Budapest Honvéd Football Club

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Budapest Honvéd FC
Calcio
Mighty Magyars, Kispest, rosso-neri, Leoni
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, nero
Dati societari
CittàBudapest
NazioneUngheria (bandiera) Ungheria
ConfederazioneUEFA
Federazione MLSZ
CampionatoNemzeti Bajnokság II
Fondazione1909
Rifondazione2003
ProprietarioUngheria (bandiera) Gergely Kun
AllenatoreUngheria (bandiera) Zsolt Laczkó
StadioBozsik Aréna
(8 200 posti)
Sito webwww.honvedfc.hu
Palmarès
Mitropa Cup
Titoli nazionali14 Campionati ungheresi
1 NBII
Trofei nazionali8 Coppe d'Ungheria
Trofei internazionali1 Coppe Mitropa
1 Coppa Intertoto
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Budapest Honvéd Football Club (dall'ungherese: honvéd, letteralmente: «difensore della patria», ovvero: milite) noto a livello internazionale semplicemente come Honvéd (/ˈhonveːd/), è una società polisportiva ungherese con sede a Budapest. La sua squadra di calcio milita nella Nemzeti Bajnokság II, la seconda serie del campionato ungherese, essendovi stata retrocessa dalla massima serie al termine della stagione 2022-2023.

Il club è stato fondato nel 1909 con il nome di Kispest Athlétikai Club, mutuato da quello dell'omonimo sobborgo che si trovava appena fuori Budapest fino al 1950. Da allora, Kispest è stato inglobato dalla città e fa parte del Distretto XIX di Budapest. Quando fu fondato il club prese la forma di polisportiva ed esistevano squadre di atletica, boxe, ciclismo, ginnastica, lotta, scherma e tennis. Successivamente nacquero le divisioni di pallanuoto e pallamano.

Il nome Honvéd fu scelto nei primi anni cinquanta, quando il club era diretto dal ministero della difesa ungherese. Era la squadra dell'esercito magiaro (ai tempi dell'Impero austro-ungarico honvéd era il milite appartenente alla difesa territoriale ungherese). Nel 1991 il club fu rinominato Kispest Honvéd Football Club e nel 2003 adottò il nome attuale.

Nel club militò Ferenc Puskás, uno dei più forti calciatori di tutti i tempi (1943-1956).

Il club fu fondato il 10 agosto 1908 da Bálint Varga con il nome di Kispesti Athlétikai Club. Tuttavia la data ufficiale di fondazione è considerata il 3 agosto 1909 in quanto alcuni membri non riconobbero parte dello statuto di fondazione sino a tale giorno. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale la squadra era una compagine minore all'interno del calcio ungherese, riuscendo a vincere solo una Coppa d'Ungheria nel 1926. Durante gli anni trenta diede alla nazionale che partecipò ai Mondiali del 1934 i giocatori Rezső Rozgonyi e Rezső Somlai. Inoltre tra le sue file era presente Ferenc Puskás I, il padre di Ferenc Puskás, divenuto allenatore della squadra negli anni quaranta.

Budapest Honvéd SE

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Nel 1943 debuttarono con la maglia del Kispest sia Ferenc Puskás che József Bozsik e tra il 1947 ed il 1948 ne prese le redini come allenatore Béla Guttmann. L'epoca d'oro del club iniziò l'anno dopo, quando il Ministero della Difesa ne prese il controllo ed il Kispest, acquisendo il nome di Honvéd, divenne la squadra dell'Esercito. Il regista dell'operazione fu Gusztáv Sebes, che ricopriva la carica di allenatore della nazionale. L'obiettivo di Sebes, grande ammiratore del Wunderteam austriaco e dell'Italia che aveva vinto i mondiali del 1934 e del 1938, era di dare alla nazionale lo stesso gioco, facendo sì che molti giocatori militassero nella stessa squadra di club. Così, considerato che quando l'Ungheria divenne una repubblica socialista le squadre più forti erano il Ferencváros e l'MTK, e non potendone disporre - la prima considerata inadatta a causa delle sue tradizioni nazionaliste e di destra, la seconda già passata sotto il controllo della polizia segreta del regime, l'AVH - raggiunse il suo obiettivo con il Kispest. Così il nome del club cambiò dall'originario Kispest ad Honvéd, in onore dell'esercito territoriale ungherese, chiamato Honvédség (in tedesco Landwehr nella parte austriaca dell'Austria-Ungheria).

L'epoca d'oro

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Sándor Kocsis, uno dei protagonisti dell'epoca d'oro dell'Honvéd

Grazie all'influenza dell'esercito l'Honvéd divenne una squadra fortissima, destinata a dominare il calcio ungherese negli anni futuri. Infatti arrivarono a vestire la sua maglia giocatori come Sándor Kocsis, Zoltán Czibor e László Budai dal Ferencváros, Gyula Lóránt dal Vasas SC e il portiere Gyula Grosics. L'obiettivo di Sebes di far diventare l'Honvéd il serbatoio della sua nazionale riuscì in pieno. Durante gli anni cinquanta questi giocatori formarono l'ossatura del leggendario Aranycsapat, la Squadra d'oro, aiutando l'Ungheria a vincere il torneo di calcio dei Giochi Olimpici del 1952 e la Coppa Internazionale 1948-1953 e di arrivare in finale ai mondiali del 1954. Ma non fu solo la nazionale a vincere trofei, infatti l'Honvéd vinse il campionato nelle stagioni 1949-50, 1950, 1952, 1954 e 1955. La fama della squadra era tale da aver oltrepassato i confini nazionali e i campioni d'Inghilterra del Wolverhampton Wanderers Football Club proposero di disputare un'amichevole. L'incontro fu giocato il 13 dicembre 1954. Gli inglesi vinsero 3-2, ma l'impressione destata dai magiari fu molto positiva, tanto che sulla base di poter avere molti incontri di quel livello fu istituita la Coppa dei Campioni.

