Jean-Pierre Raffarin
Jean-Pierre Raffarin | |
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Jean-Pierre Raffarin nel 2013 | |
Primo ministro della Francia | |
Durata mandato | 6 maggio 2002 – 31 maggio 2005 |
Presidente | Jacques Chirac |
Predecessore | Lionel Jospin |
Successore | Dominique de Villepin |
Presidente del Consiglio regionale del Poitou-Charentes | |
Durata mandato | 19 dicembre 1988 – 8 maggio 2002 |
Predecessore | Louis Fruchard |
Successore | Dominique de La Martinière (ad interim) Élisabeth Morin |
Presidente dell'Unione per un Movimento Popolare (ad interim) | |
Durata mandato | 15 giugno 2014 – ottobre 2014 |
Contitolare | Alain Juppé François Fillon |
Predecessore | Jean-François Copé |
Successore | Nicolas Sarkozy |
Ministro delle piccole e medie imprese, del commercio e dell'artigianato | |
Durata mandato | 18 maggio 1995 – 2 giugno 1997 |
Capo del governo | Alain Juppé |
Predecessore | Alain Madelin |
Successore | Marylise Lebranchu |
Senatore francese | |
Durata mandato | 2 ottobre 1995 – 31 ottobre 1995 |
Predecessore | Guy Robert |
Successore | Guy Robert |
Durata mandato | 21 settembre 1997 – 6 giugno 2002 |
Predecessore | Guy Robert |
Successore | Alain Fouché |
Durata mandato | 1º ottobre 2004 – 1º novembre 2004 |
Predecessore | René Monory |
Successore | Claude Bertaud |
Durata mandato | 18 settembre 2005 – 4 ottobre 2017 |
Predecessore | Claude Bertaud |
Successore | Yves Bouloux |
Circoscrizione | Vienne |
Sito istituzionale | |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 25 luglio 1989 – 18 maggio 1995 |
Legislatura | III, IV, |
Gruppo parlamentare | Gruppo ELDR |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Horizons (dal 2022) In precedenza: UDF-PR (1977-1995) UDF-PPDF (1995-1998) DL (1997-2002) UMP (2002-2015) LR (2015-2019) |
Università | |
Professione | Quadro della comunicazione aziendale |
Jean-Pierre Raffarin (Poitiers, 3 agosto 1948) è un politico francese.
È stato Presidente del Consiglio regionale del Poitou-Charentes dal 1988 al 2002 e Ministro delle piccole e medie imprese, del commercio e dell'artigianato nei governi di Alain Juppé, dal 1995 al 1997.
Europarlamentare prima e senatore poi, è stato Primo ministro francese dal 6 maggio 2002 al 31 maggio 2005 sotto la presidenza di Jacques Chirac, si è dimesso dopo il rifiuto da parte della Francia del referendum sulla bozza della costituzione dell'Unione europea. Tuttavia, dopo che Raffarin si è dimesso, ha affermato che la sua decisione non era basata sull'esito del voto. Sondaggi di opinione a seguito delle sue dimissioni suggerirono che Raffarin era uno dei Primi Ministri meno popolari della Francia da quando la Quinta Repubblica fu istituita nel 1958. Tuttavia, secondo il libro France: 1815-2003, scritto da Martin Evans ed Emmanuel Godwin, Raffarin fu "un primo ministro straordinariamente popolare" nonostante la sua capacità "di affermare l'ovvio e di rendere dichiarazioni vuote"
È stato anche vicepresidente del Senato dal 2011 al 2014.
Quadro storico dell'Unione per un Movimento Popolare (UMP), agisce come capo del partito per alcuni mesi nel 2014. Candidato due volte (nel 2008 e nel 2014) per l'UMP nelle elezioni primarie interne per la presidenza del Senato, è sconfitto da Gérard Larcher. Si dimette da senatore nel 2017.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Poitiers, città della Francia centrale. Il padre Jean Raffarin (1914-1996) è stato segretario di Stato all'Agricoltura nel governo di Pierre Mendès France (1954-1955) e sposò Renée Michaud (1917-2014). Dopo aver studiato legge a Parigi presso l'Università Panthéon-Assas, si specializza alla ESCP Europe. Fino all'entrata in politica è titolare di una società di comunicazione. La madre si chiamava
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Un uomo della Francia profonda
[modifica | modifica wikitesto]Liberale, fin da giovane vicino a Valéry Giscard d'Estaing, è deputato europeo dal 1989 al 1995, ministro delle piccole e medie imprese, del commercio e dell'artigianato nel governo di Alain Juppé tra il 1995 ed il 1997. Presidente della Regione Poitou-Charentes dal 1988 al 2002, nel 2002 è uno dei fondatori dell'UMP, nata dalla fusione del Raggruppamento per la Repubblica (RPR) con una parte dell'Unione per la Democrazia Francese (UDF). Ricopre il mandato di senatore dal 24 settembre 1995 al 31 ottobre 1995, dal 21 settembre 1997 al 6 giugno 2002, dal 26 settembre 2004 al 1º novembre 2004 e dal 18 settembre 2005.
Primo ministro
[modifica | modifica wikitesto]Il 6 maggio 2002, all'indomani delle elezioni presidenziali, è nominato Primo ministro dal presidente della Repubblica Jacques Chirac appena rieletto. È una nomina che in un primo momento pare del tutto inattesa, dal momento che i candidati più probabili per quell'incarico sembravano Nicolas Sarkozy, François Fillon (entrambi del Raggruppamento per la Repubblica) e Philippe Douste-Blazy dell'Unione per la Democrazia Francese.
