Halictidae
Halictidae è una famiglia cosmopolita di insetti imenotteri[1] che comprende api di piccole e medie dimensioni, di colore solitamente scuro, anche se diverse specie sono di colore verde metallico o giallo;[2] e alcune di esse hanno strisce gialle. Sono comunemente chiamate api del sudore, in quanto sono spesso attratte dalla sudorazione.[2] Se si sentono schiacciate, le femmine possono pungere.[3]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Comprende le seguenti sottofamiglie, tribù e generi[4]:
- Sottofamiglia Rophitinae Schenck, 1866
- Tribù Penapini
- Tribù Conanthalictini
- Tribù Xeralictini
- Tribù Rophitini
- Sottofamiglia Nomiinae Robertson, 1904
- Sottofamiglia Nomioidinae Börner, 1919
- Sottofamiglia Halictinae Thomson, 1869
- Tribù Augochlorini
- Tribù Thrinchostomini
- Tribù Caenohalictini
- Tribù Sphecodini
- Tribù Halictini
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questa famiglia nidificano per lo più nel terreno, o, più raramente, nel legno marcio.[1] Per nutrire le larve, riempiono le loro celle di polline e nettare prima di deporvi l'uovo (al contrario delle api comuni, che nutrono continuamente le larve).[5] Tutte le specie sono pronubi.[2]
Specie eusociali
[modifica | modifica wikitesto]Molte specie della sottofamiglia Halictinae sono eusociali almeno in parte, con caste abbastanza ben definite di regina e operaie (sebbene le seconde non siano molto distinguibili dalle prime).[6]
Specie cleptoparassite
[modifica | modifica wikitesto]Diverse specie di questa famiglia (tutte appartenenti alla sottofamiglia Halictinae) sono cleptoparassite.[1]
Specie crepuscolari
[modifica | modifica wikitesto]Questa famiglia è una delle quattro famiglie di api aventi alcune specie attive durante il crepuscolo.[7] Queste api, come è tipico in questi casi, hanno ocelli molto grandi.[8] Le altre famiglie aventi alcune specie crepuscolari sono Andrenidae, Colletidae e Apidae.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Michener 2000, pp. 304-305.
- ^ a b c Sweat Bees, su nbii.gov, NBII - National Biological Information Infrastructure. URL consultato il 15-07-2010 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
- ^ Nuisance Wasps and Bees, su ext.colostate.edu, Colorado State University Extension. URL consultato il 15-07-2010 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2010).
- ^ Danforth BN, Eardley C, Packer L, Walker K, Pauly A and Randrianambinintsoa FJ, Phylogeny of Halictidae with an emphasis on endemic African Halictinae (PDF), in Apidologie 2008; 39: 86-101.
- ^ Michener 2000, p. 24.
- ^ Charles Leonard Hogue, Latin American insects and entomology, University of California Press, 1993, p. 457.
- ^ a b Kwang W. Jeon, International Review of Cytology: A Survey of Cell Biology, Academic Press, 2006, pp. 7-8.
- ^ Light intensity limits foraging activity in nocturnal and crepuscular bees, su beheco.oxfordjournals.org, Oxford University Press. URL consultato il 15-07-2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Michener C.D., The Bees of the World, Johns Hopkins University Press, 2000, ISBN 0-8018-6133-0.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Halictidae
- Wikispecies contiene informazioni su Halictidae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Halictidae, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Halictidae, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007548221405171 |
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