I fatti del 1956

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Nel 1956 l'Honvéd si qualificò per la seconda edizione della Coppa dei Campioni e nel primo turno giocò contro gli spagnoli dell'Athletic Bilbao. L'incontro di andata, giocato in trasferta, vide la vittoria degli spagnoli per 3-2. La partita di ritorno, vista l'invasione di Budapest da parte dell'esercito sovietico successivo alla rivoluzione ungherese, su richiesta dei giocatori, che si rifiutarono di tornare in patria, fu disputato nello Stadio Heysel di Bruxelles. La partita finì 3-3, sancendo quindi l'eliminazione dell'Honvéd che però giocò gran parte della partita in 10 a causa dell'infortunio del portiere, sostituito da Zoltán Czibor vista l'impossibilità di effettuare cambi. Successivamente all'eliminazione dalla Coppa dei Campioni l'Honvéd si trovò di fronte a diversi problemi. Infatti i giocatori, riuscendo a farsi raggiungere dai propri familiari, rifiutarono di tornare in patria e, nonostante il divieto posto dalla Federazione calcistica ungherese, passata sotto il controllo dell'URSS, l'allenatore Béla Guttmann organizzò una tournée in Italia, Portogallo e Spagna. In quest'ultimo paese gli ungheresi pareggiarono 5-5 contro una selezione di Madrid, che contava parecchi elementi del Real Madrid campione d'Europa e vinse 4-3 contro il Barcellona. Dopo aver rifiutato un'offerta di asilo politico da parte del Messico e l'invito a disputare il campionato messicano[1], vennero programmati degli incontri in Brasile contro Botafogo e Flamengo. Nel frattempo la FIFA dichiarò che nessuno avrebbe potuto utilizzare il nome Honvéd, dichiarando quella squadra illegale. Al rientro in Europa alcuni giocatori, tra cui József Bozsik, László Budai, Gyula Lóránt e Gyula Grosics, decisero di tornare in Ungheria, altri, come Zoltán Czibor, Sándor Kocsis e Ferenc Puskás vennero ingaggiati dai ricchi club spagnoli: quest'ultimo andò nel Real Madrid, i primi nel Barcellona.

L'epoca post-rivoluzionaria

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La defezione dei suoi migliori giocatori fece cadere l'Honvéd in una profonda crisi tale che nel 1957 si salvò dalla retrocessione solo grazie all'allargamento della massima serie deciso della Federazione. Le uniche vittorie furono quelle della Coppa Mitropa 1959, giunta battendo in finale l'MTK dopo i calci di rigore, e la Coppa d'Ungheria del 1964.

La seconda epoca d'oro

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Dopo sedici anni dalla vittoria del suo ultimo trofeo e a venticinque dall'ultima vittoria nel campionato, negli anni ottanta e nella prima metà dei novanta, sotto la guida di Lajos Tichy come allenatore e trascinata da Imre Garaba, l'Honvéd tornò ai vertici del calcio ungherese, conquistando complessivamente otto scudetti tra il 1980 ed il 1993. Per due volte, nel 1985 e 1989, alla vittoria in campionato si aggiunsero due Coppe d'Ungheria. I giocatori più rappresentativi furono Kálmán Kovács, Lajos Détári, Béla Illés, Gábor Halmai e István Vincze. Nel 1991 il club riassunse il nome Kispest e divenne Kispest Honvéd Football Club.

Un nuovo declino

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Il ritorno del nome Kispest e l'essersi affrancata dal controllo dell'esercito non portò particolare fortuna al club. Infatti la squadra andò incontro ad anni particolarmente difficili, durante i quali i proprietari pensarono addirittura di trasferire l'Honvéd fuori da Budapest. Nel 1996 la squadra riuscì a conquistare solo una Coppa d'Ungheria, negli anni successivi si alterano piazzamenti medio-bassi iniziando lentamente il declino. Nel 2003 anno più buio della storia del club, oltre ai problemi economici il club era sotto pressione politica, vedendo la retrocessione addirittura nella seconda divisione ungherese, risultato così basso mai raggiunto dal club, il quale nella sua lunga storia aveva partecipato sempre in massima serie. La squadra fu acquistata per la prima volta nella sua storia da un proprietario non ungherese, nella fattispecie l'italiano Piero Pini imprenditore del settore alimentare. Con l'entrata della nuova dirigenza ci fu un nuovo cambio di denominazione, dopo una sola stagione passata in NBII dove vincendo il campionato, torna prontamente nella massima serie, riuscendo anche ad arrivare in finale di Coppa d'Ungheria contro il Ferencváros riuscendo anche a staccare l'accesso ai preliminari di Coppa UEFA per la stagione successiva. Nel 2004 la società proprietaria, la Kispest Honvéd Sports Circle Ltd, fortemente indebitata con lo Stato a causa di tasse e bollette non pagate, come conseguenze ci furono tra tutte il taglio dell'acqua e dell'elettricità al Bozsik Stadion cosa mai successa nella storia del club, dopo alcuni mesi in cui lo stadio giaceva in condizioni di totale abbandono visto l'impossibilità di pagare stipendi e manutenzione necessaria, entrò in una grave crisi finanziaria e fallì. Pertanto vi era il grande rischio che la squadra venisse radiata, conseguenza della sospensione dal campionato decisa il 26 settembre 2005 dalla Federazione. Nell'estate del 2006 ci fu un nuovo cambio di proprietà, con l'italiano Piero Pini che vendette il 100% delle quote all'imprenditore magiaro-statunitense George F. Hemingway già proprietario delle multinazionali americane Pizza Hut e Kentucky Fried Chicken. L'11 ottobre, dopo la fondazione di una nuova società, la Budapest Honvéd Football Club, che prese il posto della vecchia Kispest Honvéd FC e che ripianò tutti i debiti rimasti, la squadra venne riammessa nella prima divisione ungherese. Nel mese di agosto 2007, i nastri giudiziari di fronte alle tribune del Bozsik Stadion furono rimossi, iniziando una nuova alba per il club ed il calcio ungherese che vide così ritornare nella massima serie una sua ex gloria. Sempre nel 2007, la bandiera Mihály Tóth voluto fortemente dalla dirigenza tornò a distanza di dieci anni tra il clamore dei tifosi firmando un contratto triennale con il club.

