitti del paziente, riducendone la gravità e l’importanza, l’LSD, al contrario, li fa vivere in maniera più intensa" (Hofmann, 1979).

Negli anni '50 è stato sperimentato come coadiuvante al lavoro psicologico nella cura dell’alcolismo[46], mostrando una percentuale di successo del 50% circa nei casi documentati con un effetto che durava diversi mesi dopo la somministrazione di una singola dose. Tuttavia dopo un anno la percentuale di successo era comparabile a quella dei classici protocolli utilizzati al tempo e che prevedevano un trattamento cronico.[47]

L'LSD, così come i funghi psilocibinici che contengono principi attivi dal simile meccanismo farmacologico come psilocibina, ha dimostrato un buon potenziale nella cura della cefalea a grappolo[48], risultato confermato anche in una ricerca effettuata nel 2011 da un team della facoltà di medicina di Harvard[49].

Dal 2008 è in corso una sperimentazione in Svizzera riguardo all'uso di LSD per alleviare, con esperienze spirituali indotte, l'ansia da fine vita dei malati terminali. Nel 2013 è stato pubblicato il primo report clinico sulla sperimentazione, secondo cui avrebbe dato risultati molto positivi, anche a seguito di una sola somministrazione.[50] I risultati mostrano una diminuzione dei livelli di ansia e paura di morire, lo studioso Gasser ha riportato che nei pazienti trattati "I rimpianti, le emozioni dolorose di quest’ultima fase della vita sono svanite".[51]

Nel 2014 all'Imperial College di Londra è stato avviato uno studio del potenziale terapeutico dell'LSD contro la depressione e le dipendenze su volontari umani, sotto la direzione dello studioso Robin Carhart-Harris.[52][53]

Uno studio del 2015 pubblicato su Language, Cognition and Neuroscience[54] ha dimostrato che l'LSD può produrre una risemantizzazione dei concetti, con effetti positivi sulla creatività e un potenziale d'uso per il superamento della depressione cronica.[55]

Sempre più consistenti nei risultati e nel numero sono gli studi che dimostrano gli effetti terapeutici dell'uso rigoroso e in setting psicoterapeutico controllato di sostanze psichedeliche come l'LSD anche in soggetti sani.[56] In un piccolo studio della durata di 12 mesi pubblicato nel 2014 da Gasser (assieme ad altri autori) si sono studiati gli effetti di una singola dose di LSD, rilevando effetti benefici duraturi sui livelli di ansia e qualità di vita percepita dei soggetti, confermando come la somministrazione in setting controllato sia sicura. Tali risultati sono stati poi confermati in uno studio simile pubblicato nel 2017, in cui si conclude che la somministrazione di una dose di 200 μg di LSD in setting controllato è in grado di generare effetti positivi duraturi nella maggior parte dei soggetti, anche dopo 12 mesi dall'esperienza, e misurati come una attitudine maggiormente positiva, maggiore socievolezza e apertura sociale, maggior senso di benessere, senza però indurre cambiamenti nella personalità dei soggetti.[57]

Un possibile meccanismo alla base della sua azione terapeutica potrebbe risiedere nelle sue spiccate capacità neurotrofiche, in grado di rigenerare le connessioni nervose la cui alterazione è stata messa al centro di alcuni disturbi neuropsichiatrici.[58] Altri suoi effetti potrebbero essere dovuti alla capacità di resettare l’attività elettrica alterata in alcune aree cerebrali, fatto già dimostrato per alcuni composti dalla simile attività farmacologica come la psilocina

Effetti indotti e collaterali

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L'LSD viene assunto di norma per via orale (spesso sotto forma di cartoncini imbevuti di una soluzione della sostanza) o molto più raramente per traspirazione attraverso la pelle; in realtà anche quand'è assunto oralmente, la maggior parte della sostanza viene assorbita dalla lingua piuttosto che dallo stomaco. La sostanza agisce sul sistema nervoso centrale e periferico. A detta di studiosi come lo stesso Hofmann, o come Timothy Leary, gli effetti dipendono dal dosaggio, ma anche dal set (lo stato d'animo del soggetto che lo assume) e dal setting (l'ambiente in cui si trova il soggetto). Di norma, i primi effetti della sostanza si notano entro 30-60 minuti dall'assunzione. Le esperienze con l'LSD vengono definite in gergo trip (che in inglese significa "viaggio") in particolare, quelle che causano forti reazioni avverse sono chiamate bad trip. La durata media di un trip si aggira intorno alle 6-10 ore; in alcuni casi delle distorsioni lievi della senso-percezione, chiamate in gergo traces, scompaiono soltanto dopo il sonno.[59]