Ma la scelta sembra derivare soprattutto dall'apparenza bonaria e alla connotazione meno smaccatamente conservatrice di Raffarin rispetto a Sarkozy. L'ingresso di Jean-Marie Le Pen nel ballottaggio alle presidenziali e il "soprassalto repubblicano" che aveva visto i partiti di sinistra votare compatti per Jacques Chirac, infatti, rendevano inopportuna la nomina di un elemento troppo schierato a destra. È anche probabile che, dopo cinque anni di coabitazione con un Primo ministro socialista, Jacques Chirac sentisse il bisogno di un capo di governo più duttile e meno appariscente, rispetto alla forte personalità di un Sarkozy.
Guida tre governi consecutivi, dal 6 maggio 2002 al 31 maggio 2005. Nell'agosto 2003 subisce i primi attacchi, per via dell'atteggiamento distratto del governo durante la grande ondata di caldo sulla Francia che provocherà 15.000 morti[senza fonte]. Nel 2004 è ulteriormente indebolito dai risultati delle elezioni regionali ed europee, insoddisfacenti per l'UMP. Il 31 maggio 2005 si dimette, prendendo su di sé la responsabilità del voto contrario della maggioranza dei francesi al referendum popolare francese sulla ratifica della Costituzione europea. È stato, a detta di molti, il Primo ministro più impopolare della Quinta Repubblica francese, benché a contendergli il poco ambito primato siano in pista anche Raymond Barre e Alain Juppé.
Senatore e dirigente di partito
[modifica | modifica wikitesto]È eletto senatore il 18 settembre 2005. Si schiera fin dal principio a favore della candidatura di Nicolas Sarkozy alle presidenziali del 2007. La sua candidatura è a lungo considerata come la più accreditata all'elezione alla presidenza dell'UMP (di cui è a lungo primo vicepresidente) vacante dal maggio 2007 dopo l'elezione di Sarkozy. In realtà, l'obiettivo principale di Raffarin era la presidenza del Senato, che si sarebbe resa disponibile il 1º ottobre 2008 a seguito delle elezioni del 21 settembre per il rinnovo di un terzo dei senatori. E tuttavia, il 24 settembre 2008 con 78 voti contro 56 su 152 votanti i senatori dell'UMP indicano come candidato Gérard Larcher, che infatti è eletto presidente il successivo 1º ottobre.
Il 29 marzo 2011 è eletto vice presidente del Senato, in sostituzione di Jean-Claude Gaudin, dimissionario in quanto eletto capogruppo dell'UMP. Rieletto vice presidente dell'Alta assemblea il 5 ottobre 2011, incarico che mantiene fino al 28 settembre 2014.
Dal gennaio 2013 al febbraio 2016 riveste l'incarico (puramente onorifico) di presidente del consiglio nazionale dell'UMP.
Dal 15 giugno 2014, insieme a François Fillon e Alain Juppé è membro di un triumvirato che regge l'UMP fino al congresso straordinario del novembre successivo.
Rieletto senatore il 28 settembre 2014. Il successivo 30 settembre si presenta davanti ai membri del gruppo UMP alle primarie per la candidatura alla presidenza del Senato, ma ha 56 voti ed è battuto da Gérard Larcher che raccoglie sul suo nome 80 suffragi da parte dei suoi colleghi.
Il 9 ottobre 2014 è eletto presidente della commissione Affari esteri, Difesa e Forze armate del Senato.
Le "raffarinades"
[modifica | modifica wikitesto]Poco dopo il suo insediamento alla carica di Primo ministro, ha incominciato a circolare nelle redazioni dei giornali e per i corridoi dell'Assemblée Nationale il neologismo "raffarinade", intendendosi con questa espressione certe frasi nello stile di Jean-Perre Raffarin. Ad esempio: "La nostra strada è dritta, ma la pendenza è forte".
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze francesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dal decreto del 21 novembre 2008 (decreto n. 2008-1202 del 21 novembre 2008 che modifica il codice della Legion d'onore e della medaglia militare, pubblicato nel Journal officiel del 22 novembre 2008 (testo 1): "La dignità di l'ufficiale appartiene ex officio agli ex primi ministri che hanno prestato servizio per almeno due anni ".
- ^ Décret du 13 juillet 2022 portant élévation aux dignités de grand'croix et de grand officier de l'ordre national de la Légion d'honneur
- ^ (FR) Décret n° 63-1196 du 3 décembre 1963 portant création d'un ordre national du Mérite, article 5 du 23 décembre 1974
- ^ (FR) Jean-Pierre Raffarin, su ordre-national.gouv.qc.ca.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Albert Algoud et Christophe Bertin, Raffarin de Matignon, guide modique, modeste et modéré de la France d'en-bas, Paris, Mango document, 2002.
- Le Canard enchaîné, Raffarin d'en haut en bas : qui se cache derrière l'homme de Matignon ?, Paris, Les dossiers du « Canard », 2002, ISSN 0292-5354
- Dol è un fumetto di Philippe Squarzoni pubblicato nel 2006 da Les requins Marteaux. È una critica alla politica francese degli anni 2000 e in particolare a quella di Jean-Pierre Raffarin.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Capi di governo della Francia
- Europarlamentari della Francia della III legislatura, IV legislatura
- Governo Raffarin I, II, III
- Presidenti del Consiglio regionale del Poitou-Charentes
- Unione per un Movimento Popolare
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jean-Pierre Raffarin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su carnetjpr.com.
- (EN) David Buchan, Jean-Pierre Raffarin, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Pubblicazioni di Jean-Pierre Raffarin, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- Jean-Pierre Raffarin, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- (FR) Jean-Pierre Raffarin, su senat.fr, Senato francese.
- (FR) Biografia di Jean-Pierre Raffarin, sul sito del governo
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4951201 · ISNI (EN) 0000 0001 2118 568X · LCCN (EN) n89627548 · GND (DE) 124413528 · BNF (FR) cb120581716 (data) |
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