La lenta ripresa

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Nella stagione 2006-07 il club tornò prontamente al successo conquistando ai calci di rigore la Coppa d'Ungheria contro il Debrecen, così facendo dando alla società la stagione successiva di ritornare in Europa giocando i preliminari di Coppa UEFA, vincendo al primo turno contro i moldavi del Nistru Otaci per un totale di 5-4 ma perdendo al secondo turno contro i forti tedeschi dell'Amburgo 4-0 al Volksparkstadion e 0-0 in casa uscendo difatti dalla competizione.

Nella stagione 2008-09 oltre a giocare i preliminari per la Coppa Intertoto dove i rossoneri eliminando prima i kazaki dello Jetisý 6-3 e poi i cechi del Teplice 3-3 passando il turno in virtù del gol fuori casa, vengono fermati al primo turno 2-1 dagli austriaci dello Sturm Graz dove nella partita di andata disputata in Austria entrambe le squadre hanno fatto una manifestazione contro il razzismo e la discriminazione. Sempre nella stessa annata il club di Kispest vince a distanza di due anni nuovamente la Coppa d'Ungheria vinta 1-0 nella doppia finale contro il Gyori ETO.

L'anno dopo grazie alla vittoria della coppa nazionale gioca i preliminari di Europa League incontrando i turchi del Fenerbahçe dove perde 5-1 ad Istanbul e 1-1 in casa uscendo dalla competizione.

Nella stagione 2012-13 con l'arrivo in panchina dell'italiano Marco Rossi partecipa all'Europa League eliminando al primo turno gli albanesi del Flamurtari Valona, ma venendo eliminato nel turno successivo dai russi dell'Anži. Nel mercato invernale il club si rafforza facendo arrivare dall'Italia calciatori come Davide Lanzafame, Raffaele Alcibiade, Leandro Martínez e Donato Bottone concludendo l'annata al terzo posto, entrando così nella top 3 a distanza di diciannove anni dall'ultima volta.

Marco Rossi, allenatore che nel 2016-17 riportò l'Honvéd alla vittoria del campionato dopo 24 anni

La stagione 2013-14 inizia con i preliminari di Europa League dove con un totale di 13-1 (9-0 in casa e 4-1 a Nikšić) stabilendo il record della vittoria più larga in una competizione europea batte i montenegrini del Čelik Nikšić accedendo al secondo turno dove incontra i serbi del Vojvodina perdendo con un totale di 5-1 e uscendo dalla competizione. In campionato dopo un buon inizio con la squadra tra le prime cinque in classifica ed un ricco mercato di riparazione che vede i nomi di Emiliano Bonazzoli ed Arturo Lupoli approdare in rossonero, causa un periodo di crisi da parte del club dove non riesce più a vincere arretrando all'ottava posizione in classifica, il 28 aprile 2014 portano Rossi a rassegnare le dimissioni, anche a causa di divergenze con la dirigenza che successivamente affida le redini della squadra a Miklós Simon allenatore della squadra B del club rossonero il quale riuscirà a concludere al nono posto.

La stagione 2014-15 parte con al timone della squadra l'italiano Pietro Vierchowod che torna così ad allenare una squadra a distanza di 9 anni dall'ultima volta, la stagione inizia male a causa di 3 sconfitte nelle prime 4 giornate vedendo col passare delle giornate l'impossibilità di posizioni al vertice scendendo sempre più in classifica porta la dirigenza il 6 ottobre 2014 dopo 6 sconfitte, un pareggio e 3 vittorie ad esonerare Vierchowod dopo solo 10 giornate, affidando la panchina ad interim all'olandese Jasper de Mujinck già ds del club, che guida la squadra ad un pari contro il Paks e ad una sconfitta contro il Kecskemét prima di lasciare l'incarico a József Csábi. Quest'ultimo dopo 2 pareggi, 4 sconfitte e nessuna vittoria con ormai la squadra all'ultimo posto si dimette dall'incarico facendo così ritornare a distanza di 11 mesi Marco Rossi che guida la squadra ad una semifinale di Coppa di Lega e alla salvezza concludendo il campionato al tredicesimo posto.

Il ritorno al successo

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La squadra del campionato 2017.