Dal punto di vista clinico LSD può indurre: perdita di consapevolezza e lucidità psicofisiche, contrazioni uterine, aumento della temperatura corporea, elevati livelli di zucchero nel sangue, secchezza della bocca, accapponamento della pelle, diverse sensazioni della temperatura corporea (caldo e freddo), aumento del ritmo cardiaco, contrazione della mandibola, forte sudorazione, dilatazione delle pupille, produzione di muco, alterazioni del sonno. Crampi e tensione dei muscoli sono abbastanza frequenti, ma piuttosto che essere effetti diretti dell'LSD nel sistema circolatorio del sangue, questi sono il risultato delle posizioni assunte dai consumatori che sperimentano oscillazioni nella loro consapevolezza durante il passare del tempo e degli effetti fisici. Per il suo bassissimo livello di tossicità[60][61] e per l'assenza di dipendenza fisica nella classifica di pericolosità delle varie droghe stilata dalla rivista medica Lancet, l'LSD occupa il diciottesimo posto.[62]

L'LSD venne studiato in passato come antidolorifico per dolori cronici causati da tumori o grandi traumi. A bassi dosaggi, fu riscontrato che agiva come i sedativi tradizionali sebbene con una durata maggiore (la riduzione del dolore dura circa una settimana dopo che gli effetti massimi sono calati). Negli anni '60 fu sperimentato con successo in psicoterapia e nella cura delle dipendenze, ma quando fu reso illegale gli studi si interruppero e furono ripresi solo nel 2014[63].

Gli effetti a livello psicologico variano molto in base alla dose, alla sensibilità individuale e al setting (luogo e stato psicologico al momento della somministrazione). Consistono principalmente in alterazione della coscienza, euforia, perdita di consapevolezza e lucidità, riduzione dei riflessi psicofisici, alterazioni nella memoria a breve e lungo termine, sensazione di intensa beatitudine, emozioni amplificate (tuttavia non alterate), aumento dell'apprezzamento musicale[64]; a dose media provoca allucinazioni geometriche e frattali, amplificazioni sensoriali, distorsione della consapevolezza del tempo, dello spazio e del sé (Leary parlava di ego loss, perdita dell'io) ma contemporaneo senso di unione con l'ambiente circostante, percezione intensificata di suoni, colori, odori e sapori; in alcuni casi è riportata sinestesia. Queste sensazioni possono, in alcuni casi, causare ansia a causa del loro fortissimo impatto emotivo e rivelatorio. Consumatori ed esperti concordano sul fatto che, essendo l'LSD un amplificatore delle percezioni interiori ed esteriori, il setting è decisivo nella definizione degli effetti: sensazioni e contesti piacevoli saranno amplificati così come sarà amplificato il peso di eventuali sensazioni e contesti spiacevoli.

Per quanto in passato si ritenesse che l'LSD potesse "slatentizzare" disturbi mentali preesistenti, secondo alcuni recenti studi l'uso di LSD non costituirebbe un fattore di rischio indipendente per la salute mentale;[65] tuttavia altri studi indicano che in soggetti predisposti o con patologie mentali latenti l'assunzione della sostanza possa predisporre allo sviluppo di patologie psichiatriche come psicosi persistenti e disturbi allucinatori persistenti.[28] Il cosiddetto bad trip, invece, pur generando ricordi che possono essere successivamente difficili da integrare, è di carattere momentaneo, poiché deriva da una sensazione negativa, interiore (legata al "set" – può capitare di realizzare aspetti della propria vita che possono non piacere) o causata da eventi esterni (legata al "setting") che viene amplificata dallo psichedelico, rendendola dunque difficile da gestire. In tali casi gli operatori sociali consigliano il dialogo e il posizionamento del soggetto in un ambiente tranquillo e rilassato; in casi molto intensi la somministrazione di clorpromazina o benzodiazepine può attenuare le sensazioni negative.

