Il calzare d'argento
Il calzare d'argento | |
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Lingua originale | italiano |
Genere | commedia musicale sacra |
Musica | Ildebrando Pizzetti |
Libretto | Riccardo Bacchelli |
Atti | due |
Prima rappr. | 23 marzo 1961 |
Teatro | Teatro alla Scala di Milano |
Personaggi | |
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Il calzare d'argento è un'opera di Ildebrando Pizzetti su libretto di Riccardo Bacchelli. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 23 marzo 1961.[1]
In questo lavoro, nel quale l'ottantenne Pizzetti decise di cimentarsi con la commedia, hanno particolare risalto gli stati d'animo di Giuliano e Metarosa, dipinti «con cantilene ora conchiuse, ora ariose, toscanamente stornelleggianti o personalmente fervorose».[2] Non mancano i cori gestiti da Pizzetti con la consueta maestria, dove «l'esperienza del madrigalismo cinque e seicentesco si risolve in una espressione eccellentemente moderna».[2]
Interpreti della prima rappresentazione
[modifica | modifica wikitesto]Personaggio | Interprete[1] |
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Giuliano Della Viola | Giuseppe Di Stefano |
Metarosa | Rosanna Carteri |
Paio di Nocco | Marco Stefanoni |
Veronica | Anna Maria Canali |
Tingoccio | Rolando Panerai |
Turinghello d'Armo Nero | Piero De Palma |
Benintende | Carlo Meliciani |
Malagui | Virgilio Carbonari |
La Pignoletta | Edith Martelli |
Barocinga | Aurora Cattelani |
Bandeca | Mafalda Masini |
Raìto | Wladimiro Ganzarolli |
Il Banditore del Comune | Giampiero Malaspina |
Il Boia | Massimiliano Malaspina |
Direttore: Gianandrea Gavazzeni.
Scenografo: Lorenzo Ghiglia.
Regista: Margherita Wallmann.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La vicenda si svolge a Lucca, intorno al 1100.
Il duca di Boemia, in adempimento di un voto, ha fatto realizzare un calzare d'argento per un crocifisso del duomo. Miracolosamente, il calzare si stacca e finisce nelle mani del giullare Giuliano Della Viola, che viene sorpreso con il prezioso oggetto mentre esce dal duomo. Creduto colpevole di furto sacrilego, Giuliano, è condannato a morte. Ma poco prima dell'esecuzione, quando Giuliano è condotto davanti al crocifisso per un'ultima preghiera, il miracolo si ripete davanti a testimoni. Giuliano viene liberato e devolve in beneficenza la somma che gli è stata data in risarcimento, poi parte abbandonando anche Metarosa, la figlia dell'orafo che aveva realizzato il calzare, di cui, non ricambiato, era innamorato.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]- Una registrazione live (effettuata con il cast della prima esecuzione assoluta tra il 23 marzo e il 9 aprile 1961) è stata realizzata per le etichette Historical Opera Performance Edition (LP) e La Maison de la Lirique (CD).[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gherardo Casaglia, Première di "Il calzare d'argento", su amadeusonline.net, AmadeusOnline.net - Almanacco. URL consultato il 22 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
- ^ a b Andrea Della Corte, «Il calzare d'argento» di Pizzetti alla Scala, in La Stampa, 24 marzo 1961, p. 2. URL consultato il 29 dicembre 2013.
- ^ Ildebrando Pizzetti - Il calzare d'argento - Opernaufnahmen 1960-1969, su esdf-opera.de, www.esdf-opera.de. URL consultato il 14 gennaio 2014.