La stagione 2016-2017 è la quinta per il tecnico italiano Marco Rossi sulla panchina di Kispest, la campagna acquisti estiva vede fra tutti il riscatto dell'attaccante Márton Eppel dal Dunaújváros che aveva ben figurato nei sei mesi trascorsi in prestito con la squadra rossonera e il ritorno a distanza di quattro anni dall'ultima volta di Davide Lanzafame beniamino della tifoseria insieme all'ingresso di giovani di buona prospettiva come Márk Koszta e Donát Zsótér. Il campionato inizia subito nel migliore dei modi con l'Honvéd nelle prime tre posizioni nelle prime dieci giornate, con la vittoria per 2-1 sulla capolista Vasas avvenuta il 26 novembre 2016 la squadra balza da sola in testa alla classifica fino al 4 marzo 2017 quando subisce una brusca battuta d'arresto perdendo 3-0 in una partita caratterizzata da molte polemiche arbitrali ai danni della squadra rossonera contro il Fehérvár andando a finire con gli stessi punti entrambi in prima posizione. Ma grazie alla coppia d'attacco Eppel-Lanzafame capace di segnare da sola 27 delle 55 reti effettuate dalla squadra e al grande lavoro del tecnico di Druento nelle successive 11 partite rimanenti la squadra si dimostra in una sorprendente forma fisica portando a casa 8 successi, 2 sconfitte ed un solo pareggio, questa costanza di risultati porteranno il 27 maggio a vincere davanti ai propri tifosi la sfida scudetto contro il Videoton nell'ultima partita della stagione per 1-0 e a portare il tricolore del quattordicesimo scudetto dopo 24 lunghi anni di attesa al club di Kispest, premiando il mister Rossi come allenatore dell'anno ed Eppel al titolo di capocannoniere della NBI, fermandosi invece in Coppa d'Ungheria agli ottavi di finale.

Nuovi cambi di presidenza e nuovo declino

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Il 27 maggio 2017, Rossi si dimise dopo aver vinto il titolo. Come nuovo allenatore venne scelto Erik van der Meer primo allenatore olandese nella storia del club, in estate partirono alcuni dei migliori giovani giocatori che avevano contribuito pochi mesi prima alla conquista dello scudetto come Márk Koszta e Donát Zsótér insieme ai senatori Dušan Vasiljević e Patrik Hidi rispettivamente vicecapitano e capitano. Mentre tra gli arrivi c'è a distanza di 5 anni dall'ultima volta il centravanti Danilo e l'ex nazionale ungherese Zsolt Pölöskei. La squadra dopo un'assenza di 23 anni dalla Champions League venne eliminata al 2º turno di qualificazione dagli israeliani dell'Hapoel Be'er Sheva. In campionato dopo un buon inizio con la squadra nei primi 3 posti subisce un evidente calo e una crisi di risultati che porterà all'esonero del tecnico olandese reo di non aver acceso mai il feeling con la squadra e i tifosi, portando il terzo ritorno in carriera di Attila Supka che aveva già guidato il club alla vittoria della Coppa d'Ungheria 2006-07 e alla finale persa l'anno successivo. Seppur ottenendo risultati altalenanti riuscirà a portare la squadra a piazzarsi al 4º posto ottenendo l'ultimo pass per il posto in Europa League 2018-2019 con Davide Lanzafame capocannoniere del torneo.

Nel settembre 2018 con una manifestazione d'addio svolta con alcune partite di vecchie glorie, mostre dei trofei, passerella dell'attuale squadra e fuochi artificiali oltre che alla presenza massiccia degli ultras e del pubblico in cui fa registrate il tutto esaurito. Dopo ben 85 anni, lo stadio chiude i battenti per una completa ricostruzione. Nei primi mesi del 2019 iniziano i lavori di demolizione delle strutture, il nuovo stadio che si chiamerà Bozsik Aréna avrà più di 8.000 posti a sedere.

A novembre 2018 Filip Holender con la chiamata da parte della nazionale ungherese nella vittoria della League of Nations contro la Finlandia, diventa il 100º giocatore del club ad andare in nazionale maggiore. Il 22 novembre 2018, avviene una svolta ed un significativo passo avanti nell'educazione e potenziamento dei giovani, il proprietario del club George F. Hemingway con il primo ministro Viktor Orbán ha consegnato ufficialmente il Centro di allenamento dell'Accademia di calcio ungherese della Honvéd, (Magyar Futball Akadémia Kft.) centro sportivo più all'avanguardia d'Ungheria, dotato di tutti i comfort e delle nuove tecniche e metodi, costruito con un investimento di 4,2 miliardi di HUF.

L'8 aprile 2019, dopo 13 anni George F. Hemingway lascia ufficialmente la presidenza, vendendo il 100% delle quote al gruppo ungherese Reditus Equity Zrt, vicino al presidente Viktor Orbán.

Nella stessa stagione la squadra riesce ad arrivare in finale di Coppa d'Ungheria persa nella ripresa per 2-1 contro il MOL Vidi con la magra consolazione di annoverare un suo calciatore, nella fattispecie David N'Gog in testa alla classifica dei marcatori.

La stagione 2019-20 vede al timone del club Giuseppe Sannino quinto tecnico italiano nella storia del club, e il ritorno di Lanzafame, in una stagione segnata dal COVID-19 che vede dapprima la sospensione precauzionale a causa del propagarsi del virus del tecnico italiano e di tutto il suo staff, e successivamente alle dimissioni di Sannino a causa del propagarsi del COVID-19 avvenute il 19 marzo con la squadra al terzo posto in campionato e con le semifinali di Coppa d'Ungheria ancora da disputare e del blocco del campionato. Come sostituto venne chiamato István Pisont ex gloria del club e allenatore della squadra riserve. Nonostante la poca esperienza avuta con la prima squadra, lo porterà a vincere la Coppa d'Ungheria dopo aver battuto in finale 2-1 il Mezőkövesd-Zsóry alzando così il suo primo trofeo in carriera, e riportando la Coppa nazionale a Kispest dopo 11 anni.