Uno studio del 2016 pubblicato su Language, Cognition and Neuroscience ha dimostrato come l'LSD amplifica effettivamente i processi creativi stimolando le associazioni semantiche tra concetti.[54]

L'LSD non produce dipendenza fisica né comportamenti compulsivi indirizzati alla sua ricerca, e ha anzi dimostrato di avere un potenziale nella cura delle dipendenze da tabacco, droghe pesanti e alcol[66]. Inoltre, data l'intensità e la peculiarità di questo tipo d'esperienza e il suo significativo impatto psicologico e spirituale, chi prova le sostanze psichedeliche tende a ripetere l'esperienza solo occasionalmente e a distanza di tempo[67].

La tolleranza verso la sostanza cresce in ogni caso molto rapidamente, di modo che per percepire gli effetti sarebbe necessario aumentare la quantità: già il giorno successivo dall'assunzione si renderebbero necessarie dosi il doppio del quantitativo iniziale per raggiungere lo stesso grado di intensità. Ulteriori utilizzi porterebbero a necessità di dosi anche 20-30 volte superiori a quelle normali e senza la pienezza degli effetti, da qui l'inusualità di uso frequente da parte dei consumatori e l'improbabilità di sviluppare un uso frequente. La tolleranza diminuisce dopo pochi giorni di astinenza. Sostanze che agiscono sullo stesso sistema recettoriale (come ad esempio psilocina e psilocibina) possono indurre tolleranza verso gli effetti dell'LSD (cross-tolleranza).

Danni a breve e lungo termine

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Studio pubblicato nel 2010 sulla rivista medica The Lancet che compara i danni delle sostanze psicoattive "Drug harms in the UK: a multicriteria decision analysis."

Se il set e il setting dell'esperienza non sono ideali[68], l'LSD può innescare, specie ad alti dosaggi o in soggetti predisposti, attacchi di panico e senso di estrema ansia comunemente definiti bad trip, ovvero "brutto viaggio". Queste intense esperienze emotive possono causare, al pari di esperienze traumatiche o emotivamente forti, dei sintomi psicologici anche nel lungo termine e che possono generare in alcuni soggetti dei fenomeni di "flashback" (improvviso e momentaneo rivivere delle esperienze psichedeliche). In alcuni soggetti, specie se hanno fatto uso prolungato e ad alte dosi di psichedelici, questi fenomeni possono cronicizzare e possono associarsi a disordini caratteristici della percezione come disturbi della visione (spesso descritti come una scia lasciata dagli oggetti spostando lo sguardo, o una sorta di neve nel campo visivo) dando luogo a un disordine psichiatrico specifico chiamato disturbo persistente della percezione da allucinogeno (HPPD).[69][70]

La capacità dell'LSD di innescare patologie psichiatriche latenti (in particolare la schizofrenia) è stata oggetto di discussione: uno studio del 1971 (di Malleson et al.) non ha riscontrato casi di psicosi tra persone che non fossero predisposte, tuttavia la presenza pregressa di disturbi psichiatrici può favorire i bad trip da LSD e l'insorgenza di psicosi;[71][72][73] secondo uno studio effettuato nel 2013 dell'Università di Trondheim[65] su un campione di 130.000 persone (il più ampio in merito), gli psichedelici non costituiscono un fattore indipendente di rischio per la salute mentale[74][75][76]. Uno studio del 2021 dell'Università di Stoccolma ha confermato tali risultati, dimostrando un'assenza di correlazione tra uso di LSD o altri psichedelici e schizotipia nei soggetti sani.[77] Non è chiaro se tali risultati, che andranno replicati in studi più ampi, possano essere applicati anche agli utilizzatori più giovani[senza fonte], nei quali la sostanza potrebbe effettivamente determinare alterazioni nella funzionalità cerebrale[senza fonte].

