Guntrude
Guntrude o Guntrut (fl. VIII secolo) fu regina dei Longobardi e regina d'Italia nell'VIII secolo, quale moglie di Liutprando (712-744).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Guntrude era figlia di Teodeberto, il duca di Baviera che aveva sostenuto Liutprando e suo padre Ansprando nelle lotte per la successione al trono longobardo nei primi anni dell'VIII secolo, e di Regintrude. Apparteneva quindi a quel casato agilolfingio strettamente connesso alla dinastia bavarese che aveva dominato la scena politica longobarda da Teodolinda a tutto il VII secolo. Il matrimonio tra Guntrude e Liutprando non generò figli maschi, ma solo una femmina[1]. Il matrimonio avvenne intorno al 716, ma né la regina né la figlia sono mai citati negli atti promulgati da Liutprando, a differenza di quanto comunemente avveniva per le altre sovrane: per questo si ipotizza una morte prematura di entrambe[2].
Fratello di Guntrude era Ugoberto, che Liutprando sostenne nel 717 nei contrasti interni al Ducato di Baviera[3]; il sovrano longobardo si legò strettamente anche a un altro parente di Guntrude, il maggiordomo di palazzo del Regno franco Carlo Martello, che aveva sposato Swanahild, nipote della regina[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, VI, 43.
- ^ Lida Capo, Commento a Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, p. 589.
- ^ a b Jarnut, p. 95.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- (LA) Paolo Diacono, Historia Langobardorum, a cura di †Ludwig Konrad Bethmann e Georg Waitz, in Monumenta Germaniae Historica. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI-IX, Hannoverae, impensis bibliopolii Hahniani, 1878, pp. 12-187.
- Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, a cura di Lidia Capo, Milano, Lorenzo Valla/Mondadori, 1992, ISBN 88-04-33010-4.
- Fonti secondarie
- Lidia Capo, Commento, in Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, Milano, Lorenzo Valla/Mondadori, 1992, ISBN 88-04-33010-4.
- Jörg Jarnut, Storia dei Longobardi, traduzione di Paola Guglielmotti, Torino, Einaudi, 1995 [1982], ISBN 88-06-13658-5.
- Sergio Rovagnati, I Longobardi, Milano, Xenia, 2003, ISBN 88-7273-484-3.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 23341122 · CERL cnp01131909 · GND (DE) 133828751 |
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