Dopo tre anni passati al Nándor Hidegkuti Stadion per consentire i lavori di costruzione, il 24 luglio 2021 con una cerimonia solenne con ospite la neo vincitrice della UEFA Europa League il Villarreal, viene inaugurato ufficialmente il nuovo stadio ovvero la Bozsik Aréna con una capienza di 8200 posti e svariate migliorie, come il nuovo accesso pedonale dalla stazione ferroviaria di Kispest, la biglietteria automatica, il museo ecc. facendone uno degli stadi più alla avanguardia d'Ungheria.

Nella stagione 2021-22 la presidenza passa in mano a Gergely Kun uomo d'affari vicino al presidente Orbán. L'annata si rivela complicata anche a causa dell'inizio di taglio del budget messo a disposizione della nuova società, riuscendo a centrare la matematica salvezza solo all'ultima giornata di campionato. L'annata seguente parte ancora peggio affidando la squadra al quasi esordiente Tam Courts e vedendo la squadra vendere la maggior parte dei giocatori di spessore, venendo a malapena rinforzati con giocatori più deboli fatta eccezione dei soli Jairo Samperio e Brandon Dominguès arrivati negli ultimi giorni di calciomercato con la stagione già cominciata. A fine ottobre con la squadra all'ultimo posto viene esonerato Courts ingaggiando il croato Dean Klafurić. Durante il mercato invernale complice la grave situazione finanziaria non arrivano rinforzi, di fatto la società non riuscirà nella salvezza dalla massima serie, giunta all'ultima giornata, retrocedendo così a distanza di venti anni dall'ultima volta e per la seconda volta nella storia del club.

Il campionato 2023-24 parte sotto la guida del mister Máté Pinezits proveniente dal settore giovanile, venendo esonerato a novembre causa carenza di risultati, con la squadra traghettata ad interim dall'ex calciatore e bandiera del club Đorđe Kamber. Alla fine di una stagione caratterizzata dai crescenti problemi economici e societari la squadra terminerà al 9º posto finale, per la prima volta nella storia non riuscendo a ritornare prontamente nella massima serie.

Cronistoria del Budapest Honvéd Football Club
  • 1909 · 3 agosto. Data ufficiale di fondazione del Kispesti Atlétikai Club.
  • 1909-1910 ·


Vince la Magyar Kupa (1º titolo).
  • 1926 · Cambia denominazione in Kispest Football Club.
  • 1926-1927 · 9º in NBI.
  • 1927-1928 · 9º in NBI.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.

Ottavi di finale di Coppa dell'Europa Centrale.


  • 1950 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (2º titolo).
  • 1951 · 2º in NBI.
  • 1952 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (3º titolo).
  • 1953 · 2º in NBI.
  • 1954 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (4º titolo).
  • 1955 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (5º titolo).
Finale di Magyar Kupa.
Semifinale di Coppa Mitropa.
Primo turno di Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa Mitropa (1º titolo).

Vince la Magyar Kupa (2º titolo).
  • 1965 · 4º in NBI.
Primo turno di Coppa delle Coppe.
  • 1966 · 6º in NBI.
Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
  • 1967 · 6º in NBI.
  • 1968 · 4º in NBI.
Finale di Magyar Kupa.
  • 1969 · 2º in NBI.
Finale di Magyar Kupa.

Secondo turno di Coppa delle Coppe.
Finale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa UEFA.
Terzo turno di Coppa UEFA.
Secondo turno di Coppa UEFA.
Secondo turno di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa UEFA.
  • 1979-1980 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (6º titolo).

Semifinale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa dei Campioni.
Sedicesimi di finale di Magyar Kupa.
Finale di Magyar Kupa.
  • 1983-1984 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (7º titolo).
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa UEFA.
  • 1984-1985 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (8º titolo).
Vince la Magyar Kupa (3º titolo).
Primo turno di Coppa dei Campioni.
  • 1985-1986 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (9º titolo).
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa dei Campioni.
Primo turno di Coppa dei Campioni.
  • 1987-1988 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (10º titolo).
Finale di Magyar Kupa.
Terzo turno di Coppa UEFA.
  • 1988-1989 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (11º titolo).
Vince la Magyar Kupa (4º titolo).
Primo turno di Coppa dei Campioni.
Finale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa dei Campioni.

  • 1990-1991 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (12º titolo).
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
  • 1991 · Cambia denominazione in Kispest Honvéd Football Club.
  • 1991-1992 · 3º in NBI.
Semifinale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa dei Campioni.
  • 1992-1993 · Ungheria (bandiera) Campione d'Ungheria (13º titolo).
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Finale di Magyar Kupa.
Finale di Magyar Szuper Kupa.
Primo turno di Champions League.
Semifinale di Magyar Kupa.
Secondo turno di Coppa UEFA.
Vince la Magyar Kupa (5º titolo).
Fase a gironi di Magyar Kupa.
Primo turno di Coppa delle Coppe.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Sedicesimi di finale di Magyar Kupa.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.

Sedicesimi di finale di Magyar Kupa.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
  • 2003 · Cambia denominazione in Budapest Honvéd Football Club.
  • 2003-2004 · 1º in NBII. Promosso in NBI
Finale di Magyar Kupa
Semifinale di Magyar Kupa.
Secondo turno preliminare di Coppa UEFA.
Semifinale di Magyar Kupa.
Vince la Magyar Kupa (6º titolo).
Finale di Magyar Kupa.
Fase a gironi di Ligakupa.
Finale di Magyar Szuper Kupa.
Secondo turno preliminare di Coppa UEFA.
Vince la Magyar Kupa (7º titolo).
Semifinale di Ligakupa.
Semifinale di Magyar Kupa.
Seconda fase a gironi di Ligakupa.
Finale di Magyar Szuper Kupa.
Terzo turno preliminare di Europa League.