In una lettera pubblicata sulla rivista Lancet Psychiatry del 2015 si definiscono gli allucinogeni "non più dannosi dell'andare in bicicletta", specie in confronto ad altre sostanze legali come alcol o tabacco.[78]

Non esistono casi di morte documentati per azione tossica diretta a seguito dell'assunzione di LSD (si ipotizza che la dose necessaria per provocare danni fisici sia di circa 704 dosi medie) mentre sono riportati diversi casi di gravi complicazioni, coma, ipertermia a seguito dell'assunzione di dosi molto alte (anche nell'ordine delle centinaia o migliaia di dosi) del composto.[79][80][81]. Sono invece riportati alcuni casi di incidenti, cadute e comportamenti autolesionistici dovuti alle alterazioni sensoriali e nella capacità di giudizio indotti dall'uso della sostanza, specie se in combinazione con alcol (tipiche sono ad esempio le cadute da balcone).[79]

Nella classifica di pericolosità delle varie droghe stilata dalla rivista medica Lancet (classifica che considera il pericolo integrale di una sostanza, cioè la media ragionata tra il pericolo complessivo creato per sé e per gli altri quando la si assume, l'eventuale rischio di dipendenza, e i danni fisici o psicologici), l'LSD occupa il terzultimo posto.[82]

L'LSD fu negli anni sessanta una delle bandiere del movimento hippie. Molti artisti e intellettuali, oltre ai già menzionati Hofmann, Leary e Alpert, sono noti per aver sperimentato l'LSD e averlo citato tra le proprie influenze.

Gli effetti dell'LSD sono in effetti visibili in molte opere di questi personaggi. Nei film di Federico Fellini, ci sono scene che ricordano molto da vicino le visioni indotte dall'uso di questa sostanza, mentre alcuni ritengono che Stanley Kubrick effettuò anche sessioni specifiche di studio sotto LSD (fatto smentito dal regista e, dopo la sua morte, dalla vedova) allo scopo di concepire il finale di 2001: Odissea nello spazio[127]; nel libro Infinite Jest di David Foster Wallace ci sono molteplici riferimenti all'LSD e al suo creatore Albert Hofmann, mentre nel fumetto V for Vendetta di Alan Moore uno dei protagonisti assume LSD in un lager per provare su di sé le emozioni e il vissuto delle vittime. Moltissimi i riferimenti più o meno espliciti nel mondo della musica, il più noto dei quali è quello della canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds che per il testo, che descrive un mondo visionario, e per le iniziali del titolo venne accusata di trasmettere un messaggio di incitamento all'uso dell'LSD. I Beatles, pur avendo sempre ammesso il loro uso di LSD e l'influenza che esso ha avuto nel loro percorso artistico, hanno sempre smentito che Lucy in the Sky with Diamonds fosse stata pensata come un riferimento diretto.

Nella serie TV Fringe in numerose puntate in cui i protagonisti cercano di entrare in stati di trance per condividere le coscienze o entrare nei sogni altrui viene utilizzato l'LSD come catalizzatore, di cui Walter Bishop, lo scienziato, fa uso quando può.

Il film di Roger Corman The trip, tradotto in italiano con Il serpente di fuoco, è completamente incentrato sulle esperienze allucinatorie di un regista pubblicitario (Peter Fonda) dopo aver assunto la sua prima dose di LSD. Ambientato in una delle colorate case dei sogni della California degli anni '60 questo visionario film di Corman, ricco di effetti speciali luminosi e caleidoscopici, testimonia la grande popolarità che aveva l'LSD nelle comunità hippie di quegli anni. Anche nel più famoso Easy rider del 1969, quindi due anni dopo e con gli stessi attori (Dennis Hopper, Peter Fonda, Jack Nicholson), si riporta l’esperienza negativa con l'acido assunto nel cimitero. Anche nel film Paura e delirio a Las Vegas di Terry Gilliam i protagonisti Johnny Depp e Benicio Del Toro sperimentano direttamente gli effetti di tale sostanza.

L'album Voyage 34 della band Progressive/Psychedelic rock Porcupine Tree è ispirato totalmente a tutte le tappe di un'esperienza completa con l'LSD. Le sonorità e la ripetitività del motivo contenuto nelle tracce è stato pensato appositamente per "accompagnare" la persona che ha intrapreso un "trip" con l'LSD. Il regista svizzero Martin Witz ha realizzato nel 2011 il documentario "The Substance - Albert Hofmann's LSD" presentato al Festival del film di Locarno.

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