John Carradine

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John Carradine nella serie televisiva Il Calabrone Verde (1967)

John Carradine, pseudonimo di Richmond Reed Carradine (New York, 5 febbraio 1906Milano, 27 novembre 1988), è stato un attore statunitense.

Nella sua lunga carriera ha interpretato più di duecento pellicole. Agli esordi, è stato anche noto con lo pseudonimo di Peter Richmond, quando lavorava come attore teatrale interpretando opere shakespeariane.

Tutti e quattro i suoi figli sono diventati attori: David Carradine, Keith Carradine, Robert Carradine e Bruce Carradine (figlio di primo letto della moglie Ardanell McCool Cosner e da lui successivamente adottato).

Era il figlio di William Reed Carradine, corrispondente per la Associated Press, e della dottoressa Genevieve Winnifred Richmond, chirurgo. Suo nonno era lo scrittore religioso Beverly Carradine, mentre il suo bisnonno Henry Francis Carradine possedeva una piantagione.

La carriera di attore di Carradine iniziò sui palcoscenici teatrali, come attore shakespeariano. Il suo primo ruolo cinematografico, dopo qualche breve apparizione, fu nel film Il segno della croce (1932) di Cecil B. DeMille. Adotterà il nome d'arte di John Carradine nel 1933. In un'intervista concessa alla stampa italiana nel 1983 dichiarò di essere discendente di un'antica famiglia bolognese, i Carradini, anglicizzato poi in Carradine[1].

Lavorò con Katharine Hepburn nel film Maria di Scozia (1936) di John Ford, diventando amico del regista che, in futuro, lo dirigerà in 7 film. In Sotto i ponti di New York (1937) di Alfred Santell impersonò, per l'unica volta nella sua lunga carriera, un vagabondo. Seguirono Capitani coraggiosi (1937) di Victor Fleming, con Spencer Tracy, film che ottenne alcune candidature agli Oscar, Uragano (1937), ancora di Ford, e Jess il bandito (1939) di Henry King, film che darà la celebrità a Henry Fonda. Fu tra gli interpreti del capolavoro western Ombre rosse (1939), sempre di Ford, con protagonista John Wayne, nel quale Carradine interpretò il giocatore d'azzardo dall'aspetto di tipico gentiluomo del Sud.

Charles Laughton e John Carradine nel film Capitan Kidd (1945)

Negli anni quaranta continuò la collaborazione con Ford in Furore (1940), tratto dall'omonimo romanzo di John Steinbeck, quindi apparve in La grande missione (1940) di Henry Hathaway, Sangue e arena (1941) di Rouben Mamoulian, con Rita Hayworth, La palude della morte (1941), che segnò l'esordio americano alla regia di Jean Renoir, e La grande fiamma (1942) di Jules Dassin. Dopo alcuni film minori, tra il 1945 ed il 1954 si dedicò prevalentemente al teatro, ma tornò sul grande schermo nel film Johnny Guitar (1954), western cult di Nicholas Ray, e nel kolossal I dieci comandamenti (1956) di Cecil B. DeMille.

Duettò con Spencer Tracy in L'ultimo urrà (1958), ancora una volta diretto da Ford, che gli regalerà poi altri due successi con L'uomo che uccise Liberty Valance (1962), accanto a James Stewart, e Il grande sentiero (1964), cui seguì Il magnifico irlandese (1965) di Ford e Jack Cardiff.

Dopo vari camei poco significativi, tornò a lavorare con grandi registi quali Martin Scorsese in America 1929 - Sterminateli senza pietà (1972), accanto al figlio David, Woody Allen in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* *ma non avete mai osato chiedere (1972), Don Siegel in Il pistolero (1976), accanto a John Wayne e James Stewart, Elia Kazan in Gli ultimi fuochi (1976), nel quale lavorò con gli allora giovani ma già affermati Robert De Niro e Jack Nicholson, e J. Lee Thompson in Sfida a White Buffalo (1977). Nello stesso anno vestì i panni del capitano di una nave in L'occhio nel triangolo, horror fantascientifico interpretato anche da Peter Cushing. Uno dei suoi ultimi film fu Peggy Sue si è sposata (1986) di Francis Ford Coppola.

Invitato in Italia per i festeggiamenti per i 40 anni del personaggio dei fumetti Tex Willer, Carradine morì a Milano per un attacco cardiaco, il 27 novembre 1988, all'età di 82 anni[2]. Venne sepolto in mare.[senza fonte]

John Carradine ne Il pazzo di Hitler (1943)

Doppiatori italiani

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  • Renato Turi ne Il kentuckiano, Il sonno nero del dottor Satana, Il giro del mondo in 80 giorni, I dieci comandamenti, L'ultimo urrà, Assalto dallo spazio, L'uomo che uccise Liberty Valance, La figlia dello sceicco, I filibustieri dei mari del sud, Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)
  • Lauro Gazzolo ne Il giardino di Allah (ridoppiaggio)[3], La grande missione, Johnny Guitar, Il giullare del re, La vera storia di Jess il bandito, Il grande sentiero
  • Giorgio Capecchi in Maria di Scozia (ridoppiaggio)[4], L'ultimo gangster (ridoppiaggio), Sinuhe l'egiziano
  • Bruno Persa in Capitani coraggiosi (ridoppiaggio), Tutti pazzi, La grande notte di Casanova
  • Gualtiero De Angelis in Ombre rosse (ridoppiaggio), Gli indomabili, Duello mortale
  • Emilio Cigoli ne La più grande avventura, Sangue e arena, Il prigioniero dell'isola degli squali (ridoppiaggio)
  • Mario Milita ne Il rifugio del corvo, Guai con le ragazze (doppiaggio tardivo)
  • Carlo Duse in Jess il bandito
  • Nerio Bernardi ne Il figlio della furia
  • Arnoldo Foà ne La grande fiamma
  • Sandro Ruffini in Furore
  • Nino Pavese ne Il vendicatore di Jess il bandito
  • Aldo Silvani ne La casa degli orrori
  • Vinicio Sofia ne Il pistolero
  • Arturo Dominici in Sfida a White Buffalo
  • Mario Mastria in Starsky & Hutch
  • Roberto Bertea ne L'ululato
  • Vittorio Battarra ne La casa delle ombre lunghe
  • Gianni Musy in 7 per l'infinito contro i mostri spaziali
  • Sergio Di Stefano ne La più grande avventura (ridoppiaggio)
  • Renato Mori in Uragano (ridoppiaggio)

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ John Carradine: la voce è la sua gloria, Lietta Tornabuoni, La Stampa, 18 ottobre 1983
  2. ^ John Carradine cinico gentiluomo, Paolo D'agostini, La Repubblica, 29 novembre 1988
  3. ^ Il giardino di Allah su ciakhollywood.com
  4. ^ Maria di Scozia su ciakhollywood.com: anche se non riportato a chiare lettere, la presenza di doppiatori di seconda generazione come Giuseppe Rinaldi o Anna Miserocchi fa comprendere che l'attuale doppiaggio di questo film sia un rifacimento del tardo dopoguerra

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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