Quarti di finale di Magyar Kupa.
Fase a gironi di Ligakupa.
Terzo turno di Magyar Kupa.
Fase a gironi di Ligakupa.
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Quarti di finale di Ligakupa.
Secondo turno preliminare di Europa League.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Fase a gironi di Ligakupa.
Secondo turno preliminare di Europa League.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Semifinale di Ligakupa.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Secondo turno preliminare di Champions League.
Finale di Magyar Kupa.
Secondo turno preliminare di Europa League.
Vince la Magyar Kupa (8º titolo).
Secondo turno preliminare di Europa League.
Ottavi di finale di Magyar Kupa.
Secondo turno preliminare di Europa League.
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Quarti di finale di Magyar Kupa.
Sedicesimi di finale di Magyar Kupa.
Lo stesso argomento in dettaglio: Bozsik Stadion.
Veduta dall'alto del Bozsik Stadion

Il Bozsik Stadion fu inaugurato nel 1913 alla fine di Sárkány Utca in un grande appezzamento di terra di proprietà del comune di Kispest, allora un sobborgo dotato di un comune autonomo, oggi parte della città di Budapest. Nel 1926 l'impianto subì un rinnovamento grazie ai fondi del comune di Kispest. Nel 1935 lo stadio bruciò completamente e il presidente József Molnár, dopo aver superato una crisi economica, fece costruire uno stadio più grande e più moderno. Il nuovo impianto del Kispest fu inaugurato il 2 gennaio del 1938 con una capienza totale di 8 000 spettatori di cui 5 000 posti a sedere e 3 000 posti in piedi, il nuovo stadio fu più facile da raggiungere perché situato ora a pochi metri dal capolinea del tram n. 42, all'interno dell'impianto sportivo fu costruito anche un complesso termale (oggi non più operativo).

Il 12 febbraio 1939 lo stadio è stato ulteriormente ampliato e ammodernato portandolo alla capacità di 15 000 posti.

Nel 1945 subito dopo la fine della seconda guerra mondiale la gente di Kispest si impegnò nei lavori di ricostruzione dopo i pesanti danni bellici subiti.

Il 20 maggio del 1967, lo stadio fu ampliato portandolo ad una capienza di 25 000 spettatori, costruendo nuovi campi di allenamento sia in erba che in terra ed inaugurando anche l'impianto di illuminazione con una partita amichevole contro lo Szombathelyi Haladás.

Il 1º ottobre 1986 vi fu una cerimonia prima dell'incontro inaugurale del Bozsik Stadion. La partita contro il Brøndby, valida per la Coppa dei Campioni, si concluse sul 2-2. Prima del calcio d'inizio Lajos Tichy, bandiera del club, tenne un discorso insieme al presidente Sándor Kiss. L'inaugurazione si concluse con dei fuochi d'artificio. Il nuovo stadio fu dotato di un sistema di illuminazione ancora più potente e di un manto erboso di ultima generazione dotato di un sistema di riscaldamento installato sotto il campo, il terreno di gioco è stato allungato ed ampliato, e nel complesso sportivo è stato costruito un hotel con 20 camere ed un ristorante con 200 posti.

Nel 1990 gli spogliatoi ed i bagni sono stati rinnovati, la vecchia palestra è stata trasformata in un club VIP.

Nel 2006 esattamente 16 anni dopo, lo stadio cadde in rovina, ed il nuovo proprietario del club George Hemingway ha deciso di rinnovarlo completamente. Ora la nuova capacità dello stadio è di 10 000 posti, di cui 6 000 a sedere e 4 000 in piedi.

Nel settembre 2018 con una manifestazione d'addio svolta con alcune partite di vecchie glorie, mostre dei trofei, passerella dell'attuale squadra e fuochi artificiali oltre che alla presenza massiccia degli ultras e del pubblico in cui fa registrate il tutto esaurito. Dopo ben 85 anni, lo stadio chiude i battenti per una completa ricostruzione. Nei primi mesi del 2019 iniziano i lavori di demolizione delle strutture, il nuovo stadio avrà più di 8.000 posti a sedere.

Lo stadio è situato nella zona sud della città, in periferia, nel distretto XIX (Kispest). È accessibile da tutta l'Ungheria in quanto vicino all'autostrada M5, e distante 3,7 km dalla stazione della metropolitana Határ út della Linea M3 attraverso cui è collegato dalle linee 42 di tram (distante solo 350 m) e dagli autobus 93 e 93A della BKV.

Nell'attesa del completamento del proprio stadio, l'Honved gioca i propri incontri casalinghi al Nándor Hidegkuti Stadion, casa dei rivali delL'MTK.

il 24 luglio 2021 con una cerimonia solenne con ospite la neo vincitrice della UEFA Europa League il Villarreal, viene inaugurato ufficialmente il nuovo stadio ovvero la Bozsik Aréna con una capienza di 8200 posti e svariate migliorie, come il nuovo accesso pedonale dalla stazione ferroviaria di Kispest, la biglietteria automatica, il museo ecc. facendone uno degli stadi più alla avanguardia d'Ungheria.

Centro di allenamento

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La squadra si allena nei campi adiacenti al terreno di gioco, infatti la società è dotata di un vero e proprio centro sportivo con 3 campi da calcio, una palestra, un hotel, un ristorante, un negozio per i tifosi, una sala VIP ed in passato anche un complesso termale (oggi non più operativo). Il 22 novembre 2018, avviene una svolta ed un significativo passo avanti nell'educazione e potenziamento dei giovani, il proprietario del club George F. Hemingway con il primo ministro Viktor Orbán dopo due anni di lavori, ha consegnato ufficialmente il Centro di allenamento dell'Accademia di calcio ungherese della Honvéd, (Magyar Futball Akadémia Kft.) centro sportivo più all'avanguardia d'Ungheria, dotato di tutti i comfort e delle nuove tecniche e metodi, costruito con un investimento di 4,2 miliardi di HUF.

La società dal 2014 dispone inoltre di un museo chiamato "Kispesti Futball Ház" situato nel quartiere di origine della squadra la XIX Circoscrizione, ovvero Kispest in Fő utca. 38, nel museo sono conservate foto, trofei, reperti, maglie e altri oggetti della squadra, dei calciatori che vi hanno giocato e di parti del vecchio Bozsik Stadion. Il museo è composto in aree tematiche suddivise in base agli anni del club, dalle origini fino ai giorni nostri. All'interno di esso è presente anche uno shop dove poter acquistare riedizioni e riproduzioni del materiale esposto. Frequentemente la società in accordo col museo organizza incontri con giocatori vecchi e nuovi del club.

Segue la cronologia di fornitori tecnici e sponsor dell'Honvéd dal 2000.

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 2000-2003 Wilkinson Sword
  • 2003-2014 Non presente
  • 2014-2015 ideasport
  • 2015-2018 Citroën
  • 2018 Stratalis
  • 2018-2019 Non presente
  • 2019- TiPPMIX
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Budapest Honvéd F.C..

Segue l'elenco degli allenatori in ordine cronologico alla guida dell'Honvéd.[2]

Allenatori
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Budapest Honvéd F.C..
Ferenc Puskás, massimo cannoniere della storia dell'Honvéd

Negli anni quaranta e cinquanta hanno militato per l'Honvéd alcuni tra i migliori calciatori ungheresi. Tra questi ricordiamo Ferenc Puskás,[3] miglior marcatore della storia rossonera e universalmente riconosciuto come uno dei più talentuosi calciatori di tutti i tempi;[4] József Bozsik, che ha indossato solo la maglia dell'Honvéd per diciannove anni e a cui è intitolato lo stadio.[5] Insieme ad altri, fra i quali Zoltán Czibor e Sándor Kocsis, formarono l'ossatura della mitica Aranycsapat, la nazionale ungherese che espresse il miglior calcio del mondo di quell'epoca e giunta ad un passo dal vincere il campionato mondiale.[6]

Negli anni ottanta e novanta, durante il quale il club vinse otto campionati nazionali hanno vestito i colori del club Lajos Détári, Béla Illés e Sándor Torghelle.

Maglie ritirate

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L'Honvéd nel luglio 2000 ritirò la maglia n. 10 appartenuta a Ferenc Puskás dal 1939 al 1956, come tributo alla sua classe e al contributo offerto in diciassette anni con i colori rossoneri.

Contributo alle Nazionali

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La Squadra d'oro nel 1953: vi figurano 7 giocatori all'epoca militanti nell'Honvéd

L'Honvéd nella sua storia ha contribuito a fornire diversi giocatori alla nazionale ungherese. Il recordman di presenze è József Bozsik che con le sue 101 partite giocate è il secondo giocatore più presente in assoluto della nazionale, mentre Ferenc Puskás con 84 reti detiene il record (assoluto) di marcature.

Negli anni cinquanta l'ossatura della nazionale, che viene ricordata come Squadra d'oro (ungherese: Aranycsapat), era costituita da molti giocatori dell'Honvéd. Nella nazionale campione olimpica del 1952 vi erano dieci giocatori militanti nella squadra di Kispest (Bozsik, Budai, Grosics, Katona, L. Kocsis, S. Kocsis, Komora, Lóránt, Nógrádi e Puskás) e sette nella selezione che arrivò seconda al campionato mondiale del 1954 (Bozsik, Budai, Czibor, Grosics, Kocsis, Lóránt e Puskás).

Ferenc Puskás ha indossato dal 1950 al 1956 la fascia di capitano della nazionale magiara.

Vincitori di titoli

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Calciatori campioni olimpici di calcio

Competizioni nazionali

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1949-1950, 1950, 1952, 1954, 1955, 1979-1980, 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986, 1987-1988, 1988-1989, 1990-1991, 1992-1993, 2016-2017
1925-1926, 1964, 1984-1985, 1988-1989, 1995-1996, 2006-2007, 2008-2009, 2019-2020
2003-2004

Competizioni internazionali

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1959
1978

Altri piazzamenti

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Secondo posto: 1946-1947, 1951, 1953, 1957-1958, 1963, 1964, 1969, 1971-1972, 1974-1975, 1977-1978, 1993-1994
Terzo posto: 1919-1920, 1948-1949, 1958-1959, 1982-1983, 1991-1992, 2012-2013
Finalista: 1954-1955, 1968, 1969, 1972-1973, 1982-1983, 1987-1988, 1989-1990, 1993-1994, 2003-2004, 2007-2008, 2018-2019
Semifinalista: 1975-1976, 1980-1981, 2004-2005, 2009-2010
Semifinalista: 2014-2015
Finalista: 1993, 2007, 2009
Finalista: 1974-1975, 1977-1978
Semifinalista: 1955, 1969-1970
Finalista: 2008

Statistiche e record

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Statistiche individuali

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József Bozsik, primatista di presenze nella storia dell'Honvéd

Seguono le liste dei 10 calciatori con maggior numero di presenze e reti.[7]

Record di presenze
Record di reti

Partecipazioni ai tornei internazionali

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Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa dei campioni 8 1956-1957 1991-1992 10
UEFA Champions League 2 2009-2010 2017-2018
Coppa delle Coppe 4 1964-1965 1996-1997 4
Coppa UEFA 10 1972-1973 2007-2008 16
UEFA Europa League 6 2009-2010 2020-2021
Coppa Intertoto 1 1983 3
Coppa Intertoto UEFA 2 2002 2008

I primi segnali di tifo ci furono già nel 1920 con la gente di Kispest entusiasta di avere una propria squadra, accorreva numerosa ad ogni partita casalinga. Le statistiche dicono che negli anni dell'occupazione sovietica era la squadra più seguita d'Ungheria. Ad oggi si contano circa 80000-95000 tifosi sparsi per il paese. I principali gruppi ultras dell'Honvéd sono gli Ultra Red Boys primo gruppo organizzato della storia ungherese nato nel novembre del 1991 dopo la caduta dell'Unione Sovietica. I componenti del gruppo formatosi in quel periodo guardavano gli ultras della Sampdoria, mentre i componenti degli ULTRA RED BOYS si recarono già alla partita in Italia nel 1991. Per la prima volta nella vita dei tifosi ungheresi. Tra i gruppi ancora attivi c'è poi da segnalare i KHO nati nel 2003, i Kispest City gli Association ed i Szövetség nati tutti nel 2004 dopo lo scioglimento dei Szelídek. La rivalità più sentita tra la tifoseria rossonera è quella verso i concittadini del Ferencváros. Nonostante lo scarso rendimento della squadra, il numero dei tifosi è aumentato, poiché molti giovani hanno iniziato ad assistere alle partite.

Gemellaggi e rivalità

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Lo stesso argomento in dettaglio: Budapest Honvéd Football Club 2019-2020.

Rosa 2023-2024

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Rosa aggiornata al 2 ottobre 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Ungheria (bandiera) P Gellért Dúzs
4 Ungheria (bandiera) D Alex Szabó
6 Ungheria (bandiera) C Zalán Átrok
7 Ungheria (bandiera) C Dávid Holman (capitano)
8 Ungheria (bandiera) C Ákos Sigér
9 Ungheria (bandiera) C Sebestyén Ihrig-Farkas
13 Ungheria (bandiera) C Tamás Csilus
14 Romania (bandiera) D Cornel Ene
18 Ungheria (bandiera) C Attila Lőrinczy
19 Ucraina (bandiera) D Viacheslav Kulbachuk
22 Ungheria (bandiera) C Noel Keresztes
23 Ungheria (bandiera) A Zoltán Medgyes
27 Ungheria (bandiera) D Zsombor Bévárdi
29 Ungheria (bandiera) C Kevin Polák
30 Ungheria (bandiera) C Bence Nyitrai
N. Ruolo Calciatore
33 Ungheria (bandiera) D Szilveszter Hangya
40 Ungheria (bandiera) C Ádám Szamosi
44 Ungheria (bandiera) D Barna Benczenleitner
49 Serbia (bandiera) D Branko Pauljević
55 Ungheria (bandiera) C Gergely Kocsis
72 Ungheria (bandiera) A László Benkő
74 Ungheria (bandiera) A Simon Benedek
77 Ungheria (bandiera) A Richárd Vernes
83 Slovacchia (bandiera) P Tomáš Tujvel (vice capitano)
90 Ungheria (bandiera) P Márk Gyetván
93 Ungheria (bandiera) C Barna Kesztyűs
95 Ungheria (bandiera) P Gábor Megyeri
96 Ungheria (bandiera) D Tibor Szabó
97 Ungheria (bandiera) A Balázs Farkas
99 Ungheria (bandiera) D István Pekár

Attività polisportiva

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La squadra di pallanuoto del club è la Domino Budapest Honvéd Sport Egyestilet. Il club è il dominatore del campionato ungherese negli anni 2000, vincendo sei titoli consecutivi tra il 2001 ed il 2006 e l'Eurolega nel 2004, oltre ad esserne finalista nel 2001, nel 2002 e nel 2005. Esiste anche una sezione femminile, vincitrice di una Coppa LEN e di una Supercoppa LEN nel 2006, oltre che di tre campionati nazionali.

Palmarès maschile

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Palmarès femminile

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Attualmente la squadra milita nella terza serie nazionale, dopo aver dominato la scena nazionale tra gli anni sessanta e gli anni ottanta.

Pallacanestro

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  • Campionati ungheresi: 33
    • 1952, 1953, 1954, 1955, 1957, 1957/58, 1958/59, 1959/60, 1960/61, 1961/62, 1962/63, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1971, 1974, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980/81, 1981/82, 1982/83, 1983/84, 1984/85, 1985/86, 1992/93, 1993/94, 1994/95, 1996/97
  • Coppe d'Ungheria: 17
    • 1953, 1954, 1955, 1962, 1963, 1964, 1966, 1967, 1968, 1973, 1977, 1978, 1982, 1983, 1986, 1989, 1991
  1. ^ L'agonia della Honvéd: la squadra sospesa, su 12alessandrelli.com. URL consultato il 24 marzo 2021.
  2. ^ (EN) Managers since 1945, su honvedfc.hu.
  3. ^ (EN) Overview of Ferenc Puskás's biography and his results, su honvedfc.hu.
  4. ^ (EN) The World's best Player of the Century, su iffhs.de, iffhs.com. URL consultato il 24 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2012).
  5. ^ (EN) József Bozsik's biography and his results, su honvedfc.hu.
  6. ^ Luigi Bolognini, La squadra spezzata. L'Aranycsapat di Puskás e la rivoluzione ungherese del 1956, Limina, 2007.
  7. ^ (EN) Best of best, su honvedfc.hu.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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